Capitolo 3

La principessa sirena non riusciva a dire nulla, quella notizia la lasciò davvero esterrefatta, specialmente perché andava assolutamente contro tutto ciò che sapeva.
-Non te l'aspettavi a quanto pare... non mi stupisce sapendo quello che vi hanno raccontato, ma infondo è meglio che sia andata così...- disse il mostro alla sirena ancora scioccata.
-Ma allora come... per favore continua, voglio sapere la vera storia!- disse decisa avvicinandosi.
-Con piacere...- rispose lo Sharken con uno sguardo contento che qualcuno volesse sapere la verità.
-Tutto iniziò molto tempo fa...- iniziò a raccontare, ricordando gli eventi che se fossero successi il giorno prima.
Attaccai il palazzo reale di notte, scattò subito l'allarme e molte sirene accorsero per difendere la Regina dei mari, mi trovai davanti tre sirene armate che però spazzai via senza troppa difficoltà, rapidamente arrivai alla sala del trono, dove la Regina dei Mari era seduta sul suo trono, come se mi aspettasse.
-È arrivata la resa dei conti... finalmente potrò eliminarti!- dissi pronto ad attaccarla.
-Non esserne così sicuro... un'essere malvagio e senza cuore come te non può nulla contro la forza del bene...- disse alzandosi e iniziando a cantare, la stessa canzone che stavi cantando contro quelle due, ma a differenza di quanto si aspettasse non mi sortì alcun effetto, nonostante la sua potenza fosse nettamente superiore alla mia.
-Non è possibile... la canzone non ha avuto effetto...- disse incredula guardandomi.
-Credevi di potermi sconfiggere con una stupida canzoncina? Non farmi ridere! Io sono un Dragone Squalo!- dissi andando verso di lei per colpirla, ma emise una luce molto intensa che mi respinse via, scagliandomi contro il muro, provai ad alzarmi e contrattaccare ma avevo come perso tutte le energie e persi i sensi, iniziando a pensare he probabilmente non mi sarei più rialzato.
Quando aprii gli occhi mi ritrovai in una specie di prigione.
"Anche peggio del non svegliarsi..." pensai guardandomi intorno, nessuna possibile via d'uscita.
Dopo qualche minuto la Regina dei Mari venne nella mia cella, senza scorta o qualunque protezione.
-Cosa vuoi da me? E perché non mi uccidi e la facciamo finita?- dissi alzandomi dalla panca di pietra su cui ero seduto.
-Non voglio ucciderti... e quello che voglio da te è sapere perché hai assaltato il castello...- disse seria rimanendo ferma.
-Hai anche il coraggio di chiedermelo? Per vendetta! Tu e le tue sirene avete cacciato i Dragoni Squalo per paura del nostro potere, ci avete esiliato negli abissi più profondi e oscuri, e come se non fosse stato abbastanza ci avete attaccati e cacciati, tutti i miei familiari adesso sono chissà dove, mio padre fin da piccolo mi ha spiegato tutta la storia e sono cresciuto con l'unico scopo di cacciarvi come voi avete fatto con noi, eliminandoti...- dissi infuriato pensando a tutta la sofferenza che avevo subito.
-È questo che ti ha raccontato? Capisco...- disse abbassando lo sguardo e avvicinandosi leggermente.
-Noi sirene non abbiamo mai cacciato i Dragoni Squalo... al contrario abbiamo sempre voluto che si integrassero con noi, la segregazione è stata una loro scelta ed è vero, ho dovuto esiliarli ma perché avevano tentato un colpo di stato e non avevo scelta...- disse tristemente guardandomi negli occhi.
-Bugie! Solo bugie! Non ti crederò mai!- dissi non riuscendo ad ammettermi che forse aveva ragione.
-Puoi non credermi ma rifletti... se davvero l'unica cosa che volevano fosse la libertà perché ci hanno attaccato? E secondo te perché ti hanno cresciuto con l'odio? Se davvero avessero intenti pacifici ti avrebbero spinto a unirti al popolo delle sirene e non alla vendetta...- disse e a quel punto crollai, dovevo accettare che fossi stato completamente ingannato dalle persone che credevo fossero buone. Non dissi nulla, solo strinsi i pugni e diedi un pugno al muro per la rabbia, che ormai era l'unica cosa che mi rimaneva.
-Sei stato ingannato... ma tu non sei come loro...- disse avvicinandosi a me facendomi spalancare gli occhi incredulo.
-La mia canzone non ha avuto effetto su di te... perché il tuo cuore è puro... ne sono sicura... le sirene che hai attaccato durante la tua irruzione sono solo stordite mentre avresti potuto eliminarle... e dubito che se avessi potuto mi avresti eliminata... hai solo avuto un passato che ti ha trasformato in un mostro...- disse con tono gentile, mettendomi una mano sulla spalla.
-Ormai sono un criminale... non ho più nulla in cui credere... ma perché dici questo? Perché dici che in realtà sono buono quando non posso fare nulla per cambiare ciò che ho fatto?- dissi sedendomi sulla panca con un tono quasi frustrato dalla sua gentilezza.
-Perché preferisco redimere un carnefice... che condannare un innocente...- disse sorridendomi.
L'unico sorriso che io abbia mai visto diretto a me. Era un sorriso caldo... benevolo... che mi faceva sentire davvero bene.
Da quel momento mi accolse con lei, quasi come se fossi un suo familiare.
Il tempo passò e imparai come poteva essere una vita felice... una vita nella luce... una vita che mi è stata negata, ma questa felicità non durò in eterno.
Delle sirene scoprirono che vivevo nel castello e iniziarono a dubitare della credibilità della Regina dei Mari, era stata troppo gentile con me e iniziavo a sentire qualcosa che mai avevo provato e che mai avrei pensato di provare, quindi presi la mia decisione.
Andai nell'antro più profondo e oscuro del fondale marino, e decisi di sigillarmici in eterno, prima che potessi iniziare il rito la Regina dei Mari mi raggiunse.
-Cos'hai intenzione di fare? Non puoi farlo!- disse con un tono estremamente preoccupato, non avevo mai sentito.
-Non posso permettere che la tua reputazione sia compromessa per colpa mia... mi hai insegnato molte cose e hai creduto in me quando nessuno lo avrebbe mai fatto...l'unica cosa che posso fare per ricambiare è... non provocarti ulteriori problemi...- dissi sorridendole felice di potermi sdebitare con lei, ma prima che potesse essere completo la vidi correre verso di me, probabilmente avrà modificato il sigillo da eterno a parziale, ma l'ultima immagine che vidi fu proprio il suo volto... però diverso... lei stava... stava piangendo...
-E mi sono risvegliato sentendo la tua voce... che cantava la stessa canzone di quel giorno...- disse concludendo la sua storia, alzò lo sguardo e vide il volto della sirena stravolto dal pianto, le lacrime che le rigavano il viso.
-Questo è tutto... adesso conosci la mia storia...- concluse voltandosi e iniziando a sparire nell'oscurità.
-Ma, aspetta! Fermati! Se quello che dici è vero... allora anche lei... provava qualcosa per te...- disse asciugandosi le lacrime e guardandomi dolcemente.
-Non posso saperlo... mi piace credere che lei fosse felice di avermi conosciuto...- non fece in tempo di finire di parlare che lei mi venne incontro prendendomi per mano.
-Lei è qui! È viva! Potete rincontrarvi! Potete...- disse entusiasta ma la interruppe sorridendo.
-Meglio di no... lei ha i suoi doveri, non posso incontrarla, allora come adesso...- disse leggermente tristemente.
-Ma, non è giusto!- disse ma la fermai, staccandomi da lei.
-Adessl devi andare... le tue amiche saranno preoccupate...- disse allontanandomi leggermente da lei, stava per dire ma la fermai sorridendo.
-Ci rivedremo presto, piccola sirena...- disse sparendo nell'oscurità, lasciandola riflettere, e dopo poco tempo si decise a raccontare la verità che aveva appena appreso a tutte le sue amiche, rapidamente arrivò in albergo e quando entrò le vide che la guardarono traumatizzate.
-Lucia è successa una cosa orribile!- disse la sirena dai capelli turchini.
-La Regina dei Mari... lei sta... sta male! È gravissima!- disse la sirema dai capelli verdi spaventata e molto seria.
-Cosa!? Non è possibile!!!- disse a dir poco disperata.

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