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il mattino seguente io e Carl dovevamo partire per una spedizione per trovare provviste e materiali per Alexandria

Mi preparai indossando qualcosa di comodo

scesi e trovai Carl alla porta

"andiamo?"

"si"

Carl sorrise e mi prese per mano

Uscimmo di casa e andammo al cancello dove ci aspettavano Rosita e Alice, cercai di mantenere la calma e di non far trasparire la mia gelosia

andammo in una vecchia cittadina abbandonata

Esplorammo negozi e case, cercando provviste utili

Carl era sempre al mio fianco, ma non potevo fare a meno di notare che Alice cercava ogni occasione per avvicinarsi a lui

In uno dei negozi mentre cercavo tra gli scaffali sentii Alice ridere a poca distanza

Mi voltai e la vidi parlare con Carl, il suo corpo inclinato verso di lui in un modo che mi fece stringere il cuore

Carl sembrava imbarazzato, ma non si allontanava

Decisi di ignorarli e continuai a cercare provviste, ma la mia mente era affollata di pensieri

Perché Carl non si allontanava da lei?

Stava forse cominciando a piacergli?

Durante il ritorno ad Alexandria, Alice continuò a cercare di attirare l'attenzione di Carl con battute e sorrisi

Mi sentivo sempre più a disagio

La sera, mentre eravamo seduti attorno al fuoco con gli altri Carl si avvicinò di nuovo

"Mad, tutto bene? Hai parlato pochissimo da quando siamo tornati"

Lo guardai con freddezza

"Sto bene Carl, sono solo stanca"

Carl sembrava preoccupato, ma non insistette

Mi limitai a rispondere alle domande di Rick e degli altri, ma evitai il più possibile di guardare Carl o Alice

Il giorno seguente, continuai a ignorare Carl

Ogni volta che cercava di parlarmi, trovavo una scusa per allontanarmi

Non riuscivo a scrollarmi di dosso l'immagine di lui e Alice insieme, la paura che potesse esserci qualcosa tra loro

Nel pomeriggio, mentre lavoravo in giardino, Carl si avvicinò di nuovo, visibilmente irritato

"Mad, dobbiamo parlare, non posso sopportare che tu mi ignori così"

Sospirai, posando gli attrezzi

"Cosa c'è da dire, Carl? Ho visto come Alice ti guardava ieri, e tu non hai fatto nulla per allontanarti"

"E tu pensi che io mi diverta a sentirmi come se avessi fatto qualcosa di sbagliato? Non c'è niente tra me e Alice, Mad. E se non ti fidi di me, allora forse dovremmo parlare seriamente del nostro rapporto"

Alzò leggermente la voce e io sentii le lacrime riempirmi gli occhi.

"Carl, mi dispiace" dissi piangendo

"È tutta colpa mia. Non dovevo essere così gelosa" continuai

Carl sembrò voler dire qualcosa, ma io lo interruppi

"No, è colpa mia. Non importa se hai alzato la voce. Io ho sbagliato"

Carl si avvicinò, cercando di confortarmi

"Mad, mi dispiace per la voce alta, non volevo che finissi così"

Lo ignorai, asciugandomi le lacrime con il dorso della mano

"Non importa, Carl. Scusami, ma devo andare"

Mi girai e corsi verso casa, lasciandolo lì

Appena entrai in casa, il respiro si fece affannoso e le pareti sembrarono avvicinarsi

le mani iniziarono a tremare e mi accasciai a terra, sopraffatta da un attacco di panico

Mi strinsi le mani al petto, le unghie che affondavano nella pelle, lasciando segni rossi e dolorosi

Cercai di respirare profondamente, ma ogni tentativo sembrava peggiorare la situazione. Le lacrime scendevano incontrollabili e il cuore batteva all'impazzata

Mi strinsi le ginocchia al petto, cercando di trovare un punto fisso su cui concentrarmi, ma la paura e la frustrazione erano troppo forti

La notte trascorse lentamente, con l'attacco di panico che continuava a tormentarmi

Ogni volta che cercavo di chiudere gli occhi, le immagini di Carl e Alice insieme mi assalivano, alimentando la mia angoscia

Il cuore continuava a battere velocemente, mentre il respiro rimaneva affannoso e irregolare

All'alba sentii il panico iniziare a diminuire

ero esausta, fisicamente e emotivamente

Mi alzai lentamente, le mani erano ancora tremanti, e i segni delle unghie sulla pelle erano evidenti

Mi accasciai sul divano

qualcuno bussò alla porta ma non andai ad aprire, tanto anche se fosse chiuso Carol aveva le chiavi

la porta si aprì e mi trovò Carl, ero seduta lì, con lo sguardo perso nel vuoto

Si avvicinò con cautela, preoccupato

"Mad, sei stata qui tutta la notte?"

Annuii debolmente, senza guardarlo negli occhi

Carl si inginocchiò di fronte a me, prendendomi delicatamente le mani guardando le ferite che mi eri fatta

"Mi dispiace tanto, Mad. Non avrei mai dovuto alzare la voce. Non volevo che finisse così"

Le lacrime rigavano di nuovo il mio viso mentre tentavo di rispondere

"È colpa mia, Carl. Non dovevo essere così gelosa"

Carl mi abbracciò con dolcezza, cercando di confortarmi

"Non hai niente di cui scusarti, Mad, dobbiamo affrontare tutto questo insieme"

Mi lasciai andare al suo abbraccio, sentendo finalmente un po' di conforto

Dopo alcuni istanti di silenzio Carl si staccò leggermente per guardarmi negli occhi

"Piccola, stai meglio ora?"

Sentire quella parola mi fece sorridere debolmente

Era il suo modo di prendersi cura di me, di farmi sentire amata e protetta

"sì Carl" risposi con voce flebile

Lui mi sorride teneramente e mi accarezzò il viso con delicatezza

"Andrà tutto bene, lo prometto, piccola, sta tranquilla"

si mise accanto a me sul divano portando le mie gambe sulle sue e abbracciandomi

"scusami Carl" sussurrai tra le sue braccia

"shh non fa niente" disse accarezzandomi i capelli

"voglio andare a letto" dissi

"andiamo" disse alzandosi

mi alzai con le gambe deboli e presi la mano che mi aveva dato Carl

salimmo le scale e Car mi prese in braccio vedendo che non riuscivo bene a salire

mi poggiò sul mio letto e venne a sdraiarsi accanto a me

"dormi su" disse dandomi un bacio sulla fronte

"Carl"

"dimmi piccola"

"mi abbracci?"

lui mise un braccio dietro la mia schiena e io mi poggiai la testa al suo petto

"ti amo Carl" dissi prima di addormentarmi

Carl mi accarezzò i capelli e riuscì a sentire un "ti amo più della mia vita Mad"

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