Chapter 9

Cyrine P.o.v
E adesso che faccio?! Avanzavo avanti e Piton si avvicinava ,il mio cuore batteva a mille e sudavo freddo.
Non sapevo che fare, continuavo a far girare quei pochi neuroni che avevo nella mente per trovare un'idea e scamparmela ,fino a quando: alzai gli occhi e vidi che ormai eravamo già molto vicini.

Un sonoro gulp partì dalla mia bocca e andai dritta nella mia strada senza fare caso all'uomo che mi passava accanto. All'improvviso lui mi prese il braccio sinistro ed ero completamente terrorizzata. Cercai di liberare la presa ma fu tutto inutile, non volevo guardarlo ma sentivo i suoi occhi puntati dritti su di me

"Che bello il regalo che le ha fatto il signor. Crawley"

Si stava riferendo alla sciarpa, mi girai e stava sogghignando , ok era arrabbiato, mi parlava in terza persona,dal tono, dallo sguardo...dovrei essere io arrabbiata non lui.

"É il tuo nuovo ragazzo vero?!"

A quella domanda/sclerazione , ero confusa, era di nuovo geloso?! Ritorna in te Cyrine

"Non posso uscire con un amico, professore?"

Risposi infastidita, lui mi guardò malissimo

"Un amico che hai saputo della sua esistenza solo oggi e che ti ha dato pure una sciarpa...sì certo come no...normale tra amici"

Alzò gli occhi al cielo, ok questo è troppo,

"Come se fosse normale che una sua studentessa era già pronta per essere scopata da lei sotto gli occhi della propria ragazza"

Dopo questa risposta, Piton non disse nulla, non sapeva che dire, dal suo sguardo provava dispiacere ,allentò la presa prese la mia mano la strinse e stava per aprire bocca.

"Io-..."

"Cyrine! Eccoti! Andiamo! Ho beccato due piccioncini nei bagni!"

Ci girammo entrambi ed era Neville insieme a due primini della nostra casata. Approfittai della situazione, sfilai il braccio dalla mano del potion master.

"Professore,dovrei andare, buonanotte"

Dissi con tono normale e mi girai verso Neville senza degnare sguardo a Severus.

"Grazie per avermi salvato! Pensava fossi una primina."

Bugia inventata all'ultimo momento, sicuramente ci crederà.

"Di nulla! Dai adesso torniamo al dormitorio"

Non so se essere grata di essere stata salvata da Neville oppure essere arrabbiata con lui perché volevo sapere cosa stava dicendo Piton.

Severus P.o.v
Ieri~
Ero nei sotterranei per i fatti miei finché non sentii qualcuno bussare alla porta, pensai fosse Cyrine.

"Avanti"

Entro la Parkinson con alcuni libri, una domanda mi spuntò subito in mente...che ci fa qui?

"Signorina Parkinson che ci fa qui?"

"Avrei bisogno di aiuto con alcuni paragrafi, non ho capito , gli altri non possono aiutarmi"

"Si sieda"

Indicai la poltrona davanti alla mia e iniziai a spiegare. Però dopo che avevamo finito, lei allentò la cravatta e sbottonò i primi 3 bottoni della sua camicia facendo intravedere di proposito il suo petto ben contenuto.

"Professore,ho caldo"

Mi si avvicinò man mano, non reagì perché volevo vedere dove voleva parare .I suoi atteggiamenti non m interessavano per niente anzi mi disgustavano.

"Spero che con quello che sto facendo, possa salvarmi la media delle materie"

Stava pensando piuttosto rumorosamente, usare Legimes si sarebbe definito inutile,alzai il sopracciglio per quanto fosse stupida ma nel vero senso della parola. Ero pronto ad alzarmi ed arrabbiarmi con lei. Ma tutto fu interrotto dal rumore di una porta aperta e una ragazza che era dietro era rimasta pietrificata: Cyrine era lì ferma, non stava dicendo nulla , i suoi occhi stavano diventando lucidi e le prime lacrime scendevano dalle sue guance. Si scusò per essersi intromessa e andò via.

Non doveva essere lì...tutto...MA LEI NON DOVEVA ESSERE LÌ!
Presi le spalle della studentessa la spinsi di dietro , mi alzai e andai verso di lei.

"Tu ora sei sospesa per un mese, ringrazia il cielo che io non ti abbia espulsa, ora sparisci!"

La ragazza raccolse le sue cose e scappò via dalla paura. Ero arrabbiato
e triste con me stesso per ciò che era successo, avrei voluto andare adesso da lei e spiegarle ma pensai che sarebbe stato tutto inutile, avrei solo peggiorato le cose.

Mi sentivo soffocare , sbottonai il frack coat e per rilassarmi i nervi presi una vecchia amica: una bottiglia di whisky incendiario. Avevo "diciamo" smesso di bere dalla fine della guerra...a quanto pare ho riiniziato di nuovo. Ero seduto sulla poltrona e ormai ero arrivato a finire la seconda bottiglia, andai dritto a letto ero troppo stanco e stressato.

Il giorno seguente , presi una pozione anti-sbornia perché la testa mi faceva male per via di ieri. Non avevo lezioni con lei e durante la giornata non la vidi da nessuna parte...che sia rimasta a letto? Durante la colazione la guardavo aspettavo che lei si voltasse ma non si girava , si copriva la faccia con i suoi capelli e uscì piuttosto in anticipo, dava fastidio che eravamo nello stesso luogo? Lei era arrabbiata per colpa mia...il giornale che avevo in mano lo strinsi violentemente, che diventò stropicciato.

Durante le lezioni toglievo una marea di punti per il minimo errore, dovevo distrarmi con qualcosa, avevo la mia solita maschera da persona cinica ma stavo male interiormente.
Era quasi ora di cena ed ero nel mio nuovo ufficio per riflettere per l'accaduto e come fare pace con lei,mi alzai e decisi solo di parlarle dopo cena.

Era in ritardo...dov'era? Suo cugino era lì, mangiavo il mio pasto poi vidi entrare due ragazzi: un ragazzo che parlava con una certa ragazza dai occhi verdi che non smetteva di sorridere e lo stesso vale per lui...Cyrine si è già trovato un nuovo ragazzo?! Ok calma, è solo un suo amico, non è nessuno, lei non è quel tipo di ragazza che dopo una lite stupida si trova un'altro, non è così stupida...fatto sta che non mi piaceva per nulla che un'altro ragazzo la faceva sorridere...per niente.

Li fissavo malissimo da quando erano entrati, la rossa mi vide e lo disse alla Grey ma non reagì. Cyrine non capisci che vorrei lanciarlo un avada kedavra da un momento all'altro a quello?!

Ritornai al mio ufficio e camminavo avanti e indietro, non smettevo di pensare a ciò che è successo a cena. Altro che dispiacere provavo solo rabbia. Decisi di ritornare nelle mie stanze e passare la notte a bere...di nuovo. Era l'unica soddisfazione temporanea che mi dava la vita, prendere la prima prostituta di diagon Alley...non ci penso nemmeno...ho smesso da mesi con tali atti.

Durante il mio cammino, vidi una minuta ragazza con una sciarpa attorno al suo collo che stava camminando al verso opposto al mio.
Era Cyrine, quando i nostri occhi s'incontrarono lei balzó e cambio sguardo da tutt'altra parte. Non sopporto che lei non mi guardi.
Quando passammo vicini senti un forte odore di colonia maschile provenire da quella sciarpa e capii che era di quel ragazzo di nome Nathan ( mi sono informato prima in ufficio).

Ero convinto che stessero insieme , la presi per il polso per chiedere spiegazioni. Finalmente mi guardò ma con odio e tristezza ma ero cieco dalla rabbia e cercavo con il mio solito orgoglio no-stop di avere ragione ma alla fine , in questa storia era lei quella innocente ed il colpevole ero io..., dopo quella frase detta da Cyrine, la mia rabbia svanì, lei che mi guardava in richiesta di risposte per l' accaduto che io stavo per dare. Un litigio che rimase stand by , perché Paciock interruppe la "conversazione" e lei andò via ,senza degnarmi di sguardo.

Nelle mie stanze passai la nottata a bere il whisky incendiario, come ieri. Ubriaco fradicio andai a letto tardi.

Solita pozione anti-sbornia, solita routine , soliti studenti e Cyrine che non mi segnava di sguardo, mi evitava...per un litigio del genere ci stavo veramente male...
Ormai era l'ultima lezione prima di cena e la classe era quella della Grey e decisi una volta per tutte di spiegarle la verità, durante la lezione passavo per la stanza sopratutto dalla sua parte ma come negli ultimi giorni era concentrata alla sua pozione e non mi guardava. Lasciai stare e andai a gironzolare per vedere gli altri.
Fini per ultima e approfittai della situazione, stava per uscire ma chiusi subito la porta e andai verso di lei, come quel giorno quando chiedevo se fosse stata lei la mia salvatrice...
Andai verso di lei con aria austera non smetteva di delirare e dirmi di aprire la porta, appoggiai la mia mano violentemente contro la porta vicino alla sua testa e li non disse più nulla: solo i nostri respiri si sentivano i nostri battiti, come all'inizio solo io e lei...

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