Capitolo 22

Non riuscivo a pensare, a parlare, a muovermi. Justin mi prese alla sprovvista e non seppi davvero cosa fare.

Continuammo per un po' finché non mi staccai, lo guardai non so, stranito? Scioccato? Felice? Non capivo bene cosa stessi provando.

"Oh mio Dio Shawn, scusami"

"Hey, tranquillo"

"No io devo andare, scusa ancora"

"Hey aspetta non--"

Prese le sue cose e se ne andò sbattendo la porta. 

Quel bacio, cosa significava? Perché l'ha fatto? Non capisco, Justin è mio amico e poi io non sono gay… giusto? Sono sempre stato con Alex, mi sono sempre piaciute le ragazze.

Potrei essere bisessuale? Possibile? Ma no dai… Justin l'avrà fatto per calmarmi, e poi sta con James, insomma. Non farti film mentali Shawn, non portano bene, specialmente in questo periodo.

Presi il telefono e chiamai più volte Justin, ma non rispose. Gli scrissi ma nulla, silenzio radio. Mi sta ignorando. Ma perché farlo, quel bacio non significa niente e lo sa, vero? Ma si che lo sa…

Dopo un po' chiamai anche James, ma disse che non lo sentiva da qualche ora. 

Iniziai a preoccuparmi davvero. Non può scomparire così all'improvviso. Ho bisogno di lui. Davvero…

Provai a richiamarlo un altro paio di volte ma nulla, perciò decisi di uscire e di cercarlo. 

Andai al chiosco e nulla, andai al suo appartamento e nulla, andai al pub e nulla.

Mi rimase un ultimo tentativo.

Arrivai in spiaggia dopo qualche minuto di camminata. E avevo ragione… eccolo lì, seduto in prossimità della battigia. 

La scena era davvero da fotografare. Il vento gli muoveva i capelli corvini, le onde che andavano a infrangersi sulla riva creavano un rumore davvero calmante. In lontananza dei gabbiani che spiccavano il volo verso l'orizzonte, proprio dove il sole stava iniziando ad immergersi. La luce rossastra colorava il mare facendolo sembrare caldo. 

Capisco perché sia venuto qui, davvero. Il mare è il nostro posto. A San Francisco era una meta fissa. Specialmente dopo il rifiuto dei genitori. 

Cominciai ad avvicinarmi sempre più

"Hey" dissi salutandolo

"Oh… Hey"

"Come stai?" Mi sedetti accanto a lui

"Non lo so… tu?"

"Per quanto possa, tutto bene"

"Senti Shawn davvero, io… scusa. È stato inopportuno e non avrei dovuto"

"Justin davvero va be--"

"No che non va bene, non avrei dovuto davvero"

"Hey, guardami negli occhi. Va tutto bene, davvero"

"Ne sei sicuro?"

"Si, sicuro"

"È solo che mi hai guardato strano"

"Non ero strano… solo che non me l'aspettavo. Mi hai colto di sorpresa"

"Anche me"

"Posso dirti una cosa però?"

Annuì

"È stato un bel bacio, a James è andata bene"

Rise mostrando le sue fossette.

"Già…"

Rimanemmo lì finché il sole non tramontò completamente. Era fin troppo rilassante.

Le onde colmarono il silenzio creato fra noi.

La spiaggia era abbastanza vuota. Nonostante la temperatura si sia alzata fa ancora troppo freddo per la spiaggia. Infatti ce ne andammo quando il sole, la nostra fonte di calore e luce, se ne andò nel mare, completando lo spettacolo che ci riservò.

Il viaggio fu abbastanza silenzioso. Nessuno dei due proferì parola. Mi è dispiaciuto. Justin è logorroico e per quanto mi dia fastidio a volte, mi fa piacere sentire la sua voce. Specialmente quando fa teoria sul ritorno di un personaggio importante di The 100.

Arrivato alla mia casata, lo abbracciai 

"Ci vediamo domani?" Chiese lui

"Certo!"

Rientrato in casa, mi sdraiai di nuovo sul letto. 

Continuavo ad avere un solo pensiero fisso e nonostante provassi in tutti i modi a pensare ad altro non ci riuscivo.

Quel bacio, quel bacio così tanto strano, improvvisato e inatteso, che tanto mi lasciò di stucco.

Penso mi sia piaciuto davvero...

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