#11
Suonai il campanello. Dopo qualche minuto mi aprì una donna dal viso solcato da svariate rughe e i capelli castani tendenti al grigio: mia madre.
"Ciao mamma..."
"Katia!" Mi abbracciò forte e così rientrai in quella che era stata casa mia.
Mi sedetti sul vecchio divano blu ricamato, mia madre di fronte a me con le lacrime agli occhi.
"Scusami... non sarei dovuta andarmene in quel modo."
"Non importa più tesoro, l'importante è che ora tu sia qui."
Annuii.
"Hai fame tesoro? Sei stanca? Vuoi..."
"Tranquilla mamma, sto bene. Voglio solo andare in camera e risistemare le mie cose."
Salii le scale che conducevano al piano superiore, quanto tempo che non passavo più da quel corridoi pieno di ricordi della mia infanzia. La mia camera era rimasta tale e quale: disordinata. Gli scaffali stra colmi di libri e manga, i disegni appesi alle pareti, la scrivania ricolma di oggetti e i pupazzi sul mio letto, sopra al quale poggiai il borsone e ne estrassi il pupazzo di Jason. Rimisi al loro posto tutte le mie cose e infine mi distesi sul letto abbracciando l'orso che pareva uscito dal paese delle meraviglie.
Morfeo non si fece attendere accompagnato dalle calde lacrime.
*Sogno*
Una foresta.
In lontananza una figura correva, sembrava cercare qualcosa.
La figura era sporca di sangue e piangeva sangue dagli occhi neri e rossi, implorava che questa persona tornasse da lui. Chiamava un nome, ma quale fosse il nome non riuscivo ad udirlo.
*Fine sogno*
Mi svegliai in lacrime e con mia madre accanto.
"Katia, era solo un brutto sogno va tutto bene."
No, non andava tutto bene. C'era un motivo se avevo sognato proprio lui, proprio Ben.
Non volevo farla preoccupare, perciò annuii debolmente, ero tornata da nemmeno dieci ore e già la mia mente cercava di convincermi a tornare indietro.
Mia madre cercò più volte di chiedermi dove fossi stata per due anni e mezzo, ma tutte le volte la risposta era vaga.
Non mi fece tornare a scuola, disse che avrei studiato a casa. Sinceramente? Era meglio così, non volevo essere circondata da altre persone che non fossero Creepypasta, non posso più restare vicino alle persone comuni almeno, non più come prima.
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