Alina era una ragazza da cui in genere ci si teneva alla larga. Una ragazza che faceva paura, a modo suo, perché tutti sapevano che se guardava qualcuno, ne avrebbe letto i segreti più oscuri.

Alina, dal canto suo, non aveva mai smentito quelle voci, per quanto false: lei poteva solo capire quando qualcosa in qualcuno non era apposto. Poteva capire se uno era malato, se aveva una dipendenza (e spesso chi lo era cercava di non incontrare il suo cammino) e se non stava in generale bene.

Era l’intuito a farle alzare gli occhi su qualcuno. Ogni tanto si guardava intorno come i ragazzi normali, ma tendeva a farlo nascondendo gli occhi dietro una tenda di capelli per non far preoccupare le persone.

Quel giorno il suo sguardo si piantò su un suo compagno di classe, Nicolas. Non aveva problemi evidenti, ma i suoi occhi erano velati di mestizia. Un insegnante lo avrebbe visto solo distratto, Alina vide invece il dolore che ci stava dietro.

Non poteva sapere cosa fosse, però. Fu il motivo per cui dopo scuola, appena fuori dai cancelli, lo raggiunse e disse senza tanti preamboli: “Che ti succede?”

Nicolas sobbalzò alla domanda, ma più perché la ragazza sembrava essere semplicemente apparsa dal nulla. Ovviamente sapeva che lei lo avrebbe notato.

“Io… uh, ho dei problemi a casa.” disse Nicolas in risposta. Non voleva dirle tutto, era una cosa che per lui era privata.

Alina dal canto suo annuì e chiese solo: “Irreversibili?”

“Spero di no.”

La ragazza prese uno zaino e frugò al suo interno per diversi secondi, finché non ne tirò fuori un fiore di carta azzurro. Glielo tese e Nicolas lo accettò, confuso.

“Cos’è?”

“Speranza e fortuna. Sperando che ti aiutino.”

Nicolas aveva sentito molte storie su Alina, ma mai si parlava di lei che regalava fiori di carta. Dubbioso, chiese: “Devo… usarlo in qualche modo?”

“Solo conservarlo, possibilmente bene. Quando ci sono criticità, fa sempre bene un tocco di fortuna e di speranza, non trovi?”

Alina gli sorrise, con quegli occhi grigi quasi argentati che sembravano accoglienti e sembravano sapere tutto, poi se ne andò per la sua strada.

Nicolas si mise il fiore in tasca e lo strinse in mano, sperando compiesse il miracolo.