Parlo a te, Grande Ghianda.
Tu che come un nonno
molte esperienze facesti.
Chiedo umilmente un po'
di conoscenza.

Tu, immenso come un
titano, sei longevo come
una stella.
Io, una formica effimera,
soltanto inchinarmi posso.

Tu vedesti lo sviluppo di
generazioni e ne
vedrai altre.
Anche dopo la Z e l'α
sarai qui ad osservare.

Tra le braccia porti la vita.
Tu, da buon nonno, offri
amore e riparo nella barba.
Le tue rigide carni i motori
non temono. Aspettare è sufficiente.

Dal basso ti guardo e pondero.
È l'intelletto antropo davvero inimitabile?
Sono i nostri 80 anni bastevoli?
Parlo a te, Grande Ghianda.
Donami un po' di conoscenza.