~ OC HackerLog 2600 ~
nxvelious Finito il segretario di Veronica-
Vedo di fare anche il membro degli Anonymous--
⢠Nome: Arata, dal significato di "fresco, nuovo".
Ha la testa fin troppo impegnata su altro, come le sue responsabilità e il suo lavoro, per riflettere su quanto il proprio nome gli piaccia o gli doni; nel profondo, però, vorrebbe indubbiamente portare fede a quel nome e al suo forte significato.
â Cognome: Arai, ben simile nel suono al suo nome. In fondo suona bene, no?
Arata Arai.
Se solo potesse mettere da parte un attimo il suo lavoro, forse si accorgerebbe di quante piccole cose ci siano nella sua esistenza, anche banali come questa, troppo belle a modo loro per lasciarlo continuare a vedere solo negatività e stress nella sua vita.
⢠Nazionalità : à giapponese, particolarmente attaccato alla storia che fa parte del suo paese.
Ha sempre amato le leggende e le storie relative alla sua cultura, non può nasconderlo, ma ciò non lo ferma dal trovare punti negativi anche in questo. Potremmo dire che farlo sia uno dei suoi talenti.
â Età : Ha 19 anni. Si considera un uomo già maturo e formato; dal suo punto di vista, tutta l'ansia e la pressione a cui è da sempre sottoposto lo hanno fatto maturare fino a dimostrare qualche anno in più rispetto alla sua reale età . Su questo aspetto non vuole sentire "ma" da nessuno in nessun caso.
Si potrebbe dire piuttosto sensibile sul fattore età , in un modo ben più che curioso.
⢠Gruppo: Fa parte della Lizard Squad.
Il perché sia finito a far parte di un gruppo del genere... è tristemente semplice, forse a livelli tanto alti da risultare buffo. Non che diverta anche Arata a ripensarci, ovviamente. L'autoironia è sempre stata una delle sue doti mancanti.
Arata, in precedenza, non aveva nulla a che fare con gli Hacker delle diverse associazioni, né con la tecnologia di cui queste facevano uso. Era un semplice impiegato d'ufficio, ma non per questo meno ansioso e represso nei comportamenti, caricato di lavoro come un mulo dal suo capo.
Fu per uno scatto d'ira, incontrollabile perché trattenuto da tempo, dopo uno dei tanti abusi da parte di colleghi maggiori o lo stesso direttore, che spinse letteralmente a terra la scrivania, facendo volare penne e fogli, prima di prendere molti di quest'ultimi e spingerli a forza nel trita documenti.
Inutile dire che fu licenziato seduta stante.
Così si ritrovò disoccupato, per strada a causa dei troppi pagamenti arretrati dell'affitto, costretto a dormire sotto i porticati delle case in città .
"Mai più." si disse, ormai tanto esasperato da essere sul punto di farla finita e sottrarsi da quell'ironica sofferenza. "Mai più lascerò andare la mia rabbia."
Però, da lì a poco, in qualche modo segreto a tutti, entrò in contatto con il gruppo, la Lizard Squad, facendosi conoscere come l'Arata perfettino e prevenuto. Quale mestiere sarebbe calzato più a pennello ad un uomo che aveva una vastissima esperienza nell'essere sempre l'ombra? L'assistente eterno?
Ovviamente, quello del segretario.
â Username:
â¡ã.exeãâ¡
Un nome bizzarro. Che ci abbia pensato seriamente su quando gli è stato chiesto di sceglierne uno è del tutto falso, ma un fondo di senso, alla fine ce l'ha.
EXE è la sigla di un file eseguibile, in grado di far partire un programma e farlo scorrere in modo pulito nel sistema.
Il perché l'abbia scelto è semplice: tenendo conto del suo ruolo, si considera uno dei pilastri senza cui l'organizzazione sarebbe del tutto persa e, con questa, soprattutto quel disastro di capo che si ritrova.
Sì, si considera colui che fa girare tutto, che dà l'input a chi di dovere per far sì che questi faccia partire il "programma" o, meglio, tutti i diversi rami dell'organizzazione.
Questa bugia che gli promette gloria per il suo duro lavoro e un serio motivo per continuarlo, è quella che si racconta ogni singolo giorno.
Cosa darebbe per potersi sentire fiero dei suoi sforzi senza avvertire quell'amaro in bocca quando, esausto, torna a casa dopo il suo turno e si butta sul letto a peso morto.
⢠Ruolo: Come detto sopra, è un segretario.
Per quanto cerchi di considerarsi qualcuno di grande spicco nella Lizard Squad, alla fine non è altro che un umile assistente.
La sua vita gira interamente attorno al proprio ruolo. Fa turni massacranti, dalla mattina a notte fonda, solo per rimediare ai continui vuoti di memoria, anche importanti, del suo Capo. Ã costretto ad annotare ogni piccola informazione che finisce nel loro database, tutto di tutto per prevenire qualunque disastro e, spesso, finisce per addormentarsi sulla sua scrivania.
Prendere precauzioni è diventato un brutto vizio per lui, quindi si trova sempre preparato su qualunque cosa gli possa essere chiesta, neanche fosse presente un archivio enorme nel suo cervello.
Nonostante la mole di lavoro, non potrebbe mai abbandonare la nuova vita che si è concesso, per quanto scomoda possa essere.
Prova a farsi andare a genio "Veronica", che già per un nome del genere gli fa storcere il naso, e i suoi colleghi, nonostante alcuni in particolare gli rendano difficile trattenere tutta la rabbia che sta reprimendo, man mano che continua a farsi sommergere da tutto.
Si considera "l'unico a lavorare", motivo per il quale, oltre che per la sua personalità all'apparenza sofferta in cui in pochi riescono a far breccia, non riesce a farsi molti amici o a stringere legami velocemente.
Forse è per non autocommiserarsi che cerca di darsi tanta importanza; forse è per non mandare tutto a quel paese e abbandonare il proprio lavoro, assieme allo stipendio di cui ha tanto bisogno.
Non è di certo un Anonymous, non potrebbe permettersi di girare con una bella macchina sportiva nemmeno sacrificando tutti i suoi salari fino ad ora.
â Aspetto fisico: (Hypnosis Mic - Doppo Kannonzaka.)
Arata è un uomo mediamente alto, con le spalle abbastanza larghe e i tratti spigolosi e taglienti, perennemente accompagnato da un ombra di trasandatezza.
Il suo viso pallido è solcato da due occhiaie nere che, per quanto possano sembrare un difetto della pelle, non fanno altro che accentuare il colore freddo dei suoi occhi azzurri; la sua è sottile e le sue labbra sono di un colore smorto.
I suoi capelli sono rossi con dei riflessi azzurrini, perennemente scompigliati e, in alcune parti, con ciocche più lunghe e più corte, segno che non vada dal parrucchiere da tempo.
Il suo abbigliamento è composta da una semplice giacca blu e una camicia bianca in gessato, ravvivata solo dalla sua caratteristica cravatta turchese.
Al collo tiene sempre un cartellino con i propri dati, come nome cognome e un'età finta, in modo da non avere problemi, legato da un laccio rosso che scende fin sotto il petto.
⢠Cosa ama: Probabilmente non c'è nulla che quel cinico di Arata ami davvero.
Solo incontrando qualcuno capace di farlo vivere lo renderebbe capace di scovare ciò che nella vita riuscirebbe a farlo sorridere.
â Cosa odia: Riguardo ciò che odia, al contrario, ci sarebbe una lista talmente lunga che non basterebbero mille fogli per riportarne tutti gli elementi.
â¡ Detesta le persone.
Odia sentire i loro sguardi addosso, l'essere sfiorato da gente estranea, il dover stare appiccicato a degli estranei in luoghi pubblici come l'autobus lo disgusta.
Non riesce a sopportare le loro relazioni superflue o la leggerezza con cui affrontano la vita; chissà , magari la sua è solo invidia.
⡠Odia la vita con tutto sé stesso.
Anzi, per essere precisi, odia la sua, di vita.
Si sforza di darle un senso, ma diviso com'è tra lavoro e solitudine tutto sembra avere un peso diverso; quello di un macigno.
⡠Non sopporta dover ripetere le cose più di una volta o, quando raramente di buon umore, due volte.
Anche se fosse una cosa importante, probabilmente ne lascerebbe il suo interlocutore all'oscuro solo per l'indispettimento che ripetere con calma tutto ciò che ha detto gli comporterebbe.
⡠à abituato a non ottenere mai ciò che tanto vuole, ma questo non vuol dire che la cosa gli vada a genio.
Per i suoi desideri più reconditi, in fondo, potrebbe di nuovo abbandonare tutto se esaudirli ponesse questa condizione.
â Cosa pensa degli altri gruppi: à completamente indifferente quando si viene a parlare degli altri gruppi. Se la sua vita gira attorno al suo lavoro di segretario, perché dovrebbe importargli di cose esterne alla sua associazione?
L'unico gruppo di cui ha davvero una considerazione, è quello degli Anonymous; negativa, ovviamente.
Il modo in cui ostentano quella ricchezza che lui non potrebbe mai raggiungere, lo fa andare su tutte le furie.
⢠Orientamento sessuale e disponibilità alle relazioni: Arata è bisessuale, probabilmente con una leggera, e ignota allo stesso ragazzo, preferenza per gli uomini.
Per com'è ora, non è affatto disponibile ad una relazione.
Pensa di non avere tempo per le questioni di cuore, tanto è sicuro che concentrarsi sul proprio lavoro sia tutto.
La verità è che ancora non ha trovato qualcuno in grado di fargli riscoprire sé stesso, di fargli staccare letteralmente la spina.
Se solo riuscisse a provare amore vero una sola volta, forse non potrebbe più farne a meno.
â Curiosità :
â¡ Ã costantemente attaccato al telefono.
Spesso gli capita di parlare con più persone contemporaneamente non solo al cellulare, ma anche di persona.
Non rifiuta mai una telefonata e le uniche volte in cui lo fa vuol dire che ciò che sta facendo ha assunto un'importanza tanto grande da aver superato il lavoro a cui ha dedicato la vita.
⡠Le sue occhiaie sembrano diventare sempre più nere e visibili ogni giorno che passa.
Non ne ha molta cura quindi non cerca di nasconderle, preferendo non pensare a cose del genere, che potrebbero distrarlo dai suoi obiettivi lavorativi.
⡠La cura più grande che sembra avere di sé stesso è visibile nel modo in cui veste per andare a lavoro e il profumo che si spruzza ogni mattina su collo e polsi; piccolo dettaglio che si perde però in quel mare di trasandatezza che lo contraddistingue ovunque vada.
â¡ Al polso porta sempre un braccialetto elasticizzato di un nero lucido, con cui si infligge alcune sferzate.
Il suo non è ovviamente strano masochismo, ma questo non è altro che un piccolo stratagemma che adotta per allontanare lo stress e i pensieri indesiderati, quando vuole gustarsi qualche secondo di calma.
Questo "giochetto di rinforzo negativo" funziona, appunto, tirando il braccialetto per infliggersi un lieve colpo, in modo da respingere quel pensiero o quella sensazione associando a questo il "dolore" che si è procurato.
Peccato per lui che sia diventata quasi una dipendenza; non c'è momento in cui non si metta a tirarlo, ormai ovunque accompagnato dal classico rumore sordo dello schiocco contro la pelle bianca
⡠Gli è capitato spesso di uscire in tutta fretta dal suo appartamento, magari con due calzini diversi o con le pantofole, solo per tornare indietro di corsa a metà strada o, nelle giornate più nere, lasciar semplicemente perdere.
Insomma, tutti lo conoscono come un'ombra trascurata e carica di negatività , quindi perché dovrebbe importargli l'essere visto con un calzino a pois e l'altro a righe?
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