Capitolo 3 "Un viaggio interminabile"
Due ore dopo...
Autista: Signorine, siamo arrivati. Buona vacanza. Arrivederci!
Lina: Arrivederci! Buona serata! Ciao!
Giulia: Ciao!
Le ragazze entrano in aeroporto. Era enorme. Si sentivano piccole. Non avevano mai preso un aereo. Erano stupite di quanto fosse grande.
X: Aereo Roma-Buenos Aires. 10 minuti.
Lina e Giulia si affrettarono a trovare l'aereo. Diedero i loro bagagli e salirono.
Lina: Giulia, quanto durerà il viaggio? Tre, quattro ore, giusto?
Giulia: Emh...
Lina: Dai dimmelo!
Giulia: Sedici ore e quarantacinque minuti...
Lina: Cosa?? E che facciamo in tutto questo tempo?
Giulia: Io scrivo.
Lina: Cosa scrivi?
Giulia: Tutto quel che ricordo di Roma, così non la dimenticherò, quando saremo a Buenos Aires.
Lina: Allora io disegno tutte le persone che sono a Roma. Così siamo pari.
E scoppiarono a ridere. Passarono così molto tempo. Mangiarono e si addormentarono.
X: Atterraggio 10 minuti Roma-Buenos Aires. Grazie di aver scelto questo volo.
Lina e Giulia si svegliarono. Erano al colmo della felicità. Scesero dall'aereo, e presero le valigie.
Lina: Giulia c'è un un problema
Giulia: Quale?
Lina: Come facciamo ad arrivare alla villa, se non sappiamo chi ci deve portare?
Giulia: Questo sì che è un problema. Adesso come si fa?
Lina: Non so.
Poi sentirono urlare i loro nomi. Iniziarono a guardarsi intorno per capire chi le stesse chiamando. Trovarono un tizio veramente strano.
Lina: Salve! Mi scusi, sta cercando Lina e Giulia, giusto?
Tino: Sì, le conoscete?
Giulia: Siamo noi!
Tino: Ahhh! Ma qua do siete atterrate?
Lina: Cinque minuti fa.
Tino: Davvero? Io sono qui da due ore!
Lina: Ci dispiace. Ma lei come si chiama?
Tino: Puoi anche darmi del tu. Mi chiamo Tino.
Giulia: Io sono Giulia e lei è Lina.
Tino: Siete sorella?
Giulia e Lina si guardarono perplesse. Loro sorelle?
Lina: Noi sorelle? Ma non ci assomigliamo per niente.
Tino: Scusa Giulia!
Lina: Ma io sono Lina!
Tino: Scusatemi. Cercherò di ricordarmi. Andiamo?
Salirono sulla macchina. Lina aveva mal di testa, e Tino si mise a cantare delle canzoni. Diciamolo, non era molto intonato. Lina si stava quasi per sparare, poi disse a Giulia sussurrando.
Lina: Meno male che mi fa male la testa!
Giulia soffocò una risata. Passarono trenta minuti di tortura. Lina stava per tirargli qualcosa contro, ma...
Tino: Siamo arrivati!
Tutt'e due scesero di corsa dalla macchina, non ne potevano più. Però erano finalmente arrivate.
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