Capitolo III: Lucy, io...
~Boku datte daijina hito ga ita kimi nimo nandoka hanashita kedo~
Te l'ho detto diverse volte che anch'io ho qualcuno a cui tengo.
~Demo konogoro wa ottagai mukuchi ni natteru~
Ultimamente però, non parliamo molto tra noi.
Esattamente due anni dopo quel giorno, Natsu si ritrovò ancora seduto su quel posto del bancone con gli avambracci puntati sulla solita superficie di legno e la testa leggermente piegata. Sembrava star davvero molto male.
Da quella fredda mattina di Novmbre il rapporto tra Lucy e Price migliorava di giorno in giorno, soffocando quello tra lei e Natsu. Price mon era un mago, quindi non poteva diventare un membro di Fairy Tail, ma veniva ogni giorno alla Gilda per salutare Lucy, portarle fiori e cioccolatini, o leggere qualche scritto insieme a lei, spulciando le interviste dei maghi famosi e facendo du risate. In un primo momento Natsu si era allarmato, pensando che Price volesse soltanto usare Lucy per arrivare a qualche articolo di gossip esclusivo, ma ormai erano passati due anni. Se davvero era quello il suo scopo, allora avrebbe già scritto qualcosa, ma non l'aveva fatto e Natsu ne era sicuro perché comprava i suoi articoli ogni giorno per accertarsi che fosse tutto in regola.
Intanto tutti nella Gilda diventarono molto intimi con Prince. Erza si offriva spesso di aiutarlo nei suoi libri, parlandogli di nomi e caratteristiche di armi e armature. Gray e Mira gli offrivano -in via del tutto confidenziale- gossip e rumor riguardo membri di Fairy Tail e di altre Gilde. Anche Happy si era molto legato a lui dopo qualche battuta di pesca, l'unico che proprio non riusciva a sopportarlo era proprio la persona che -fatta eccezione di Lucy- aveva a che fare con lui per più tempo. Infatti nonostante Lucy non più single, Natsu ed Happy non smisero mai di introfularsi a casa sua. Dopo un po' il piccolo Happy cominciò ad andarci sempre più raramente. Aveva capito che -anche se non convivevano- a Lucy e Price serviva la loro intimità, quindi si fece un po' indietro. D'altro canto, Natsu fece il contrario e continuò a venire più assiduamente. Pur sembrando un ragazzo simpatico, lui non riusciva proprio a sopportare Price. Aveva l'unica che desiderava da anni dopo rivedere suo padre, aveva Lucy, la sua Lucy. Il sangue gli diventava acido ogni qualvolta vedeva loro due divertirsi insieme, abbracciarsi, e vivere il loro amore. Una volta era alla finestra di casa sua, stava per entrare, ma sorprese Lucy e Price a baciarsi appassionatamente, e lì impazzì. Andò via dall'appartamento, si rifugiò nella foresta e passò l'intera notte a prendere a pugni gli alberi per sfogare la rabbia. Reclamava quelle labbra come sue, lui sarebbe dovuto essere il primo baciarle.
Ogni momento speciale che trascorrevano a lavoro veniva rovinato nella mente del ragazzo dal ricordo di lei e il suo stupido Price.
Natsu sbatté le mani sul bancone e raddrizzò la schiena, attirando l'attenzione di mira e facendo traballare l'acqua nel suo bicchiere <<Ho deciso>> le disse <<Fanculo se è impegnata o meno, io le dirò ciò che provo e non accetterò un no come risposta>> Lucy stava parlando con Levy in un tavolino in fondo alla Gilda, dunque attraversò l'intero atrio a grandi falciate e l'afferrò per le spalle. Lucy non se lo sarebbe mai aspettata, ma Natsu la tirò a sé e la strinse in un abbraccio. Le premure labbra sul retro del suo collo senza però baciarlo, e il respiro caldo che le accarezzava la pelle bianca <<Dobbiamo parlare...>>
Lucy tirò indietro la testa prettamente rossa d'imbarazzo e con le braccia intorno alla vita del ragazzo lo guardò negli occhi. Aveva un volto serio e minaccioso, illuminato da un bagliore così affascinante che Lucy non riusciva a smettere di ammirare. Forse era la voce roca che le penetrava fin dentro le ossa, forse gli occhi verdi e vispi, ma per qualche motivo il Natsu che la stava abbracciando era diverso da quello ingenuo e infantile che aveva imparato ad apprezzare, ma le piaceva molto.
Lo guardò a lungo, come per capire cosa ci fosse di tanto bello in quell'espressione incazzosa che la stava inconsciamente ammaliando, poi scosse la testa e gli sorrise <<Di cosa dobbiamo parlare?>>
<<Ecco, io...>> cominciò a tremare. Si separò in fretta da Lucy, come se il suo sorriso l'avesse scottato. Già, lui scottato... comunque, anche se il Natsu esteriore sembrava tranquillo, dentro di lui si stava scatenando una tempesta ~E adesso che faccio?! Non posso dire di amarla, è fidanzata. Perché tra tutte le persone di Earthland mi sono innamorato proprio di una ragazza che ha già il ragazzo? Non potevamo restare solo amici? Allora le cose erano più facili~ gli occhi di Natsu si illuminarono ~Hey, non ho ancora detto nulla, posso inventarmi una scusa e non dirle che la amo. Sì, in fondo è meglio averla vicina come un'amica che non averla vicina affatto!~ sembrava convinto di seguire quest'idea, ma poi la guardò negli occhi e... oddio, quel colore marrone e denso che lo scuoteva nell'anima, il desiderio di poterla stringere a sé, baciarla e forse andare anche un po' oltre ~No! Basta indugiare, glielo devo dire adesso~ artigliò le mani sulle sue spalle. Gli occhi indiscreti della Gilda erano puntati su di lui, ma poco importava quando si parlava di questioni di cuore.
Le sue labbra su dischiusero lentamente, mostrando la dentatura bianca e affilata. Era pronto per dichiararsi, ma lì, proprio in quell'esatto momento Price entrò nella Gilda e Lucy si sbrigò a spingerlo via, rendendogli impossibile continuare il loro discorso.
<<Ciao, Price, è un piacere rivederti!>> ridacchiò Lucy. Si sentiva completamente in imbarazzo, stava quasi sbavando dietro al suo eterno solo migliore amico, quando in realtà era fidanzata ~Ah! Che imbarazzo~ a lei Price piaceva davvero, e in un modo più dolce e romantico del semplice piacere. Diceva di amarlo.
Cana si girò verso il ragazzo e gli rivolse un tenero sorriso <<Hey, Pri, sei venuto qui per vedere la tua fidanzatina?>>
Price arrossì, poi il suo sguardo si oscurò <<Più o meno. Ho un annuncio importante da fare a tutti voi, in special modo a Lucy>>
<<A-A me?>> il cuore di Lucy perse un battito. Cosa mai gli doveva dire? Forse che voleva esplorare posti nuovi per arricchire i suoi scritti e che stava per partire? Che avevano passato troppo tempo insieme in questi due anni e adesso voleva prendersi una pausa? Voleva lasciarla?
Erano passati due anni, la loro fu una storia dolce e pura, entrambi così timidi e impacciati che il massimo traguardo che raggiunsero furono solo un paio di baci scambisti e lettere d'amore. Era diventato parte integrante delle sua vita e Lucy non voleva un finale del genere.
<<Arrivo subito>> si alzò da posto con qualche movimento titubante, spaventata dagli sguardi famelici di scandali che illuminavano gli occhi dei suoi compagni.
Quando si fermò davanti a lui, Price le rivolse un piccolo sorriso. La sua mano dolce e gentile le sfiorò la guancia, mentre i suoi occhi la guardarono pieni d'amore <<Lucy, amore mio grandissimo, sono passati due anni da quando stiamo insieme. Sei bella come il sole, la persona più fantastica del mondo e davvero io non so cosa ci faccia una come te con uno come me...>>
Natsu strinse le braccia sul petto e aggrottò la fronte ~Allora siamo in due, mio acerrimo rivale~
Price prese un respiro e sfidò lo sguardo insicuro e spaventato della sua fidanzata <<Sei la persona migliore che abbia mai conosciuto, un vero angelo, ma credo che sia il momento che il nostro rapporto prenda una svolta decisiva. Non voglio più che tu sia la mia ragazza...>>
Natsu si mise subito a tutto orecchi. Il discorso stava prendendo una piega inaspettatamente piacevole, tanto valeva pena prendersi qualcosa da bere e degustare il momento.
~Ci siamo~ tremò Lucy, torturandosi le mani per la distendere la tensione ~Mi lascerà tra tre...~
~Due...~
~Uno...~
Ma in barba a tutto, Price s'inginocchiò davanti a Lucy e tirò fuori una scatolina nera con dentro un piccolo anello d'argento, incastonato di una gemma rosso sangue <<Voglio che tu diventi mia moglie. Lucy Heartfilia, vuoi sposarmi?>>
Natsu sputò ciò che stava bevendo e cominciò a tossicchiare <<Poco Zeref!>> non si era certo contenuto, ma nessuno gli prestò retta.
~Non ci credo...~ Lucy rimase senza parole ~Mi ha appena chiesto di sposarlo!~ si coprì le mani con la bocca e sbatté più volte le palpebre <<Sì, Price Codwar! Voglio essere tua moglie!>> poggiò le mani sul viso del ragazzo e impresse un lungo bacio sulle sue labbra. Loro due per sempre insieme, era ciò che desiderava, ciò che aveva sognato per circa due anni e che adesso sembrava esser diventato realtà.
La Gilda cominciò a festeggiare i due futuri sposini. L'esultanze, i complimenti, lacrime su lacrime e tutti felici per questo grande passo dei due. Juvia abbracciò Gray e lo guardò con sguardo sognante <<Ah, Gray-Sama, Juvia non vede l'ora che anche tu ti sbrighi a proporti>>
Gray soffiò una risata, le sue labbra premute sulla testolina azzurra della sua ragazza e un sorriso genuino ad illuminargli il viso <<Sii paziente, cara. Arriverà il momento anche per noi>> in quegli anni cambiarono molte cose, ma sicuramente una delle più attese dai membri della Gilda fu il fidanzamento di Gray e Juvia. Lui aveva capito i sentimenti di Natsu e la situazione di Price gli fece capire che se avesse continuato a perdere tempo, allora sarebbe arrivato qualcun altro a togliergli cos'aveva di più caro.
Natsu digrignò i denti, tutta quella dolcezza mista alla mancata -e a quanto pare ultima- occasione di dirle ciò che davvero provava nei suoi confronti gli stava facendo diventare il sangue acido ~Al diavolo~ camminò fino all'entrata della Gilda e uscì in tutta furia con la porta a vento che cigolava alle sue spalle e i suoi compagni troppo presi dai festeggiamenti per accorgersi di lui e del suo cattivo umore. Solo Mira sembrò averlo notato, ma non riuscì a trovare la forza di seguirlo e consolarlo per lo stesso avvenimento che intristiva pure lei.
Natsu aveva lasciato la Gilda, arrivato a casa si sarebbe subito sfogato su un paio di alberi, ma adesso necessitava solo di stare lontano dalla gente. Era una bomba ad orologeria pronta all'innesco, un solo elemento di disturbo e lui sarebbe esploso ~devo calmarmi~ si disse, stringendo le mani nei capelli e i denti cigolanti ~Devo trattenermi, trattenermi, trattenermi. Devo assolutamente trattenermi!~ la rabbia fluiva nel suo corpo. Le vene pulsanti di fremiti e il dolore che sprofondava nelle viscere più oscure del suo cuore.
Le strade erano piene di passanti, bambini, donne, giovani e vecchi... ~No... No!~ non poteva rilasciare il suo potere magico senza ferirli, ma non riusciva a calmare sé stesso. Doveva farlo, doveva trovare il suo punto fermo, contenersi, ma come?
<<Ehy, Natsu!>>
Il suono di quella maledetta voce... Natsu si irrigidì in mezzo alla strada ~Che diamine ci fa lei qui?~ strinse i pugni, ma rimase immobile <<Lucy, perché sei venuta?>>
<<Ti ho visto uscire e ti ho seguito>> ammise con le guance rosse e un sorrisino splendente ad illuminarle il viso <<Mi dovevi dire una cosa, ricordi?>> oh, sì che se lo ricordava.
Natsu non l'aveva degnata di uno sguardo, eppure sapeva benissimo com'era la sua espressione.
Le unghie affilate come artigli premevano nella sua pelle. Un dolore lancinante, ma mai quanto un cuore spezzato. Voltò la testa sulla sua. Le pagliuzze verdi erano completamente spente, un nero assiderante che ispirava solo al freddo più profondo e immenso <<Sì, volevo solo dirti che anch'io ho qualcuno a cui tengo>>
Lucy corrugò la fronte <<Qualcuno a cui tieni>> rimugiò con lo sguardo perso nel vuoto <<Pensavo che tu tenessi molto a tutti i tuoi amici. C'è una persona in particolare?>>
<<Ho una ragazza...>> lo disse così, con freddezza e disinteresse, come se davvero non gli importasse ~Però non sa di esserlo e tra poco sposerà un altro uomo~
Lei lo guardò a lungo, poi un sorriso tanto bello quanto mortale comparve sulle sue labbra <<Oh! Congratulazioni Natsu!>> si gettò addosso al corpo duro e bronzeo del ragazzo e cinse le braccia intorno al suo collo <<Davvero ti sei trovato una ragazza? E dimmi, chi è la misteriosa fortunata?>>
Natsu se la scrollò di dosso quasi bruscamente. Sembrava che la sua strana energia positiva avesse il potere di aggravare le ferite del suo cuore <<Ti basta sapere solo che ho una ragazza, punto. È timida, non vuole che la notizia si divulghi troppo>> continuò per la sua strada con una freddezza tale che non sembrava assolutamente parte del suo solito carattere allegro e spensierato. Lucy sentì un brivido travolgerle le gambe e scorrere lungo la sua schiena, mentre lo guardava con un sorriso triste sul volto ~E pensare che io con te ci avevo rinunciato...~ scosse la testa e tornò alla Gilda con il cuore insolitamente pesante.
Da quel giorno non avrebbero parlato molto...
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top