Chapter 10
Cyrine P.o.v
A letto non smettevo di pensare a cosa volesse dire Severus di conseguenza andai a letto molto tardi. Ero abbastanza assonnata anzi lo ero, andai in bagno e mi sciacquai la faccia con acqua fredda per svegliarmi. Le altre due erano già andate a fare colazione e io dovevo sbrigarmi a prepararmi.
Mangiavo il mio pasto ed ero di spalle al grande tavolo dei professori, le due ragazze mi guardavano preoccupate.
"Da quanto va avanti questo litigio?"
Chiese Hermione
"Da giorni. Non si parlano"
Disse Ginny
"Ragazze possiamo parlare di altro per favore!"
Dissi scocciata, non volevo rovinarmi la giornata di prima mattina. Chiederò scusa e io uscì per prima, volevo stare da sola e ormai mancava poco all'inizio delle lezioni.
Passarono piuttosto velocemente, ormai mancavano solo due lezioni : Erbologia e Pozioni. Sospirai per quest'ultima materia.
"Cyrine!"
Qualcuno stava urlando il mio nome da dietro mi girai e c'era Nathan, la sua presenza rallegro un pochino la giornata.
"Ciao Nathan, riguardo alla sciarpa, te la ridó dopo, va bene?"
"Non preoccuparti, puoi ridarmela quando vuoi basta che non passano decenni!"
Ridemmo entrambi poi notai che il ragazzo si stava toccando piuttosto frequentemente le mani, mi guardava ad intervalli e le sue guance vedevo diventare rosse.
"Cyrine...mi chiedevo se...tu...potessi essere la mia dama per il ballo di Natale..."
Fui piuttosto sorpresa e non sapevo che cosa rispondere, se dire di sì oppure no.
"Certo con piacere!"
Sorrisi, accettai solo perché non volevo essere la terza incomoda per le due ragazze passare la serata fra amici. Ci salutammo e ognuno per le proprie strade.
Erbologia finita e mancava solo purtroppo l'ora di Pozioni. Dovevamo fare pratica con una pozione e come sempre c'è stato Neville a far esplodere la sua di pozione. Severus mi passava sempre accanto, mi dava fastidio non solo per quella storia ma anche perché volevo concentrarmi sulla pozione. Finì per ultima e stavo per uscire dall'aula per andare a cena, finché non chiuse la porta.
"Professore mi apra la porta per favore, devo andare"
Non volevo girarmi,non volevo vederlo,non mi ascoltava allora presi tutti il coraggio che avevo in me e mi girai e dissi:
"Mi apra la porta, professore, dovrei vedermi con le mie amic-"
BAM!
Sbatte la mano contro la porta che ho dietro di me molto fortemente ,vicino alla mia faccia il che mi fece tacere.
Ne ero intimorita lo ammetto, non sapevo che fare avevo paura. Guardavo tutto eccetto i suoi occhi.
"Cyrine..."
Non dissi nulla ero immobile alla mia posizione.
"Per favore guardami!"
Piton alzò la voce con tono imperativo e una leggera sfumatura di malinconia, lo guardai subito, i suoi occhi affranti a fissare i miei, lui che mi teneva le mani.
Non sopportavo vederlo triste ma ero ancora arrabbiata con lui. La sua stretta al polso si allentò e inizió ad accarezzare la mia mano con il suo pollice,stava per dire qualcosa il potion master.
"Non mi aspetto che tu mi possa credere al primo momento, nonostante ciò ti voglio spiegare ciò che è successo quel giorno..."
Mi raccontò di cosa aveva fatto la Pancy, sinceramente avrei voluto già strapparle quei suoi capelli...beh volevo già farlo dall'inizio.
"Quindi, ecco...questo è quello che è successo. Io amo solo te Cyrine, ti chiedo perdono per quello che ho fatto mi sono comportato come un'idiota."
Di solito lui fa tante storie per non ammettere che ha torto, sono senza parole dalle sue scuse, le sentivo nel mio cuore che erano sincere.
SLAP
Gli diedi uno schiaffo,che neanche ci ho messo tutta la mia forza. Lui giró la testa seguendo la scia del gesto, si fermò e guardò per terra.
"Me lo merito ,è colpa mia se siamo in questa situazione"
"LA SMETTI DI DARTI COLPE INESISTENTI,LA VERA COLPEVOLE È PANCY NON TU!!! Questo è per ciò che è successo quella sera"
Presi il colletto del suo frack coat e con non so quale forza lo tirai verso di me e lo baciai. Mi staccai da lui ed era sconvolto dal gesto che avevo fatto. Sorrisi.
"Questo è perché mi sei mancato tantissimo Severus!"
Lo abbracciai di scatto e anche lui fece il contrario.
"Anche tu, mi sei mancata tantissimo,non riuscivo a sopportare che tu non mi abbia guardato in questi giorni , quando m'ignoravi..."
"Shhh,è finita ti ho già perdonato"
Quell abbraccio duro per alcuni minuti e avevo la mia sul suo petto e sentivo il battito del suo cuore. Mi prese delicatamente il mento e mi baciò.
Severus P.o.v
Quello schiaffo, beh me lo meritavo ma il bacio... proprio no, mi ha colto alla sprovvista. Mi sono mancate le sue calde e soffici labbra sulle mie.
Questa ragazza è piena di sorprese pensai fra me e me, poi mi abbracciò il che mi fece scappare un sorriso e ricambiai subito. Mi perdonó per quello che era successo, sentivo il mio cuore più leggero,però avevo bisogno ancora di una cosa: la staccai lentamente ,presi il suo mento, e la baciai.
Avevo bisogno di lei...
Avevo le mani appoggiate ai suoi fianchi, lei alle mie spalle. Durò piuttosto a lungo la concezione del tempo penso che l'avevano perso entrambi ma ciò non c'importava. Mi sono mancati i suoi sorrisi, lei che mi fissava con i suoi bellissimi occhi verdi, tutto mi è mancato di lei.
Aveva bisogno di respirare, certo io ero un uomo adulto lei ancora una ragazza abbiamo dei tempi di resistenza piuttosto differenti, mi staccai adagio la minuta ragazza da me però la tenevo ancora fra le mie braccia permettendola di riprendere fiato.
"Scusami..."
"Per che cosa?"
"Lo schiaffo, scusami se ti ho lasciato il segno"
"Beh me lo meritavo"
"Se lo meritava di più quella vipera non tu, perdonami lo stesso"
Girava i pollici e ed era col capo abbassato, era triste e imbarazzata, la ragazza che fino a poco fa mi aveva dato un ceffone adesso è imbarazzata?
Sbuffai e la strinsi dolcemente verso di me baciandole Il capo.
"Cyrine, non pensiamoci più va bene?"
Accennò con la testa e appoggio la sua faccia al mio petto.
Cyrine P.o.v
Il suo profumo, i suoi atteggiamenti così gentili e romantici, mi fanno diventare rossa dall imbarazzo!!!
"Secondo te siamo ancora in tempo per la cena?"
"Penso di sì."
Rispose il preside.
"Andiamo!"
Con questa esclamazione, mi strinse la mano e uscimmo fuori dalla stanza. Mi stava letteralmente trascinando ma non stavamo andando verso la sala grande bensì al suo ufficio.
Chiamó un elfo per prepararci la cena e mangiammo lì. La sua prima domanda fu.
"Cyrine, quindi, con chi andrai al ballo di Natale?"
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