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Mentre aspettavo in macchina, cercavo di calmarmi
Il mio respiro era irregolare e le mani tremavano leggermente
Sentivo Carl muoversi fuori, la sua ombra che passava davanti al finestrino, ma evitai di guardarlo
Volevo solo che questo momento finisse
Dopo un po', gli altri del gruppo iniziarono a risalire sui veicoli, e capii che la spedizione era finita
Carl aprì la portiera e salì accanto a me, ma io continuai a guardare fuori dal finestrino, ignorandolo
Sentivo la tensione crescere mentre partivamo verso Alexandria
Durante il viaggio, Carl cercò più volte di toccarmi una mano, di avvicinarsi, ma io mi scostavo ogni volta, mantenendo una distanza emotiva che sembrava insormontabile
Non potevo evitare di pensare alle sue parole, così taglienti e dolorose
Finalmente arrivammo ad Alexandria
Appena la macchina si fermò, scesi velocemente, ma Carl mi seguì immediatamente
"Mad, per favore, parliamone" disse cercando di afferrare il mio braccio ma io lo scostai con un gesto deciso
"Non c'è niente da dire, Carl, hai detto quello che pensavi, e io l'ho capito chiaramente"
"Mad, ti prego, mi dispiace, ero arrabbiato, non volevo dire quelle cose"
la sua voce era piena di frustrazione e rimorso, ma io non riuscivo a lasciarmi convincere
Ci fermammo davanti alla porta di casa, e lui mi si avvicinò di nuovo, cercando di afferrarmi per i fianchi, ma io lo respinsi con più forza questa volta
"Carl, lasciami in pace" gridai
"Smettila di respingermi" ribatté lui
"Non posso sopportare di perderti per colpa di un litigio stupido"
Ci guardammo per un momento, il silenzio tra noi pieno di tensione, poi, improvvisamente, Carl mi afferrò per la vita e mi tirò a sé, baciandomi con forza
Cercai di resistere, ma la sua insistenza e il suo bisogno di riconciliazione mi fecero cedere
Il bacio si intensificò rapidamente, le nostre labbra si mossero all'unisono mentre le lingue si intrecciavano in una danza carica di emozioni
Sentii il mio corpo rilassarsi lentamente, la rabbia e la frustrazione sciogliersi sotto il calore del suo abbraccio
Quando finalmente ci staccammo, eravamo entrambi senza fiato, ma più calmi
Carl mi guardò negli occhi, la sua fronte appoggiata contro la mia
"Carl..." mormorai
"Non puoi sempre fare così per risolvere le cose"
"Non possiamo semplicemente ignorare i problemi e sperare che spariscano con un bacio"
Carl rimase in silenzio, il suo sguardo intenso e profondo mentre cercava di capire quello che provavo
Non rispose subito, e per un attimo pensai che stesse cercando le parole giuste, ma alla fine non disse nulla
Invece, si avvicinò lentamente e mi diede un bacio a stampo, dolce e leggero, quasi come una promessa silenziosa
Non c'era bisogno di ulteriori parole in quel momento
Il gesto era semplice, ma significava che aveva capito, che stava ascoltando
Restammo lì per un attimo, immobili davanti alla porta di casa
Le sue braccia ancora avvolgevano la mia vita
Non c'erano più parole, solo la consapevolezza che entrambi dovevamo affrontare la realtà della nostra relazione, senza più nasconderci dietro baci o gesti fugaci
Alla fine, fu Carl a rompere il silenzio, sospirando profondamente mentre mi accarezzava la schiena con delicatezza
"Andiamo dentro" disse a bassa voce, con una gentilezza che non riuscivo a ignorare
Annuii leggermente, lasciandomi guidare da lui mentre entravamo in casa
Appena entrammo in casa, il silenzio ci avvolse e Carl non mi lasciò andare, continuando a tenermi stretta mentre ci spostavamo lentamente verso il soggiorno
Mi guidò verso il divano, e ci sedemmo senza dire una parola, le sue braccia mi avvolsero di nuovo, tirandomi a sé con una dolcezza che sembrava voler cancellare ogni tensione tra di noi
Carl iniziò a baciarmi di nuovo, delicatamente all'inizio, poi con crescente passione
Le sue labbra si muovevano sulle mie, scivolando sul mio collo, spostandosi sulle guance e tornavano a cercare le mie
Ci abbracciammo stretti, sentii il suo cuore battere contro il mio petto, il respiro che si faceva più lento e regolare man mano che ci rilassavamo l'uno nelle braccia dell'altro
Alla fine, ci distendemmo sul divano, ancora abbracciati
Carl mi tenne stretta contro di lui, le sue mani che mi accarezzavano la schiena con movimenti lenti e rassicuranti
I nostri corpi si adattarono l'uno all'altro, trovando una posizione confortevole
Mi baciò ancora una volta, dolcemente, prima di appoggiare la testa contro la mia
mi addormentai coccolata da Carl che rimase sveglio un po' più a lungo, continuando a tenermi stretta, come se volesse assicurarsi che non mi allontanassi, ma alla fine anche lui si addormentò
il mattino seguente ci svegliammo ancora stretti l'uno all'altra
Carl mi accarezzò la guancia, e io gli sorrisi
Ci alzammo dal divano con calma e ci dirigemmo verso la camera da letto per prepararci alla spedizione
Carl indossò dei pantaloncini grigi che gli arrivavano appena sopra il ginocchio, abbinati a una maglia attillata nera che metteva in risalto la sua figura atletica e un paio di Air Force bianche, pulite e impeccabili
Io scelsi dei pantaloncini corti che lasciavano scoperte le gambe e una maglia lunga che decisi di annodare sopra la pancia per comodità, come Carl, indossai anche io un paio di Air Force, le mie un po' più vissute ma ancora in ottimo stato
Mentre ci preparavamo, notai che la maglia di Carl si era leggermente alzata mentre si sistemava i pantaloncini, rivelando una parte dei suoi addominali definiti e la "V" che si delineava sopra i fianchi
Sentii una punta di gelosia mescolata a un'attrazione innegabile, e non riuscii a trattenere uno sguardo possessivo
Carl si accorse del mio sguardo e alzò un sopracciglio divertito
"Tutto bene?" chiese con un tono malizioso
"Non è giusto che vai in giro così" mormorai
"Sai bene che le altre ragazze ti guarderanno"
Carl ridacchiò e si avvicinò a me, tirandomi dolcemente per i fianchi
"Non devi preoccuparti, sai che l'unica persona a cui penso sei tu"
Lo baciai brevemente, rassicurata dalle sue parole, ma quando mi staccai, sentii il suo sguardo scendere verso i miei pantaloncini
Si mordicchiò il labbro inferiore, il suo sguardo si fece improvvisamente serio
"Quei pantaloncini..." iniziò a dire
"Sono un po' troppo corti, non trovi?"
Sorrisi, riconoscendo la stessa gelosia che avevo provato poco prima
"Sono comodi, e fa caldo" risposi
Carl mi tirò di nuovo verso di sé, le sue mani salde sui miei fianchi
"Non mi piace l'idea che gli altri ti guardino così" confessò lasciando trapelare un pizzico di possessivi
"Preferisco che tu sia solo mia"
Gli sorrisi affettuosamente posando una mano sul suo petto
"lo sono, Carl, solo tua"
Carl sospirò, accettando a malincuore, ma mi diede un altro bacio
"D'accordo" disse infine
"Ma stai vicino a me, va bene?"
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