My other soulmate
Luka Couffaine aveva sempre creduto nell'esistenza dell'anima gemella, quella persona complementare che sarebbe stata in grado di farlo sentire completo.
Ma credeva anche che costei si fosse smarrita da qualche parte.
Erano chiamate "anime gemelle", quelle persone la cui relazione era indissolubile, legate per tutta la vita.
Era innamorato di una ragazza che non ricambiava, sebbene avesse sempre sperato che prima o poi anche lei potesse provare ciò che prova lui nei suoi confronti; anche dopo aver scoperto che quella ragazza in realtà era Ladybug ci aveva sperato, seppur sapesse che l'anima di Ladybug era unita a quella di Chat Noir fin dalla creazione dei Miraculous. Sass gli aveva raccontato che i portatori del Miraculous della creazione e della distruzione erano legati per sempre, ed aveva capito che Marinette e chiunque ci fosse sotto la maschera di Chat Noir erano anime gemelle, fatti l'uno per l'altra.
Se non era destino che lui fosse legato a lei gli bastava essere suo amico; o almeno, era ciò che credeva e ripeteva nella sua testa come una cantilena prima di un attacco akuma.
Essere il portatore del Miraculous del serpente aveva i suoi vantaggi, ma anche i suoi svantaggi: poteva cambiare o impedire, se necessario, situazioni che sarebbero accadute in un futuro prossimo. Ma doveva assistere a tali situazioni. Lui e solo lui sapeva cosa le persone passavano in caso di fallimento ed era suo compito riparare ai loro errori. Sia lui che Ladybug erano ottimi strateghi e combinando le loro idee riuscivano a vincere con un numero basso di utilizzi della Second Chance, ribaltando le sorti di una battaglia che senza il Miraculous del serpente poteva essere persa. Dava una seconda possibilità agli altri, eppure perché lui non poteva avere una seconda possibilità con la ragazza che amava? Non era la prima volta che si svegliava durante la notte in preda agli incubi: immagini di battaglie andate male che lui stesso cambiava in vittorie.
Quel giorno, Ladybug richiese il suo aiuto, ignorando il cuore che gli batteva frenetico nel petto e la sensazione di farfalle nello stomaco ogni volta che la vedeva – dopotutto era una situazione di emergenza – e si trasformò in Viperion, attivando il suo potere non appena raggiunse assieme all'eroina il luogo dell'attacco. Ladybug raccontò a Viperion il potere del loro nemico ed assieme elaborarono un piano, per poi dividersi per attaccarlo con l'aiuto di Chat Noir.
Per qualche minuto i tre riuscirono a tenere testa all'akumatizzato, ma un errore poteva sempre accadere; era sufficiente trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato ed era Ladybug a doverne subire le conseguenze: l'akuma trafisse la ragazza con la sua arma, facendola cadere a terra inerme.
Per qualche secondo il tempo sembrò fermarsi e la città si fece silenziosa, dato che molte persone assisterono in diretta alla battaglia per via delle troupe televisive che erano solite a circondarli. Viperion si sentiva come sott'acqua e non si accorse nemmeno di quando Chat Noir si lanciò contro il suo nemico per cercare di colpirlo con il suo Cataclisma.
Viperion soccorse Ladybug, ignorando la testa girare mentre guardava la ragazza che a malapena riusciva a tenere gli occhi aperti sorridergli. Come poteva sorridere in quel momento?
«Mi dispiace... Ho fallito...» sussurrò lei.
«Non parlare, devi risparmiare le energie. Guarirai, starai meglio Marinette, te lo prometto!»
Il ragazzo stava piangendo mentre cercava di tamponare la ferita inflittale dall'akuma, impegnato con un furioso Chat Noir. Le mani gli tremavano violentemente e provava un forte senso di nausea.
Aveva chiamato la ragazza con il suo nome da civile senza pensarci, ma solo più tardi incontrò il suo sguardo: non era arrabbiata o sconvolta, ma stava ancora sorridendo.
«Non mi meraviglia che tu lo sappia. Ho sempre provato ad essere attenta, a non rivelare la mia identità segreta per mantenere tutti al sicuro. Ma tra tutti gli altri portatori tu e Chat Noir siete le persone di cui mi fido al cento per cento.» esclamò, andando a sfiorargli una mano. «Non importa se fallisco, se mi metto in imbarazzo, se mi perdo d'animo. Tu sei sempre lì per me, così come ora... Se non fosse stato per te mi sarei persa per strada diverse volte, non solo durante le battaglie contro Papillon e Mayura. È anche grazie a te che ho capito molte cose.» La corvina non perse il suo sorriso, notando la sua vista farsi sfocata per le lacrime che le riempivano gli occhi azzurri. «Sia come Marinette che come Ladybug so di poter contare su di te. Vorrei solo avere un'altra possibilità...»
Il ragazzo sentiva le energie di Ladybug farsi sempre più fioche, i suoi occhi azzurri perdevano vitalità e la presa della mano che aveva iniziato a stringere come a cercare di tenerla a sé si indeboliva.
Scosse la testa ed abbracciò Ladybug, trattenendo i singhiozzi; subito afferrò il suo Miraculous e tirò indietro il serpente su di esso e chiamò la Second Chance, ritornando a quando Ladybug aveva appena finito di raccontare il piano d'attacco.
Non era mai stato così felice di tornare indietro di qualche minuto. Essere portatore del Miraculous del serpente significava dover portare il peso di correggere gli sbagli che potevano costare la vita delle persone, essere colui che si faceva carico della conoscenza dei segreti dei minuti successivi all'attivazione del suo potere. Ma, sopratutto, dare ad ognuno una seconda possibilità di vittoria.
Quasi non si accorse nemmeno dello sguardo confuso di Chat Noir mentre lo chiamava, ma notò subito quei meravigliosi occhi azzurri contornati dalla maschera rossa nuovamente pieni di vita.
«Ehi Viperion. Va tutto bene? Sembra che tu abbia appena visto un fantasma.» scherzò lei con un leggero sorriso.
Istintivamente la abbracciò, stringendola a sé e poggiando il viso nell'incavo del suo collo. Poter sentire nuovamente il suo calore, la sua voce, le sue energie scorrere all'interno del suo corpo minuto era davvero la cosa che più lo rendeva felice. Era salva.
«Che succede? Come mai reagisci così?»
«Nulla, sono solo sollevato. E dobbiamo cambiare una parte del piano.» aggiunse mentre si staccava da lei, leggermente imbarazzato. Non era professionale mischiare i sentimenti alle battaglie.
Subito spiegò cosa non aveva funzionato dell'idea precedente, senza entrare troppo nel dettagli, e con i due eroi elaborò un'altra via per vincere.
L'Akuma venne sconfitto dopo poco; Viperion fu costretto a ricorrere al suo potere speciale solo due volte e, per fortuna, nessuna di quelle due volte fu come la prima.
Fu veramente sconvolgente.
Liberata la farfalla il ragazzo restò un paio di minuti ad osservare Ladybug e Chat Noir parlare fra loro e, immediatamente, gli ritornò alla mente il fatto che entrambi erano destinati a stare assieme. Il piccolo sorriso che aveva sparì.
Restò in disparte, sedendosi sul bordo del tetto a suonare la sua lira, lasciando che me sue dita dessero vita ad una melodia; effettivamente non sapeva nemmeno lui cosa stava suonando, non prestava molta attenzione alle corde che le sue dita pizzicavano.
Quasi non si accorse nemmeno di Ladybug che si sedette accanto a lui, ma il suo leggero tocco sulla spalla servì per riportarlo alla realtà, interrompendo il fiume di note che gli sembravano sconnesse.
«Ehi, stai bene? Oggi sembri un po' giù. È successo qualcosa durante la missione?» chiese lei con tono dolce.
Il ragazzo sospirò. Se qualcosa andava storto solitamente se lo teneva per sé, ma i pensieri che gli attanagliavano la mente da quella mattina erano persistenti, in più sapeva che lei lo avrebbe ascoltato,esattamente come lui faceva con lei.
«Durante il primo tentativo di battere l'akuma sei rimasta gravemente ferita ed io mi sono sentito come se qualcosa mi stesse strappando un pezzo di me.» ammise con un tono di voce più basso del solito, continuando dopo un paio di secondi di pausa. Ricordarlo era fin troppo dura. «È davvero difficile osservare gli altri venire feriti o conoscere certe cose che non puoi rivelare a nessuno, perché ti fa sentire solo. So anche la tua identità, per esempio e so che tu lo sapevi. Mi chiedo solo perché tu non mi abbia tolto il Miraculous.»
La corvina si sistemò un ciuffo di capelli dietro l'orecchio, dondolando le gambe per un paio di volte prima di rispondere, schiarendosi la gola. «Non l'ho fatto perché tu sei l'unico in grado di usare il Miraculous del serpente. Ma sopratutto perché di te mi fido ciecamente.» aggiunse con voce ferma, convinta di ciò che stava dicendo. «Lo so che dover portare quotidianamente dei segreti è davvero difficile, sopratutto perché non puoi parlarne con nessuno, esattamente come hai detto tu, ma io sono qua se ti serve un'amica con cui parlare.»
Luka rimase immobile ad osservare il sorriso dell'eroina: gentile, dolce e comprensivo. Si ricordava ancora quando fu lei la prima a crollare davanti a lui dicendo che era stanca, e lui era rimasto lì ad ascoltarla. Lui si fidava di lei e lei si fidava di lui.
«Io conosco la tua identità segreta, e la conosco da un po'. E so anche che tu sapevi che ne ero a conoscenza.» ripeté, volendo approfondire questo argomento. Sapeva che per lei era una cosa importante, quindi voleva mettere le cose in chiaro.
«L'hai saputo durante lo scontro con l'akuma?»
Luka scosse la testa. «In realtà l'avevo capito da solo... C'erano certi tuoi comportamenti che si rispecchiavano sia in Marintte che in Ladybug, ma solo durante uno scontro contro un akuma ne ho avuto piena conferma. E sono rimasto meravigliato del fatto che tu abbia continuato a farmi essere Viperion. Dopotutto sei in pericolo perché io ho scelto di essere egoista e tenere questo privilegio per me.»
Sapeva che nemmeno Chat Noir era a conoscenza dell'identità di Ladybug, nemmeno dopo tutto quel tempo passato al suo fianco come partner di battaglia; Marinette aveva fatto quella scelta non perché non si fidava del suo partner, ma perché voleva tenerlo al sicuro, e lui lo aveva accettato.
«Di te mi fido al cento per cento, Luka, così come di Chat Noir. Sei un partner ed un amico meraviglioso. Non importa se fallisco, se mi metto in imbarazzo, se mi perdo d'animo. Tu sei sempre lì per me. Se non fosse stato per te mi sarei persa per strada diverse volte, non solo durante le battaglie contro Papillon e Mayura. È anche grazie a te che ho capito molte cose.» La ragazza gli prese la mano, stringendogliela leggermente, sorridendo. «Sia come Marinette che come Ladybug so di poter contare su di te.»
Viperion si voltò verso di lei con gli occhi sbarrati. Era impossibile che lei ricordasse ciò che aveva riavvolto con il suo potere, quindi com'era possibile che avesse usato le stesse parole?
«Ma tu e Chat Noir siete partner da più tempo. Lo Yin non può esistere senza lo Yang, così come il Miraculous della creazione e quello della distruzione si completano a vicenda.»
Fu la volta di Ladybug a guardarlo confusa. «Credi davvero che io e Chat Noir siamo una coppia?»
«Sì. No! Cioè... Intendo dire che siete destinati a stare assieme...»
«Come anime gemelle?» esclamò lei, finendo la frase per lui. Aveva sentito quella frase fin troppe volte.
Luka annuì, deglutendo. Non credeva di sentirsi così nervoso a parlare di quell'argomento con Marinette; anche se dopotutto lei era la ragazza di cui era innamorato fin dalla prima volta che l'aveva vista, ma sapeva come stavano le cose.
Eppure non si aspettava nemmeno di sentirla ridere divertita. Forse aveva detto qualcosa di stupido?
«Io e Chat Noir non siamo partner di vita. Voglio dire, siamo grandi amici e compagni di squadra, ma nulla di più.» Spiegò guardando poi davanti a sé e dondolando leggermente le gambe. «Sai, ho parlato con il mio kwami di questa cosa. Delle anime gemelle, intendo, e lei mi ha spiegato un po' di cose a riguardo. Molte persone seguono l'ideologia di Platone descritta nel Simposio, secondo il quale all'origine dei tempi gli esseri umani non erano suddivisi per genere, e ciascuno di essi aveva quattro braccia, quattro gambe e due teste, ma vennero suddivisi dagli dèi per punire la loro insolenza, creando da ogni essere umano primordiale un uomo ed una donna. Come conseguenza, ogni essere umano cerca di ritrovare la propria iniziale completezza cercando la propria metà perduta. Insomma, due persone che sono destinate a stare assieme, due corpi ed un'anima.»
Luka restò ad ascoltarla interessato. Conosceva il mito del Simposio, ma poteva restare a sentir parlare Marinette per ore ed ore!
«Invece, molti altri credono che non esista una sola anima gemella, ma che una persona possa avere più anime gemelle. Le nostre anime non sono divise a metà e quando durante la nostra vita incontriamo altre persone, quest'ultime ci insegnano sempre qualcosa, ci fanno sentire bene ma ci possono anche far star male. Questo perché ogni legame che stringiamo è importante e ci aiuta a crescere. Non per forza tutte le nostre anime gemelle devono diventare amanti o compagni di vita. Possono essere, amici, colleghi, parenti e sì, a volte anche amanti o partner», continuò a spiegare, annuendo anche per ricordare ciò che le aveva detto il suo kwami. «Essere consapevoli dei diversi tipi di relazione che si possono instaurare con un'anima gemella può aiutarci a vivere pienamente questo rapporto e sviluppare connessioni più profonde.»
«E quante anime gemelle esistono?» chiese Viperion incuriosito.
Ladybug sorrise. «Sono principalmente quattro. Le anime gemelle delle vite passate, quando al primo sguardo sai già che quella persona farà per sempre parte della tua vita, in un modo o nell'altro, sopratutto vale per i rapporti di amicizia, dove ci si aiuta a credere in noi stessi, ci si sente al sicuro in compagnia con l'altro. Le anime gemelle karmiche, si tratta di relazioni ancora più profonde, a volte dolorose. Le fiamme gemelle sono quel tipo di persone con cui si ha una delle esperienze più belle che si possa vivere; sono incontri rari ma bellissimi e insieme a loro hai la netta sensazione di un'anima sola in due corpi diversi, ti troverai in completa affinità di pensiero, emozioni e sensazioni. Quando sei insieme ad una di queste persone senti un senso di interezza e totalità.»
Viperion notò Ladybug sorridere. Molto probabilmente perché stava sorridendo anche lui e, sicuramente, era anche arrossito. Si sentiva esattamente così con lei: in completa affinità, per usare le sue stesse parole.
«Ed infine vi sono le anime gemelle curative, sono quelle persone che ti offrono le lezioni di vita più importanti, ti aiutano a guardarti dentro per trovare le risorse e le forze per uscire dalle situazioni difficili. Arrivano nella tua vita esattamente quando hai bisogno di imparare ciò che hanno da insegnarti. Ti aiutano a scoprire come andare avanti nelle situazioni, ma di solito il rapporto con loro esiste solo fino a quando gli scopi sono realizzati», aggiunse alzando le spalle.
Viperion sorrise, «Allora chissà che tipo di anima gemella sono io.»
«Non preoccuparti, so perfettamente in quale categoria rientri», ribatté lei, ridacchiando a sua volta.
Non aveva mai sentito dell'esistenza di più anime gemelle. Dopotutto lui aveva sempre creduto che avere un'anima gemella fosse quella cosa che rendeva unica una persona agli occhi del proprio partner; sebbene lui sosteneva che ciò che rendeva unica una persona era la melodia che essa era in grado di creare.
Ma ora gli era tutto più chiaro: una persona non emanava una sola melodia, quando era in compagnia di altri le note cambiavano, adattandosi ad essa; se il legame con l'altro funzionava allora la melodia avrebbe seguito una scala perfetta di note, ma se avveniva il contrario ciò che si creava era solo un insieme confusionario di note messe a casaccio, e ne aveva viste molte di relazioni interrompersi per questo.
Forse poteva trasmettere questo suo modo di vedere le melodie con la questione delle anime gemelle: era inequivocabile che la melodia che sentiva quando Ladybug e Chat Noir erano insieme era ritmica, come se entrambi fossero sulla stessa lunghezza d'onda; eppure non era mai stato attento alla melodia che lui stesso componeva con Marinette.
Si era sempre concentrato sulla sua canzone, la canzone di Marinette, per poter anche solo soffermarsi su cosa insieme riuscivano a creare.
E lei sembrava averlo capito.
Lo aveva già capito diverso tempo prima che la melodia di Ladybug risuonava in maniera fin troppo simile a quella di Marinette, ma come aveva sempre affermato lei: conoscere le identità segrete degli altri eroi era pericoloso e lui stesso non poteva permettere di darle ulteriori preoccupazioni, sebbene lei stessa avesse affermato che si fidava di lui.
«Non ti chiederò di restituirmi il Miraculous per sempre perché so che il mio segreto con te è al sicuro e perché tu sei l'unico adatto ad essere il portatore del Miraculous del serpente, il potere della seconda possibilità.» sorrise Ladybug, tendendogli la mano.
Viperion la guardò, per poi spostare lo sguardo sui suoi occhi cerulei, ridacchiando. «In realtà non vuoi cercare un altro portatore perché sei pigra», esclamò scherzando.
Fu la volta della ragazza ridere. «Beccata!»
Il corvino le sorrise di rimando, intrecciando le dita alle sue, lasciando che si avvicinasse a lui e poggiasse la testa sulla sua spalla.
Luka Couffaine aveva sempre creduto nell'esistenza dell'anima gemella, quella persona complementare che sarebbe stata in grado di farlo sentire completo.
Grazie a Marinette, però, aveva capito che tutte le persone che facevano parte della sua vita erano parte di sé, della sua crescita come persona ed erano importanti in egual modo, che fosse in senso positivo o in senso negativo.
Ma Marinette era quella persona che lo aveva aiutato ad aprire gli occhi. Ancora una volta.
Lei era quel tipo di anima gemella che più gli aveva dato, ora stava a lui darle una seconda possibilità e renderla felice.
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Caspita, è da secoli che non mi faccio viva su Wattpad, ma l'amore per Miraculous non è sbiadito, anzi, più andiamo avanti con le stagioni più mi piace!
E la Lukanette merita molto di più che il trattamento che ha ricevuto nel Canon GRRR
Plus, Fun Fact: questa fic è stata scritta ben prima della messa in onda di Wishmaker, quindi è per questo che i fatti sono un pelo diversi dalla serie originale.
In più è una fanfiction, gli avvenimenti sono di base diversi dal canon 👁👄👁
Ma torniamo all'argomento principale.
Come scritto nella descrizione della storia, scrissi questo racconto nel 2021 per la Fanzine dedicata alla Lukanette, alla quale hanno partecipato tantissimi artisti super talentuosi e conosciuti praticamente in tutto il fandom di Miraculous, ed il cui guadagno si devolverà tutto in beneficenza.
Al giorno d'oggi (maggio 2022) gli ordini e le spedizioni al pubblico sono chiuse, ma sono rimasti dei leftover! Se siete curiosi potete tenere d'occhio o contattare gli admin sui vari profili social:
- Twitter: Lukanette_Zine
- Instagram: lukanettefanzine
- Tumblr: youarethemusicinme-lukanette
Credo di aver detto tutto. Per altro ci sono aperti i miei DM ed i social della Fanzine
Alla prossima! 🍷
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