LA NAZIONE DEL FUOCO

Jackson: Salve.

Lo disse con una voce possente.

Clark: Salve, posso aiutarla?

Jackson: Sono qui per candidarmi come Mastro Supremo. Al momento sono il Mastro della Nazione del fuoco.

Tutti rimasero scioccati.

Clark: N-non sapevo ci fosse un capo nella Nazione del fuoco...comunque sia, benvenuto.

Jackson si guardò intorno e si incamminò verso il registro dei candidati che era dietro i Mastri. Scrisse il suo nome e andando via squadrò dalla testa ai piedi Giada, Margaret e Clark. Subito dopo si dieresse verso l'uscita con una sventolata di mantello.

Clark: *abbassa lo sguardo*
Bene....possiamo procedere con le votazioni.











La Nazione del fuoco non ha MAI avuto un Mastro.  Si dice che quel popolo si sia pacato con il tempo, ma molti sanno che TUTTI i giorni si allenano per combattere. CONTINUAMENTE.
Da quando c'è un Mastro, la tribù non è più la stessa.
Le persone non riuscivano a sopportare il fatto di dover stare sotto quei pappa molli dei pacifici. Per loro la vita era guerra, sangue e rabbia implacabile.

Jay: Capo, ho mandato le truppe in cerca di cibo. Arriveranno tra mezz'ora.

Jackson: Perfetto, digli di ritornare subito.

Jay: Ma capo-...

Il Mastro la guardò con sfida.

Jay: Sì capo... 

Abbassò lo sguardo.

Tutte le truppe si unirono.

Far: Capo, come mai ci ha convocati qui?

Jackson: Tutti sapete che fra 3 giorni ci sarà la votazione del Mastro Supremo.
Il nostro obbiettivo è quello di conquistare le terre una volta vinto e sottomettere i popoli per formare una Nazione unica.
IO  sarò il vostro Mastro e nessuno mi impedirà di esserlo.

Far: E chi ha deciso che proprio tu devi essere il Mastro?

Tutti creparono dalle risate.

Jackson: IO.

Con uno sguardo fulminante li fece stare zitti.
Se ne andò con passo svelto e sbattè la porta con forza.

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