31. Fragile
In un paese lontano c'era un negozio molto speciale.
Un negozio che vendeva cuori. Il loro lavoro non era tanto risanare quelli feriti, ma sostituire quelli distrutti. Permettere alle persone di avere almeno una seconda possibilità.
Ci lavoravano due persone in quel negozio: il proprietario, un uomo alto e dall'aria burbera, e una ragazza piuttosto giovane, che gli faceva da assistente.
Ragazza giovane e un po' sbadata, per quanto si impegnasse. I cuori erano fragili, andavano maneggiati con cura, e lei ne aveva già rotti almeno un paio. Non faceva però apposta a farli cadere, alcuni cuori rifiutavano di starle in mano, anche se il proprietario non le credeva.
Nessuno sapeva da dove arrivassero tutti quei cuori di riserva. Neanche l'assistente lo sapeva: sia che un cuore venisse rimpiazzato, sia che venisse rotto, ce n'era sempre uno a sostituirlo.
Venne il giorno che il proprietario, solo perché l'assistente aveva urtato un armadio (senza far cadere alcun cuore), le sbraitò addosso e la cacciò. Il dolore di quelle parole e il suo licenzialmento da quel lavoro per cui era stata scelta fu tale che il suo cuore si spaccò in due.
Era irreparabile, così avrebbe detto l'uomo. Non si può vivere a lungo con un cuore rotto, bisognava cambiarlo.
Lei però non voleva tornare laggiù. Lo fece quando il suo stesso corpo era cosparso di crepe, tanto che persino la sostituzione del cuore poteva essere rischiosa e farla andare in pezzi come la porcellana.
Il proprietario a stento la riconobbe. «Che ti è capitato?»
Il cuore che uscì dal suo petto parlò per lei. Spezzato esattamente a metà.
«I cuori sono fragili, ma credo lei si sia dimenticato che era fragile anche il mio.» fu il suo commento.
«Capirai il perché della mia premura.»
Un nuovo cuore prese il posto del vecchio, e mentre il suo corpo risanava le crepe l'uomo si tolse dal petto il proprio. Un cuore nuovo di zecca, che mise al posto di quello appena usato.
«È doloroso strappare un cuore sano. A me ricresce, e per ogni cuore che viene usato, ogni cuore che viene rotto, io devo rimpiazzarlo con uno nuovo. Ecco perché serve attenzione.»
«Lei riserva attenzione solo per i suoi cuori, non ha reale rispetto per quelli degli altri. O è perché continua a cambiare che non capisce che anche quando sono nei corpi i cuori possono rompersi?»
Non ottenne risposta alla domanda. Pochi giorni dopo l'assistente tornò in servizio, senza più far cadere un cuore.
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Ispirato al fumetto di The Heartsmith
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