୨ Dark Silence ୧

Soobin si paralizzò all'istante non appena il suo nome venne pronunciato.
Il respiro gli si bloccò,
il cuore gli perse un battito,
le pupille tremarono.
Si voltò e incrociò lo sguardo di Yeonjun che lo guardava con un leggero sorriso sul volto e l'aria ancora assonnata come se avesse soltanto dormito per tutto questo tempo.

Si avvicinò a lui tremolante, gli prese la mano e scoppiò a piangere nascondendo il volto sul suo petto.

-Perché... mi hai spa-ventato m-molto- disse tra i singhiozzi Soobin.

Yeonjun lo guardò soltanto.
Con una mano gli accarezzava la testa dolcemente per confortarlo, l'altra la teneva stretta alla mano di Soobin senza lasciarla.

-Io...- tentò di parlare -Mi dispiace Soob, non volevo spaventarti. In realtà speravo di non svegliarmi più- ammise abbassando il volto, mentre qualche lacrima gli bagnava le guance.

Soobin lo guardò, gli prese il volto fra le mani e gli asciugò le lacrime gentilmente. -Ti prego, non farlo mai più così improvvisamente, hm?- gli disse tentando di trattenersi per non scoppiare nuovamente in lacrime.

Entrambi si guardarono negli occhi: i loro volti erano vicini, le guance rigate dalle lacrime e quelle di Soobin erano tinte di rosa.
Yeonjun abbracciò Soobin, avvicinandolo a sè, facendogli nascondere la faccia nell'incavo del suo collo.

Lo strinse fortemente, poiché la sua presenza lo rassicurava.
-Scusami tantissimo- gli disse muovendo lentamente la mano tra i suoi capelli, sentendo Soobin versare ancora qualche lacrima.

-Non scusarti- lo rassicurò l'altro rialzandosi e guardandolo meglio negli occhi, gli prese le mani nelle sue e ne accarezzò il dorso con i pollici.

-Non è colpa tua.
Solo, potevi avvertirmi in un altro modo, così è stato un po' traumatico.
Ci ho pensato molto, questo pensiero ha occupato la mia mente per un po' e ho deciso che non voglio costringerti a restare, è la tua vita, la scelta di viverla ovviamente è tua.
Sarebbe egoista da parte mia cercare di tenerti qui ma con un immenso dolore che ti porti dentro.
Voglio solo che tu sia felice, ti auguro tutto il bene di questo mondo,
e se tu non riesci a trovare la felicità in questa vita, allora spero tu la trovi in un'altra. Quindi se proprio devi, avvertimi in un altro modo e me ne farò una ragione, magari- gli disse Soobin asciugandosi le sue stesse lacrime.

Yeonjun lo guardò intenerito.
Pensò che fosse davvero fortunato ad averlo come amico.
Era così prezioso: la persona più buona che potesse incontrare sulla faccia della terra.
La sua dolcezza e delicatezza nell'arrivare a pensare di dire addio al migliore amico di una vita purché sia felice, fu una cosa che colpì profondamente Yeonjun;
gliene era infinitamente grato.

Lo abbracciò nuovamente e gli lasciò un bacio sulla fronte.
-Perché andarsene se ho te e gli altri ragazzi. Me ne sono pentito, ma non mi sento pronto a prometterti che non lo farò mai più- affermò donandogli altri baci in fronte per poi fargli cenno di stendersi con lui.

Soobin si sistemò meglio sul lettino e si sdraiò su di lui cercando di non fargli male. Yeonjun prese ad accarezzargli la testa dolcemente.

-Sei sazio o hai ancora fame?- gli chiese il più grande guardandolo con un piccolo sorriso.

-Come fai a sapere se ho già mangiato?-

-Ho ripreso coscienza mentre mi raccontavi di quella volta alle elementari- rise un po' -Come mai hai comunque continuato a narrare sapendo di star parlando ad un muro?-

-Alla fine hai sentito comunque, no? Quindi non ho parlato con un muro- sospirò.
-Sinceramente sono felicissimo che tu sia ancora qui con me, ma non posso dire di volerti sempre al mio fianco o sarebbe un controsenso al discorso di prima.
Ho soltanto avuto paura di restare improvvisamente da solo sotto questo cielo, a chiamare il tuo nome ma senza ricevere risposta in questo silenzio oscuro che opprime la voce.
Com'è già successo con Kai, ma i ricordi con lui preferirei dimenticarli ormai, poiché sembrano lontani come dei dolci sogni da cui non volevo essere svegliato.
Tutti quei momenti passati insieme a lui, le passeggiate al parco, tutte le volte che mi ha regalato delle margherite o mi ha semplicemente donato un sorriso.
È meglio per me se considero tutto questo un sogno.- disse sentendo gli occhi iniziare a farsi pesanti, così Yeonjun glieli chiuse definitivamente con le dita e prese ad accarezzargli le guance non distogliendo lo sguardo da lui nemmeno per un attimo.

Ascoltò attentamente ogni sua parola, tenendolo sempre sul suo petto.
Si asciugò anche le lacrime causate dal suo discorso e continuò a guardarlo dolcemente.

Un'infermiera entrò a controllare, dato che precedentemente Soobin le aveva annunciato che sarebbe uscito per una passeggiata lasciando Yeonjun da solo, ma ovviamente saltò tutto non appena quest'ultimo aprì gli occhi.

L'nfermiera rimase qualche istante interdetta mentre Yeonjun gli fece segno di non parlare troppo forte o Soobin si sarebbe svegliato, poi lei si avvicinò a parlargli.

-Non vorrei svegliarlo. Si è preoccupato molto per me e ora aveva proprio bisogno di riposare.
Io sto bene e ovviamente qualche dolore lo provo, ma se lei ha accertamenti da fare, si senta libera di farli- le disse mantenendo un tono di voce basso e tranquillo.

L'infermiera annuì soltanto e poi lo guardò e unì l'indice di una mano con quello dell'altra come per chiedere se stessero insieme.

Yeonjun la guardò mentre il suo viso si tingeva di un leggero rosa.
-Oh no! Siamo solo amici di lunga data- spiegò con un sorriso e l'infermiera fece finta di credergli uscendo successivamente fuori dalla stanza.

I'm afraid of the dark silence that doesn't answer when I call out to you in the night sky
Maybe we should forget it now
The moments that felt like magic and the night sky I walked with you
They might just disappear like dreams

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