Capitolo 1: La Ninjamania
Natsu arricciò il naso, le gambe piegate, gli occhi verdi che scavavano in quella coltre di foglie rosse che gli volteggiavano dinnanzi. Uno strano profumo dalle sfumature variegate però gli fece corrugare la fronte <<Credo ci sia una città qui vicino>> disse ai suoi compagni, seduto sui talloni. Una foglia di quel bosco di aceri nel quale erano immersi si staccò dal suo albero, piroettò lentamente nell'aria e cadde sulla sua fronte lievemente ambrata. Era bella, cinque punte rosse che si raggruppavano al centro in una sfumatura gialla, ma Natsu se le scrollò di dosso finendo per scompigliarsi i corti capelli color salmone.
<<Menomale!>> sospirò Lucy <<Stiamo camminando da ore>> aveva la schiena posata sul tronco di un albero e con le mani si stava aggiustando il lungo stivale di cuoio marrone che le arrivava a metà coscia.
Wendy, seduta su una roccia, teneva Charle seduta sulle sue gambe. La testa sollevata mentre si beava dello scalpitio delle foglie che venivano calpestate, dell'ombra degli alberi che velavano il cielo riflettendo un piacevole gioco di ombre, e di quei colori caldi che tingevano d'autunno il bosco nel quale erano immersi <<Questo posto mi piace, c'è una brezza piacevole...>>
Charle sollevò le bianche orecchie da gatto <<Hai un bruco sulla spalla, sai?>>
<<Un bruco?!>> la ragazzina sussultò. In un moto di paura saltò dalla roccia e capitombolò per terra insieme alla sua micetta.
<<Wendy!>> la richiamò. Charle cercò di rimettersi in piedi. Con le zampe fece pressione sul suolo e controllò con attenzione che il suo vestito rosa cipria non si fosse sporcato.
Happy accorse in suo soccorso per tenderle una zampa <<Stai bene, mia cara?>>
Lei lo freddò con un verso di stizza. Wendy chiuse gli occhi e si accovacciò sulle ginocchia <<N-Non volevo, mi dispiace>>
Per qualche secondo Charle stette in silenzio, poi scosse la testa e sorrise <<Non preoccuparti. Piuttosto, stai bene?>>
Wendy si sfregò il naso. Il sorriso impresso sul suo viso brillò come i colori di tutte le foglie che stavano velando quella foresti <<Non mi sono fatta niente>>
Insieme a loro c'erano altre due persone, un ragazzo e una ragazza. Lei staccò una foglia dall'acero sotto il quale si erano accampati, l'avvicinò alla sua tempia e la fece vedere a lui, un giovane dai capelli neri e i freddi occhi azzurri <<Ha lo stesso colore dei miei capelli, non trovi, Gray?>>
<<Certo che sei proprio cotta di Jellal, eh, Erza Scarlet?>> sghignazzò, il modo in cui calcava il suono di ogni lettera del suo nome in una simpatica presa in giro mentre teneva lo sguardo fisso sulle sue iridi marroni.
In imbarazzo, Erza si scostò una ciocca scarlatta che le era ricaduta sul viso e provò a nascondere il suo nervosismo in un'espressione indignata <<Disse colui che proprio stanotte disse nel sonno "Oh, Juvia! Sì, annegami">>
Un rosso vistoso illuminò le sue gote <<H-Ho mai detto questo?>>
<<Ma è davvero così importante?>> Natsu gonfiò le guance. Senza farle male prese Lucy per un braccio e la accompagnò in avanti. Una scintilla di calore scorse sotto la loro pelle, il tremolio delle loro vene che pulsarono un battito nello stesso istante sembrò congiungerli <<Dai, la nostra missione ci aspetta, non possiamo tardare!>>
<<P-Piano!>> sollevò lo sguardo e i suoi grandi occhi marroni incontrarono quelli verde scuro del suo compagno.
E finì per arrossire.
Natsu era un ragazzo di quasi vent'anni dal viso fanciullesco e il fisico scolpito, seppur non particolarmente longilineo o imponente. La cicatrice che gli tagliava il collo era coperta da una sciarpa bianca fatta di squame, mentre il suo addome era stretto in una lunga giacca nera dai bordi arancioni. Lucy lo guardò affascinata con il cuore che le fremeva nel petto.
Quel viso giovane e liscio che avrebbe voluto toccare...
Quelle braccia forti tra le quali spesso aveva cercato conforto...
Quella mano calda che le infondeva calore con la sua stretta morbida...
Chiuse gli occhi. Cercò di reprimere ogni sentimento che la sua vicinanza le faceva provare, ma non ci riuscì. Ancora imbarazzata, continuò quel percorso stretta a lui, solo a lui, concedendosi per un momento di sognare un mondo nel quale avrebbero potuto viaggiare stretti in quel modo per sempre.
<<Non vedo l'ora di farli vedere a Rebecca. Grazie per avermi accompagnato alla libreria di Kazekuki, Kris>> disse Shiki avvicinandosi a un piccolo ponticello di legno arancione. Superava un breve ruscello d'acqua cristallina sulle quali delle foglie d'acero galleggiavano lentamente, scortate dal vento e cullate dalla sua melodia leggera. Le estremità dei corriamo del ponte erano segnate da delle statue di roccia simili a dei mostri tozzi con la testa da coccodrillo e il corpo piumato. Ognuno di loro stringeva una lanterna tra le braccia che usavano per illuminare le strade di quella città che sapeva d'Oriente mentre spiavano con sguardo sciocco le persone passeggiare davanti a loro.
Kris si scompigliò quella lunga chioma verde che ormai gli arrivava fin sotto alle spalle. Avanzò di un passo e un'asse del ponte cigolò lentamente sotto il suo piede <<Ti serviva il consiglio di un esperto e Kleene mi ha costretto ad accompagnarti>>
<<Costretto?>> incurvò il cipiglio <<E come?>>
<<Me lo ha chiesto>> non poteva resistere quando lo faceva. Guardò il paesaggio intorno sé e fece sprofondare il naso nel tessuto morbido della sua lunga sciarpa nera. Era rovinata alle estremità, così come il mantello che indossava in alternativa, ma era calda e anche ridotta in quello stato non gli dispiaceva. Così, semplicemente logora, ricordava le foglie cadute e sciupate che riempivano la città di Kazekuki, un idillio tanto suggestivo da sembrare più una cartolina di un luogo reale. Nel quadro di quella città dal fascino nipponico con i suoi tetti pesanti disposti ad angolo retto, le colonne delle case di legno poste al livello del suolo e le persone che girovagavano sfoggiando degli yukata dai colori vari, loro due non risultavano neppure una nota troppo stonata nella soave melodia di quel contesto. Se Kris era vestito con la sua solita divisa da ninja smanicata e una fascia sulla fronte per impedire che i capelli gli ricadessero sul viso, Shiki indossava uno Shinobi Shozuku nero sprovvisto di cappuccio. Lo guardò e si sfregò il braccio <<Era davvero necessario che tu ti vestissi in questo modo?>>
Un robot sbatté contro la spalla di Shiki, il quale dovette stringersi al petto la busta con dentro i suoi libri per non farli cadere <<Tu lo fai ogni giorno, dov'è il problema?>>
<<Sai, è diverso...>>
Fush!
arrivarono a metà ponte e una brezza gentile gli scompigliò i capelli.
Shiki si sporse verso di lui, un sorriso luminoso sulle labbra e la testa lievemente incrinata <<Dai, ammetti che passare del tempo insieme a me ti fa piacere>>
"Smettila, adesso sei un adulto. Non hai più quella faccia da bambino che ti giustificava tre anni fa quando facevi così!" fu sul punto di dirgli, ma le parole gli morirono in gola.
Lui era lì. Lì che lo guardava con due occhi neri vivi di gioia e...
Qualcos'altro.
Un sentimento nobile e delicato che non alludeva a nulla di romantico, ma a qualcosa di più simile a... a...
All'ammirazione?
Sì, a quell'ammirazione tipica di un fratello minore che cercava un punto di riferimento nel più grande. Anche senza il cerotto che gli copriva la cicatrice sulla guancia destra, anche con la statura più slanciata, il fisico muscoloso e il viso indurito dallo scorrere del tempo che in quei tre anni gli aveva conferito un'aria più matura, Shiki gli sembrò quel ragazzino scapestrato che tre anni prima aveva insistito tanto affinché si avvicinassero da riuscire a ottenere il suo bene volere e diventare quasi un punto di riferimento per lui, la persona a cui volontariamente o involontariamente pensava quando doveva rivalutare le sue amicizie passate o stabilire quelle presenti e future.
Gli era piaciuto trascorrere del tempo con lui? A quella domanda non ripose. Sfoggiò uno dei suoi rari sorrisi e lasciò che fossero i suoi occhi rossi come acqua al tramonto a parlare per lui.
Tutto tacque.
E poi...
<<C-Che cosa siete voi?!>> urlò una voce.
Shiki sussultò <<Kris, lo hai sentito anche tu?>>
<<Un grido...>>
<<Vieni! Dobbiamo andare a controllare>> senza che Kris avesse il tempo di replicare, Shiki gli spinse contro il petto la busta contenente i suoi nuovi libri, un gesto brusco avvenuto tanto improvvisamente da far barcollare il ragazzo all'indietro e sbattere contro la balaustra, mentre lui scattava in direzione della voce. Dovette fare a spallate con qualche passante mentre, oltrepassato il ponte, con i piedi calcava il sentiero di pietra che univa le strade della città. Sentiva i rumori delle persone che parlava intorno a lui, ma non vi prestò attenzione alcuna. No, s'imbucò in un piccolo vicolo e proseguì in quel dedalo di negozi e abitazioni in quel momento sommersi dai suoni e dagli odori della quotidiana, vari come le parole che le persone lì presenti pronunciavano. Arrivò davanti all'entrata di un ristorante tradizionale dal tetto ricurvo e il muro fatto di pannelli dal legno chiaro. Strabuzzò gli occhi quando vide uno strano ragazzo dall'insolita sciarpa a squame puntare il dito contro una piccola cameriera robotica dalla testa viola e tonda, i capelli bianchi legati In un Taka Shimada e lo yukata nero ornato con dei fiori dai petali dorati.
<<Natsu, andiamo via, questa tizia è inquietante!>> commentò un gatto blu svolazzando vicino al suo orecchio con un paio di ali d'angelo.
<<Teste bacate, certo che voi due non sapete proprio come parlare a una signora!>> commentò Gray. Si fece avanti e con aria solenne piegò la testa in segno di rispetto <<Ci scusi, noi saremmo in viaggio per completare una missione. Abbiamo vagato nel bosco qui vicino per giorni, saprebbe dirci dove ci troviamo?>>
La robottina replicò con un inchino <<Questa è la locanda Punta Rossa di Kazekuki, benvenuti>>
<<Kazekuki?>> domandò Wendy, le dita sottili intente a stringere uno dei suoi due codini blu.
Lei annuì abbassando e alzando lentamente la testa robotica <<Saremmo felici di accogliervi nel nostro ristorante, ma chiederei per favore al signore dai capelli neri di vestirsi. Non accettiamo clienti nudi alla Punta Rossa>>
Gray sollevò il cipiglio <<Nudi?>> l'azzurro dei suoi occhi scivolò verso il basso e il suo viso già pallido di natura parve sbiancare ulteriormente quando notò di star indossare solo un paio di boxer neri <<E questo quando è successo?!>>
<<Gray!>> lo fulminò Erza con lo sguardo. Metà del suo viso coperto da un ciuffo di capelli scarlatti e l'altra metà corrugata in un espressione fatta di fiele e veleno. Si avvicinò a lui, lo prese per il collo e gli fece sbattere la testa contro il ferro duro dell'armatura che stava portando in quel momento, ossia un busto grigio tagliato da una croce scura che le copriva le spalle per poi scivolare in una gonna blu a pieghe.
Happy tirò lo stivale di Lucy per attirare la sua attenzione <<Nemmeno lui sa parlare con le signore>>
Lei si massaggiò il ponte del naso con pollice e indice, poi sospirò <<Lasciamo stare...>>
Shiki ridacchiò, ormai convinto che la scena presentatagli davanti fosse vera <<Ragazzi, da quanto tempo! Che cosa ci fate qui?>>
Natsu si voltò. La bocca leggermente aperta, un'espressione smarrita sul volto, quella immobile di chi stava cercando di ricordare qualcosa ma senza riuscirci <<Aspetta, tu chi sei?>>
<<Forse ci sta confondendo con qualcun altro?>> domandò Wendy con innocenza <<Charle, tu lo conosci?>>
La gatta scosse la testa <<No, mai visto in vita mia>>
Lui sollevò le sopracciglia con dispiacere <<Va bene, i fatti di True Island sono accaduti tre anni fa, ma mi sembra scortese dimenticare un amico in questo modo. Shiki Granbell vi suona familiare?>>
Lucy spalancò gli occhi <<Aspetta... non è possibile!>>
~Tre anni?~ Erza sembrò stupita quanto lei.
<<Ho capito!>> esclamò Natsu alla fine <<Tu sei quel ragazzino spaventato dagli insetti che ha cercato di rubarmi il cibo!>>
<<Uhm... Uhm...>> intonò lui. Una lacrima gli scivolò lentamente sulla guancia e si apprestò ad asciugarla con il dorso dell'incide <<Sono felice che vi ricordiate ancora di me, amici miei!>>
La risata di Natsu riecheggiò fragorosa <<Certo che mi ricordo di te! Non sei cambiato affatto>>
Wendy si sfregò il collo <<Davvero non noti che sembra una persona diversa?>>
<<Aspetta>> li fermò Lucy <<H-Hai detto che l'ultima volta in cui ci siamo incontrati è stato tre anni fa. Sei sicuro?>>
<<Certo>> si fece più serio <<Aspetta, com'è possibile che tutti voi siate identici alle persone che ho conosciuto tre anni fa? Una bambina come Wendy dovrebbe sembrare più grande>>
Lei si guardò il petto e s'intristì <<Il fatto che abbia ragione fa male...>>
Shiki si tirò su una manica dello Shinobi Shozuku, un passo indietro, poi il suo braccio scolpito s'illuminò di striature verde chiaro simili a circuiti elettronici <<Chi siete?>>
Erza provò a muoversi, ma sentì i suoi piedi appesantirsi e una forza invisibile costringerla all'immobilità <<Che cosa sta succedendo?>>
Il nero degli occhi di Shiki sembrò addensarsi. La sua serietà era disarmante <<Ripeto. Voi chi siete?>>
Gray cercò inutilmente di spingersi in avanti con il corpo, un rivolo di sudore gli scorse lungo la tempia, ma le sue gambe ancorate al suolo sembravano non volergli concedere tanto <<Così non posso usare la mia magia!>>
<<Perché non riesco a muovermi?!>> Natsu strinse i denti. Inquadrò il ragazzo davanti a lui con sguardo velenoso, poi ghignò istintivamente <<No, tu non sei il ragazzino che abbiamo conosciuto a True Island, non è così?>>
<<È una sua versione venuta dal futuro>> asserì Lucy con un filo di voce, mentre si sentiva affogare da quella gravità asfissiante <<Noi... Anf! Noi siamo stati a True Island solo pochi mesi fa!>>
<<Futuro?>> le linee luminose del suo Ether Gear si dissolsero, la gravità sparì e tutti i membri di Fairy Tail caddero al suolo. Lo sguardo di Shiki si adombrò ~Che abbia qualcosa a che fare con Rebecca?~ si sentì le mani tremare, il sorriso di quella ragazza che gli aveva fatto scoprire il mondo fuori da Granbell invase la sue mente.
Gli occhi azzurri...
I lunghi capelli biondo cenere piegati in delle onde naturali...
Quelle labbra simili a petali di rosa...
Wendy si rimise in piedi sorridendo <<Grazie per averci liberato, Shiki-San>>
<<Fino a prova contraria, è lui quello che ha impedito ci muovessimo>> sibilò Charle.
<<Perché lo hai fatto?>> rincarò Gray.
Shiki si morse un labbro <<Come siete arrivati qui?>>
Happy si slegò la sacca che portava al collo e gli fece vedere un foglio di carta sgualcito <<Siamo in missione. Un cliente offre centomila Jewels a chiunque gli porti un Drachoca, un animale misterioso che dovrebbe abitare nella foresta di Akane. Assomiglia a un pollo e secondo alcuni è capace di viaggiare attraverso il tempo e nello spazio>>
<<Lo abbiamo avvistato mentre cercava di nascondersi in una caverna, allora lo abbiamo seguito per catturarlo, ma quando è uscito fuori e noi lo abbiamo seguito ci siamo ritrovati improvvisamente in un bosco d'acero>> spiegò Erza in tono pragmatico <<Ci eravamo persi, abbiamo vagato per giorni in quello strano bosco prima di trovare questa città, anche se...>>
<<Qui le persone sono davvero strane>> disse Happy, con le sopracciglia indicando due automi intenti a chiacchierare davanti all'entrata di un negozio.
Shiki corrugò la fronte <<Sono dei semplici robot, non stanno facendo nulla di male. Da voi è così strano?>>
<<Robot?>> Natsu sussultò <<Aspetta! Quindi anche la cameriera non è umana? Ecco perché era così strana!>>
<<Ci sei arrivato ora?>> singhiozzò Charle.
Il suono di risatina imbarazzata trillò dalla bocca di Shiki <<Wow, anni fa facevo fatica a distinguere un uomo da una donna, ma immagino che nemmeno tu sia un asso in perspicacia>>
<<Quindi Wall Eetho non era l'unico robot che si confondeva con gli umani>> rimuginò Erza.
<<In quasi tutto lo spazio i robot sono molto comuni>> spiegò Shiki <<Ma in alcuni pianeti meno avanzati è normale non vederli in giro. Credo di non avervelo mai chiesto, da dove venite voi?>>
Lucy si grattò la spalla, incerta se assecondare quanto gli stava dicendo oppure no. Robot? Pianeti? Fututo? Sembrava tutto così surreale...
Si picchiettò un paio di volte il tallone destro con la punta del piede sinistro e decise di farsi coraggio. Allora rispose: <<Earthland. È questo il nome nel nostro pianeta>>
Shiki chiuse gli occhi <<Earthland... Earthland... Earthland...>> scosse la testa <<No, mi dispiace, ma non ne ho mai sentito parlare. E poi, il pianeta in cui ci troviamo adesso su chiama Kyozu...>>
<<Kyozu?!>> Wendy sussultò
Natsu andò in escandescenza. Prese Gray per le spalle, poi cominciò a scuoterlo veemente <<E adesso come torniamo a casa?>>
<<Aspettate>> li fermò Shiki <<Avete detto che il Dracoso...>>
<<Drachoca>> lo corresse Erza.
<<Sì, il Dracola>> la glissò <<Può viaggiare nello spazio e nel tempo, giusto? E se fosse stato proprio lui a trasportarvi qui? A questo punto vi basterebbe trovatelo e chiedetegli di riportarvi a casa>>
Gray si schiaffò una mano sulla testa <<Cavolo, è vero! Perché non ci abbiamo pensato prima?>>
Lucy piegò la testa <<Ho cercato di dirvelo, ma voi eravate troppo ossessionati dalla cattura del Drachoca per ascoltarmi>>
<<Adesso il problema sta quindi nel trovare il pollastro, giusto?>>
<<Non esattamente, Shiki...>> continuò lei <<In verità il bosco era pieno di quei mostriciattoli, ma sono molto bravi a scappare e non siamo mai riusciti a prenderne uno>>
<<E abbiamo rischiato di dar fuoco alla foresta, vero Natsu?>> lo provocò Happy.
Lui grugnì un verso di dissenso <<Anche Erza ha contribuito con quella diavolo di armatura dell'imperatore fiammeggiante>>
<<Stai cercando di dare la colpa colpa a me, per caso?>> lo fulminò con lo sguardo.
Natsu sussultò <<N-No, signora>>
Shiki piegò un sopracciglio ~Me li ricordavo molto più normali...~ una sensazione di gelo lo pervase.
Spalancò gli occhi.
Sentì il vento inalzarsi, una folata d'aria fredda ribaltare i vasi delle piante, strappare i rami degli alberi e rialzare quelle foglie dal colore del sangue dal pavimento. Una cassa di legno si distrusse. Manifestanti strappati, ridotti a brandelli come se un artiglio fatto di lame affilate fosse affondato nella loro carta. Un cielo ingrigito. Persone e Robot che cominciarono a correre, a gridare spaventate.
<<È fortissimo!>> ansimò Gray.
Lucy avvolse le braccia intorno al busto di Natsu e spinse il viso contro la sua schiena <<È impossibile! Non può esse uscito fuori dal nulla!>>
<<Questo vento...>> Wendy cercò di ripararsi il viso incrociando gli avambracci <<Questo vento non è naturale, ma non sembra esser stato creato con la magia>>
<<Allora che cos'è?>> chiese Happy a fatica.
<<Shiki! Dannazione, ti ho perso di vista!>> quando lui si girò, il comandante dell'Edens Zero vide Kris marciare verso di lui scuro in viso e senza un braccio. I lunghi capelli verdi che si muovevano nel vento come se animati di vita propria. I taglienti occhi rossi incurvati in uno sguardo di fuoco che ormai Shiki conosceva alla perfezione, ma di cui però non si sentiva preoccupato.
Conosceva Kris da anni ormai e le volte in cui nei suoi occhi gelidi brillava il desiderio di farlo fuori non erano mancate, anche se in una di quelle non era stato proprio quel Kris a volerlo morto. Sapeva che sebbene fosse arrabbiato non gli avrebbe fatto del male, quindi sorrise <<Ed ecco a voi Kris Rutherford, il membro del mio equipaggio dalle entrate in scena più spettacolari di tutte. Si è unito a noi dopo gli eventi di True Island>>
<<Shiki...>> una voce profonda, lenta. Con quello sguardo tagliente anche solo una parola diventava simile ad una minaccia.
Lui si dondolò suoi talloni <<Sì, ho agito un po' impulsivamente. Scusa se ti ho fatto preoccupare>>
Un sospiro. Con un movimento della mano Kris fece cessare il vento, i suoi occhi dal colore del sangue studiarono uno ad uno ogni membro di Fairy Tail prima di tornare su quelli neri e calmi del suo amico <<Non importa. Piuttosto, sai che non dovresti dire il mio vero nome alle prime persone che incontri, vero?>>
<<Tu con Kleene fai la stessa cosa>> gli fece notare Shiki << E poi, loro non sono degli sconosciuti. Loro sono miei amici>>
<<Amici?>> flesse il sopracciglio per studiarli ancora una volta, ma poi corrugò la fronte <<Da come ci guardano non si direbbe...>>
Un silenzio improvviso.
Espressioni scioccate.
Loro più immobili di quando Shiki li aveva inchiodati al suolo.
Wendy si portò le mani tremanti alla bocca <<L-Lui... Impossibile!>>
<<È uguale a...>> la voce di Erza tremò. I ricordi di quella persona che aveva minacciato la loro Gilda e il loro intero mondo riemersero, sfiorandole l'anima con il suo gelido tocco di ghiaccio.
Natsu sembrava traumatizzato. Il cuore gli martellava nel petto, tanto da sentire ogni battito premere e pulsare con insistenza in tutte le vene del suo corpo <<A-Acnologia! No! Tu dovresti essere morto, ti ho ucciso io!>>
<<Di che cosa stanno parlando?>> domandò Kris.
<<Non lo so proprio>> Shiki lo guardò e inclinò un po' la testa <<Scusa, ma dove diavolo hai lasciato l'avambraccio?>>
Sollevò ciò che rimaneva del suo arto, poi scosse le spalle <<Sta arrivando>> alzò la testa verso il cielo, un pugno che stringeva una busta di carta volò sulle loro teste, li virò intorno e s'inserì nella fessura metallica del braccio di Kris.
Un giro.
Click!
E poi... attaccato!
Si rivolse a shiki e gli rese la busta <<Il braccio mi si è staccato lungo il tragitto. Non faccio manutenzione da un po', forse è meglio che tornati sulla nave mi dia una sistemata>>
<<È brutto quando succede>> concordò <<Il mese scorso il mio occhio faceva un po' di bizze. La visione a raggi X si attivava da sola>>
Lucy prese un respiro profondo e cercò di calmarsi <<È un compagno di Shiki, calmiamoci. Sì, assomiglia un po' ad Acnologia, ma guardatelo bene...>> era un ragazzo che sebbene fosse alto e muscoloso aveva un fisico abbastanza asciutto da non farlo sembrare particolarmente imponente. Sul suo corpo delle striature evidenziavano le guance e ogni legamento del suo corpo. I tratti duri e taglienti del suo viso gli conferivano un'aspetto spesso serio e arcigno che però su di lui s'intonava particolarmente. La sua carnagione era molto chiara e quella chioma verde e indomabile che ricadeva intorno al suo viso ricordava quella di Acnologia solo nella forma.
Anche Gray si ricompose <<Già. E poi quel bastardo è morto, non avrebbe senso rincontrarlo qui>>
<<Però lui... lui... lui...>> ripeterono Natsu ed Happy in coro, ancora incapaci di elaborare la situazione.
Erza si sfregò il palmo sulla fronte <<Quei due sono incredibili...>>
Lucy ridacchiò imbarazzata <<Sì, sono fatti così.
Ma ormai non c'è da stupirsi, li conosciamo>>
Wendy sorrise e si avvicinò timidamente a Kris con le guance imporporate di rosa <<Scusi, Kris-San. Ehm, posso chiamarla così, vero?>>
<<Perché tutta questa formalità? Senti, forse sarebbe meglio se mi chiamassi...>> abbassò lo sguardo e quando i suoi occhi rossi incontrarono quelli marroni di lei, sentì il suo cuore ripiegarsi su se stesso.
Cavolo...
~Non sono identiche, e forse assomiglia più ad Hermit, ma c'è qualcosa in lei che mi ricorda la Kleene di tre anni fa~ per un attimo vide al posto suo una ragazzina dai capelli verdi a caschetto stretti in una crocchia sopra la testa, gli occhi piccoli e il sorriso gioioso. Il suo cuore saltò un battito. Affondò il naso nella sciarpa che gli avvolgeva il collo e incrociò le braccia <<Chiamami come vuoi, okay?>>
<<Grazie>> squillò <<Volevo chiederle se potesse abbassarsi un po', per favore?>>
<<Così?>> piegò le ginocchia per chinarsi all'altezza del suo viso. Un verso di stupore uscì dalle sue labbra quando la mano della bambina sciolse il fiocco della sua fascia.
<<Perfetto, grazie mille>> andò dietro di lui e raccolse nel palmo di una mano tutta la sua chioma color smeraldo. Lui rimase immobile e la lasciò fare, lasciò che lei affondasse le dita nei suoi capelli per riordinarli con delicatezza prima di stringerli con la fascia in una coda alta. Si voltò verso Natsu <<Va meglio ora?>>
Happy sbatté le palpebre <<Incredibile, così sembra un'altra persona!>>
Shiki annuì <<Wow! Certo che con i capelli legati stai bene>>
<<Davvero?>> si spostò il ciuffo che gli ricadeva sull'occhio destro. Aveva un aspetto più semplice ed ordinato, uno che gli conferiva una particolare aria di affidabilità.
<<Più che Acnologia...>> sghignazzò Gray <<Così mi ricorda più un certo Degusta-Draghi di nostra conoscenza con il debole per il nudo e gli Isekai, ma solo con le ciglia più corte>>
Lucy si girò verso Natsu, il quale sembrava essersi perso nei suoi pensieri <<Stai bene?>>
Lui arrossì, gli angoli delle delle sue labbra si sollevarono in un sorriso imbarazzato <<Sì, Lucy, sta tranquilla>> disse senza smettere di guardare Kris con espressione concentrata. Fece il primo passo e avanzò verso di lui <<Temo di non averti fatto una buona impressione, ma non importa. Il mio nome è Natsu Dragneel, mentre loro sono i miei amici Lucy, Happy, Gray, Wendy, Erza e Carle. Sono felice di fare la tua conoscenza>>
Kris si rivolse a Shiki, poi annuì serio <<Certo>>
L'espressione di Natsu si rasserenò <<Voglio farti una domanda. Perché siete vestiti in quel mondo?>> disse indicando le loro divise.
<<Kazekuki ospita una scuola di ninja molto rinomata in tutto il cosmo>> spiegò Shiki <<Io adoro i ninja, quindi ho chiesto a Kris di accompagnarmi a scegliere alcuni libri inerenti alla loro storia. O almeno, questa è la scusa che l'autrice di questa Fanfiction ha ideato pur di poter usare il suo personaggio preferito di Edens Zero. Lui è un vero ninja proveniente della scuola Skymech di Guilts, oltre ad essere un Ex-Mercenario con delitti e rapimenti alle spalle>>
<<Dovevi aggiungere l'ultima parte per forza?>>
<<Sì>>
<<E... aspetta>> increspò la fronte <<Autrice? Fanfiction? Di cosa stai parlando?>>
Shiki scosse le spalle con disinvoltura <<Se oggi dovesse succederti qualcosa di strano, beh, sappi che il motivo è questo>>
<<Nin-Nin?>> una scintilla illuminò gli occhi scuri di Natsu in un verde intenso. Si avvolse il viso con la sua sciarpa bianca, afferrò Kris per la divisa e lo spinse ad avvicinarsi a lui <<Un vero ninja? Tu? Sul serio?! Io amo i ninja! Insegnatemi qualche tecnica segreta, signor ninja. Dai! Dai! Per favore!>>
Shiki corrugò la fronte <<Ehy! A me non hai mai voluto insegnarle, quindi se le mostrerai a lui voglio che tu faccia lo stesso con a me!>>
Kris scosse la testa <<Shiki, te l'ho già spiegato. Non si diventa ninja in pochi giorni, inoltre io pratico lo Skymach Ninjutsu, mentre la tua scuola di combattimento è quella di Magimach>>
<<Io uso la magia del fuoco>> gli afferrò il braccio Natsu <<A me puoi insegnarla?>>
<<Vorrai dire "L'Ether Gear del fuoco">>
Shiki si grattò la testa <<No, Kris. La loro è veramente magia. Non vengono dal nostro stesso mondo, quindi non usano gli Ether Gear, ma come funzionamento quello della magia non è molto diverso dal nostro da quanto mi ricordi>>
<<Capito>> rimuginò <<Ma non posso comunque aiutarti. Io uso il vento, non il fuoco>>
Wendy si strinse le mani ~Vento? Allora la mia magia celeste...~
Charle incrociò le braccia <<Non ci pensare nemmeno. Hai visto com'è ridotto il braccio di quel tizio, essere un ninja non sembra molto sicuro>>
<<Adesso che mi ci fai pensare...>> attirò la sua attenzione Gray <<Cos'è quella cosa che hai fatto con la mano?>>
Kris rimase in silenzio, puntò l'arto al cielo e il suo avambraccio si staccò dal resto del corpo. Come un razzo che infrange le nuvole, sfrecciò in cielo mentre le dita dell'altra mano di Kris ne veicolavano ogni movimento. Lo fece roteare in aria un paio di volte, poi con un cenno gli diede il comando di riattaccarsi al corpo. Si girò verso di lui. Nessuna parola. L'aria di chi aveva appena fatto la cosa più naturale che esistesse in terra e nel cosmo. Shiki notando lo sguardo sbalordito dei maghi, prese il braccio del suo compagno e sorrise dolcemente <<I suoi arti sono artificiali, lui è umano solo al 40%. Fa parte dell'O-Tech club!>> gli diede una gomitata e strinse l'occhio destro in un occhiolino amichevole.
Gray sussultò <<Umano al 40%?>>
Lucy piegò il cipiglio <<Che cos'è l'O-Tech club?>>
<<Niente>> sospirò Kris.
<<È il gruppo di persone che sono O-Tech>> spiegò Shiki <<Ossia umani che hanno sostituito alcune parti mancanti del loro corpo con altre artificiali. Dei cyborg insomma>>
Wendy si girò verso Erza <<Quindi anche Gildarts-San fa parte dell'O-Tech Club?>>
<<No... beh, sì... anzi, però... Urgg!>> si sfregò la nuca <<Non lo so, è tutto così confuso!>>
<<Signor ninja>> lo chiamò di nuovo Natsu, ancora la sciarpa arrotolata sul viso e gli occhi verde scuro che sembravano seri <<Se prima la trovavo incredibile, adesso può davvero definirmi un suo grandissimo ammiratore!>>
Kris si portò una mano sulla fronte sconsolato.
Le lunghe dita bianche che s'intrecciavano tra le ciocche verdi dei suoi capelli scarmigliati, mentre scuoteva il capo <<Santa Mother, perché proprio a me?>> si scostò il ciuffo dal viso e lo squadrò con due occhi rossi dalla forma tagliente. Le sue labbra si dischiusero per parlare, ma poi le richiuse quando sentì lo stomaco contrarsi in un borbottio dal suono sordo e il fiato gli morì in gola. Le gote gli si arrossirono sopra lo strato di pelle sintetica che rivestiva le sue guance. Per nasconderlo fece sprofondare il viso nel tessuto morbido della sua sciarpa e distolse lo sguardo.
Natsu sussultò <<Il signor ninja ha fame. Presto, dobbiamo subito portarlo a pranzo!>> lo prese per il braccio e lo strattonò verso l'entrata della Punta Rossa.
<<Fermo!>> lo rimproverò Lucy <<Se Gray non ritrova i suoi vestiti, non possiamo entrare>>
Lui sorrise smagliante <<Niente ghiacciolo? Io ci sto!>>
<<Crudele...>> sibilò Gray tra i denti. Incrociò le braccia davanti al petto infastidito, poi le sue sopracciglia si sollevarono in un'espressione sorpresa, forse impietrita quando un fascio di luce dorata illuminò la sua pelle e sentì qualcosa di caldo avvolgerlo. Chiuse gli occhi e quando li riaprì notò di star indossando una divisa da ninja blu dai bordi argentati, le lunghe maniche a rete e il cappuccio che gli copriva la nuca <<C-Che cosa?>>
Shiki gli mostrò il telefono che stava stringendo in mano <<Questa è un'invenzione de nostro compagno Weisz, serve per cambiarsi d'abito facilmente. Un ninja per lavorare nell'ombra deve saperlo fare, quindi gliel'ho chiesta in prestito>>
<<E perché mi ha trasformato in un ninja?>>
<<Perché i ninja sono fighissimi>> dichiarò blandamente.
<<Bastardo fortunato...>> ringhiò Natsu <<Anche io voglio un costume da ninja! Puoi usare quel coso anche su di me? Ma, per favore, non togliermi la sciarpa>>
Una scintilla illuminò gli occhi scuri di Shiki, che sogghignò lentamente <<Sarà fatto!>> fece strisciare il dito su alcuni pulsanti, i vestiti di Natsu s'illuminarono e al posto della sua solita giacca monomanica, a coprire i muscoli definiti del suo corpo fu una divisa nera dai bordi rossi, richiamati alla sua schiena da un drago stilizzato e legata alla vita da una bandana stretta. Non aveva maniche né cappuccio, ma la sua sciarpa di squame gli avvolgeva il collo e la fronte era coperta da una fascia nera.
Si avvicinò a Lucy e le mise un braccio intorno al collo <<Come sto? Pensi che me la caverei bene come ninja?>>
Lei arrossì vistosamente <<P-Penso che tu sia troppo vicino, lasciami!>> sentiva un fuoco pervaderla, le spalle che bruciavano se riscaldate dalla pelle incandescente di quel drago dal viso gentile e amichevole.
<<Signor ninja! Signor ninja! Signor ninja!>> saltellò, adesso vicino a Kris <<Lei che cosa ne pensa? Potrei essere anch'io un ninja come lei?>>
Lui incrociò le braccia al petto <<Essere un ninja va ben oltre la divisa che s'indossa>>
<<E cosa dovrei fare per diventare uno vero ninja?>>
<<Moderarti sarebbe un buon inizio>> commentò in parte serio e in parte sprezzante. Essere al centro delle attenzione di qualcuno era qualcosa al quale non era abituato. Tutto quel rumoreggiare faceva male alla testa a lui che come suono prediligeva solo l'ululato del vento, ma il suo consiglio non era del tutto sbagliato. Un ninja doveva saper tacere quando necessario e quel ragazzino dai capelli rosa non sembrava in grado di farlo.
Ciò che lo Indispettì ulteriormente fu però Shiki. Sì, Shiki. Shiki che sghignazzava, messo quasi in disparte e forse divertito dalla scenetta. Gray gli diede un piccolo pugno sulla spalla e sorrise gentilmente <<Abbi pazienza, non lo hai ancora visto fare del suo peggio>>
<<E io che pensavo fossero i membri dell'Edens Zero le compagnie malsane per mia sorella...>>
<<Kris-San>> si stupì Wendy <<Quindi lei ha una sorella?>>
Non rispose, allungò lo sguardo verso di lei e guardando i suoi abiti corrugò la fronte <<Anche tu con questa cosa dei ninja?>>
Se prima indossava una giacca rossa dall'enorme fiocco giallo al petto e una gonna a pieghe nera, riguardandola notò che i suoi vestiti erano cambiati e il gadget ideato da Weisz era stretto tra le sue dita delicate. Il suo corpo era fasciato da un vestito smanicato azzurro dallo scollo a cuore che le stringeva la vita in uno spesso nastro giallo, lo stesso colore ripreso poi negli orli e nella sciarpa. Le due code che stringevano i suoi lunghi capelli blu si erano trasformati in una sola coda laterale. Guanti e calze nere le arrivavano rispettivamente a metà cosce e avambracci. Strinse la sua gonna tra due dita e annuì <<Questo strumento è così utile! C'è l'imbarazzo della scelta tra vestiti e costumi>>
<<Già, ricorda un po' il mio Requip>> sorrise Erza con fierezza. L'armatura che stava portando scintillò, un bagliore fugace prima di scomparire per venir sostituiti dai suoi vestiti da combattimento. Il petto fasciato da delle bende, il ventre scoperto e poi due lunghi pantaloni a palazzo rossi che terminavano con delle fiamme gialle.
<<Quella non è una divisa da ninja!>> contestò Charle.
<<Fate sul serio?>> si stranì Lucy <<Va bene, mi travestirò anch'io!>>
Natsu strappò il telefono dalle mani di Wendy, un ghigno malizioso sollevò le sue guance e un barlume di lussuria illuminò il suo sguardo <<Con molto piacere!>>
<<Ehy, fermo!>> cercò di bloccarlo, ma una luce abbagliante le costrinse a strizzare gli occhi e improvvisamente sentì i suoi vestiti sostituiti da un tessuto strano. Un top di squame nere dalle quelli si stendevano due ali da drago fasulle ed una gonna svasata <<E questo che cosa sarebbe?!>>
Shiki corrugò la fronte <<Che fetish strano...>>
Kris lo guardò male <<Tu hai quello per le cameriere>>
<<E tu un complesso per tua sorella>>
Lui fu sul punto di replicare, ma richiuse le labbra e si ammutolì. Poi scosse le spalle con indifferenza.
Con un movimento rapido della mano, Lucy riuscì a strappare l'accessorio per cambiare avuto dalle mani di Natsu e lo attivò. Non stravedeva per i ninja come facevano tutti gli altri, ma pur di unirsi a loro decise di travestirsi. Stivali neri e alti. Un vestito rosso dalla trama simile a foglie d'acero che poi si stendeva in lunga gonna spaccata sui fianchi, lasciando intravedere un paio di pantaloncini attillati. I capelli di un biondo tanto caldo da sembrare oro stretti in una treccia. Un fiocco nero le fasciava la vita, mentre le braccia erano stretta da delle bende bianche. Si arrotolò una ciocca di capelli che sfuggiva dalla treccia intorno a un dito <<Come vi sembro?>>
Wendy strinse le mani al petto <<Sei davvero stupenda, Lucy-San!>>
<<A me sembri come al solito>> finse indifferenza Natsu, ma poi gli scappò: <<Però molto più incredibile...>>
<<Certo che siete proprio ossessionati dai ninja voi>> lo stomaco di Kris brontolò ancora. Il suo naso sembrò sprofondare di più nella sciarpa rovinata mentre quel rosso che tingeva le sue gote si accentuava.
Natsu gli afferrò un braccio <<Perfetto, signor ninja! Adesso che siamo tutti pronti possiamo entrare>> e con uno strattone lo trascinò all'interno del ristorante sotto lo sguardo rassegnato dei suoi amici.
Erza si sfregò la fronte <<Mi dispiace per il tuo compagno. Natsu non è cattivo, ma può diventare davvero fastidioso quando si comporta in questo modo>>
<<Fa niente>> sorrise Shiki <<Sembra un ragazzo freddo e scorbutico, ma la verità è che Kris sa essere davvero tenero e paziente alle volte. Lui sarebbe capace sopportare qualunque cattiveria purché non gli si tocchi Kleene, di certo il vestito amico non lo avrà infastidito così tanto>> il suo era un sorriso distorto, quello di chi era tristemente consapevole di ciò che stava dicendo. Aveva visto più volte, con i suoi stessi occhi, quanto stoico potesse essere in quelle situazioni...
Entrarono nel ristorante e la robottina fu felice di accoglierli. In una sala dalle pareti che dal colore classico del legno passavano a qualche tocco di rosso, loro vennero fatti accomodare in una specie di stanza più piccola, delimitata da dei pannelli di carta. Lì, dei cuscini erano disposti intorno a un quadrato in cui il pavimento era più basso e un tavolo dalla superficie sottile sembrava invitarli ad accomodarsi.
<<Signor ninja, dove vuole sedersi?>> cinse il suo braccio con più forza Natsu.
<<Un posto vale come l'altro>> sospirò <<Basta che tu ti tolga>>
Natsu non lo ascoltò. Sorrise e con uno strattone lo trascinò dall'altro capo del tavolo. Per non lasciare solo l'amico, Shiki si apprestò a sedersi sul cuscino posto alla destra di Kris, mentre Lucy affiancò Natsu e gli rivolse uno sguardo serio come per intimarlo di non esagerare, seguita poi da Happy e gli altri.
Un cameriere arrivò da loro, si fecero consigliare delle pietanza tipiche di Kazekuki. Aspettarono qualche minuto, poi l'uomo tornò trasportando un piatto dalla forma stretta e allungata e due dalla forma circolare. Natsu palpitò <<Hanno un odore squisito!>> allungò una mano e prese tra le dita un panino bianco dall'aspetto morbido.
Wendy si sporse oltre Shiki vicino al quale si era seduta e spiò Kris senza farsi vedere. I suoi occhi rossi sembravano più grandi, le labbra erano dischiuse e uno sguardo sognante illuminava il suo viso. Lei si strinse la gonna del vestito <<Kris-San, la bocca>>
<<Oh...>> la guardò sorpreso, poi distolse di nuovo lo sguardo nascondendosi nella sua sciarpa, cosa che divertì il suo amico.
<<È una buona forchetta>> spiegò <<Vedere con che foga mangia solitamente fa venire il dubbio che lui sia veramente un ragazzo di così buona famiglia>>
<<Non mi sembra che tu invece mangi con chissà quale grazie, Re Demone>> grugnì infastidito. Raccolse degli spaghetti di Toua da uno dei due piatti circolari e cominciò a trangugiarli rumorosamente.
Natsu posò un gomito sul tavolo e si sorresse una guancia con il pugno <<Neanche Lucy si comporta da principessa, eppure la sua casa era una villa gigantesca con tanto di villaggio incorporato>>
<<Ehy, di che cosa stai parlando?>> lo fulminò Lucy <<Io ho molta classe!>>
<<Sì, come no...>> miagolò Happy. Vide che l'altro piatti rotondi conteneva degli strani gamberetti con due code, il loro profumo particolare gli arrivò alle narici e cercò di afferrarli, ma aveva le braccia piccole e il tavolo gli arrivava all'altezza delle ascelle <<N-Non ci arrivo!>>
Lucy lo prese e glielo passò seccata <<Ecco>>
<<Molta classe, eh?>> prese un gamberetto e lo addentò nervosamente.
Charle scosse le spalle <<Quel gatto vuole morire, è evidente>>
<<Sei bandito da casa mia per una settimana>> sibilò Lucy.
E Natsu scoppiò a ridere <<Ti sta bene!>>
<<Guarda che vale anche per te>>
I'espressione allegra del ragazzo scomparve rapidamente <<Ehy, non potrai dire seriamente>> cercò un contatto con i suoi occhi, ma lei gonfiò le guance e girò la testa. Allora Natsu fece passare un braccio sulle sue spalle e la strinse a sé <<Dai, stavamo solo scherzando>>
Lei arrossì, piantò due mani sul suo petto e lo spinse via <<Oggi sei un po' troppo molesto>>
<<Sono solo felice, tutto qui>> e sollevò le labbra in un sorriso raggiante. La sua voce era dolce e l'energia che trasmetteva era un tepore che Lucy sentì vibrarle in tutto il corpo.
~Adorabile!~ non potè fare a meno di pensare.
Gray sogghignò abbassandosi il cappuccio, poi si girò verso Kris <<Hai una testa bacata come fan numero uno, come ci si sente ad essere tanto amati?>>
Lui quasi si strozzò finendo d'ingurgitare i suoi spaghetti. Cominciò a tossire dolorosamente e si apprestò a placare il bruciore che gli mordeva la gola mandando giù un bicchiere d'acqua <<Possiamo parlare d'altro, per favore?>>
<<Hai infastidito il signor ninja>> asserì Natsu, la voce dura e la postura inflessibile <<Vergognati>>
<<L-Lui?>> Erza prese uno dei panini e l'addentò lentamente. Sentì le dita sprofondare nella sua morbidezza, le papille fibrillare quando una sostanza dal sapore dolce uscì dal centro <<C-Che cos'è?>>
Shiki se ne portò uno alla bocca <<Pane dolce fatto in pasta di Ijo con crema di Groki, un legume tipico di Kyozu>> disse per poi lo addentarlo.
<<I ninja mangiano queste cose?>> domandò Natsu trepidante.
<<Assolutamente no>> rispose Kris <<I Groki sono un alimento troppo pesante per rientrare nella dieta abituale di un Ninja, solitamente caratterizzata da cibi leggeri, facili da trasportare, sconditi e inodore. Ai tempi del dojo potevamo mangiare solo riso integrale, zuppa di sesamo, tofu e delle verdure. O almeno quando non eravamo in missione, lì in genere avevamo degli hyorogan, ossia delle pillole nutrienti facili da trasportare e utili per il sostentamento. Non erano molto grandi, ma trenta di quelle erano sufficienti per una giornata>>
<<Adesso credo di capire perché sei così quando si parla di cibo>> ridacchiò Shiki <<Dopo anni trascorsi a mangiare quelle cose, un piatto di spaghetti dev'esserti sembrato oro>>
Lui rimase in silenzio, forse non sapendo bene cosa dire o forse perché in imbarazzo per aver effettivamente trasgredito agli insegnamenti che gli avevano impartito al dojo.
Un cameriere passò vicino al loro tavolo, Natsu allora tirò un sospiro profondo e sollevò la mano bruscamente <<Cameriere, mi scusi, potrebbe aggiungere una ciotola di riso integrale all'ordinazione, per favore?>> vide l'uomo appuntare la sua ordinazione insieme e lo ringraziò brevemente prima che andasse via.
<<Perché il riso?>> il tono di Happy ingenuo mentre glielo domandava.
<<Perché lo mangiano i ninja e io voglio diventare un ninja, quindi il primo passo che devo compiere è quello di cominciare a mangiare come loro>>
Il viso di Erza si storse in un'espressione strana, tra il confuso e il sorpreso <<Natsu che rinuncia al cibo? Non capisco se la sua sia follia o dedizione>>
Gray si mise in una mano tra i capelli <<La prima, non c'è nemmeno bisogno di chiederlo>>
<<Ehy!>> lo ribeccò Natsu.
Shiki ridacchiò silenziosamente. Sì, erano ancora le persone che aveva conosciuto tanti anni fa. In un periodo in cui tutti erano suoi nemici e lui era nemico di tutti, il tepore di una scena familiare come quella lo rasserenò. La tranquillità del momento s'interruppe però quando sentì il ronzio di un Bip! metallico e una luce brillare nella striscia di pelle posta poco sotto il suo occhio sinistro <<Shiki, mi senti?>> pronunciò quella che sembrava la voce di una ragazza.
Lucy piegò un po' la testa <<È Rebecca quella?>>
Lui annuì <<Sì, ci sono. Cosa devi dirmi?>>
<<Dove siete finiti?>> sbottò, in realtà più preoccupata che arrabbiata <<Voi due sareste dovuti tornare sulla nave entro l'ora di pranzo, si è fatto tardi>>
<<Non hai avvisato l'equipaggio?>> il viso di Kris s'indurì in uno sguardo serio, più freddo di quanto normalmente fosse. Vide Shiki rabbuiarsi mestamente, una tristezza che sentì come sua. Chiuse gli occhi, con suo distacco fece sprofondare la schiena contro il legno della panca e si strinse tra le braccia <<Su, raccontale la situazione>>
<<Ma...>>
<<Fallo... prima che si preoccupi ulteriormente>> lo intimò con pacatezza. Shiki annuì, si alzò in piedi e per non disturbare troppo i presenti si allontanò dal tavolo. Kris si strusciò la fronte con le dita metalliche ~Per alcuni versi è ancora un bambino...~ pensò.
E poi sorrise.
Natsu avvicinò un po' la testa alla sua <<Signor ninja, adesso sembra di buon umore. Pensavo che voi doveste essere sempre seri e distaccati>>
Aprì gli occhi. Gli angoli delle labbra di Kris si abbassarono, la fronte arricciata in una mimica che esprimeva incertezza <<E questa dove l'hai sentita?>>
Lui scosse le spalle <<È così che vi rappresentano>>
<<I ninja vengono mitizzati molto. Siamo solo persone specializzate nel Ninjutsu che svolgono dei lavori di vario tipo, spesso da spia>> gli spiegò <<In una missione da infiltrato una figura che non sa amalgamarsi all'ambiente circostante, ridere quando gli altri ridono o schifarsi quando gli altri si schifano, non passa molto inosservata. Un ninja non può permettersi di essere al centro dell'attenzione, quindi viene addestrato affinché sia il più serio e disciplinato possibile, ma alla fine restiamo sempre persone. Io sono distaccato di carattere, ma ho viste molte di persone che di natura erano ben lontane dall'essere dei ninja al dojo finire per indossare uno Shinobi shōzoku>>
<<Quindi, se i ninja non possono stare al centro dell'attenzione, parlando con te starei commettendo un errore?>> scattò Natsu.
<<E non sai quanto grande...>> alzò gli occhi al cielo Kris.
La risata di Gray riecheggiò <<Cavolo, questo tipo sì che mi piace>>
In un altro universo, il sensore di rivali in amore incorporato dentro Juvia scattò all'improvviso.
Lucy si sfregò la testa <<Beh, irrompere in una strada pubblica generando una tormenta non credo sia molto indiscreto>>
<<E non è nemmeno la cosa più plateale che quest'uomo ha fatto>> Shiki tornò al tavolo sghignazzando lievemente. Si sedette al suo posto e addentò un panino <<Ho parlato della vostra situazione con l'equipaggio e avrei una proposta da farvi, amici di Fairy Tail...>>
Charle sollevò il sopracciglio <<Che proposta?>>
<<La mia nave ha un piccolo guasto, una minuzia a dire il vero, ma per non rischiare Weisz e Hermit preferirebbero che ci fermassimo qui per un paio di giorni. Che ne direste di trascorrere un po' di tempo con noi sull'Edens Zero?>>
<<Davvero?>> gli occhi verde scuro di Natsu s'illuminarono <<Sarebbe fantastico!>>
Erza corrugò la fronte <<Aspetta. Noi abbiamo una missione da portare a termine, il nostro cliente potrebbe decidere di non pagarci se tardassimo così tanto>>
<<Inoltre non abbiamo modo per avvisare la Gilda della nostra permanenza qui>> fece presente Charle <<Lì si preoccuperebbero>>
Kris scosse la testa <<Non necessariamente>>
Lui e Shiki si scambiarono un breve sguardo e quest'ultimo decise di continuare il discorso al posto suo <<Sì, ci stavo pensando anch'io. Da quando ci siamo incontrati l'ultima volta, per voi sono passati pochi mesi, ma per me sono stati anni interi. È probabile che nei nostri mondi il tempo scorra in modo differente>>
<<Come nel mondo degli spiriti stellari>> si stupì Lucy. Notò il viso di Kris si storcersi in un'espressione smarrita, allora prese il suo mazzo di chiavi da un borsello di cuoio legato alla vita del costume da ninja e glielo fece vedere <<Io sono una maga degli spiriti stellari, attraverso questi oggetti magici posso evocare le costellazioni della volta celeste e assumerne i loro poteri. Quando questi spiriti non mi aiutano, loro vivono in una dimensione nella quale un giorno equivale a tre mesi su Earthland>>
<<Esattamente così, Lucy>> le fece l'occhiolino Shiki <<Ma adesso la dimensione di Earthland è il mondo degli spiriti stellari e la dimensione nella quale ci troviamo adesso è la Earthland di turno>>
<<Non ho mai sentito parlare di un Ether Gear capace di fare qualcosa di simile>> rimuginò Kris <<È forte?>>
Happy si sfregò la tempia <<No, ma diciamo che Lucy s'impegna>>
<<Hai detto che volevi i gamberetti, eh, Happy?>> lo fissò con uno sguardo di fuoco, prese un paio di gamberetti dal piatto e glieli spinse contro la bocca mentre lui cercava di dimenarsi sotto la sua presa <<Su, non fare così. Sono buoni, mangia!>>
~Q-Quella ragazza fa un po' paura~ pensò Kris sbigottito. Dopo tre anni trascorsi avendo Couchpo nella stessa nave, avrebbe dovuto capire come anche le persone più inoffensive potevano fare certi sguardi capaci di far gelare il sangue.
Natsu si scompigliò i capelli <<Non ci sto capendo nulla! Questo significa che possiamo passare del tempo qui senza che nessuno nel nostro mondo se ne renda conto?>> puntò gli occhi sui due ragazzi che annuendo riuscirono a strappargli un sorriso <<E allora ci sto. Che questa vacanza sull'Edens Zero cominci adesso!>>
<<Sì!>>
<<Sono tutto un fuoco!>>
*Angolo autrice*
Ciao a tutti e benvenuti in questa nuova Fanfiction. All'inizio avevo intenzione di scriverla sotto forma di One-Shot, ma notando quanto mi stavo prolungando ho preferito trasformarla in una storia vera. Al contrario di "Cuori in Fiamme" e "Pokémon Edens" (che se non avete letto, vi consiglio di recuperare) sarà una Fanfiction molto più blanda. Spero che possa piacervi comunque, fatemelo sapere con un commento,
Buona giornata.
-Aseant
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