♡37♡
il giorno dopo ci svegliammo per colpa di qualcuno che bussava
"vado io" dissi a Carl
scesi e andai ad aprire
era Andrea
"ciao" disse
"cosa vuoi?"
"no, io, niente, volevo parlarti"
Carl scese
"nono ei aspetta" disse andando indietro appena Carl si avvicinava
"Carl" lo chiamai
lui si girò a guardarmi
"calmati"
"cosa vuoi?" chiese Carl
"non voglio più stare con Allison" iniziò
"ha in mente un piano"
"vuole ucciderti Mad"
"io non voglio mettermi in mezzo, sono con voi, se voi siete d'accordo" continuò
vuole uccidermi
"scusa ma perché vuole uccidermi?" chiesi
"perché rivuole indietro Carl"
"ora devo andare" disse andando
"aspetta" disse Carl
"stasera usciamo con gli altri, vieni con noi"
"ci sarò" disse andando via
chiusi la porta
"vado in bagno" dissi correndo in bagno e chiudendomi
vuole uccidermi
sto andando in panico
morirò
mi iniziarono a tremare le gambe e le mani
avevo gli occhi lucidi e il respiro pesante
"okay calma" sussurrai tra me e me
"Mad" mi chiamò Carl
"sto bene" dissi provando a nascondere il mio attacco di panico
"apri Mad"
"no io sto bene"
"Mad"
allungai la mano e aprì la porta lasciando chiuso
lui aprì e si inginocchiò davanti a me
"Mad va tutto bene" disse togliendomi le mani dai capelli
"ci sono io" disse
"respira con me guarda"
lo seguì e poco dopo mi ripresi
mi tremavano ancora le gambe e le mani
"va tutto bene" disse guardandomi
"ci sono io Mad, non ti toccheranno"
"promettimi che non mi lasci sola"
"te lo prometto"
"te lo prometto Mad" ridisse guardandomi negli occhi
lo abbracciai e lui anche se ancora inginocchiato ricambiò
dopo un po ci alzammo e Carl mi prese im braccio facendomi sedere sul lavandino
"che fai?" chiesi
"ti conosco" disse disinfettandomi le mani
non mi ero accorta
mi ero infilzata le unghie nella mano
mi alzò i pantaloncini
anche le gambe
non lo avevo mai fatto nelle gambe
mi disinfettò anche li
"scusa" dissi
"per cosa?"
"ti sto rovinando la vita, a dire il vero non so nemmeno perché mi stai ancora dietro"
"me la stai migliorando Mad, e poi mi hai fottuto il cervello" disse buttando il dischetto con cui mi aveva disinfettata
"dai su" disse prendendomi in braccio per rimettermi a terra
"no" dissi aggrappandomi a lui a mo di koala
lui si mise a ridere
"dai devo preparare le cose" disse mettendomi una mano sulla schiena
"non mi interessa"
"Mad"
"no"
iniziò a preparare le sue cose con me attaccata
"peso?" chiesi
"no"
"mh" dissi stringendolo a me
"tu non mi ami più" dissi staccandomi
"cosa no perché?" chiese
"non mi ami più"
"non è vero"
"si che è vero"
"si che ti amo"
"no"
"perché dici così?"
"e non mi abbracci più, e non mi baci più, e non mi coccoli più"
"ma amore dobbiamo andare in spedizione"
"ecco vedi" dissi sedendomi sul letto
"finisco e giuro che sto con te"
finì di preparare le cose
"dai vieni" disse
"nono"
"daii"
misi il broncio
lui sbuffò e finì di prepararsi
dai ma io scherzvo
uffa
mi preparai anche io
andai da Carl
"sei pronta?" chiese
io annuì
Lui mi guardò
"Mad, devi capire che ti amo, davvero"
Mi avvicinai a lui e lo abbracciai forte,
"Mi dispiace, Carl. È solo che ho bisogno di così tanto affetto e rassicurazioni"
mi accarezzò I capelli
Carl mi guardò con tenerezza
"Mad, sai che sei la persona più importante per me, vero? Non voglio che tu dubiti mai di questo" disse baciandomi
Quando si staccò, mi sorrise dolcemente
"Avevo solo bisogno di sentirlo" dissi
"Lo so," rispose Carl accarezzandomi la schiena
"A volte mi dimentico di dirtelo, ma sei sempre nei miei pensieri"
"Ora, siamo pronti per la spedizione?" disse dopo
Annuii e uscimmo
dovevamo raccogliere provviste e attrezzature per il gruppo
Camminammo in silenzio per le strade deserte
Carl mi teneva la mano stretta, assicurandosi che non ci separassimo
"Rimani vicina a me" mi sussurrò
Arrivammo al vecchio emporio abbandonato, uno dei pochi luoghi ancora ricchi di risorse utili Entrammo con cautela, Carl con la torcia che illuminava il nostro percorso
"Controlla lì" mi indicò, puntando verso una serie di scaffali polverosi
"Io darò un'occhiata a queste casse"
Annuii e mi diressi verso gli scaffali, trovando cibo in scatola, medicine e qualche attrezzo utile. Misi tutto nello zaino mentre Carl faceva lo stesso dall'altra parte della stanza
Tutto procedeva liscio, finché non sentii un rumore alle nostre spalle. Mi voltai di scatto
Carl si avvicinò rapidamente, ponendo un dito sulle labbra per indicare il silenzio
Entrambi ci preparammo, pronti a difenderci da qualsiasi minaccia
"Chi c'è?" chiamò Carl
Nessuna risposta. Solo il silenzio.
"Deve essere il vento," sussurrai,
Carl annuì
"Andiamo abbiamo abbastanza, Torniamo indietro"
Uscimmo dall'emporio con i nostri zaini pieni, pronti a tornare. La sensazione di essere osservati non ci abbandonava, ma nessuno ci seguì
Finalmente arrivammo e dammo tutte le provviste a rosita
"vado a casa, devo cambiarmi"
"vengo con te"
"non c'è bisogno tranquillo"
"Mad ti dimentichi qualcosa"
allison
"va bene andiamo" dissi
andammo a casa mia e mi cambiai
"perché ti vesti così per uscire con andrea?"
"oh scusa, mi cambio"
"nono solo che"
"no niente, scusa" dissi andando a cambiarmi
"fanculo" sentì dire a Carl
"okay" dissi uscendo
"va bene?" chiesi
"andava bene anche prima"
lo ignorai e uscimmo per andare dagli altri
c'era anche Andrea
era venuto
"cosa ci fa lui qui?" chiese Gabriel incazzato
"no Gabriel lui è con noi" dissi
"lo difende pure" sussurrò Carl andando lontano da me
ma
restammo tutti insieme anche se io ho parlato ben poco
ci stavo male
non riuscivo a vedere Carl che faceva così
dopo qualche ora tutti andarono a casa
"puoi salire?" chiesi a Carl che mi aveva accompagnato
"a fare?"
feci spallucce
"mh va bene" disse entrando
"Carl" lo chiamai mettendomi sul letto
"mh"
"che hai?"
"niente"
"mh"
"ho sonno" dissi
"si anch'io vado a casa" disse uscendo
"ma Carl" dissi
niente
e uscito
vaffanculo
mi cambiai e andai a letto
durante la notte mi svegliai per gli incubi
cazzo
avevo sognato Allison
ho veramente paura
e se mi uccidesse ora che sto finalmente bene?
mi stavo di nuovo impanicando
Il panico iniziò a crescere dentro di me, sentivo il cuore battere forte nel petto come se volesse scappare, mi tirai le coperte fin sopra la testa, sperando che il buio potesse nascondermi dalla paura che mi avvolgeva m non servì
Ogni ombra nella stanza sembrava prendere la forma di Allison pronta a uccidermi.
Mi alzai dal letto, il cuore martellante, e mi avvicinai alla finestra per controllare che fosse ben chiusa
Poi andai alla porta, verificando che fosse serrata
ogni scricchiolio della casa mi faceva sobbalzare e la sensazione di essere osservata non mi abbandonava.
Provai a tornare a letto, ma non riuscivo a trovare pace, mi sentivo intrappolata nei miei pensieri, incapace di sfuggire alla paura, le gambe mi tremavano senza controllo e le mani sudate si stringevano al lenzuolo
"Devo calmarmi" sussurrai tra me e me, ma le parole non avevano effetto
Carl. Avevo bisogno di Carl.
Mi alzai di nuovo e presi il telefono di casa con mani tremanti
composi il numero di Carl, sentii il segnale di libero, ma lui non rispondeva
lgni squillo senza risposta aumentava la mia ansia
alla fine, lasciai un messaggio.
"Carl, ho bisogno di te, sto male, per favore, vieni"
Aspettai
Ogni minuto sembrava un'eternità
Provai a respirare profondamente, ma non riuscivo a riempire i polmoni d'aria
sentivo che stavo per soffocare
mi accovacciai in un angolo della stanza, stringendomi le ginocchia al petto
Il panico non diminuiva, e mi sentivo sempre più persa
Non sapevo quanto tempo fosse passato quando finalmente sentii bussare alla porta
"Mad, sono io, Carl. Apri"
Mi alzai a fatica, le gambe deboli, e andai ad aprire
Carl entrò e chiuse la porta dietro di sé
Vedendo il mio stato, mi abbracciò immediatamente
"Mad, ci sono io. Respira con me, ok?" disse, stringendomi forte
Provai a seguire il suo respiro, ma il panico mi stringeva ancora troppo forte.
"Carl, non riesco... non riesco ho paura"
Carl mi strinse ancora più forte, ma la mia mente era in balia del panico
Senza controllo, iniziai a colpirmi la testa con le mani, cercando di fermare i pensieri che mi travolgevano
"Mad, no, fermati" Carl cercò di afferrare le mie mani, ma ero troppo agitata
il dolore alla testa era nulla rispetto al terrore che sentivo
Continuai a colpirmi, fino a quando Carl riuscì finalmente a bloccarmi le mani, tenendomi ferma
"Calmati, Mad. Respira con me, per favore" disse
Le lacrime cominciarono a scorrere liberamente lungo il mio viso
"Carl, non riesco... ho paura" ripetei con la voce spezzata
"Va tutto bene, Mad. Sono qui con te. Non ti lascio" rispose
ti prego basta basta
iniziai a colpirmi di nuovo la testa
Le mie mani continuavano a colpire la mia testa, come se volessi scacciare i pensieri
"ti prego va via va via" dissi continuando
"allison vai via ti prego" continuai
"Mad, ascoltami" disse Carl con voce ferma, tenendomi saldamente
"Non farti male, per favore colpisci me, ma non te stessa"
Le mie mani tremavano mentre cercavo di fermarle, ma il panico mi rendeva incapace di controllarmi.
"Mad, concentrati sulla mia voce" continuò Carl, cercando di stabilire un contatto visivo
"Respira profondamente con me. Uno, due, tre..."
Provai a seguire il suo ritmo, ma ogni respiro sembrava un'impresa
il terrore mi stringeva il petto come una morsa implacabile
"Ti prego, Mad" sussurrò Carl
"Io sono qui con te non sei sola"
Le sue parole mi raggiunsero, anche se appena appena
Lentamente, le mie mani smisero di colpire la testa
Il dolore pulsante nella mia testa era un ricordo lontano, ma il terrore era ancora presente, come una nuvola nera che mi avvolgeva
"Mi dispiace" sussurrai finalmente, sentendomi esausta e vulnerabile.
Carl mi abbracciò con forza, senza dire una parola
"non volevo metterti in mezzo a tutto questo"
"ho troppi problemi Carl, lasciami"
"no Mad"
"lasciami Carl, per il tuo bene, io non ne ho le forze"
"non ti lascio Mad, io devo sposarti"
"Carl e per il tuo bene"
"non sai quello che dici"
"mi dispiace per essermene andato prima" disse
"Ero geloso e mi dispiace tanto, se non me ne fossi andato non sarebbe successo"
Sentii il peso delle sue parole, ma sapevo quanto fosse difficile per lui aprirsi così
lo strinsi ancora più forte a me
"non è colpa tua" dissi
Ci guardammo per un istante, con un'intesa silenziosa tra noi, poi, senza dire altro, Carl mi strinse di nuovo in un abbraccio rassicurante
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top