Capitolo 15
"Avanti, fate un po' di spazio" disse mia madre portando a tavola l'ennesima portata
"Mamma, non ce n'è più di spazio" rispose il mio fratellino Max.
Era il giorno di Natale, la festa più attesa e amata dalla mia famiglia. Io non sono credente e i miei non vanno in chiesa più di tanto, però è una tradizione, il poter rivedere la famiglia, mangiare senza sensi di colpa, aprire i regali…
Justin era con noi, i suoi genitori non l'hanno chiamato neanche per dargli gli auguri, dice di stare bene, ma non penso proprio sia così. Grazie a lui non pensavo più ad Howard, abbiamo passato tutta la settimana a fare shopping sfrenato, anzi, aspettate, Justin l'ha fatto io ero il taxi, ma almeno ne ho approfittato per prendere gli ultimi regali.
Eravamo tutti a cena quando sulla TV apparse una donna, capelli castani e lunghi raccolti in una lunga coda di cavallo. Aveva gli occhi rossi e gonfi.
Sotto apparve la notizia:
'Professore universitario scomparso'
Presi il telecomando e alzai il volume
"Joey Howard, professore universitario di storia dell'arte al 'North Seattle College" è stato ufficialmente dichiarato scomparso lo scorso giovedì 19 dicembre. Con noi in collegamento la sorella Monika Howard, prego…"
"Salve ehm… vi prego, se doveste avere informazioni riguardanti mio fratello fatevi avanti. E se Joey stai ascoltando torna a casa, ti prego"
Quando si mise a piangere cambiai canale e guardai Justin il quale ricambiò lo sguardo preoccupato anche se cercò di nasconderlo.
"Hey, non è uno dei vostri insegnanti?" Chiese mio padre
"Ehm sì, abbiamo un corso con lui, tutto qui"
"Caspita, spero torni presto" aggiunse mia madre
"Ma ora mangiamo, sto morendo di fame" dissi cercando di distogliere l'attenzione, e così fu.
Dopo cena sia io che Justin andammo in camera mia e io ero visibilmente nervoso.
"Cerca di calmarti, così capiranno qualcosa"
"E come posso calmarmi?! Non riesco a calmarmi. Howard non tornerà a casa, e--e sua sorella non lo rivedrà mai più e--"
"Shawn senti, devi calmarti! Stai andando in panico e stai davvero avendo dei sensi di colpa per quel bastardo? Che ha rovinato sia te che Alex? Seriamente?"
"Non lo so, insomma si, ha fatto quelle cose e tutto però…"
" 'Però' nulla Shawn, ormai quello che è fatto è fatto, e se l'è meritato… devi calmarti, ci sono io e andrà tutto bene, ok?"
"Va bene"
Chiuso il discorso andammo a dormire. Ma non chiusi occhio per tutta la notte…
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