Capitolo VI: Prendi una decisione

~Minna ga motto waraeru youni negai yo my mind~
Ciò che desidero è che tutti possano sorridere di più

     Lucy strizzò delicatamente gli occhi quando sentì qualcosa di soffice ma al contempo umido posarsi delicatamente sulla sua fronte e svegliarla. Trovò il sorriso pigro e rilassato di Natsu a pochi centimetri dal suo. Stava giocando a farsi passare fra le dita una ciocca dei capelli lunghi e biondi della ragazza, poi però si accorse di averla svegliata e allora poggiò una mano sulla sua guancia e la strinse. Lei fissò le sue dita ancora calde e impregnate del loro amore con sguardo impastato e sorrise <<Perché sei nel mio letto, draghetto?>>

Natsu colse subito la sua ironia nonostante la voce ovattata dal sonno. Gli angoli della sua bocca si trasformarono in un sorriso grande e pieno di dolcezza <<È la prassi. Com'è normale che un drago rapisca sempre la principessa, è normale che io invada la tua privacy e...>> ridacchiò, passando il dito sù e giù per il suo torace <<Qualcos'altro>>

     Lucy prese il cuscino e lo colpì in testa <<Che stupido!>> ridacchiò, mentre Natsu parava l'avambraccio davanti agli occhi per non farsi colpire.

La prese per il polso. Lucy lasciò cadere il cuscino a terra e Natsu la fece sdraiare sul suo petto. Il seno schiacciato sul suo addome. I capelli biondi che scendevano come filamenti dorati e i loro profumi fusi l'un l'altro <<Sono solo le sette del mattino>> disse. poggiò un piccolo bacio sul suo naso e le accarezzò la guancia con il pollice <<torna a dormire, ieri sei rimasta sveglia fino a tardi...>>

<<Sono un completo disastro>> schiacciò i palmi sulle sue guance e lo fissò negli occhi <<Ma sono felice>>

     <<Tu non sei affatto un disastro>> soffiò sulle sue labbra <<Tu sei bellissima>> si baciarono ancora. Questa volta con più delicatezza e senza quel bisogno carnale di doversi divorare avvicenda. Strusciò il naso sulla sua guancia, strappandole un risolino <<Dormi...>>

<<Ma non ho sonno...>>

<<Dormi...>>

<<Ma io...>>

     <<Dormi...>> le baciò le labbra e poggiò la fronte sulla sua <<Sei così bella quando dormi. So che sei con me, stretta tra le mie braccia e non c'è altro spettacolo che vorrei vedere>>

Lucy chiuse gli occhi e poggiò l'orecchio sul suo cuore. Aveva un battito tranquillo, un suono delicato che la cullava come una ninnananna <<Adoro il tuo calore, vorrei restare così tutto il giorno...>>

     <<Piacerebbe molto anche a me>> concordò Natsu. Un sorriso serafico sul volto, lo sguardo pieno d'amore <<Perché non possiamo farlo?>>

     <<Ecco, perché...>> corrugò la fronte, cercando di ricordare qualcosa, qualcosa d'importante, qualcosa che non avrebbe dovuto dimenticare. Non le venne in mente, quindi si sfogò con una risatina nervosa <<In realtà non lo so nemmeno io il perché!>>

     L'uomo -non più il ragazzo, perché da quella notte anche la parte più infantile di lui era maturata- scosse la testa. Spostò Lucy in un fianco del letto e si alzò tranquillamente in piedi, mostrandole il suo corpo nudo in tutta la sua bellezza divina <<Ho fame, porto qualcosa anche a te?>> prese i suoi boxer dal pavimento e se li mise, poi passò ai pantaloni. L'aria fredda era uno spiffero nella parte bassa del corpo che presto diventò fastidiosamente insopportabile.

     <<Natsu Dragneel che offre del cibo a qualcuno?>> chiese Lucy con le sopracciglia aggrottate e lo sguardo quasi, se non addirittura sconcertato <<Ma tu chi sei?>>

     Lui le fece la linguaccia, strizzando un piccolo occhiolino <<Un mostro cattivo di cui il solo intento è quello di farti strafogate di cibo, per poi divorarti in un sol boccone>> si girò in cucina e dopo aver aperto il frigo, cominciò a frugare in giro. Storse il naso e si rivolse a Lucy <<Ma hai solo yogurt in frigo?>>

     <<Non ho avuto tempo per fare la spesa e visto che si conservano bene, c'era la promozione prendi due paghi uno e li mangio sempre a colazione, ho deciso di abbondare un po'>> rispose lei dall'altra stanza, mentre cercava di infilarsi l'intimo e lo stesso pigiama che la notte prima non aveva nemmeno rischiato di dover tirar fuori. Fu il calore di Natsu ad avvolgerla e riscaldarla.

     L'uomo tirò un sospiro, prese due confezioni dal frigo, tolse l'imballaggio, le accostò a due cucchiaini e tornò da Lucy <<A te, mon chère>> fece un inchino plateale e si sdraiò sul letto, di fianco a lei.

     Prese il suo yogurt dalle mani del ragazzo, ne raccolse una paletta e l'assaporò lentamente, guatandosi il suo splendido sapore di fragola <<Francese?>> chiese con ancora il cucchiaino infilato nell'angolo delle labbra <<Erza doveva essere proprio una tiranna dell'istruzione>>

      Lui annuì sorridente. La spiò mangiare in religioso silenzio, con la stessa intensità di un anima poetica che la sera guarda la luna ~È bellissima...~ si disse. Era completamente incantato, tanto incantato da avere un'idea. Infilò il pollice nel vasetto, pose la mano sulla sua guancia e l'accarezzò con il dito ricoperto dì yogurt. Scie rosa al sapore di fragola imbrattavano il suo viso, mentre lei rideva e rideva per il tocco caldo e delicato di Natsu, ma fuso con quello freddo dello yogurt.
<<Perfetta!>> tolse la mano quando il pollice fu completamente asciutto e allora le sue labbra si arricciarono per formare un piccolo sorriso di quelli capaci di mozzare il fiato.

     <<Certo...>> sospirò Lucy <<Perfetta, ma se perfetta è improvvisamente diventato un sinonimo di disastrosa>>

     Natsu scosse la testa <<No, significa solo che sei perfetta>>

     <<E perfetta per cosa?>>

      <<Perfetta per questo...>> la fermò per le spalle e leccò lentamente lo yogurt sul suo viso, prestando attenzione a non lasciare nessuna traccia e solleticandole la pelle con cura, con pazienza, ma soprattutto con amore.

     Lucy gettò le braccia dietro al collo dell'uomo, incapace di smettere di ridere <<Eddai Natsu, così sembri proprio un cane!>>

     Un sorrisino malizioso piegò le sue labbra. Gli occhi verdi si fecero febbricitanti <<Non mi è sembrato che ieri ti fosse dispiaciuto tanto farti baciare, mordere e leccare da me>>

     Lei arrossì e strizzò gli occhi. All'improvviso si sentì così piccola e così timida da non riuscire più a guardarlo in faccia <<È imbarazzante! Ieri dovevo esser andata davvero fuori di testa>>

     <<Secondo me è tenero, invece>> raccolse due dita di yogurt dal vasetto e le cosparse il viso, poi lo leccò. Il suo sguardo scivolò sulle palpebre di Lucy, che si aprirono delicatamente quando tutte le scie rosa furono rimosse suo viso.
     ~È così buffa~ ridaccchiò sotto i baffi ~buffa e tenerissima. Troppi bella per resisterle...>> Natsu socchiuse gli occhi e avvicinò la testa a quella di Lucy. Le loro labbra si sfiorarono, poi si toccarono ancora e poi ancora, diventando un bacio vero e pieno di sentimento.

Le loro dita erano incrociate. Le loro labbra sillabavano parole tacite, parole che provenivano dal cuore. Ormai erano su un altro pianeta, soli e solo insieme al loro amore. Sembravano irraggiungibili, ma quel ticchettio -tock tock... tock tock!- beh, quel ticchettio era un fruscio che risuonava nelle loro orecchie e non smetteva di sibilare. Poi una voce gentile e delicata ruppe il silenzio <<Lucy, sono Wendy e con me ci sono pure Erza, Mira, Levy e Juvia. Puoi aprirci la porta, per favore? Siamo venute a darti una mano>>

Lucy si staccò dalle labbra di Natsu, aggrottando la fronte <<Darmi una mano e a fare cosa?>>
Lui sbatté più volte le palpebre ma si limitò solo a fissarla con sguardo infantile e non dire nulla. Il ricordo di quella data, il 25 Ottobre, piombò nella mente di Lucy come un fulmine. Sentì il mondo piombarle addosso, insieme al rimorso di quella stessa notte <<Oddio, oggi è il giorno del matrimonio!>> il suo sguardo scattò subito su quello di Natsu in cerca di conforto, ma non lo trovò. Matrimonio quella sola parola, la sola consapevolezza di star per perdere la donna che amava lo uccideva.
Lucy si girò verso la porta, mise una mano sulla bocca per farla sembrare più ovattata e gridò: <<Io sono in bagno, datemi qualche minuto!>

Erza sospirò, me poi annuì <<Va bene, ma sbrigati! Non vorrai far aspettare a Price così a lungo?>>

Gli occhi di Lucy diventarono più scuri <<Natsu, io...>> cercò di avvicinare la mano alla sua guancia, ma lui l'afferrò per il polso e se la strinse sulla fronte.

<<Ti amo...>> la sua voce tremava, era incrinata dalla paura, era incrinata dalla tristezza <<Ma non posso più permettermelo...>> si alzò dal letto. Un velo amareggiato coprì i suoi occhi verdi, rendendoli quasi di un colore nero pece.

<<Natsu...>>

<<Può sembrare egoista come domanda, ma devi prendere una decisione>> il suo sguardo era serio, così serio da poter nascondere ogni sua emozione a chiunque, ma non così serio da celare il suo dolore anche agli occhi di Lucy <<Io voglio stare con te, solo con te e con te soltanto. Oggi è il giorno del tuo matrimonio e puoi prendere solo una delle due vie che il destino ha posto davanti a te. Me o Price, chi scegli?>>

Lo sguardo di Lucy si intristì <<Io e Price stiamo insieme da così tanto tempo e tu...>> si morse là lingua <<Tu hai già una ragazza, non sei in una posizione tanto diversa dalla mia!>>

<<Sì che lo è...>> ruggì con i pugni stretti lungo la vita e le unghie che spingevano nella pelle <<La mia ragazza ha i capelli biondi, gli occhi marroni più belli che io abbia mai visto e non ha mai scoperto di esserlo, per questo motivo mi ha tradito con un altro ragazzo e fu quasi sul punto di sposarlo. Se lo sposerà o meno lo saprò solo oggi, perché la ragazza -adesso le donna- che mi ha rubato il cuore sei sempre stata tu Lucy>> sciolse la stretta delle mani e portò il viso di Lucy più vicino al suo. I loro fiati erano fusi, i loro cuori uniti e al contempo feriti <<Ti amo>> sussurrò. E sussurrò piano.
Lucy abbassò lo sguardo. Un unico gesto che gli spezzò il cuore.
<<Ho capito, venire qui è stato solo un terribile errore. Ho solo incasinato le cose tra te e Price, e tra noi due...>> raccolse il suo gilet da terra, la sciarpa ordinatamente ripiegata sul comodino ancor prima che Lucy tornasse a casa, e poggiò le mani sulla cornice della finestra <<Come ti ho già detto, oggi non mi presenterò al tuo matrimonio e non ho la minima intenzione di interrompere tutto al classico cliché dei cliché alla "Chi è a conoscenza di qualche impedimento per il quale quest'uomo e questa donna non dovrebbero unirsi in matrimonio, parli ora o taccia per sempre". Sono stato già fin troppo egoista per essermi messo fra te e Price, per averti tolto la tua prima volta e averti amata anche se non lo meritavo. Interrompere tutto adesso sarebbe troppo... troppo soprattutto se non ho nessuna certezza che questa sia la cosa giusta da fare>> fece un sospiro e la fissò negli occhi <<La cosa che più vorrei per me è stare con te, ma ciò che meno vorrei per te è che tu stessi con uno come me>> sussurrò queste parole con profondo rammarico, poi scosse la testa <<Addio, amore mio. Qui tutto inizia e qui tutto finisce>> e si gettò dalla finestra del suo appartamento per correre fra i tetti e il cielo screziato della mattina.

     Si sentì un boato e Lucy scattò in piedi dal letto. La porta era a terra, la gamba di Erza ancora sollevata in aria e le ragazze già vestite in spoglie da damigelle di fianco a lei. Lucy vociò un piccolo urletto acuto <<R-Ragazze, ma che cosa state facendo?!>>

     <<Non c'è tempo da perdere!>> trillò Levy con la stessa ansia di qualcuno che stava per perdere il treno <<Dobbiamo subito prepararti per il tuo matrimonio!>>

     <<Oh...>> Lucy cercò di fingere un piccolo sorriso. Ne uscì uno piuttosto brutto e poco credibile, ma nessuno osò puntualizzare <<Grazie, ragazze. Vado subito a cambiami!>>
     Scattò subito in bagno. Il cuore le batteva a mille. Natsu, il matrimonio... troppe emozione le assalirono il cuore e divamparono nella sua anima. Erano la gioia per quella notte di fuoco e lo splendido mattino passato con Natsu. La paura per ciò che quel tempo significava davvero e per come avrebbe reagito Price. La tristezza per aver visto l'uomo che un tempo amava arrendersi. E la rabbia per non avergli detto quelle due sole e stupide parole "Ti amo". Voleva scoppiare a piangere, ma non lo fece.
     Indossò il suo abito da sposa e chiamò subito Cancer per acconciarsi i capelli. Lo spirito stellare passò una manciata di minuti a sistemare la sua pettinatura, poi andò via e lei poté finalmente concentrarsi sul trucco, mentre le amiche discutevano nell'altra stanza.
     Lucy si guardò allo specchio, tirando un sospiro addolorato. I suoi capelli erano raccolti in uno chignon dal quale spuntava il velo nuziale, e vi era incastonato un fermaglio d'argento e di madreperla. L'abito bianco e puro -troppo bianco e puro a suo avviso- aveva una gonna ampia di chiffon, il corpetto dallo scollo a cuore era drappeggiato e un cinturino di smeraldi le legava la vita.
     Il suo sguardo s'incupì ~Non va bene...~ sentì un freddo profondo e viscerale fin sotto alla pelle. Una parte, anzi una grande parte di lei era morta.
     ~Natsu...~

     <<Hey Lucy, quanto ci metti?!>> strillò Erza, ormai stufa di aspettare.

     La donna si irrigidì sul posto. La sola voce arrabbiata di quella creatura demoniaca poteva scatenare un potere distruttivo pari a quello delle guerre o dei terremoti. Lucy strinse le mani per darsi forza e girò la testa verso la voce <<A-Arrivò subito, Erza. Sta tranquilla>> la maniglia della porta scattò sotto la sua mano, lei l'abbassò e uscì dalla stanza senza indugiare oltre. Aveva la testa piegata e gli occhi lucidi <<Come sto?>> chiese alle sue amiche.

     Wendy sbatté le palpebre <<Lucy, sei bellissima. Ma, ecco...>>

      Levy fece un passo in avanti. Tremava, era visibilmente spaventata, ma riuscì comunque a dirle: <<Lu-Chan, tu stai piangendo...>>

     <<Piangendo?>> la donna si tastò il viso, sentendo le lacrime piccole e calde scendere sulle sue guance.

     Mira piegò la testa di lato <<Ti è colato tutto il mascara>>

     Cercò immediatamente di pulirsi il trucco con il dorso delle mani, ma finì solo per farlo sbavare sugli zigomi <<Beh, ecco...>>

     <<Tranquilla, Lu-Chan. So benissimo come aiutarti>> sorrise Levy, facendo brillare la punta delle dita <<Solid Script Wash>> Wash in inglese significa lavare, ma la ragazza sbagliò a scrivere la formula magica e invece di lanciare l'incantesimo di pulizia, scrisse Ash, ciò cenere. Una nube nera e granulosa fluttuò da quelle tre lettere e si appiccicò sull'abito di Lucy. Levy lo guardò e lanciò un urletto <<Scusa, Lu-Chan! Non l'ho fatto apposta. Adesso sistemo subito>>

     ~Nero...~ pensò la donna.
     Levy era già pronta a lanciare un altro incantesimo, ma Lucy la fermò. Il suo sguardo era incatenato al vestito e al suo nuovo colore ~Un abito nero significa che la sposa vorrebbe essere ovunque tranne che all'altare...~ alzò lo sguardo sulle sue compagne e scostò una ciocca di capelli dal suo collo.

     Juvia sussultò e si coprì la bocca con le mani. Aveva gli occhi sgranati, il fiato morto e strozzato a mezza gola <<C-Cos'ha Lucy-San sul collo?>>

     <<Sul collo?>> la donna corrugò la fronte, cercando di guardare il punto che Juvia le aveva indicato ~Aspetta, ma lì è uno dei punti dove ieri Natsu mi ha...~

     Erza si mise davanti alle altre e le sfiorò il collo con un dito. Non indossava la sua solita armatura, quindi neanche le manopole e toccarsi era più semplice.
     I lineamenti del suo volto cambiarono da un'espressione fredda e distaccata ad una più incredula <<È un succhiotto?>>

     Lucy balzò indietro e si coprì la porzione violacea di pelle con la mano <<Non è niente!>>

     <<Che lo sposo vede la sposa prima del matrimonio porta sfortuna>> fece notare Mira che già aveva capito la situazione e per questo aveva assottigliato lo sguardo con la sua solita espressione da predatrice di gossip <<Chi è stato?>>

     <<Una zanzara>> biascicò.

     <<Sì, una zanzara che fa Natsu di nome e Dragneel di cognome>> sbuffò Mirajane.

     Juvia piegò la testa <<Natsu-San? Ne sei davvero sicura? Juvia ha qualche dubbio a riguardo>>

     <<Già, il nostro piccolo maghetto del fuoco è troppo ingenuo per certi pensieri>> concordò Erza, incrociando le braccia sotto al petto <<È quasi più ottuso di Jellal quando stava per baciarmi, ma poi mi ha respinto dicendo di avere già una ragazza>>

     ~Beh, Natsu un po' gli somiglia~ pensò Lucy.

     Mirajane scosse la testa, mostrando un ghigno machete, un ghigno carico di perversione <<Lo dire perché voi non lo conoscete come l'ho conosciuto io da quando Lucy è arrivata. Sono sempre stata io quella che lo ascoltava parlare dei suoi sentimenti e sono sicura che se ieri Lucy è stata con qualcuno, quello era proprio lui, ho ragione?>> si girò di scatto verso Lucy. I suoi occhi azzurri e vividi scontrarono quelli tristi di lei.

     Quello sguardo, le bastò quello sguardo per capire che nessuna bugia avrebbe più retto. Lucy fece un sospiro <<Mira ha ragione, è stato Natsu. Ieri l'ho trovato a casa mia, ci siamo baciati, una cosa tira l'altra, la passione ci ha travolti e l'abbiamo fatto>>

     Wendy arrossì. Mandò giù un groppo di saliva e balbettò sottovoce <<A-Avete fatto q-quello?>>

     Lucy fece sì con la testa. Erza si grattò la fronte, analizzando la situazione con minuziosità <<Questa non me la sarei mai aspettata>> dichiarò alla fine.

     <<Che disastro>> Levy alzò le mani al cielo.

     ~Natsu avrebbe detto che non era un disastro, ma che era bellissimo...~ ripensare a quella mattina le fece sentire una morsa stringerle il cuore. Un dolore forte, intenso e pian piano mortale che la attanagliava e non voleva lasciarla andare.

      <<Ma Juvia non ha capito>> sussurrò la ragazza, studiando discretamente l'amica <<Ma quindi a Lucy-San piace Natsu-San o Price-San?>>

     <<Bella domanda>> Levy si avvicinò all'interpellata, con una mano sotto il mento e il desiderio lampante di conoscere <<Allora, Lu-Chan, ti piace Natsu?>>

     Lo sguardo di Lucy scattò sul suo. La fronte si fece subito madida di sudore. Le mani tremarono come foglie in autunno <<Ecco, io...>> soffiò un sospiro e si fece coraggio per guardare le altre <<Quando non ero ancora un membro di Fairy Tail, ammiravo molto Salamander e quella sua incredibile magia che si diceva non potesse essere acquistata nei negozi. Poi però ho conosciuto il vero Natsu, il suo lato umano e infantile, completamente in contrasto con quello furente e guerrafondaio del mago che era e veniva sempre riportato nelle riviste. Siamo diventati amici, ma lui è stato colui che mi ha salvato la vita e ha realizzato il mio sogno più grande. Mi è sempre piaciuto, sin da quando l'ho visto piombare dal cielo e spaccare il tetto della nave di Bora. Con il passare del tempo quei sentimenti che provavo nei suoi confronti diventarono più grandi, più grandi, sempre più grandi e alla fine mi sono completamente innamorata di lui>>

Mira di lasciò sfuggire un gridolino <<Awww che cosa tenera!>>

<<Ma quindi se ti eri innamorata di Natsu, perché ti sei messa con Price?>> intervenne Erza.

<<Da quando lui è andato via per quell'anno di allenamento, qualcosa nel nostro legame si è spezzato. Capii che mi vedeva solo come un amica, che era troppo ottuso per amare, e allora rinunciai definitivamente a lui. Anni dopo rincontrai Price -uno scrittore che tempo fa mi aveva invitato a cena, ma a cui io avevo dato buca per seguire il mio stupido e folle amore- e cercai di riflettere su di lui tutti i sentimenti repressi per Natsu. Presto mi adattai e cominciai a scambiare quell'affetto per amore, ma mi bastò una notte e qualche bacio per capire che non è lui che voglio. Nessun uomo mi ha mai amato come Natsu, né prima, né mai>>

<<E adesso cosa farai?>> chiese Juvia.

Lucy si strinse un lembo del vestito e sorrise <<Prenderò una posizione>> rispose semplicemente. "Può sembrare egoista come domanda, ma devi prendere una decisione" gli aveva detto ~Ebbene Natsu, la mia decisione l'ho presa. Grazie ancora...~

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