Capitolo 2: Stanza virtuale
Finirono di mangiare e raggiunta la nave, Rebecca e il resto dell'equipaggio si fecero trovare davanti a loro nell'ingresso della Edens Zero <<Finalmente, siete tornati!>> esclamò lei trepidante d'emozione.
Shiki sorrise <<Sì, scusate ancora per il ritardo, ma abbiamo degli ospiti e ho voluto viziarli un po'>>
<<Lagunarino, quei cinque chi sono?>> una ragazza bassina dai lunghi capelli verdi e la frangia dritta tirò la manica di un ragazzo dai soffici capelli blu, le ciglia lunghe e i tratti del viso marcati. Un rossetto blu gli tingeva le labbra e un paio di lussuosi stiletti neri innalzava la sua già slanciata figura.
<<Non lo so>> scosse le spalle <<Credo li abbiano incontrati ancora prima che arrivassimo sulla nave>>
Notandoli, Lucy si strinse le mani ~Quella ragazza mi ricorda un po' Sorano, mentre lui sembra la versione maschile di Juvia. Speriamo non mi prendano in antipatia come le loro controparti...~
Con poche e ampie falciate Kris raggiunse la ragazza dai capelli verdi e la strinse a sé in un abbraccio protettivo <<Lei è mia sorella Kleene, non osate importunarla in alcun modo, chiaro?>>
<<Fratellone, pensavo avessi smesso di essere così geloso>> borbottò lei.
<<È un complessato>> si lasciò sfuggire dalla bocca un'altra ragazza. Aveva dei lunghi capelli blu scoro scarmigliati che le ricoprivano la schiena e un kimono smanicato giallo avvolgeva le forme sinuose del suo corpo. Quando si accorse di aver parlato ad alta voce chinò il capo imbarazzata, per poi coprirsi la bocca con le mani.
Erza si avvicinò pacatamente a lei e le porse una mano <<Homura, da quanto tempo! Non sei cambiata affatto>>
<<Nemmeno tu se per questo>> affermò, apprestandosi a stringerla con trasporto <<Hai qualche nuova armatura da mostrarmi?>>
<<Sì, ne ho comprata da poco una che sono certa ti piacerà>> affermò <<Devi vederla>>
<<Mi farebbe molto piacere>>
Un ragazzo alto e magro dai capelli biondi cinse un braccio intorno al collo di Kris e sghignazzando lo avvicinò a sé <<E quei costumi?>> con la mano libera indicò il modo in cui Shiki e i membri di Fairy Tail si erano vestiti <<Adesso hai un fan club tutto tuo, mio caro Ninja spaziale?>>
Lui sbuffò infastidito <<Non mettertici anche tu, Weisz>> cercò di sfregarsi la fronte per provare ad alleviare quel mal di testa che dall'arrivo del gruppo di Fairy Tail lo stava tormentando, ma sentì un suono sordo riecheggiare sotto di lui e vide il suo avambraccio disteso per terra, staccato dal resto del corpo.
<<Hai perso un pezzo>>
<<È da stamattina che si stacca>> Kris si chinò verso il pavimento, raccolse il suo arto con aria alquanto seccata e cercò di riattaccarlo nella giuntura di metallo.
Weisz gli posò una mano sul braccio, i lineamenti dorati del suo Ether Gear striarono il dorso della sua mano e una luce chiara s'infuse nel braccio robotico di quell'O-Tech <<Se hai bisogno di una mano basta chiedere>>
<<Ah. Ah. Ah.>> rise sarcasticamente lui, non poco sprezzante davanti alla sua battuta. Poi distolse lo sguardo lentamente <<Grazie...>>
<<Il mio Machina Maker è un potere abbastanza utile per le manutenzioni>> tolse la mano da lui e sogghignò <<Ecco fatto. Come lo sentì?>>
Kris si stiracchiò le braccia verso l'alto, poi le protese in avanti come per far scrocchiare i legamenti delle dita metalliche <<Sembra reggere bene>>
<<Ottimo>> ridacchiò <<Ma, toglimi una curiosità. Davvero avere intorno a te delle persone vestite da ninja t'irrita al punto... di fatte cadere le braccia?>>
Il taglio degli occhi di Kris si assottigliò in una sottile lama di sangue. Dischiuse le labbra per parlare, ma s'interruppe quando vide un robot dall'aspetto minuto dirigersi verso Weisz e trascinarlo via per il colletto <<Su, dobbiamo lavorare al guasto della nave. Basta perdere tempo importunando Kris>> i suoi occhi erano di un azzurro limpido, lo stesso di quei lunghi capelli azzurri che -stretti in due code basse- le arrivavano fino al ginocchio.
<<Dai, Hermit...>> la supplicò <<Avevi detto che avremmo potuto cominciare questo pomeriggio>>
<<Forse non mi hai capita bene. Voglio che tu venga con me adesso>> fece scivolare le dita sul suo braccio e con uno sguardo improvvisamente più languido lo invitò a raggiungerla. Weisz in quel momento sembrò capire, la sua faccia si fece seria e non esitò più a seguirla.
<<Dove stanno andando?>> domandò Natsu.
<<Chi lo sa? Ultimamente spariscono spesso quei due...>> pronunciò Laguna in tono allusivo.
Kris sollevò un sopracciglio <<Non sono fuggiti, stanno solo andando a riparare il guasto della nave>>
L'altro ragazzo chiuse gli occhi esasperato <<Sei così sorprendentemente ingenuo quando si parla di queste cose>>
<<Quali cose?>>
<<Appunto...>>
A quella scena Happy sogghignò ~Si atteggia tanto da uomo vissuto, ma non è poi così sveglio come vuol far credere, eh?~ rise di gusto, poi il suo buonumore scomparse in un istante, quello di notare la presenza di qualcosa che lo turbava.
Statura bassa.
Occhi piccoli e neri...
Prese le mano di Charle e la tirò a sé un paio di volte. Lei lo guardò schifata <<Gatto, che cosa vuoi?>>
<<C-Charle, guarda quel tizio! Non ti sempre familiare?>> alzò una zampa e puntò verso un gatto blu capace di reggersi su due zampe che stava parlando con un robot dall'aspetto carino. Era una piccola coniglietta bianca dal casco rosa e il vestito dello stesso colore.
Strabuzzò gli occhi incredula <<È vero! È identico a te!>>
Lui li notò e si girò verso di loro sorridendo <<Io sono Happy e lei è la mia amica Pino, piacere di conoscervi>>
L'Happy di Fairy Tail a quell'affermazione si spaventò ancora di più <<Hai anche il mio nome! Sei per caso un alieno mutaforma che vuole sostituirmi?!>>
<<No>> rispose con naturalezza l'altro Happy.
<<Allora perché sei identico a me?>
<<Non lo sono>> sbadigliò lui. Prese la sua coda e la mostrò ai presenti <<Io ho la punta nera, tu bianca. Non siamo uguali>>
I piccoli occhietti neri dell'Happy di Fairy Tail s'illuminarono <<Cavolo, è vero!>>
<<E poi, Tu sei fatto di carne>> disse Pino, intorno a lei dei erano comparsi dei pannelli digitali e le sue dita che scorrevano nell'aria in un flusso fatto di dati e schemi oleografici <<Il nostro invece è un robot, proprio come me>>
Charle sbatté le palpebre <<Un robot? Non lo avrei mai detto!>>
Con sfrontatezza, l'Happy di Fairy Tail si gonfiò il petto <<Beh, devo ammettere che il tuo creatore deve aver buon gusto. Ha ideato un gatto così bello e affascinante d'altronde, un adone di cui chiunque s'innamorerebbe>>
Lui si grattò la testa <<In verità ero così anche prima di diventare un robot>>
<<E lui non è troppo diverso da altri alieni provenienti dal pianeta Exceed>> aggiunse Pino.
<<Davvero?>> sobbalzò Happy <<Non dovevate dirlo, siete cattivi!>>
Charle alzò gli occhi al cielo, sorridendo con dolcezza <<Che stupido gatto...>>
Una donna vestita da suora dai capelli bianchi e gli occhi azzurri passò accanto a loro per poi avvicinarsi a Lucy e strattonarla in un abbraccio deciso <<Ehy, biondina! Ti ricordi di me?>>
<<Sister!>> cercò di divincolarsi. Le sue gote erano divenute rosse all'improvviso <<Lasciami! L'ultima volta che ci siamo viste tu e Witch vi siete divertite a torturarmi con quello strano massaggio, non voglio più essere toccata!>> scalciò per uscire dalla sua presa, ma la morsa di Sister era troppo forte per lei e dopo un po' finì per arrendersi. Fece vagare gli occhi su tutti i presenti e si fermò quando notò l'assenza di qualcuno <<Aspetta, adesso che ci penso, Witch dov'è? Lei non è qui con voi?>>
La stanza piombò improvvisamente nel silenzio. Il viso metallico di Sister sbiancò, Shiki sgranò gli occhi e Rebecca fece un passo indietro. Tutti i membri dell'equipaggio la squadravano senza dire una parola, non una, mentre un'ombra fatta di dolore e tristezza emergeva sui loro volti. <<Sta riposando, e lo farà per un po'>> rispose una ragazza robusta dai capelli marroni raccolti in una crocchia stretta <<Io mi chiamo Couchpo e, proprio come Rebecca, io sono una B-Cuber. Piacere di conoscervi>>
<<È anche ben educata!>> sospirò un robot bianco, uno strano essere simile a un lottatore di sumo dal rossetto scarlatto e gli occhi neri <<Ah, Moscoi!>>
Lei lo ignorò <<Se volete possiamo portarvi a fare un giro della nave. Qui c'è una cucina piena di pietanze deliziose, sapete? Dovreste farci un salto, sono certa che vi piacerà>>
<<C'è il riso integrale?>> chiese Natsu.
Couchpo increspò la fronte, forse un po' confusa dalla domanda, poi scosse le spalle <<Certo, se lo vuoi>>
Il viso del ragazzo parve illuminarsi, gremito di eccitazione <<Perfetto, allora! Sono tutto un fuoco!>>
<<Questa storia dei ninja gli sta sfuggendo di mano, non è vero?>> sospirò Lucy.
<<Mi sto vergognando di essermi lasciata trasportare in questo modo>> concordò Erza, ma poi sottovoce aggiunse: <<E ancora di più ad ammettere che sotto sotto questa cosa dei ninja mi piace...>>
Gray si coprì il rossore alzando il cappuccio della sua divisa <<Q-Questa tuta è molto comoda>>
<<E il fatto che tu la indossi ancora la dice lunga>> aggiunse Wendy in tono innocente, facendo scoppiare Natsu in una risata sguaiata.
L'altro ragazzo fu sul punto di replicare, ma venne interrotto dalla voce prorompente di Couchpo che richiamò a sé l'attenzione <<La cucina è da questa parte, seguitemi>> e si girò per varcare la soglia di una porta metallica.
Il vento soffiava tra i loro capelli, i loro occhi erano incastonati in uno sguardo gremito d'amore mentre le onde del mare lambivano i loro corpi ignudi. Weisz chinò un po' la testa e saggiò le labbra di Hermit in un lento bacio <<Ti do ragione...>> gemette quando lei cominciò a tastarle i muscoli ben definiti del petto con i polpastrelli <<Farlo in virtuale non toglie nulla, anzi...>>
Lei rise <<Avresti dovuto dire "Ti do ragione di nuovo". Io non sbaglio mai>> sollevò un po' la testa e fece scorrere le labbra lungo il collo di Weisz, una carezza lenta e leggera, dolce come la luce di quel sole virtuale che dietro di loro stava tramontando. Ogni fremito di lui scorreva sotto il tocco morbido di lei. Ogni battito dal suo cuore diventava melodia.
<<È vero, tu non sbagli mai. Anche se...>> erano sdraiati su un fianco, vicino alla riva. Guardò le loro gambe intrecciarsi, le loro dita cercarsi con naturalezza. Le posò due mani suoi fianchi e con un piccolo sforzo la fece sedere sul suo bacino. Avrebbero potuto non darlo a vedere, ma a lei piaceva avere il controllo e lui amava vederla stare sopra. Le accarezzò il fianco nudo con il palmo della mano, poi si fermò al petto e strinse delicatamente la coppa piccola e morbida del suo seno <<...perché proprio la spiaggia?>>
Lei gemette. Disarmata dal contrasto tra l'aria gelida e il calore dell'acqua che rendeva più sensibile il suo corpo, a lui sarebbe bastato un tocco per farla sciogliere tra le sue dita. Hermit cominciò a muovere il bacino sul suo facendolo sibilare, la mano di Weisz le rimase aggrappata sul petto senza muoversi <<Per nessun motivo in realtà. Perché me lo chiedi?>>
<<Puoi scegliere qualsiasi ambientazione possibile. Mi sarei aspettato qualcosa di più... non so, squallido>> ridacchiò suadente.
<<Non sono malata come te>> lo ribeccò. Ma la verità era che un motivo per quell'ambientazione lei lo aveva veramente, però lo riteneva troppo sciocco e infantile per non vergognarsene.
I loro colori...
Lui, giallo e caldo come spiaggia sotto il cuocente sole estivo, talvolta tagliente come vetro, altre fragile come un castello di sabbia.
Lei, azzurra e calma come l'acqua del mare, talvolta fredda come ghiaccio, altre travolgente come un'onda.
Forse era un pensiero troppo romantico per lei, ma avvinghiarsi a lui in uno scenario pieno solo di loro due era ciò che voleva veramente.
<<Ripensandoci, credo che questo posto sia proprio da te>> fece scivolare le braccia intorno ai suoi fianchi, sollevò la schiena e cercò le sue labbra per baciarla ancora una volta. Le sfiorò appena prima di staccarsi immediatamente quando lo scenario virtuale intorno a loro diventò completamente rosso e delle sirene scattarono all'improvviso <<Che cos'è successo?>>
<<Proprio ora?!>> Hermit si alzò in piedi, il mondo intorno a loro sfumò via e le parti nude del suo corpo vennero coperte da un grazioso vestito azzurro dai fiocchi e i merletti bianchi <<Qualcuno sta per avvicinarsi alla stanza VR. Per evitare di venir colti in flagrante avevo posizionato un allarme, ma non pensavo che qualcuno lo avrebbe fatto scattare davvero>>
Weisz si scompigliò i capelli gialli ancora bagnati e increspati di salsedine <<E ora cosa facciamo?>>
<<Tu resta qui>> gli disse <<Io andrò a controllare la situazione, d'accordo?>>
<<Va bene>> sbuffò <<Ah, prima che tu vada, non potresti darmi dei vestiti, per favore? Sai, ho un po' freddo... là sotto...>>
<<Si aspettava un antro più caldo?>> lo prese in giro Hermit, notando come il suo membro si fosse rialzato un po' <<Ecco a te, allora>> sollevò la mano, stringhe di numeri e codici digitali si formarono intorno a lei per poi scorrere rapidamente sotto le sue dita.
Un costume aderente da coniglietta composto da un body rosso aderente, scollo a cuore, calze a rete e orecchie nere fasciò il corpo di Weisz, che istintivamente arrossì e cercò di coprirsi <<E questo che cos'è?!>>
Lei mimò una faccia ingenua <<Ma come? Io pensavo ti piacessero i costumi da coniglio...>>
<<Non su di me!>> strillò di rimando.
Hermit scosse le spalle con disinvoltura <<Beh, poco male. Penso che il rosso ti doni molto, inoltre il body mette in luce le tue forme>>
<<Ehy!>> ma proprio quando fu suo punto di chiederle dei vestiti normali, una luce candida li avvolse e lei -sorridente- scomparve in un vortice di particelle digitali.
Disconnessasi dalla stanza virtuale, Hermit uscì dalla sua postazione e cominciò a fingere di smanettare davanti a un pannello di controllo. Non si girò quando sentì le porte automatiche spalancarsi alle sue spalle, ma preferì limitarsi a salutarli con un cenno della mano <<Ciao, ragazzi, che cosa ci fate qui?>>
Shiki entrò nella Dive Room sorridendo <<Stiamo mostrando la nave ai membri di Fairy Tail. Piuttosto, tu e Weisz non avevate un guasto da sistemare?>>
Lei annuì seria <<Oltre a quello ai motori, ne è uscito un altro al sistema VR>>
<<Ah, d'accordo>>
Rebecca si voltò verso una delle capsule che riempivano il pavimento della stanza e scorse il viso addormentato di Weisz attraverso una di quelle. Strabuzzò gli occhi <<E lui cosa ci fa lì?>>
Hermit continuò ad armeggiare con il pannello di controllo con aria quasi incurante <<Era un lavoro da poco, con il Makina Maker di Weisz abbiamo finito quasi subito. Adesso lui si è collegato attraverso una capsula per verificare che la stanza virtuale funzioni alla perfezione>>
<<Allora perché anche tu sei vestita così?>> domandò Homura.
Una calzamaglia bianca che copriva braccia, gambe, inguine e parte del petto con delle placche di metallo blu e viola stringeva la figura minuta di Hermit come una seconda pelle. Era la tuta che bisognava indossare prima di entrare in una delle capsule posizionate nella Dive Room.
Hermit guardò la sua senza scomporsi <<L'ho messa prima che entrasse Weisz. È solo una piccola precauzione nel caso lui si trovasse in difficoltà e avesse bisogno del mio intervento>> mentì ancora.
<<È così pericoloso là dentro?>> lo stupore crescente sul volto di Rebecca.
Le sopracciglia di Shiki s'incresparono in un'espressione dispiaciuta <<Peccato, avrei voluto che i nostri ospiti provassero la sala VR>>
Hermit si bloccò. I suoi occhi blu si strinsero in un taglio sottile, le labbra arricciate in un ghigno dal sapore mefistofelico <<Beh, se vogliono possono farlo. Non è un problema>>
<<Davvero?>> esclamò Natsu <<Possiamo?>>
<<Certo, inoltre così potrei testare se anche accedendo con un maggior numero di persone all'interno della stanza virtuale tutto funzioni perfettamente>> si girò verso di loro e con un dito indicò due piccoli spogliatoi <<Là sono riposte le tute per accedere alle capsule. Indossatele, per favore>>
<<Aspettate, non siamo ancora andati nella cucina. Volevo cogliere l'occasione per registrare dei video>> mormorò Couchpo dispiaciuta.
Homura si sfregò il braccio <<Scusami, ma in realtà sono ancora sazia da pranzo>>
E Lucy annuì <<Sì, pure io>>
<<E mano male...>> commentò Happy, guadagnandosi uno sguardo sbiecò da parte della ragazza.
<<Credo che i nostri ospiti vogliano prima provare la sala VR, ma se vuoi tu puoi andare>> la intimò Rebecca.
Mosco le posò la mano su una spalla <<Se vuoi posso aiutarti io, Moscoi! Verrà fuori un grandissimo video, stanne certa>>
Couchpo sorrise <<Va bene, allora>>
Quando i due andarono via, i ragazzi di Fairy Tail vennero scortati dai membri dell'Edens Zero verso gli spogliatoi. Le tute erano aderenti, fatte di un materiale elastico bianco che stringeva ogni muscolo, ogni curva dei loro corpi e le infondeva di calore. Finita di cambiarsi, Rebecca fu la prima a uscire dallo spogliatoio femmine. Si diresse alle capsule, dove vide Hermit e Shiki chiacchierare distrattamente. Li salutò con un piccolo cenno della testa <<Come sta Weisz?>>
<<Credo che gli serva una doccia fredda. Lì dentro deve fare un caldo...>> commentò Hermit in tono vagamente allusivo <<Ma se chiedevi del sistema VR, beh, diciamo che per ora è tutto apposto>>
<<Ci credo che abbia caldo, con queste tute si soffoca>> Shiki inserì due dita nel collo della tuta per cercare di respirare meglio, ma poi i suoi occhi scivolarono su Rebecca e lì l'aria gli mancò per davvero. In quei tre anni non gli erano mancate le occasioni per ammirare quella ragazza in tutta la sua bellezza, ma lei era capace di lasciarlo senza fiato ogni volta. Non era mai stato completamente ignaro riguardo all'attrazione che nutriva nei suoi confronti, ma con il passare del tempo aveva ottenuto una consapevolezza maggiore riguardo alle pulsioni che avvertiva in quei casi, anche se ancora sentiva di non comprenderli appieno. I suoi lunghi capelli biondo cenere sembravano filamenti di fumo giallo che con le loro onde contornavano due occhi di un azzurro intenso. Un seno prosperoso, stretto dal tessuto elastico della tuta, era perfettamente proporzionato alla larghezza dei fianchi ed evidenziato dalla vita stretta. Distolse lo sguardo dalle sue splendide gambe affusolate e il nero dei suoi occhi fu catturato dalle sue labbra. Sì, quelle labbra che per poco non era riuscito a baciare tre anni prima. Quelle labbra che sarebbero state capaci di mandarlo a fuoco limitandosi a sfiorargli una guancia.
Rebecca inclinò la testa <<Stai bene, Shiki? Hai uno sguardo spento...>>
Lui annuì lentamente <<Sì, non preoccuparti. Ho sfogliato molti libri sui ninja oggi e ora sono solo un po' stanco>>
<<D'accordo>> gli credette <<Immagino che tu e Kris abbiate girato molto>>
<<Sì, però ne è valsa la pena. Ho letto solo qualche pagina mentre tornavamo alla nave dopo pranzo, ma ho già scoperto delle cose molto interessanti>> le spiegò con un lieve accenno di entusiasmo, sempre cercando di non allontanarsi troppo dalla verità. Aveva effettivamente provato a leggere qualche pagina mentre tornava a casa, ma non aveva neppure superato l'introduzione quando gli fu impedito di continuare.
<<Per esempio?>> domandò Hermit curiosa.
Shiki si ricordò della conversazione avuta a tavola e cercò di non tentennare <<Qualche dettaglio sulla loro alimentazione, come l'utilizzo di alcune sfere nutrienti per placare la fame, per esempio. Però non sono andato troppo oltre, Kris non me lo ha permesso>>
Rebecca piegò il sopracciglio <<Come mai?>>
<<E-Ecco...>> si sfregò il retro del collo istintivamente.
<<Quel genio del tuo amico ha rischiato di cadere nel fiume>> disse quella che riconobbero essere la voce di Gray.
Si girarono, e insieme a lui notarono la presenza di tutti gli altri. Kris fece scivolare una mano sotto il ciuffo che gli copriva l'occhio destro <<Leggeva senza prestare attenzione alla strada. Ho dovuto prenderlo per la collottola pur d'impedire che s'inzuppasse>>
Shiki s'innervosì per l'imbarazzo <<N-Non mi sarei bagnato, avrei usato la mia gravità per non cadere. Stai dando troppo peso alla questione>>
<<Non è vero>> il suo sguardo era serio, tagliente come la lama di una spada imbevuta nel sangue.
<<Sì, è vero>> sbadigliò poi Kleene <<Non so di cosa voi stiate parlando, ma conoscendo mio fratello dico che ha ragione Shikiran. Tu ti preoccupi sempre troppo>>
Kris allora tentennò <<Beh, forse...>>
<<S-Shikiran?>> la guardò confusa Erza.
Kleene scosse le spalle <<Sì, lui è Shikiran. Tu sei Erzaran, poi c'è Homuran, Grayran, il fratellone è il fratellone, Natsuran, Lagunarino...>> si avvicinò a quest'ultimo e con innocenza gli strinse il braccio al petto.
Lucy si portò una mano alla bocca e arrossì lievemente <<Ha un modo di parlare adorabile!>>
Chiuse gli occhi e le sorrise <<Grazie, Lucyran>> poi si voltò verso Hermit <<È già pronta la simulazione?>>
<<Sì>> rispose in tono calmo <<Entrate nelle capsule e siete dentro. Solo, voglio darvi un ultimo avvertimento. I danni che subirete nella stanza VR...>>
<<Li subirete anche nella vita reale>> ripetè Shiki <<Sì, lo so>> le sorrise, poi si diresse verso una capsula e accedette alla simulazione. Sdraiato in quel macchinario, il mondo intorno a lui scomparve. Sentì la sua mente alleggerirsi e cadere all'indietro, precipitare in un tunnel fatto di luce mentre lui si lasciava trasportare. Quando la luce si dissolse, si ritrovò in piedi in un'ampia stanza bianca, striata da dei quadrati delle sottili linee verde acqua. Si girò e vedere la presenza dei membri del suo equipaggio insieme ai ragazzi di Fairy Tail lo rassicurò ~Sembra che la sala VR funzioni bene~ pensò, completamente ignaro della bugia di Hermit.
Poi un urlo destò la sua attenzione.
<<C-Come diavolo ti sei vestito, razza di maniaco?!>> la voce di Rebecca era dura. La rabbia e lo stupore imporporavano di rosso le sue guance mentre davanti a lei un Weisz vestito da coniglietta sexy era seduto per terra e si stringeva le ginocchia tra le braccia.
<<Vorrei dire che posso spiegare, ma non posso proprio>> non credeva di essersi mai trovato in una situazione tanto scomoda in vita sua. Sentiva lo sguardo dei presenti trafiggerlo come spille, il tessuto aderente del costume s'intonava perfettamente al rossore del suo viso. Però, il vero problema si trovava più in basso... se qualcuno di loro si fosse accorto della lieve erezione stretta tra le sue gambe non sarebbe più riuscito a guardare in faccia i suoi compagni per molto tempo. Hermit gli aveva giocato proprio un brutto tiro.
Homura si coprì la bocca con una mano <<C'è da ammettere però che questo modello gli dona>>
A quelle parole la risata sguaiata di Sister riecheggiò fragorosamente. Prese la giovane con un braccio e la strinse a sé <<Sì, hai proprio ragione. Il rosso è il suo colore>>
<<E pensare che prendeva in giro i miei stiletti...>> alzò gli occhi al cielo Laguna.
Natsu guardò Weisz per un po', poi si sfregò una tempia senza comprendere <<Scusa, ma perché sei seduto lì?>>
Lui sospirò <<Lascia stare, non capiresti>>
<<Sembra traumatizzato>> sospirò Gray ad Erza.
<<Mi chiedo perché. I costumi da coniglietta sono belli>> i suoi vestiti scintillarono di nuovo. I lunghi capelli scarlatti stretti in una coda di cavallo, un cerchietto dalle lunghe orecchie da coniglio posto sulla sua testa, un body rosso dai bordi dorate a stringerle il corpo e le lunghe gambe candide coperte dal tessuto scuro di un paio di collant semitrasparenti.
<<Tranquillo, Weisz. Sto per cambiarti d'abito>> risuonò la voce di Hermit da sopra le loro teste <<E non è l'unica cosa che cambierò. Sta a guardare!>>
Le pareti della stanza virtuale s'illuminarono, il soffitto diventò un cielo azzurro e all'improvviso i presenti si sentirono investiti da un'ondata di suoni, voci e colori differenti. Un prato verde diviso in strisce scure e strisce chiare, contornato di bianco. Intorno a loro migliaia di persone che gridavano e cantavano sventolando bandiere rosse o blu, seduti in una tribuna. Lucy si guardò intorno <<Dove siamo?>>
<<Che atmosfera>> sussurrò Kleene <<Così tante persone...>>
<<Così tanto rumore>> aggiunse Kris. La sua una voce glaciale, iniettata di veleno <<Non mi piace...>>
<<Sembrerebbe uno stadio da calcio>> dedusse Laguna dalle due porte poste all'estremità del campo.
Pino scosse la testa, uno schermo di vetro olografico a coprirle l'occhio destro e una serie di codici comparvero intorno a lei <<Ho calcolato le dimensioni del terreno di gioco. Un campo da calcio misura in genere dai novanta ai centoventi metri in lunghezza e dai quarantacinque ai novanta metri in larghezza, mentre questo misura quarantacinque metri in lunghezza e venticinque in larghezza. Penso sia un campo da Futsal>>
<<Futsal?>> domandò Charle.
<<Sì>> si strinse le mani al petto <<Insomma, calcio a cinque!>>
Dall'alto si sentì lieve la risata di Hermit <<Dopo anni di attesa, da poco è uscito il nuovo videogioco di una saga per la quale ho sempre stravisto, ma non ho ancora avuto modo di giocarci. E un po' per nostalgia, e un po' per divertirmi ho pensato che non doveva esserci modo migliore d'intrattenere un ospite se non con un gioco. E, visto che sono in cinque, cosa c'è di meglio del calcetto per una bella sfida sportiva a squadre?>>
<<È come... un allenamento?>>il cuore di Homura saltò un battito. Non c'era nulla che amasse più al mondo di un'ardua sessione d'allenamento.
<<Sembra una bella idea>> asserì Natsu con i pugni già in fiamme <<Sono tutto un fuoco!>>
Lucy lo tirò per la sciarpa <<Fermo! Non puoi usare i tuoi poteri qui. Rischierai di bruciare l'erba o distruggere la palla!>>
Dalla sua postazione, Hermit sventolò una mano con noncuranza <<Nella dimensione virtuale io ho il controllo di tutto. Palla e scenario sono indistruttibili, provate pure se volete>>
<<È solo una palla>> si disse Natsu <<Non sarà così difficile, giusto?>> la prese in mano e sorridendo compiaciuto lasciò che una fiammata si accedesse sul suo palmo. Lui era un mago, un Dragon Slayer del fuoco che nel corso della sua vita aveva combattuto nemici di ogni tipo.
Come poteva essere una palla la vera sfida per uno come lui?
Lo scoprì riaprendo gli occhi. Il fuoco lambiva il cuoio della palla senza bruciarlo, una carezza morbida incapace di danneggiarlo <<Com'è possibile che sia integro?>> Il bianco immacolato di quei pentagoni che s'intersecavano con gli nero degli esagoni neri lo fecero ardere di rabbia <<Non importa! Non resisterà a questo!>> lasciò cadere la palla per terra, incendiò il tallone e lo pestò con forza.
Un colpo dritto.
Secco.
Quando poi però Natsu alzò il piede, il pallone da calcio rimbalzò in alto, completamente intatto. Natsu sgranò gli occhi <<Non è possibile!>>
<<Non c'è la fai?>> lo sfidò Gray, una scintilla di adrenalina ad illuminare il suo sguardo.
<<Devo solo provarci di più>> biascicò Natsu. Puntò gli occhi sulla palla, la osservò con attenzione mentre rimbalzava sul terreno, attese il momento perfetto e poi tirò la gamba indietro, l'avvolse con le sue fiamme e la colpì con un calcio infuocato. La palla volò in alto, veloce, sopra la testa di tutti gli spettatori. Il fuoco la avvolgeva. L'erba si era appiattita sotto il punto dell'impatto. Fu sul punto di uscire dallo stadio quando si smaterializzò inaspettatamente per poi ricomporsi in una nebbia di pixel digitali ai piedi di un Natsu che la guardava con viso sconcertato <<N-Non è possibile! Come ha fatto?>>
<<Evidentemente non hai colpito abbastanza forte>> scosse le spalle Gray <<Lascia fare a me>> protese le braccia in avanti e strinse il pugno destro sotto il palmo sinistro. Particelle di brina si formarono intorno alle sue dita <<È il mio turno. Ice Make: Lance!>> una luce illuminò le sue mani. Lance di ghiaccio acuminato si scagliarono contro il pallone. Squarci gelidi, affilati come lame si proiettarono verso un unico punto. Affondarono nel cuoio del pallone e s'infransero in una congerie di frammenti trasparenti senza riuscire a penetrarlo. Gray indietreggiò <<N-Non l'ho nemmeno scalfito!>>
Gli occhi marroni di Erza si abbassarono in uno sguardo affilato <<Forse ha solo bisogno di un po' di buona forza bruta...>> i suoi vestiti s'illuminarono per poi sparire e venir sostituiti nuovamente con i suoi panni da combattimento. L'armatura del demone Benizukara. Un'armatura che non era un armatura, ma dolo abiti normali e una katana bendata tra l'elsa e la lunga lama acuminata mentre si erigeva davanti al pallone <<Questa che stringo in mano è la spada di Benizukara, un'arma che tiro fuori solo durante le mie battaglie più difficili. Se nemmeno Natsu e Gray sono riusciti a scalfirti, allora meriti il mio rispetto. Non mi conterrò>>
<<Sta... parlando con la palla?>> Rebecca si grattò la fronte, l'espressione smarrita mentre li guardava.
<<È un tipo di preparazione mentale!>> si esaltò Homura <<Un allenamento!>>
<<C-Certo...>>
<<Fate silenziò!>> tuonò minacciosa la voce di Erza.
Gli occhi chiusi.
Tutti si fermarono all'improvviso.
Non un solo fiato.
Ogni parola era stata tranciata dal taglio acuminato degli occhi di lei.
Lasciò che il silenzio aleggiasse nell'aria per qualche secondo, poi riprese a parlare <<Mi devo concentrare>> un'aura rossa illuminò la lama della sua spada. La sua magia s'infittì e riempì lo spazio circostante con la sua essenza. Erza spalancò gli occhi all'improvviso, la stretta salda sull'impugnatura della katana e con un movimento rapido del braccio fendette l'aria in direzione della palla.
Fush!
Si sentì solo un fruscio, e poi...
Le mani di Erza tremarono facendo cadere la spada Benizukara per terra con un tonfo dal suono metallico <<I-Impossibile...!>>
<<Ve l'ho detto>> pronunciò la voce fuoricampo di Hermit <<Non potete distruggerla>>
<<Possiamo eccome>> ribatté Erza <<Dobbiamo solo picchiare più forte. Gray, Natsu, siete pronti?>>
<<Sì>> esclamarono all'unisono i due, poi Natsu aggiunse: <<Voglio ridurla in cenere!>>
Shiki li guardò perplesso <<Davvero per loro la violenza è la risposta a ogni domanda?>>
Un sospiro sfuggì dalle labbra di Lucy <<Questa è una regola di Fairy Tail, mi dispiace>>
<<Perché, Shiki-San?>> domandò Wendy <<Da voi non funziona così?>>
<<Credo sia più preoccupante che da noi funzioni effettivamente così, non trovi?>> commentò Lucy.
Le labbra di Erza si stesero in una riga inflessibile, i capelli le si sciolsero e i suoi vestiti brillarono ancora <<Requip: Armatura dalle ali d'argento!>> indosso a lei comparve una lunga gonna bianca coperta di placche metalliche che, percorrendo i fianchi, e le arrivavano alle spalle. Il ventre era scoperto e il busto dell'armatura le cingeva seno e fianchi con le piume che componevano la corazza. Due ali d'angelo fatte d'argento si stendevano sulla sua schiena, richiamando quelle più piccole poste sugli spallacci, nel cerchio che le cingeva la testa e sui lunghi stivali placcati <<Siete pronti?>> si rivolse a Gray e Natsu.
<<Come sempre>> sogghignò il primo. Il gelo che si diffondeva dal suo corpo divenuto improvvisamente nudo, i capelli corvini tirati verso l'alto e metà della sua pelle coperta da una macchia nera.
<<Me lo stai chiedendo veramente?>> una scintilla baluginò negli occhi di Natsu. Le sue guance si rivestirono di squame e piccole scosse elettriche cominciarono a lambirgli la pelle <<Sono tutto un fuoco!>>
<<E io sono ufficialmente spaventata>> Lucy prese una delle chiave d'argento dal suo mazzo e lo puntò avanti. Una luce dorata la investì <<Vai, chiave dell'orologio: Horologium!>>
Laguna sbatté più volte le ciglia appesantite dal mascara <<V-Vuoi unirti a loro?>>
<<"Assolutamente no. Io voglio solo godermi lo spettacolo" dice Lucy>> rispose per lei uno strano orologio a pendolo apparso dal nulla. In un istante, quell'essere si era materializzato intorno alla ragazza e l'aveva fatta entrare nella sua porticina di vetro.
Le nocche di Kris picchiettarono un paio di volte contro il legno chiaro del pendolo. Lui corrugò la fronte, poi si avvicinò a Shiki <<Credo ci abbia mentito al ristorante. Per essere lo spirito di una costellazione sembra un po' deludente>>
L'altro ragazzo annuì <<Sì, indubbiamente>>
Le due lancette di Horologium cominciarono a girare rapidamente <<Ehy, guardate che vi sento, mascalzoni!>>
<<Voi, fate silenzio!>> li fulminò Erza con uno sguardo infernale, tanto truce da riuscire ad ammutolire chiunque. Sollevò una mano e cento spade comparvero taglienti sopra la sua testa <<Al mio segnale attacchiamo insieme>>
Un tumulto sembrò scuotere l'aria e loro magia riempire tutto ciò che li circondava.
Con uno strattone Kris tirò Kleene dietro di sé e spalancò le braccia come per proteggerla <<Lo sento, questi ragazzi sono pericolosi>>
<<F-Fratellone!>> Kleene guardava la schiena senza riuscire a scorgergli il viso. Non poteva vedere quanto aperti fossero i suoi occhi in quel momento, quanto contratta fosse la sua mandibola o quanto serio il suo sguardo fosse realmente, ma leggere la preoccupazione nella sua voce gli bastò per indietreggiare.
Erza sollevò una mano <<Pronti...>> la prima parola.
Rebecca si guardò la gamba preoccupata, poi prese la mano di Shiki tra le sue <<C-C'è qualcosa che non va>>
<<E...>> continuò Erza.
<<È solo una palla!>> contestò Homura <<Fatela finita!>> anche lei s'impuntava facilmente sulle cose, ma quell'energia... sì, quell'energia la fece tremare completamente.
Erza non ascoltò e con un movimento secco abbassò la sua mano <<Via!>>
Un'altra ondata di quell'energia invisibile.
Un altro tumulto.
Le spade di Erza fendettero l'aria con rapidità, vorticando verso la palla in una danza di lame affilate. Il ghiaccio di Gray si tinse di un tono più vicino al viola, lo modellò in un arco lungo ed estemporaneo scagliò una freccia di ghiaccio e magia contro il pallone. Natsu prese un respiro profondo, i fulmini che scorsero vividi insieme alle sue fiamme e poi con un solo ruggito liberò quella tempesta di tuoni e lingue di fuoco contro la palla in un vortice infernale.
Furono sul punto di colpire la palla, ma poi...
Si sentì un boato.
Quattro mura invisibili s'innalzarono intorno a loro che all'onda d'urto scaturita dall'impatto
intercettò senza vacillare. La palla rimase ancora intatta. Natsu, Gray ed Erza uscirono di senno e cominciarono ad attaccarla ripetutamente usando i loro poteri. Al che Hermit parlò ancora <<La stanza virtuale è indistruttibile, ma vorrei ricordarvi che i danni subiti qui li subirà anche il vostro corpo fisico. Andateci piano>>
<<Dai, lascia che si divertano un po'!>> borbottò Sister con le braccia incrociate <<Cosa vuoi che succeda?>>
<<Non mi tranquillizzi, lo sai?>> sospirò <<In ogni caso, dobbiamo fare le squadre per giocare, ma prima..>>
Pino e l'Happy dell'Edens Zero, l'Happy di Fairy e Charle scomparvero per un instante, per poi ritrovarsi seduti reciprocamente sulle panchine della squadra blu e della squadra rossa. Indossavano degli abiti formali, giacca e camicia bianca per i due gatti che si distinguevano solo per le cravatte dei colori della propria squadra, un abito blu e semplice per Pino, mentre uno rosso e adornato con un grande fiocco sul petto per Charle. Pino alzò la testa <<Che cosa significa?>>
<<Voi sarete allenatori e vice allenatori delle due squadre in campo>> spiegò Hermit <<Il problema è che siamo un po' troppi e qualcuno dovrebbe restare fuori>>
<<Io non voglio giocare>> risposero Kris e Laguna all'unisono, l'uno apparentemente più seccato dell'altro.
Wendy si strinse le mani sul petto ~Kris-San non gioca?~
Gli occhi di Lucy si alzarono al cielo ~E chi lo dice a Natsu adesso? Sembra esser diventato ossessionato da lui~
Sister sogghignò <<Io voglio essere l'addetta alle punizioni. Chiunque prenderà un rosso o un giallo in mia presenza verrà frustato a sangue da me in persona>>
Hermit corrugò la fronte <<Non ci sono punizioni corporali in questo sport>>
<<Ci sono quando gioco pure io>> la corresse <<Potresti darmi una divisa adeguata, per favore?>>
<<Certo...>> digitò svogliatamente un paio di tasti e l'abito di Sister cambiò. Il vestito da suora che indossava quotidianamente fu sostituito da un completo in latex da dominatrice sadomaso con tanto di frusta legata a una giarrettiera, guanti lunghe, calze attillate e fiocco nero che le raccoglieva i capelli dietro la testa.
Lei prese la frusta, la fece schioccare e sorrise raggiante <<Grazie!>>
<<Di nulla...>> sospirò Hermit <<Piuttosto, adesso mi servirebbe un arbitro. Chi di voi è disposto a farlo?>>
Dovevano essere squadre da cinque e loro erano in tredici. Tredici meno i tre che si erano tirati fuori dallo scendere in campo... Kris e Laguna si guardarono per un attimo come per invitare l'altro a proporsi, ma una voce squillante li fermò <<Voglio farlo io>> disse Kleene.
Kris la guardò preoccupata <<Sei sicura? E perché?>>
<<Perché sembra divertente>> rispose con naturalezza, le labbra dischiuse in un sorriso raggiante <<Non trovi, fratellone?>>
<<In genere gli arbitri non vengono trattati molto bene...>> asserì apprensivo <<Sei proprio sicura di volerlo fare?>>
<<Certo, fratellone!>>
"Va bebe, allora" fu sul punto di di dire, ma la voce di Hermit lo interruppe <<Scusami, ma così saremmo quattro contro cinque. Non puoi fare l'arbitro>>
Kleene si schiaffò una mano sulla fronte <<Oh, è vero! Peccato, avrei davvero voluto provarci...>>
Il tono mortificato della robot riecheggiò ancora una volta <<Mi dispiace, ma qualcuno dovrebbe unirsi alla partita per sostituirti>>
<<Allora giocherò io al posto suo!>> si fece avanti Kris <<Con me saremmo cinque contro cinque e Kleene potrebbe arbitrare, giusto?>>
<<Davvero vuoi giocare?>> lo guardò stranito Shiki <<A te non va mai di fare queste cose>>
Lui chinò lo sguardo e annuì l <<Infatti non voglio, ma...>> guardò sua sorella <<Per Kleene questo e altro>>
Homura si coprì la bocca un una mano <<È un complessato>>
<<Però, prima di scendere in campo, c'è una cosa che voglio dire a tutti voi>> continuò Kris. Si mise alle spalle di sua sorella e le cinse i fianchi da dietro la schiena. Gli occhi rossi più affilati, così taglienti da fare paura con quel suo sguardo d'assassino <<Dite qualcosa sull' arbitraggio e voi non finirete i novanta minuti regolari>>
<<Nel calcio a cinque sono solo quaranta>> lo corresse Wendy, la voce leggera, felice che pure lui partecipasse ~Forse potrò imparare qualche tecnica da ninja vedendolo in azione~
Lui scosse la mano infastidito <<Non importa. Solo quaranta minuti? Almeno non durerà troppo...>>
Natsu batté i pugni contro il vetro. La faccia schiacciata contro quella superficie trasparente e le labbra che si muovevano rapidamente senza che nessuno dall'altro lato riuscisse a decifrare cosa stesse dicendo. Hermit notò in quel momento che pure Erza e Gray avevano smesso di colpire la palla, allora digitò alcuni tasti sul pannello di controllo della sala virtuale e fece sparire la barriera <<Beh, quantomeno vi siete calmati. State bene?>>
<<Sì, tranquilla>> le sorride Erza <<Nessun graffio>>
<<Signor ninja!>> Natsu corse verso Kris, gli afferrò un braccio e con uno strattone lo costrinse a guardarlo nei sottili occhi verde scuro <<Signor ninja, io voglio che lei giochi per la mia squadra. Deve farlo assolutamente!>>
A quella richiesta lui lo guardò con un'incertezza nascosta solo dalla costante impassibilità che caratterizzava il suo viso <<Che cosa?>>
<<Sì>> gli confermò il mago <<Dalla prima volta che l'ho vista, signor ninja, non ho potuto fare a meno di nutrire un'immensa stima nei suoi confronti. La voglio nella mia squadra!>>
Gli occhi di Kris calarono in due sottili fessure. Fu sul punto di parlare quando sentì altre due mani stringere il braccio che teneva ancora libero, e una voce precederlo <<Non può, voi siete già in cinque>> borbottò Shiki sulla sua spalla.
Natsu sorrise tranquillamente <<Se proprio volete qualcuno al suo posto, potremmo darvi il ghiacciolo. Per noi non è un problema>>
<<Ehy!>> trasalì Gray <<Preferisci davvero un tizio conosciuto oggi a me?>>
<<È proprio perché ti conosco da più di un giorno che sono felice di scambiarti>> dichiarò Natsu in tono esasperato, seppur non troppo sincero <<E poi, denudandoti di continuo ti farai espellere sicuramente. Io passo>>
<<Anche noi passiamo>> con un lieve strattone Shiki avvicinò Kris dal suo lato, che lo guardò con aria smarrita <<Lui è il vento dell'Edens. Deve stare nella nostra squadra>>
La fronte di Natsu si storse in un'espressione contrariata. Affondò la presa nel braccio metallico di quel ragazzo che si stavano contendendo e bruscamente lo tirò verso di sé <<Appunto. Tu puoi stare con il Signor ninja per tutto il tempo che vuoi, quindi adesso è il mio turno!>>
<<Scordatelo, capelli rosa>>
<<Sta zitto, occhi all'ingiù!>>
<<Guarda che abbiamo gli stessi occhi>> replicò lui.
Continuarono a strattonarlo per un po', poi Kris sbuffò e sganciò i suoi arti meccanici facendoli capitombolare all'indietro <<Fatela finita>> li redarguì serio. La sua voce era limpida, un tono che non trasmetteva un particolare senso di rabbia, ma tanto gelido da freddare i due in un istante. Sollevò ciò che rimaneva delle sue braccia e richiamò a sé il resto degli arti.
<<L-L'ho infastidita?>> in uno scatto Natsu si sedette sulle ginocchia e chinò la testa <<Mi dispiace, Signor ninja. Non volevo>>
<<Forse ci siamo lasciati prendere un po' troppo la mano>> biascicò piano Shiki. Sollevò il capo e sorrise con imbarazzo <<Gioca pure con chi vuoi. Se vuoi unirti a loro fa pure, ci prenderemo noi lo spogliarellista>>
<<Ma proprio a nessuno di voi interessa cosa penso io?>> si lamentò Gray, venendo calcolato appena.
Kris li fissò di sottecchi, secondi di puro gelo e poi chiuse le palpebre <<Kleene, in che squadra vuoi che stia?>>
<<Noi facciamo parte dell'Edens Zero>> rispose la ragazza con naturalezza <<Devi scegliere Shiki, è ovvio>>
Lui annuì silenziosamente e Shiki, abbandonandosi a un attimo di spontaneità quasi fanciullesca, si lanciò contro di lui per abbracciarlo da dietro la schiena con trasporto <<Ammettilo, Kleene o no avresti scelto noi in ogni caso>>
Le labbra di Kris rimasero impassibili, ma non sembrò infastidito quando gli disse: <<Non credi di essere troppo grande per queste cose?>>
<<Lo si è mai per voler bene a un amico?>> replicò con voce di miele.
Natsu gli lanciò un'occhiata al quanto seccata, ma poi scosse le spalle e sorrise con leggerezza <<Niente da fare. Immagino che prima dovrò sconfiggervi e poi, come premio, imparare i suoi segreti ninja>>
Kris lo guardò in modo inespressivo <<Non mi sembra di avertelo mai promesso>>
<<Allora lo farai adesso!>> gli balzò davanti, la voce gremita di entusiasmo mentre cercava di studiare quel viso fatto di ghiaccio <<Ti propongo una scommessa. Se questa partita di calcio la dovesse vincere la mia squadra, tu mi dovrai insegnare le tue tecniche ninja. D'accordo?>>
<<No>>
<<Dai!>> lo strinse più forte Shiki <<Sembra così emozionato all'idea, perché non accontentarlo un po'?>>
Quel taglio rosso oscillò lentamente su Natsu. La determinazione che lo animava bruciava, era così vivida in lui che notandola Kris la percepì quasi come propria. Sarebbe stato un peccato deluderlo in quel modo, allora chiuse gli occhi e annuì <<Che cosa ci guadagnerei io, invece?>>
<<In caso vinceste voi, intendi?>> domandò Natsu per sicurezza <<Tutto ciò che vuoi, chiedi pure>>
I suoi occhi si spostarono ancora sul viso angelico della sua sorellina, la sua espressione rimase immutata <<Kleene, c'è qualcosa che cosa vorresti in particolare?>>
Lei dondolò allegrante sui piedi, le labbra sollevate con leggerezza e le pupille rivolte al cielo mentre la faccina sulle sue mollette mutava in un'espressione concentrata <<A Kazekuki c'è una tradizione un po' particolare, quella di regalare un desiderio a qualcuno>>
<<Un desiderio?>>
<<Sì, Shiki>> annuì lei <<Beh, in realtà si tratta di un fiore dai petali che sembrano fatti di vetro capaci di sparire quando qualcuno ci soffia sopra. Sono i fiori del vento. Si dice che donandone uno a una persona le regateresti la possibilità di esprimere un desiderio >>
Un verso di stupore risalì fievole dalla gola di Kris <<Se ne volevi uno potevi chiedermelo, te lo avrei preso io>>
Lei scosse la testa <<La persona deve riceve il fiore senza averlo richiesto alla persona che glielo ha donato, se no non vale. Però, se fossi tu a chiedere a Natsu di portarmene uno, io non avrei avanzato a lui alcuna richiesta>>
<<D'accordo, allora>>l'assecondò, poi si rivolse di nuovo a Natsu <<Nel caso di vittoria da parte della mia squadra, tu dovrai regalare un fiore del vento a mia sorella>>
<<Io ci sto!>> rispose lui prontamente, senza esitare un solo istante <<Quando comin->>
La voce di Lucy troncò le sue parole <<Aspetta, ma Kleene è l'arbitro, così si potrebbe formare un conflitto d'interessi>>
Lei alzò le mani con innocenza <<Prometto che arbitrerò la partita nel modo migliore e più imparziale possibile>>
<<Beh...>> Erza si sfregò la nuca, i suoi occhi cercarono quelli di Gray.
<<Sì, forse sarebbe meglio evitare>>
<<Credete forse che mia sorella non sappia essere di parola?>> come gelide dita di ghiaccio, il tono spietato di Kris sembrò strisciare lungo le loro schiene facendoli venire un brivido. L'assenza della fascia a coprirgli fronte e sopracciglia rendeva più evidente come la sua solita espressione impassibile si fosse affilata in una più inviperita e letale. <<Se lo pensate davvero, allora guardatela per un momento e poi ditemi che non può farlo>>
Pietrificato, Gray non riuscì nemmeno a voltarsi. Che fosse più forte o più debole di lui, quel ragazzo dall'aspetto spigoloso aveva una bravura innata nell'intimidire le persone <<N-No, va bene così>>
<<Perfetto>> disse allora Hermit dalla sua postazione di controllo nel mondo reale <<E adesso, cominciamo!>> spinse un pulsante e la proiezione virtuale dei presenti si dissolse in una nube di pixel.
Da una parte del campo, i membri di Fairy Tail erano intorno alla panchina di Happy e Charle, vestiti con delle divise di un rosso intenso. Dall'altra parte, ad ascoltare le indicazioni di Happy e la sua vice Pino, la squadra Edens Zero spiccava sul verde del campo con delle divise blu cobalto <<Allora, ragazzi miei>> richiamò il loro allenatore <<Io non so nulla di calcio, quindi ascoltate Pino e sono certo che andrà tutto bene. Siete forti, io credo in voi>>
La coniglietta sollevò le piccole braccia braccia rose verso l'alto e dai suoi occhi venne proiettato un''ologramma <<Dopo aver analizzato statistiche ed Ether Gear di ciascuno di voi, sono giunta alla conclusione che questo sia il modo migliore per scendere in campo. Giocheremo con un pivot, attacco 3:1. Con il suo Leap, la signorina Rebecca può tornare indietro nel tempo e salvarci all'ultimo da situazioni rischiose, quindi lei andrà in porta. A te va bene?>>
<<Certo>> annuì lei con una nota di eccitazione a colorare la sua voce <<Contate pure su di me>>
<<Sono sicura che farai un ottimo lavoro, tu sei incredibile>> la incoraggiò Happy.
<<Ne sono convinta anch'io>> sorrise Pino, prima di continuare con il suo discorso <<Signor Weisz, con il tuo costume da Arsenal e la tua velocità farai il centrale di difesa>> affermò <<Dovrai essere bravo a ritornare nella nostra metà campo e fermare i contropiedi avversari, credi di poterlo fare?>> aspettò qualche secondo affinché lui le rispondesse, ma nessuno parlò.
Weisz dava le spalle al resto della squadra e si guardava i larghi pantaloni da calcio per cercare di capire se s'intravedesse qualcosa sporgere sul tessuto del cavallo. Sentì lo sguardo dei suoi compagni premergli contro la schiena, allora si girò di scatto con il viso imporporato e il cuore che gli martellava nel petto dalla paura <<F-Fare cosa?>>
Pino sorrise con innocenza, senza capire la situazione, e Weisz si sentì in quel momento rallegrato di non averla traumatizzata <<Ti andrebbe bene giocare in difesa, signor Weisz? Per essere più veloce nel rientro dovrai indossare il costume da Arsenal, ma questo non dovrebbe essere un problema per te>>
<<No, affatto>> disse con naturalezza <<Per me va bene>>
<<Perfetto>> esclamò raggiante, poi fece illuminare nell'ologramma sopra la sua testa i due esterni <<Qui ci sarà bisogno di giocatori veloci, forti e tecnici, capaci di verticalizzare sul Pivot e metterlo in posizione di segnare. Signor Kris, signorina Homura, posso confidare in voi?>>
<<Non ho capito una sola parola di quello che hai detto, ma lo farò comunque>> rispose lei senza trattenersi, fin troppo onesta quando doveva aprir bocca. La sua loquacità in contrapposizione al silenzio caratteristico di Kris, il quale per rispondere si limitò a fare un impercettibile cenno con il capo.
Pino sbatté lentamente le palpebre robotiche e l'ultimo ruolo del campo s'illuminò nella proiezione della rosa <<Grazie a tutti e due. E adesso, passiamo al Pivot, ossia a colui intorno al quale ruoterà il nostro attacco. Lo dovrà fare Shiki. Il più grande svantaggio di uno schema come il 3-1 è la prevedibilità dell'attaccante, in quanto i difensori avversari potranno accorciare il loro gioco nella sua area al fine di neutralizzarlo. Ricevere palla davanti alla porta sarà difficile, ma sfruttando bene la sua gravità, quindi il suo strapotere fisico e le capacità di salto, dovrebbe riuscire ad agire indisturbato. Padrone, per te va bene farlo?>>
Lui dischiuse le labbra mostrando il taglio bianco dei suoi denti, il pollice sollevato <<Conta pure su di me>>
<<Perfetto, e adesso che abbiamo fissato i ruoli, parliamo degli schemi di gioco>> sbatté le palpebre e l'ologramma mostrò una nuova diapositiva.
Natsu si sporse dal suo lato del campo , cercando di vedere qualcosa. Gray lo guardò confuso <<Che cosa stai cercando di fare?>>
<<Voglio sbirciare>> rispose blandamente <<Sembrano discutere di qualcosa d'interessante, ma non riesco a capire cosa>>
<<Nemmeno con il tuo udito da Dragon Slayer?>> si stupì Erza <<Strano...>>
Natsu sollevò la testa e rivolse uno sguardo di fuoco verso le tribune <<Questo stadio è troppo rumoroso, finirò per avere un mal di testa!>>
Wendy si strinse un braccio tristemente <<Sì, anche a me da un po' fastidio>>
<<Non badate a loro, non sono importanti>> li richiamò l'Happy di Fairy Tail in tono leggero, con le braccia strette e la schiena dritta in una posizione che suggeriva autorità e compostezza <<Presi sotto la mia ala questo gruppo quando ancora non poteva definirsi squadra. Vi ho visti crescere, migliorare sia come giocatori, sia come persone. Vi ho sentito esprimere i vostri desideri, sognare un futuro fatto di fama, gloria e soldi, Vi ho proposto gli esercizi più duri ed estenuanti del mondo, fatto di tutto pur di temprare il vostro spirito. Ricordo ancora gli inizi, quando eravate solo un gruppo di sfaticati che rimase senza fiato dopo pochi minuti dall'inizio del nostro primo allenamento insieme. Ricordo ancora tutte quelle volte che siete caduti a terra inermi, quelle in cui siete scoppiati a piangere, quelle in cui siete svenuti e... sì, anche quelle in cui avete vomitato. Vi ho portato all'inferno, lo riconosco, ma se a oggi siete più squadra che mai è perché siamo usciti da esso insieme. Quel viaggio che ci ho offerto vi ha reso forti. Ragazzi, è arrivato quindi il momento di ricambiarmi il favore. I tifosi vi mettono in soggezione? Tranquilli, sono qui per assistere al mio successo, quindi se proprio volete ringraziarmi per avervi reso i giocatori che siete oggi, vedete di non farmi fare brutta figura davanti a tutta quella gente, d'accordo?>>
<<Sì, Mister!>> scattò sull'attenti Erza, seguita poi da Natsu e Gray.
Un brontolio trasalì dalla gola di Lucy ~Scusa, ma quad'è che lui ci avrebbe allenato? Tutto questo non è mai successo~
<<Mister Happy-San>> lo chiamò Wendy <<I membri dell'Edens Zero sembrano intenzionati a fare sul serio, come dovremmo posizionarci in campo?>>
Uno scintillio di malizia comparve nei suoi occhi scuri. Fece uscire la lingua e si leccò i finissimi peli azzurri che rivestivano il suo muso <<0-5, mia dolce Wendy. Mi sembra ovvio>>
Lucy lo guardò con aria rassegnata <<Lo sai che il portiere non si conta, vero? E poi, la difesa? Davvero avresti intenzione di giocare senza di essa?>>
Happy scosse la testa <<Una Gilda di buontemponi amanti delle risse che non si nascondono davanti a niente. Affrontare, anzi, sbattere la faccia contro il muro di ogni problema più e più volte fino a quando questo non crolla. Questa è la vera anima di Fairy Tail. Entrate in campo così e saprete dare spettacolo>>
<<Sembrerebbe che si sia calato fin troppo nella parte>> roteò gli occhi al cielo Charle <<Così facendo li metterai solo in confusione. Lascia che io sistemi un po' la tua...>>
<<La mia formazione è perfetta così com'è, non ha bisogno di alcuna miglioria>> si spazientì <<Se tu dovessi modificare la mia rosa, allora parte del merito della mio vittoria sarà tuo. Ti amo Charle, lo faccio con tutti i pesci del mio cuore, ma non cederò i miei quindici minuti di gloria tanto facilmente. E poi...>> scosse la testa e sospirò <<Tu non capisci nulla di calcio>>
Un fremito di rabbia percorse Charle <<Sì, perché tu con il tuo 0-5 te ne intendi moltissimo, eh?>>
Lucy si sfregò la nuca <<E poi, Happy, sai che abbiamo bisogno di un portiere per giocare, vero?>>
<<Sì, ma anche no...>> sghignazzò Happy. I suoi vispi occhietti da felino scattarono su Gray e lo indicò con un gesto fulmineo della mano <<Tu! Sarai tu il nostro portiere!>>
Lui sgranò gli occhi <<Io? Perché?>>
<<Mi sembra ovvio...>> risuonò melliflua la voce di quel gatto <<Con il tuo Ice Make dovrai congelare la porta, cosicché il ghiaccio impedisca ai nostri avversari di segnare mentre tu concentrerai tutte le tue energie nella metà campo avversaria, creando superiorità numerica. Per te va bene?>>
<<Sì, Mister>> gli rispose, la determinazione grondante che vibrava dalle sue parole.
Happy arricciò il naso e si arrotolò una vibrisse intorno al dito <<Però, prima che tu congeli la porta, vorrei giocare un pochino al gatto e al topo con la squadra di Edens Zero. Facciamo così, tu resterai in porta fino a quando non si avvicineranno per segnare, poi, dopo averli illuso facendoli credere di avere qualche possibilità di vittoria, userai il tuo Ice Make per bloccare lo specchio. Non sapranno come riuscire a segnare e noi sfrutteremo ogni loro attimo di disorientamento per coglierli alla sprovvista e distruggerli fisicamente e mentalmente. Mi sembra un buon piano, ma tu che cosa ne pensi?>>
Lui si batté un pugno sul petto <<Farò qualsiasi cosa pur di portare la nostra squadra alla vittoria, mister. Osserverò i suoi ordini alla perfezione>>
Sghignazzando debolmente, l'allenatore gli fece un cenno d'approvazione <<È bello avere persone come te in squadra, Gray>>
<<Già, si sta sicuramente lasciando trasportare troppo dalla sua megalomania>> si rassegnò Lucy con aria esasperata <<Non c'è dubbio...>>
Con un piccolo strattone, Natsu le tirò un braccio verso il basso, richiamando la sua attenzione senza farle male <<Dai, sarà uno spasso, non credi? Nessuno di noi gioca a livelli professionali, quindi sono sicuro che schemi o no ci divertiremo moltissimo!>>
Lei sollevò una narice in una smorfia poco convinta <<Se lo dici tu...>>
<<Scommettiamo su chi farà più gol?>>
Un sospirò le sfuggì dalle labbra <<Non vi sono possibilità che io vinca contro un mostro come te, lo sai, vero?>>
L'espressione sul viso di Natsu mutò in una più dura <<Ehy, dovresti credere di più in te stessa!>>
<<E tu darci un taglio con le scommesse...>> lo ribeccò lei, poi alzò la testa e si rivolse verso il lato del campo in cui la squadra di Edens Zero era ritirata. Lì, intenta ad ascoltare con interesse le parole della Vice allenatrice <<D'altronde, vorrei farti notare che stai già rischiando di perderne una...>>
Coperti dagli ululati dei tifosi, le due squadre marciarono verso il rispettivo lato del campo.
La moneta era stata lanciata.
Palla a Edens Zero.
Kleene era sul bordo del campo con un fischietto stretto nella mano destra. Lo avvicinò alla bocca per dare inizio alla partita, ma la voce fuori campo di Hermit la precedette <<Venti minuti a tempo. Le regole saranno quelle di una partita di calcio a cinque ufficiale. Gli Ether Gear e la magia saranno concessi, ma non le trasformazioni come l'Overdrive e la Dragon Force. Nel caso qualcuno dovesse usare un cambio d'abito, la stanza virtuale lo modificherà automaticamente affinché assuma il colore e il numero della propria maglia>>
<<Perfetto, allora è il momento giusto per collaudarla>> parlò Erza tra sé e sé <<Requip! Armatura dalle gambe lunghe!>> un fascio di luce illuminò i suoi vestiti, la sua pelle nuda immediatamente coperta da due lunghi trampoli di metallo -simili alle gambe di un'armatura- che le stringevano la coscia, ornate sulle caviglie da due lunghi nastri bianchi, per poi sparire sotto le placche metalliche di un busto che le lasciava scoperte spalle e décolleté.
Le maniche bianche a campana che partivano dai gomiti.
Una croce adorna di ghirigori che segnava il petto.
Un lieve tremore fece vibrare e le placche dell'armatura, poi il grigio caratteristico del metallo si accese in un rosso tanto brillante quanto i suoi lunghi capelli scarlatti, in quel momento raccolti in una crocchia bassa.
Homura strabuzzò gli occhi <<E quella che cos'è? È fighissima!>>
Un sorriso dolce si tinse sulle labbra della maga di Fairy Tail <<Sono contenta che ti piaccia. È un modello che ho disegnato da poco per ampliare la mia forza nei calci e nel salto. Inoltre, mi rende pure un po' più alta, cosa che di certo non disdegno>>
<<Oh, sei incredibile!>> non riuscì a non dire.
<<Immagino che allora tocchi anche a me trasformarmi, eh? Arsenal modello uno, trasformazione!>> Weisz schiacciò l'orologio al suo polso con il palmo della mano e in un istante delle placche di metallo cominciarono a rivestire completamente il suo corpo. Occhi scuri sotto una maschera di metallo divenuto blu simile alla testa di un gufo, una pietra verde e tonda incastonata nel suo petto, mentre lamine scure e lamine chiare si fondevano tra loro per evidenziare ogni muscolo del suo corpo <<Il vostro campione di giustizia è qui per voi. Porterò l'Edens Zero alla vittoria anche questa volta!>>
Rebecca sospirò <<Ti piace proprio metterti in ridicolo, vero?>>
~Sapesse quante volte volte lo ha voluto indossare per i Roleplay a letto...~ sospirò Hermit sconsolata, dal suo pannello di controllo. Con il busto di sporse verso il microfono e lo attivò pigiando il dito su un pulsante <<Bene, e adesso che siete tutti pronti, diamo il via alla sfida!>>
<<Con molto piacere>> dichiarò Kleene facendo un piccolo occhiolino. Si portò il fischietto alle labbra e poi... Fiiihiu! ad accompagnare le sue parole fu quel trillo argentino che riecheggiando segnò l'inizio della partita.
Shiki batté il calcio d'inizio rapidamente, un passaggio a Kris che si trovava alla sua destra e poi scattò in avanti. Natsu si mosse verso di lui, mentre Homura attaccava la profondità passando di fianco ad Erza, che dovette inseguirla per evitare che avanzasse troppo ~Come da programma~ pensò il giovane. Con la coda dell'occhio scorse la distanza tra lui e Shiki, attese che Natsu si avvicinasse ancora un po' e la rimandò al suo capitano per poi scattare in avanti.
A quell'azione, Natsu inseguì il pallone senza pensarci troppo. Lo stupore riempì lo sguardo di Shiki quando se lo ritrovò alle spalle con Lucy che gli correva dietro, cercando di raggiungerlo. Fairy Tail non sapeva muoversi in campo, gli bastò un attimo per capirlo. In un istante studiò il gioco svolgersi intorno a lui. Erza era riuscita a marcare Homura e la oscurava interamente con la stazza imponente della sua armatura, Weisz si trovava oltre al muro formato da Natsu e Lucy, mentre Kris era riuscito ad avanzare in direzione dell'area avversaria, con davanti Wendy che però aveva avuto il tempo necessario per indietreggiare senza dover rincorrere il suo avversario. Shiki fu costretto a pensare in fretta, lanciò un ultimo sguardo a un Homura che sembrava non riuscire a reggere il confronto con le spallate di Erza e colpì la palla con l'esterno del piede <<Kris, tua!>> lo chiamò. Lievi lineamenti verdi gli comparvero sul braccio per poi sparire , con la palla che sfrecciava in avanti, accompagnata da una scia verde-rosata lasciata dalla gravità.
Kris la fermò di petto, gli occhi rossi che saettarono su Wendy non appena riuscì a sentire il pallone sotto la suola della scarpa ~È il momento...~ pensò. circuiti elettronici azzurri dai riflessi verdi rigarono il metallo delle sue braccia, un vento tagliente come lame appena affilate soffiò intorno a lui e gli fece strada in una galleria fatta di vento. Scattò con la palla al piede, un'accelerazione esplosiva che con uno strappo gli permise di scartare Wendy, rimasta immobile davanti a un vento così sferzante.
<<Il suo vento...>> lo guardò inerme <<È incredibile>>
Inarrestabile, galvanizzato dall'ululato del suo stesso Ether Gear, lo fece dissolvere non appena entrato nell'area di rigore e con la coda dell'occhio guardò il posizionamento dei suoi compagni. Homura stava ancora duellando con Erza per uscire dalla sua ombra. Sebbene fosse circondato da Natsu e Lucy, notò che Shiki si trovava in una posizione interessante, davanti alla porta, mentre Weisz spingeva in avanti per mantenere alto il baricentro dalla squadra. Le indicazioni di Pino prevedevano che in quel momento lui la passasse a Shiki. Si trovava davanti alla porta, una zona ottimale per saltare e provare in colpo di testa. Gli sarebbe bassato crossare verso di lui e con la sua gravità Shiki sarebbe riuscito a raggiungere la palla per poi spedirla in porta.
Avrebbe dovuto farlo, sì, ma...
Non lo fece.
Vide le mani di Gray avvolgersi in una nebbiolina leggera, le sue dita bianche scintillare di piccoli cristalli congelati ~Vuole usare il ghiaccio...~ il taglio rosso dei suoi occhi affondò nel secondo palo della porta, attratto da qualcosa, un filo invisibile che separava in due la porzione di campo davanti a lui .
Uno spiraglio.
Ogni suo ragionamento scomparve un istante, l'istinto prevalse sulla ragione. Il vento che scorreva nelle sue vene emerse intorno a lui <<Skymech Ninjutsu Attack:>> sollevò una gamba, il potere liquido che fluiva tra i suoi legamenti sotto forma di energia pura <<Windstorm Kick!>> con il collo del piede colpì il pallone poco sotto il centro della sfera. Gli occhi iniettati di sangue. Il suo vento che gli scompigliava i capelli in una tempesta smeraldina prima di aggredire il pallone e spingerlo in avanti.
Un tiro veloce.
Un tiro preciso.
Un tiro letale.
Gray non riuscì a fare niente, le mani congelate nel suo stesso ghiaccio mentre sentiva quel tiro dalla potenza di un tifone sfondare davanti al suo volto e proiettarsi nell'secondo quadrante della porta.
Venti secondi dall'inizio della partita segnati sul grande tabellone dello stadio e Fairy Tail si ritrovò già con un gol da dover recuperare.
L'arbitro Rutherford fischiò, le mollettine sulle sue tempie che sorridevano mostrando tutta la sua felicità <<Uno a zero per l'Edens Zero! Bellissimo tiro, fratellone!>>
Lucy si sfregò la frangetta <<Non dicevi che saresti rimasta imparziale?>> inarcò un sopracciglio e la ragazza dai capelli verdi le sorrise scrollando le spalle.
Con un movimento placido delle gambe, Kris diede le spalle al pubblico. I tifosi dell'Edens Zero scalpitavano, le labbra piene del suo nome mentre lo chiamavano con grande fermento.
<<Kris!>>
<<Kris!>>
<<Kris!>>
Era così fastidioso...
<<Stanno esultando per te, musone>> lo arrestò la voce di Weisz. La visiera dell'esoscheletro era abbassata e sul suo volto era dipinta un'espressione un po' canzonatoria, un po' beffarda <<Dovresti viziarli un po', non credi?>>
<<Non sono persone vere, sono solo ologrammi>> sbuffò <<Inoltre, aver segnato non basta?>>
Shiki si avvicinò e gli strattonò il braccio energicamente <<Potresti esultare replicando una delle tue pose da ninja. Sarebbe fighissimo!>>
<<Che cosa?>>
<<Sì, qualcosa del genere!>> si girò di scatto e cominciò a replicare goffamente i movimenti che eseguiva in battaglia, mentre replicava con la bocca i suoni di un combattimento.
Kris si sftregò la fronte madida di sudore, una gocciolina calda scorse lungo i bordi che univano la sua pelle vera a quella sintetica <<Natsu è una brutta compagnia per te, Shiki. Voi due finirete per farmi impazzire>>
<<A me questa cosa dei ninja diverte>> confessò Homura senza pensarci troppo. Quando il taglio mortale dello sguardo di Kris saettò su di lei, la ragazza s'innervosì e si coprì la bocca con le mani per l'imbarazzo <<V-Volevo dire...>>
Lui però la glissò, replicando un gesto annoiato con la mano <<Dai, torniamo nella nostra metà campo. Non amo perdere tempo in chiacchiere inutili>>
<<Ehy, guarda che quello dell'esultanza è un tema serio!>> lo ribeccò Shiki, seguendolo mentre si allontanava a passo spedito.
I membri di Fairy Tail li guardarono andare via con degli sguardi attoniti a spegnere i loro volti.
Uno a zero.
In così poco...
Solo un'azione ed erano riusciti a fendere le loro difese come una lancia avrebbe fatto con uno scudo di carne umana. ~La vedo male~ pensò Lucy.
Natsu notò il suo sguardo preoccupato e le posò una mano sulla spalla, facendola sussultare. Le sue labbra erano incurvate in un sorriso affabile, il lieve tepore che i suoi dolci occhi verdi e scuri infondevano la tranquillizzò <<La partita è appena cominciata. Palla a noi. Vediamo di rispedirli indietro il regalino che ci hanno fatto, d'accodo?>>
Lei annuì decisa <<D'accordo>> disse, prima di girarsi e tornare nella sua posizione del campo.
Beh, qualunque essa fosse.
Volevano giocare al gatto e al topo, ma questo prima che arrivassero i cani...
*Angolo autrice*
Ciao a tutti, lettori, e ben tornati in questa turbolenta Fanfiction!
Scusate se ho pubblicato un po' tardi (come a mio solito), ma ho avuto dei problemi a strutturare questo capitolo, e intanto che lo scrivevo stavo portando avanti anche "Nalu: Cuori in fiamme" e "Pokémon Edens".
Come avete visto, in questo capitolo Fairy Tail ed Edens Zero hanno deciso di sfidarsi e Fairy Tail non sembra aver cominciato col piede giusto, ma ha ancora tutto il tempo per tornare in gara. Si accettano scommesse, secondo voi chi tra le due squadre si porterà a casa la vittoria? E perché proprio Mosco/Ichyia in solitaria?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, non vedo l'ora di sapere che cosa ne pensate!
-Aseant
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