Capitolo 2 " Tantissime valigie da preparare"
Fuori scuola c'erano i loro genitori e i loro fratelli.
Madre Giulia: Ciao, tesoro! Andiamo a casa a preparare le valigie. Lina appena finisci bussa alla porta. Ti accompagno io alla fermata del taxi.
Giulia: Ma non ci accompagnate voi all'aeroporto?
Padre Giulia: No, abbiamo da lavorare e l'aeroporto è lontano.
Giulia Vabbè, andiamo! Ciao Lina a dopo!
Giulia e la sua famiglia andarono via. Lina rimase sola con la madre.
Madre Lina: Ti volevo dire una cosa...
Lina la guardo in modo interrogativo e lei continuò
Madre Lina: Mi mancherai.
Lina la guardò come se gli stesse dicendo di aver visto un sasso trasformarsi in fiore.
Lina: Davvero? Cioè seriamente?
Madre Lina: So di essere stata un po' dura.
Lina: Solo un po'?
Madre Lina: Hai ragione, sono stata molto dura. Mi dispiace. Ho dato il consenso che tu andassi per riflettere e migliorare. Quando tornerai io sarò cambiata. Dai adesso andiamo, o sennò farai tardi.
E si allontanarono chiaccherando e ridendo.
Giulia arrivò a casa. Non sapeva da cosa cominciare. Doveva sbrigarsi aveva solo tre ore per preparare tutto. Poi si doveva cambiare, mangiare e salutare tutti. Prese la prima valigia e iniziò a prendere i suoi vestiti e li mise dentro. Dopo mezz'ora ne aveva riempite due con solo i suoi abiti. Poi prese tutti i suoi amati libri e anche i suoi quaderni di disegno. Infine, dopo due ore e mezza, aveva preparato cinque valigie.
Bussò Lina, entrò in casa e mangiarono in silenzio un panino. Poi corsero a prendere i loro bagagli, salirono i macchina e tutt'e due rimasero completamente zitte. Nel tragitto le loro facce erano attaccate al finestrino. Cercarono di ricordare tutto quello che avevano vissuto a Roma, quella città che gli ha sempre regalato la sua bellezza e la sua meraviglia. Erano preoccupate, però di cose diverse. Giulia pensava a quel sentimento di paura che la stava invadendo. Sentiva qualcosa di oscuro, che a parole non sarebbe mai riuscita a spiegare. Perché provava questo? Eppure era la cosa che aveva sempre sognato. Doveva essere felice! Forse lo era. Infine si disse che era solo agitazione, e niente di più. Lina sentiva la libertà che le era sempre mancata. Stava andando a Buenos Aires. Solo la parola le metteva allegria. Roma le sarebbe mancata, però il desiderio che aveva di conoscere, era maggiore a tutta la nostalgia. Decise di cambiare il suo atteggiamento per diventare più solare e allegra. Da quel giorno capirono che i sogni potevano diventare veramente realtà.
Madre Giulia: Ragazze, siamo arrivate!
Portarono le valigie sul taxi.
Giulia: Mi mancherai tanto.
Madre Giulia: Anche tu. Ragazze comportatevi bene, studiate e chiamate appena arrivate.
Le abbracciò, salì in auto e scomparve secondi dopo. Le ragazze salirono sul taxi e si addormentarono. Stava per cominciare una grande avventura. Lo sapevano.
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