22.
Quando sentii suonare la sirena dell'edificio, capii che era arrivato il momento.
Infilai il coltello sotto il bracciale elettronico e spinsi con forza più e più volte, fino a quando non si spaccò. Estrassi i sensori dalla carne e lo nascosi sotto il cuscino.
Lili e Thiago erano in piedi davanti alla porta, pronti a scattare.
– Dobbiamo andare in Armeria! Non possiamo difenderci senza le armi! – urlò Thiago per farsi sentire sopra al rumore.
Annuii ed iniziammo a correre. Tutti i livelli dell'Alveare erano quasi completamente deserti, fatta eccezione per un'infermiera che cercò di bloccarci la strada.
Lili sfilò dalla camicia da notte una siringa piena d'aria e bucò la donna sul collo. La bolla d'aria raggiunse il cervello e la donna cadde a terra in preda agli spasmi.
Lili aveva ucciso una donna con una siringa. Mi ero sempre chiesta come una persona con un carattere fragile come il suo, avesse potuto superare la Valutazione. La risposta mi arrivò in quel momento.
Lili aveva il sangue freddo di un animale.
Raggiungemmo l'Armeria ma la porta era chiusa a chiave.
– Spostatevi. – disse Thiago.
Il ragazzo iniziò a prendere a calci la porta fino a quando non si sradicò dai cardini.
Afferrai la mia Calibro e il pugnale, Lili la frusta e una scure, mentre Thiago il suo arco con le frecce.
– Dove si va? – chiese Lili, cercando di mantenere la calma. Era chiaro che si stesse sforzando con tutta se stessa per non pensare all'aggressione dell'infermiera.
– Seguitemi! – risposi.
Ripercorsi la stessa strada che avevo fatto la prima volta in cui ero scappata, ma invece di svoltare a sinistra dove si trovavano i quartieri di lusso, girai a destra. Sentimmo degli spari e capii subito che, dall'altra parte della parete, i Ribelli stavano tenendo occupati i Correttori.
– Di qua! – gridai.
Non ero certa di dove mi trovassi, ma quando spalancai una porta mi ritrovai davanti ad una decina di Correttori che proteggevano qualcosa.
Stavano difendendo l'uscita.
Si scatenò l'inferno.
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