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Carl e io ci stavamo godendo una serata di relax, ma la tranquillità venne bruscamente interrotta quando Rick, il padre di Carl, entrò con un'espressione tesa e autoritaria
"Carl, dobbiamo parlare"
Carl si alzò immediatamente, il sorriso sparito dal volto
lo rimasi sul divano, preoccupata per l'improvviso cambio di atmosfera
Rick e Carl iniziarono subito a discutere animatamente
La voce di Rick era carica di frustrazione e le sue parole erano dure e critiche
"Carl, non posso credere che tu stia mettendo in pericolo tutto ciò che abbiamo costruito solo per il tuo orgoglio! Ogni volta che qualcosa va storto, pensi di risolvere tutto da solo!"
"Non è vero! Sto solo cercando di fare del mio meglio, e tu non fai altro che criticare ogni singolo passo che faccio! Non c'è mai una parola di supporto, solo critiche!"
Rick scosse la testa, il volto rigato dalla frustrazione
"Non è solo questione di critiche, Carl. È che non sei realistico. Stai rischiando tutto per dei piccoli guadagni. Dobbiamo pensare al quadro generale, non a successi temporanei"
La discussione continuava a intensificarsi, e i toni diventavano sempre più accesi
Finalmente, dopo un'ennesima esplosione di insulti e accuse, Rick sbatté la porta dietro di sé, lasciando la stanza in un silenzio pesante
Carl rimase immobile per un momento, il volto contorto dalla rabbia
La sua mano era visibilmente tesa e tremante, e il suo respiro era affannoso
Mi avvicinai a lui con cautela, preoccupata per la sua reazione
Ma non appena Rick se ne andò, Carl si avvicinò al muro e colpì con forza il muro con un pugno
Il rumore secco del colpo risuonò nella stanza e, con un gesto disperato, colpì di nuovo
Ogni colpo sembrava aumentare la sua rabbia, e il muro iniziò a macchiarsi di sangue
Carl continuava a picchiare il muro con furia, e il sangue cominciava a scorrere dalle sue mani sanguinanti
Il rumore dei colpi e le urla di Carl mi spaventarono profondamente
I miei ricordi passati, in cui avevo vissuto momenti di intensa paura e violenza, iniziarono a riaffiorare
Le urla e il suono dei pugni sembravano amplificarsi nella mia mente, e le mie orecchie iniziarono a fischiare così forte da far tremare il mio corpo
Mi accovacciai sul pavimento, cercando di nascondermi e di calmare il battito del mio cuore che sembrava esplodere
"Carl, ti prego, fermati!" urlai
Carl, ansimante e con la mano ormai sanguinante, sembrava non rendersi conto dell'impatto che stava avendo
Continuava a colpire il muro, ignorando il dolore e la crescente macchia di sangue
Finalmente, dopo alcuni istanti che sembravano un'eternità, Carl smise di colpire il muro e si fermò, il corpo tremante e la mano ferita
Il silenzio calò nuovamente nella stanza, rotto solo dal respiro affannoso di Carl e dal mio battito cardiaco accelerato
Mi alzai con cautela, avvicinandomi a lui con una grande dose di cautela
"Carl, sei ferito" dissi, cercando di mantenere la voce calma nonostante il tremore
"Lascia che ti aiuti"
Carl, ancora sconvolto, mi guardò con uno sguardo esausto
La sua mano era coperta di sangue e aveva visibili ferite
"Non so cosa fare... non riesco a controllarlo," disse, la voce rotta dalla fatica e dal dolore
Lo guidai delicatamente verso il divano e gli chiesi di sedersi
"Aspetta qui, prendo del ghiaccio e un kit di pronto soccorso."
Mi affrettai in cucina e tornai con del ghiaccio avvolto in un asciugamano e un kit di pronto soccorso
Mentre curavo le sue ferite, ero accovacciata sopra le sue gambe, il mio volto concentrato sul lavoro che stavo facendo
Carl, visibilmente esausto, posò una mano tremante sulla mia coscia, il tocco caldo e leggero che contrastava con l'aria fredda del soggiorno
I suoi occhi, solitamente decisi e forti, erano ora pieni di vulnerabilità e rimorso
"Mi dispiace per come mi sono comportato" iniziò a dire
"Non dovevo urlare e colpire il muro in quel modo,non volevo spaventarti o causarti dolore, e solo che mi sentivo completamente sopraffatto e non riuscivo a controllarmi"
Sentii un nodo alla gola mentre ascoltavo le sue scuse
Avevo visto in lui una forza e una determinazione che ammiravo, ma quella sera aveva rivelato una parte di sé che era fragile e umana
Gli sorrisi, cercando di trasmettergli tutto il mio supporto e la mia comprensione
"Carl, non devi scusarti" dissi dolcemente, continuando a trattare le sue ferite
"Capisco che la situazione era difficile e che a volte le emozioni possono prendere il sopravvento, la cosa più importante è che ora sei qui, e che possiamo affrontare tutto insieme, non sei solo"
Le sue mani, nonostante le ferite, si erano posate dolcemente sulla mia coscia
"Mi dispiace davvero," ripeté
"Non posso promettere che non avrò mai più dei momenti di debolezza, ma voglio fare del mio meglio per non farli pesare su di te"
Sentii il mio cuore sciogliersi per la sua vulnerabilità e il suo impegno a migliorare
"Non devi essere perfetto" risposi
"basta che tu sia onesto e che ci sosteniamo a vicenda,a nostra forza sta nel nostro amore e nella nostra capacità di affrontare insieme le difficoltà"
Carl annuì lentamente, il suo volto rilassato in un'espressione di gratitudine e sollievo
"Grazie per essere qui" disse, mentre il suo sguardo si posava su di me con affetto
"Mi aiuti a mantenere la calma e a ricordare perché è importante non arrendersi"
Con la mano ancora appoggiata sulla mia coscia, Carl tirò delicatamente il mio corpo verso di lui, e mentre le nostre labbra si avvicinavano, mi baciò con una dolcezza che rifletteva la profondità dei suoi sentimenti
Carl sorrise, ma poi si alzò lentamente, cercando di camminare verso il letto Tuttavia, appena fece pochi passi, il suo equilibrio cominciò a vacillare
Non appena Carl tentò di fare un altro passo, le sue gambe cedettero e, con un gemito di sforzo, crollò a terra
Il suo corpo si distese pesantemente sul pavimento, e io mi precipitai da lui
"Carl, stai bene?" chiesi, accovacciandomi accanto a lui e cercando di aiutarlo a rialzarsi
Il suo volto era pallido e sudato, e sembrava che l'energia lo avesse abbandonato.
"Mi dispiace... non so cosa stia succedendo" mormorò, cercando di rialzarsi senza successo
"Sono troppo stanco, credo"
Con molta attenzione e preoccupazione, lo aiutai a sollevarsi e lo guidai verso il letto
Carl si sdraiò con un sospiro di sollievo, il corpo esausto e il viso disteso in un'espressione di sollievo e fatica
Mi sistemai accanto a lui, e mentre si sistemava, il suo corpo si accoccolò contro il mio
Le sue mani si posarono sui miei fianchi, e lui chiuse gli occhi, cercando di rilassarsi
Mi sdraiai vicino a lui, cercando di trovare una posizione comoda per entrambi
Carl, nonostante la stanchezza, cercò di stringermi a sé, le sue mani calde e protettive sui miei fianchi
Il suo respiro divenne regolare e profondo, segno che il sonno lo stava avvolgendo
Ogni volta che cercavo di muovermi, Carl si stringeva a me, lamentandosi leggermente come se il mio movimento lo svegliasse o lo disturbasse
Sentivo la sua mano, nonostante le ferite, cercare di trattenere la mia presenza vicino a lui
Il contatto fisico era per lui una fonte di conforto, e il suo abbraccio, anche se debole, mi trasmetteva un senso di protezione e intimità
Restammo così per un po', immersi in una coccola che ci aiutava a dimenticare le difficoltà della giornata. Carl, nel sonno, si rannicchiava sempre di più contro di me, le sue braccia attorno ai miei fianchi come se cercassero di trattenermi
Mentre il tempo passava, il suo respiro regolare e i suoi movimenti delicati mi tranquillizzavano
E così, con Carl addormentato sul mio seno e le sue mani sui miei fianchi, ci addormentammo insieme
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