CHE GUERRA SIA.

I popoli dell' acqua, della terra e dell'aria si unirono per combattere.
In quei pochi minuti di vantaggio si armarono, costruirono delle piccole armi e misero i bambini al riparo.

Prima che cominciasse la guerra Margaret fece un discorso.

Margaret: CITTADINI, QUALUNQUE COSA ACCADA, NON BUTTATEVI GIÙ DI MORALE.
SICURAMENTE CI SARANNO DEI FERITI, MA NON PER FORZA DELLE VITTIME.
NOI SIAMO PIÙ FORTI DI LORO, ABBIAMO 3 ELEMENTI, LORO 1.
PER QUESTO VI DICO: BUONA FORTUNA.

La gente applaudì e si preparò gli ultimi secondi.

Giada: Voglio tu sappia che ti starò sempre accanto a proteggerti, non permetterò MAI a nessuno di ferirti.

Margaret: Vale la stessa cosa per me. In bocca al lupo.

Giada: Viva il lupo.

In lontananza si potevano vedere i guerrieri a cavallo arrivare.
Erano armati di palle di fuoco e spade ardenti alimentate dalla mano che le tenevano.

Le altre Nazioni, invece, erano armate di bolle d'acqua bollente, di terra e di tifoni enormi.

Giada si avvicinò a Margaret e le stampò un bacio sulla guancia.
Margaret la guardò, fece un sorriso e le scese una lacrima.

Giada: Non preoccuparti, andrà tutto bene...

Le truppe erano arrivate davanti a loro.
In alcuni ragazzi della Nazione del fuoco si poteva vedere la paura che incombeva nei loro occhi.

Jackson: Se solo potessimo rifare le votazioni...

Dopo questa frase fece un sorriso e disse...

Jackson: ATTACCATE.

Tutte le sue truppe si misero a correre e con archi e frecce colpirono molti cittadini.
Non aspettandosi l'attacco, le altre Nazione avevano un po' di svantaggio rispetto a loro.

Come primo attacco da parte della Nazione dell'aria, i dominatori lanciarono i tifoni.

Le ragazze tiravano frecce infuocate, ma le bolle d'acqua le spegnevano prima che colpissero qualcuno.
I bambini si attaccavano ai polpacci delle Talpe e le squarciavano facendole cadere atterra.

Era un vero e proprio putiferio, non si capiva nulla, c'erano troppi feriti da curare sul campo di battaglia.

Anche dall'altra parte c'erano persone ferite gravemente e maggior parte delle donne si arrendevano alla vista dei figli schiacciati dalla folla. Pur di portarli in salvo andavano dall'altra parte del campo e se dovevano, erano disposte anche a morire per loro.

Jackson era fermo, protetto da arcieri a cavallo, che guardava beatamente.
Margaret lo vide e la sua faccia divenne paonazza.

Guardò Giada che combatteva e decise di andare ad ucciderlo.

~Pensiero di Margaret~
Se uccido Jackson le truppe non avranno nessuno da cui prendere ordini e così la guerra finirà...

Allora si diresse verso di lui, quando la notò.
Gli arcieri erano troppo impegnati a proteggerlo che non si accorsero di lei.

Jackson si fece strada tra le truppe e tirò fuori dal mantello un arco.
Margaret formò in poco un tifone.

Mente lui stava per tirare la freccia lei ne approfittò per sbattergli in faccia il tifone che lo sbattè per terra.
Corse da lui per finirlo, ma si accorse che era già morto.

Piena di felicità urlò verso Giada:

Margaret: GIADAAAA CE L'ABBIAMO FATTA!!!!

Giada le fece un sorriso che subito dopo scomparse. 
Abbassò la testa e vide che nel suo petto c'era la freccia tirata da Jackson prima di morire.
Margaret la guardò con gli occhi sgranati e urlò.

Margaret: BASTAAAAAAAAAAAA!!!!!

Era come se il tempo si fosse fermato, le persone la guardavano con aria confusa e cominciarono a lasciare le armi.
Le truppe della Nazione del fuoco portarono via Jackson per cercare di rianimarlo, ma non ce la fecero.

Giada cadde atterra e fissò il cielo con le lacrime agli occhi.
Margaret corse subito da lei e cercò di tranquillizzarla.

Margaret: G-Giada, n-non ti preoccupare, t-ti curo i-io....

Di colpo le tolse la freccia dal petto mentre Giada riusciva solo a fare dei piccoli sussurri.

Margaret: No, n-non parlare, così ti farà ancora più male....

Con i denti strappò un pezzo di stoffa dalle maniche della maglietta e la mise sopra la ferita.

Giada: M-Margaret...

Le prese dolcemente la mano...
C'erano solo loro due, il resto del mondo non contava più ormai.

Margaret la guardò con le lacrime agli occhi.

Margaret: Dovevo fare solo una cosa: proteggerti, e non sono riuscita neanche a fare quello...

Giada le sorrise e piano piano cominciò a chiudere gli occhi...

Margaret: N-NO! No, ti prego, resta qui, con me...

La strinse in un abbraccio così forte, così importante, che in quel momento Giada capì di essere felice. Era tranquilla, era semplicemente tranquilla.

Quando Margaret si tolse dall'abbraccio era troppo tardi...

La vita è così, ti affezioni ad una persona e se ne va. Funziona sempre in questo modo... non c'è via di scampo.

Asciugandosi le lacrime si alzò e la prese in braccio.
I popoli guardarono quel gesto dolce e la seguirono fino al villaggio.







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