Quanto tu ricambi i sentimenti

Naruto Uzumaki
Subito non realizzai le sue parole e lo guardai un attimo interrogativamente, ma fu solo un attimo.
Divenni tutta rossa e, senza mollare la presa su di lui, cercai di nascondere il mio viso sul suo petto.
La mia testa era in subbuglio e il cuore non faceva altro che battermi all'impazzata per di più la nostra vicinanza non aiutava. *Ma perché cavolo non mi stacco?!*
Cercai di calmarmi per mettere in ordine quel poco di sanità mentale che mi rimaneva, ero troppo felice.
Naruto in tutto questo aveva balbettato qualcosa, ma io non lo avevo ascoltasti troppo impegnata a trattenermi dal non esultare di gioia.
Alzai la testa dal suo petto sorridente e lui sembrò rilassarsi _ anche io_ dissi semplicemente.
Gli occhi di Naruto si illuminarono e sorridendo mi strinse a lui in un abbraccio pieno di affetto.

Sasuke Uchiha
*stai attenta perché ci tengo a te*
Quelle parole non facevano altro che rimbombarmi in testa.
*Ma cosa voleva dire Sasuke? Era una confessione?!*
La mia testa era piena di queste domande senza risposta, ma l'avrebbero avuta tra poco perché avevo tutta l'intenzione di fare chiarezza appena arrivata al Villaggio della Foglia.
Varcato il portone non salutai neanche il mio team e mi precipitai a razzo in cerca di quel "microcefalo poco espressivo".
Lo trovai seduto su una panchina e quando mi vide mi salutò con un cenno della testa.
Io mi precipitai da lui cercando di mettere in ordine tutto i pensieri che avevo per la testa cercando di trasformarli poi in un discorso di senso compiuto, ma sfortunatamente il mio cervello decise che la distanza a separarci era un tempo troppo breve per tornare a funzionare anche parzialmente.
_ ciao_ salutai con una mano tipo robot
_ciao_
_ riguardo all'altra volata in cui mi hai detto che ci tenevi a me era una dichiarazione? No sai e perché me lo hai detto con uno sguardo...Non che non mi dispiaccia anzi anche io ti voglio bene in quel senso lì, cioè dipende dal senso che gli volevi dare perché se intendevi "ti amo" allora anche io ti amo se intendevi l'altro senso beh...il primo se ti da una risposta. Ma non è che mi sia invaghita di te come le altre ragazze anzi inizialmente ti trovavo come un babbuino scorbutico, ma poi... non so cosa sia successo, credo che il mio cervello abbia avuto una carenza di ossigeno rovinandolo per sempre e..._ presi un profondo respiro per continuare, ma Sasuke fermò il flusso dei miei pensieri e di conseguenza delle parole che tra poco sarebbero sfociate dalla mia bocca.
_Si, intendevo il primo senso che hai elencato._
Io non capii subito perché mi ero persa in quel mare di pensieri che avevo appena tirato fuori, ma non appena capii diventai tutta rossa e sorrisi come un ebete poi il mio cervello decise di muovere il mio corpo senza consultarmi e io mi ritrovai ad abbracciare quel ragazzo scorbutico.

Kakashi Hatake
Aprii gli occhi e sbattendo le palpebre misi a fuoco un soffitto bianco.
Mi guardai leggermente attorno per capire dov'ero, mi faceva male dappertutto.
Ero nell'ospedale di Konoha.
Come presi coscienza di tutto il mio corpo sentii che c'era un peso di fianco a  me che tirava leggermente le coperte.
Mi girai facendo una smorfia per il dolore e mi ritrovai davanti una chioma argentea.
Kakashi si trovava con le braccia incrociate che fungevano da cuscino, stava dormendo; il suo viso sembrava rilassato seppur aveva due borse violacee sotto agli occhi.
La mia mano si mosse verso quei capelli scompigliati e soffici, ma venne bloccata dall'aprirsi della porta.
Un infermiera stava entrando con un vassoio e quando mi vide sveglia si illuminò.
_oh, ti sei svegliata finalmente._ disse a bassa voce per non svegliare il ragazzo.
La sua voce dolce mi arrivò alle orecchie e a me venne da sorridere.
La donna mi si avvicinò cautamente
_ lo sai che sei proprio fortunata, quel ragazzo a sempre vegliato su di te giorno e notte senza riposarsi mai. Noi dell'ospedale abbiamo provato a convincerlo ad andarsene a riposare, ma è stato irremovibile: voleva stare con te finché non ti saresti svegliata. Ah, povero ragazzo alla fine è crollato dalla stanchezza._
Io guardai Kakashi e mi vennero in mente gli spezzoni di ricordi di quella fatidica notte.
*io ho bisogno di te*
_ va bene tesoro adesso ti lascio un po' in pace._ la donnetta mi strinse le spalle e coprì con una coperta il ragazzo  che mi dormiva affianco poi si diresse verso la porta e sparì chiudendosela alle spalle.
Io rimasi lì a contemplare il volto mascherato e rilassato di Kakashi.
_ cosa farei se non ci fossi tu?_  mi domandai in un sussurro accarezzandogli i capelli.
Il ragazzo dalla chioma argentati si mosse un poco mugugnando e aprì gli occhi facendomi ritrovare a contemplare le sue iridi bicolore.
*A-avrà sentito?!*
Lui mi sorrise arrossendo leggermente *si, aveva sentito!* io arrosii violentemente e un silenzio imbarazzante calò tra di noi.
Kakashi mi guardava impassibile, come sempre del resto, e io non sapevo più che fare e cercavo di fare di tutto per non incrociare il suo sguardo, ma puntualmente i miei occhi venivano calamitati dai suoi.
_ tesoro sono tornata. Ti ho portato da mangiare. Oh, ti sei svegliato anche tu._ disse sorridendo L'infermiera attirando la nostra attenzione e rompendo il silenzio imbarazzante.

Kiba Inuzuka
*ho sentito bene? rivale!*
Lo guardai un attimo per capire se fosse serio e notando la sua espressione imbarazzata scoppiai a ridere.
Kiba mi guardò come per dire *sei seria? Io mi sono appena dichiarato e tu ridi!*
Io fra le risate riuscii a dire a fatica _ quella era una dichiarazione, kiba? Sei proprio un imbranato_
Il ragazzo non capendo mi guardò interrogativo e penso che con gli occhi mi volesse dire qualcosa tipo *ma quindi ti piaccio anch'io, si o no?* o almeno io lo interpretai così
Restando al suo gioco risposi: _ comunque non ti devi preoccupare per Akamaru non ti potrà mai battere_ dissi cercando di rimanere seria.
Kiba spalancò i suoi occhi e tirò un sospiro di sollievo _ davvero?_
Risi di nuovo _ davvero!_

Shino Aburame
Camminavo da ore ormai e iniziavo a stancarmi, non lo trovavo da nessuna parte.
Mi sedetti su una panchina a riflettere per cercare nella mia memoria qualche posto in cui non avevo ancora cercato.
Aprii gli occhi di scatto, ma certo dove ci siamo incontrati la prima volta!
Corsi per fare in fretta, ormai stava iniziando a imbrunire.
Mi fermai all'inizio della radura, un vento freddo iniziava a soffiare scompigliando l'erba e muovendo leggermente i rami degli alberi.
Il fruscio delle foglie era piacevole e chiusi un attimo gli occhi per ascoltare i rumori della natura, il vento mi scompigliò i (C/L/C).
Aprii gli occhi e lo vidi la seduto sull'albero nella radura vicino allo stagno.
Strinsi il biglietto tra le dita e mi incamminai.
_ c-ciao_
Shino spostò leggermente la testa nella mia direzione facendomi intuire che mi stava osservando.
Mi misi sulle punte e gli mostrai il bigliettino _ lo hai scritto tu vero?_
Il ragazzo non rispose e tornò a guardare davanti a se.
Era imbarazzato?
Non riuscivo a capirlo per via della scarsa luce e del suo abbigliamento.
Mi feci coraggio e continuai _ sono venuta per dirti che mi ha fatto un sacco piacere ricevere il tuo biglietto perché anche per me è la stessa cosa!_ quasi urlai la fine della frase frustrata dal suo silenzio.
Nell'espressione di Shino sembrò cambiare qualcosa, stava sorridendo?
Scese dall'albero e mi si avvicinò _tu parli sempre troppo._ mi disse dolcemente abbassò la giacca che gli copriva la bocca e mi diede un bacio sulla fronte.

Shikamaru Nara
Sapevo che quello che mi aveva detto prima di partire era importante, certo per una persona che non lo conosceva bene avrebbe detto che quella frase fosse stata indirizzata ad un amico. Ma il suo modo di porsi, il suo sguardo mi facevano intuire che nascosto sotto quelle parole ci fosse un significato più profondo il quale mi scaldava il cuore.
Mi diressi verso quel ragazzo che ora era appoggiato a un albero come l'ultima volta che ci eravamo parlati e mi sedetti affianco a lui.
Il silenzio fra di noi si espanse finché io non decisi di parlare: _ anche io_ dissi semplicemente e sbirciai verso Shikamaru.
Era leggermente arrossito e si girò verso di me e mi disse soltanto con un sorrisetto sulle labbra: _ sei una seccatura lo sai_
Io alzai il mento fiera sorridendo _ lo so_

Choji Akimichi
* tu mi piaci, (T/N)*
Il mio cuore si scaldò di un calore immenso a quelle parole.
Ebbi un brivido per tutto il corpo e lo guardai felice.
Choji era decisamente imbarazzato e sulle spine, voleva una risposta.
Guardai la punta delle scarpe, presi un respiro profondo e raccolsi tutto il coraggio e sussurrai: _ anche io_
Lui mi guardò un attimo cercando di capire se avessi davvero parlato e detto quelle parole.
_anche io_ dissi più forte e stavolta guardandolo negli occhi neri.
Lui sorrise e mi prese la mano continuando a camminare.

Rock lee
Rimasi frastornata dalla sua reazione e per un po' rimasi lì a guardarlo imbambolata.
La ciotola di riso mi cadde dalle mani rovesciandosi sul terreno mentre io cercavo di capire cosa fosse appena successo, anche se lo sapevo già; ma il mio cervello stupido non riusciva a concepire una cosa così fantastica.
Mi alzai lentamente e mi diressi verso di lui, ero troppo felice e sbigottita per parlare.
Lo abbracciai e mi misi a piangere.
Rock Lee rimase un attimo interdetto e mi ricambiò l'abbraccio esitante.
_ che succede (T/N), perché piangi?_
Alzai il viso per guardalo, era preoccupato, ma io sorrisi _ e-e che s-sono felice e mi-mi hai spaventato reagendo così_
Rock Lee sorrise capendo che non avevo nulla di grave.
Io cercai di calmarmi e solo dopo aver riacquistato un po' di contegno, vorrei maledire il mio cervello per essere entrato in tilt facendomi reagire come una psicopatica, continuai _ è ovvio che voglio essere la tua ragazza!! Non sai quante volte ho sperato che tu me lo chiedessi!_

Neji Hyuga
Guardai i fiori poi Neji,poi di nuovo i fiori e poi Neji: i miei occhi sembrano una pallina da ping-pong.
Cercai di fare qualcosa ma il mio cervello aveva iniziato a fare un rumore di attrezzatura elettronica rotta, un ronzio accompagnato ogni tanto da lo scoppiettare dei cavi elettrici scoperti e strappati.
Neji mi guardava paziente o forse era sull'orlo di una crisi, non saprei dirlo.
Finalmente il mio cervello decise di fare qualcosa per via dei segnali di allarme e panico che gli stavo mandando.
_ dillo di nuovo._ ecco, ora è del tutto palese devo chiedere la sostituzione di quella sottospecie di budino grigio che mi ritrovo nella zucca, sarà ancora in garanzia?
_ cosa?_ Neji mi chiese non capendo appieno la mia domanda
_ la prima cosa che hai detto, ripetila_ continuai e mi morsi la lingua per la mia stupidità.
Neji roteò gli occhi e sorrise _ certo che sei proprio sadica._
Lo guardai come un pesce mezzo scemo.
_mi piaci, (T/N)_
Le parole mi perforarono quel poco che mi era rimasto di materia grigia e come un ebete iniziai a saltellare sul posto felice esclamando una marea di si uno dopo l'altro.
_ si cosa?_ mi chiese Neji
Evidentemente anche il suo cervello aveva avuto qualche malfunzionamento, ma poco importa perché ora era lì con dei fiori e il suo viso magnifico.
_ si voglio essere la tua ragazza, si mi piaci anche tu!_
Entrambi ci guardammo e sorridemmo e finalmente riacquistai le mie facoltà mentali o almeno in parte.

Sai
Guardai il ragazzo inginocchiato davanti a me in mezzo alla strada principale di Konoha.
*Ma come si fa ad essere così strani?*
Questo fu il primo pensiero che mi venne in mente.
Presi la rosa e lui si alzò.
Anche se la maggior parte delle volte è strano, lui mi ha sempre fatta sorridere e mi fa sentire me stessa e io per questo si, lo amo.
Sorrisi ignorando gli sguardi dei passanti.
_ anche io, scemo!_
Lui strabuzzò gli occhi _ e allora perché mi hai chiamato scemo?_
_ perché lo sei._ affermai con sicurezza e li presi la mano portandolo in un posto più appartato per scappare dall'imbarazzo.

Gaara
Il silenzio si dilatò fra di noi e io notai che Gaara stava andando nel panico più assoluto.
Sorrisi e gli presi la mano
_ sai non sarebbe male stare con te per sempre._
Lui divenne rosso quasi come i suoi capelli a quel contatto improvviso e si voltò verso di me a guardarmi, io risi, una risata cristallina che lo fece sorridere dolcemente, d'altro canto tutti i suoi sorrisi sono dolci.
Ma questo era colmo di gratitudine e mi imposi di stamparmelo bene in mente per non dimenticarlo mai.
Gli strinsi un po' di più la mano e continuammo a camminare.

Kankuro
Lo guardai negli occhi e osservi il suo viso che era vicinissimo al mio.
Il suo viso erra dipinto con strisce violacee, gli occhi erano colmi di speranza e mi guardavano in attesa di una risposta; era leggermente arrossato dalla corsa e aveva un po' di fiatone.
Il suo respiro arrivava caldo sul mio viso accarezzandomelo.
Mi guardai attorno, i bambini ci stavano osservando e una bambinata mi fece il pollice in su per incoraggiarmi e io sorrisi a quella scena.
Osservai il corpo di Kankuro premuto contro il mio e le sue braccia tese ai due lati della mia testa che sorreggevano il suo corpo per non schiacciarmi.
Sorrisi beffarda
_ anche io penso di essermi innamorata_ e detto questo mi avvicinai al suo volto e gli diedi un bacio sul naso.
Lui arrossii completamente e si alzò di scatto e la sua espressione cambiò da sorpresa a compiaciuta.
Io mi alzai di scatto, lo toccai _ preso!_ e corsi via, lui fece un finto verso frustrato, ma più che altro era divertito.

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