~ Storia ad OC "L'ultimo rintocco" ~
LudovicaMaccari numero due~
Nome: Hiro ( 寛 ).
Nonostante sia un nome da uomo pensa che le doni molto.
Cognome: Katashi ( 堅 )
Età: 16 anni e mezzo.
Compleanno: 31 Maggio.
Tipo di Kagune:
Hiro possiede un Bikaku dalle sfumature piuttosto confusionarie: la base è di un violetto alquanto scuro, mentre, in secondo piano, delle macchie arancioni, azzurre e rosse si mischiano insieme dando vita a colori sgargianti; la punta del Kagune ha la forma di un due di picche.
Il suo stile di combattimento si concentra nell'uso combinato del Kagune e i suoi arti.
Spesso lo avvolge attorno ad una gamba e colpisce i suoi avversari prima con un calcio stordente e poi con il Bikaku, con il quale infligge i danni più potenti e difficili da rigenerare.
Conosce molto bene dove colpire.
A volte, però più raramente, lo avvolge attorno ad un braccio, ma solo per bloccarlo, mirare per bene i nemici, irrigidirlo e "tirarlo" contro i nemici come fosse una lancia.
Rango: A+ (quasi S).
Organizzazione: Fa parte dei Pierrot.
Vuole entrare in Rebirth?: No, rimarrà fedele ai Pierrot e ad Uta per il resto dei suoi giorni.
Carattere:
Hiro può sembrare una ragazza solare e divertita da tutto e tutti, ma il perenne sorriso che porta stampato sul volto nasconde una personalità malata e puramente metodica.
Sa bene come facilitarsi la vita e non esita a farlo, se ce n'è bisogno.
Un'altra testimonianza della sua natura (nascosta a tutti se non ad Uta) è il suo amore per i giochi d'azzardo o di strategia.
È una vera e propria professionista a Poker.
Ha una lingua tagliente e la risposta sempre pronta.
Nei combattimenti punta soprattutto al divertimento, quindi è molto felice quando viene coinvolta nelle missioni dell'organizzazione e può fare leva sul suo aspetto innocuo per far abbassare la guardia ai nemici o attirare bersagli.
Come ultima cosa, ma non per importanza, ha una malsana attrazione per il dolore.
Dopo ciò che ha segnato il suo passato ha iniziato nutrire questo irresistibile interesse senza neanche accorgersene.
Va alla ricerca di avversari potentissimi proprio per poter provare nuovi tipi di dolore... e ovviamente di divertimento.
Per quanto riguarda l'amore probabilmente non direbbe mai un chiaro "Ti amo", ma lo lascerebbe intendere, per il semplice fatto che ama giocare con i sentimenti degli altri.
Aspetto Fisico:
Hiro ha una corporatura molto esile: è magrolina e bassissima, con dei grandi occhi chiari e dolci lineamenti del viso.
Indossa sempre una specie di giacca bianco sporco con dei bottoni colorati e un foulard a scacchi, mentre, sotto il capo superiore, porta dei pantaloncini corti dello stesso colore che spesso non si vedono.
Indossa anche delle parigine bianche, con delle cinte svolazzanti.
Soprannome: "Joy".
Maschera:
Storia:
Hiro è rimasta orfana da molto piccola.
Il luogo in cui ha da sempre vissuto è stato l'orfanotrofio comunale.
Non si è mai chiesta chi fossero i suoi genitori, né se avessero avuto un motivo reale per abbandonarla. Semplicemente, è sicura che non potrebbe mai perdonarli.
Probabilmente ucciderebbe entrambi, se solo conoscesse (o volesse conoscere) la loro identità.
È sempre stata una ragazzina solare, cosa che probabilmente impressionò Uta, quando la vide.
A circa quattordici anni fu adottata dai Pierrot, accordati con i padroni dell'orfanotrofio, che la resero immensamente felice.
Considerò sempre Uta come un "fratellone" (infatti si rivolge a lui come "Onii-chan~") e credette fermamente nel suo giuramento di proteggerla, sempre e comunque.
Peccato che non ci riuscì.
A distanza di un anno il ricordo di quell'avvenimento la fa ancora rabbrividire.
Era mezzanotte.
I Pierrot avevano adocchiato un bersaglio piuttosto importante: un Ghoul di classe A+ che si era rifugiato in un maneggio abbandonato con la sua banda, che terrorizzava il distretto.
L'obiettivo dei Pierrot era quello di sterminare la banda e rivendicarne l'annientamento, per dimostrare la forza dell'organizzazione e ricavare nuovi incarichi.
Peccato che qualcuno doveva aver avvertito la gang dell'operazione, perché la vera sorpresa la organizzarono loro.
Come stabilito la squadra di Uta fece irruzione nel maneggio, ma le travi del soffitto caddero sotto i colpi dei Kagune dei membri della banda.
I Pierrot furono completamente ricoperti dalle travi, ma solo Hiro riuscì a strisciare fuori, seppur malconcia.
Prima che i suoi compagni riuscissero a liberarsi, lei fu presa dal capo avversario e portata via. In un luogo orrendo.
Fu rinchiusa in uno scantinato per giorni e giorni, incatenata ad una sedia e torturata fino allo sfinimento.
Quando i Pierrot la liberarono fecero sì che i membri della banda (e soprattutto il capo) patissero una morte lenta e dolorosa e che Hiro fosse soddisfatta completamente nel vederli soffrire.
Uta, nei giorni seguenti, si concentrò completamente su di lei, scusandosi in ogni modo possibile per non essere riuscito a mantenere la sua promessa.
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