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Il giorno seguente mi svegliai sentendomi riposata e pronta per una nuova giornata

Carl era già in piedi e mi salutò con un sorriso affettuoso

"Buongiorno, amore" disse avvicinandosi con un paio di pantaloni e una delle sue magliette

"Pensavo che potremmo fare una passeggiata oggi, ho anche un piccolo regalo per te"

Accettai i vestiti con gratitudine e mi cambiai rapidamente

Carl mi porse poi un libro con la copertina elegante: "Love Me, Love Me."

"Oh, Carl, è meraviglioso! Grazie mille," dissi abbracciandolo

"Pensavo che potremmo leggerlo insieme più tardi" rispose lui con un sorriso

Dopo colazione, uscimmo per una passeggiata

Carl mi disse che doveva incontrare un suo amico per pochi minuti e mi lasciò in una piccola caffetteria.

"Resto qui, va bene?" dissi, sedendomi a un tavolo all'aperto

"Va bene, amore, torno subito" rispose Carl, baciandomi sulla fronte prima di allontanarsi

Seduta al tavolo, iniziai a sfogliare il libro che Carl mi aveva regalato

ogni tanto, un leggero giramento di testa mi infastidiva, ma pensai fosse solo il risultato del caldo e della stanchezza accumulata

Dopo un po', Carl tornò con il suo amico

Notai che l'amico di Carl sembrava infastidito e nervoso

"Carl, dobbiamo parlare, ma non qui," disse l'amico con tono deciso

Carl sembrava esitante, guardandomi con preoccupazione

"Non voglio lasciarti sola, amore, non dopo quello che è successo ieri"

Gli sorrisi rassicurante

"Carl, vai pure. Starò bene qui, promesso, ho il mio libro e posso aspettare,parla con il tuo amico, è importante."

Carl sembrava ancora incerto, ma alla fine annuì

"Va bene, amore, torno subito, se hai bisogno di qualcosa, chiamami subito"

"Non preoccuparti, starò bene" risposi

Carl e il suo amico si allontanarono per parlare, lasciandomi sola al tavolo

Continuai a leggere il mio libro, cercando di concentrarmi sulla storia

Tuttavia, il giramento di testa che avevo provato prima iniziò a peggiorare

Sentii una sensazione di debolezza crescere dentro di me, e la mia vista cominciò a diventare sfocata

Cercai di alzarmi per chiedere aiuto, ma le forze mi abbandonarono completamente

Tutto intorno a me cominciò a girare e, prima che potessi rendermene conto, svenni

Quando ripresi conoscenza, ero sdraiata su una panchina, con Carl e il suo amico accanto a me. Carl aveva un'espressione di estrema preoccupazione, mentre il suo amico sembrava ancora più infastidito dalla situazione

"Amore, stai bene?" chiese Carl, accarezzandomi il viso con dolcezza

"Mi dispiace, credo di essere svenuta" risposi debolmente, cercando di alzarmi

"Resta sdraiata per un po' " disse il suo amico

"Hai bisogno di riposare e bere un po' d'acqua"

Carl mi porse una bottiglia d'acqua, aiutandomi a bere piccoli sorsi

"Ero così preoccupato quando ti ho trovata" disse, la sua voce tremava leggermente

"Forse dovremmo tornare a casa e lasciarti riposare"

Annuii, sentendo la debolezza ancora presente nel mio corpo

Con l'aiuto di Carl, mi alzai lentamente e ci dirigemmo verso casa

Durante il tragitto, Carl mi teneva stretta, assicurandosi che stessi bene

Una volta a casa, mi sistemai sul divano, ancora un po' scossa dall'accaduto. Carl si sedette accanto a me, stringendomi la mano

"Sei sicura di stare bene?" chiese, il suo sguardo pieno di preoccupazione.

"Sì, penso di aver solo bisogno di riposare un po' " risposi

Carl non mi lasciò sola nemmeno per un momento, preoccupato per il mio stato. Prese il libro che mi aveva regalato e si sedette accanto a me

"Se ti senti meglio, possiamo continuare a leggere insieme" disse

"Sì, mi piacerebbe" risposi con un sorriso debole, appoggiando la testa sulla sua spalla mentre iniziavamo a leggere insieme

Anche se l'incidente mi aveva spaventato, la presenza amorevole di Carl mi rassicurava

Sapevo che, qualunque cosa fosse successa, lui sarebbe sempre stato lì per prendersi cura di me

Era passato qualche giorno dall'incidente

Una sera, c'era una festa nella nostra comunità

Carl era andato a parlare con un amico, mentre io ero rimasta con altri membri del gruppo

Senza molto entusiasmo, ero stata costretta a partecipare al gioco della bottiglia, che non mi interessava affatto. Quando il gioco era arrivato al mio turno, cercai di rifiutare, ma mi tenevano ferma

“Dai, è solo un bacio!” mi dissero ridendo

"Non voglio, sono sposata lo sapete" protestai

Ma non c’era nulla da fare. Nonostante avessi detto chiaramente che ero fidanzata, il mio rifiuto non fu rispettato

Mi spingevano a baciarmi con il ragazzo a cui era toccato il turno

Carl, che era tornato da poco e aveva visto tutto dalla distanza, vide la scena

“Vaffanculo, Madison” disse Carl, voltandosi, uscì dalla stanza, lasciandomi davanti a tutti

Decisi di uscire e cercare Carl, ma appena mi allontanai, il ragazzo che mi aveva baciata e il suo gruppo si avvicinarono

"Ehi, bella, non era così male, vero?" disse il ragazzo con un sorriso beffardo

Senza pensarci, gli tirai uno schiaffo, ma il mio gesto non fece altro che scatenare la loro aggressività

Gli altri membri del gruppo iniziarono a picchiarmi, e mi ritrovai a terra, malmenata e sanguinante

I colpi e i calci arrivavano da ogni parte, e il dolore era insopportabile mentre cercavo di difendermi, ma ben presto fui sopraffatta

Finalmente, il gruppo si allontanò, lasciandomi a terra, esausta e in una pozza di sangue

Il freddo della notte e il dolore erano opprimenti, e il mondo intorno a me divenne sfocato

Nel frattempo, Carl si accorse che avevo dimenticato la cassetta della musica che sapeva fosse importante per me

Quando tornò alla festa per darmela, scoprì la scena devastante

c'ero io, in una pozza di sangue

Il suo volto divenne pallido mentre si avvicinava, il panico e la paura negli occhi

"Madison!" urlò, inginocandosi accanto a me e vedendo il sangue

"Per favore, parlami! Cosa è successo?"

Non riuscivo a rispondere

Il dolore e la debolezza erano tali che non riuscivo nemmeno a muovermi

Carl cercò disperatamente di comunicare con me, ma io rimasi immobile, senza emettere un suono, incapace di reagire

il suo panico era evidente mentre cercava di fare tutto il possibile per aiutarmi

Durante la giornata seguente, il gruppo di ragazzi che mi aveva picchiata cominciò a discutere di quello che era successo

"Non pensavo che il nostro divertimento potesse finire così male" disse uno di loro

"Ma l'avevamo avvertita"

"Non mi sembra che ci fosse una ragione per comportarsi in quel modo," rispose un altro

"Ma ora è troppo tardi per pentirsi"

Nel frattempo, Carl e il suo amico parlavano di quanto accaduto

"Non so cosa fare" ammise Carl

"Mi sento in colpa per non essere stato lì per lei"

"Non è colpa tua" cercò di consolarlo l'amico

"ma devi affrontare la situazione e cercare di sistemare le cose"

Carl cercò di contattarmi, ma io rifiutai di vederlo per qualche giorno

Avevo bisogno di tempo per elaborare tutto quello che era successo e non ero pronta a confrontarmi con lui

La situazione rimase tesa

Carl si sentiva tormentato dalla sua decisione e dal dolore che avevo subito, mentre io lottavo con le ferite fisiche e emotive

Quando finalmente riuscì a vedermi di nuovo, Carl tentò di scusarsi e di spiegare la sua reazione

"Madison, per favore, ascoltami, non so come dire quanto mi dispiace, la mia reazione è stata impulsiva e sbagliata, non avrei dovuto pensare male di te"

"Ho bisogno di tempo"

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