Capitolo 5

Dato che non sapevo dove andare mi diressi da Carlo's.
Entrai e subito Brian mi salutò con la sua solita allegria.
Ma appena notò il mio aspetto si preoccupò.

- Oh cara! Cosa è successo?! - mi chiese facendo il giro del bancone e venendomi incontro.

- Ho... Ho litigato con mia sorella! - balbettai fra i leggeri singhiozzi.

Non so, ma mi sono sempre sentita di confidarmi liberamente con Brian, è un ragazzo dolce sensibile e sempre pronto ad aiutarti, non mi stupisce che si sia sposato con un ragazzo con il suo stesso carattere.

Si... Per la cronaca Brian è un ragazzo gay, ma io non mi faccio problemi, anzi, io trovo che la maggior parte dei gay siano più simpatici dei ragazzi etero.

- Mmh...vediamo vediamo...per i litigi che cosa posso darti? - si chiese fra sé tornando dietro il bancone.

- Ah! Ci sono! Stracciatella, cioccolato, nocciola, fragola e caffè con una spolverata di cacao e un goccio di rum! Ti risolleverà il morale in un batter d'occhio! - esclamò felice.

Dopo due minuti tornò con una ciotola colma di gelato.

- Assaggialo, è una mia nuova ricetta, l'ho chiamata "amico cioccolatoso" - mentre spiegava io ne presi una cucchiaiata e lo assaggiai.

Era paradisiaco!

- Allora? - mi chiese.

- Non saprei - dissi facendo la finta critica, lui mi guardò titubante - ha qualcosa di sbagliato...-

- Che cosa? - mi domandò preoccupato.

- Che è troppo buono mastro gelatiere dei miei stivali! - esclamai sorridendo.

- Accipicchia! Mi hai fatto prendere un colpo! - rise lui.

Le nostre risate furono interrotte dal suono del campanello che annunciò l'entrata di un cliente.

E indovinate un po' chi era il cliente in questione!

Chi...se non il grande e famoso Anthony Edward Stark!?

Ok...o questo è un stalker o io ho una sfiga immensa a ritrovarmelo sempre tra i piedi!

- Ah eccoti! Ti ho cercata dappertutto! - esclamò appena mi vide.

- Brian il solito! - disse poi rivolto al mio amico.

- Tu conosci Brian?! - domandai sorpresa.

- Si... è da quando ero piccolo che vengo in questa gelateria e conosco Brian da un sacco di tempo - mi spiegò mentre si sedette di fronte a me e prendendo una cucchiaiata di gelato.

- Perché sei venuto a cercarmi? Se sei venuto per conto di mia sorella puoi anche andartene! - esclamai irritata, incrociando le braccia al petto.

- Non sono qui da parte sua, voglio parlarti da amico...-

- E da quando io e te siamo amici? -

- Da quando sono riuscito a farti ridere con poco, e con poco intendo ustionandomi la lingua - sorrise.

Ok...lo ammetto! Il suo sorriso è qualcosa di spettacolare.

Io sorrisi leggermente ripensando alla scena avvenuta poco prima.

- Visto? Ci sono riuscito di nuovo semplicemente ricordandotelo! - rise, io mi unii a lui.

- D'accordo...di cosa volevi parlarmi? -

- Del perché tua sorella ti ha tenuto nascosta questa questione...-

- Ecco lo sapevo! Ti ha mandato lei! - esclamai furiosa, pagando e facendo per andarmene.

Ma Tony fu più svelto di me e mi afferrò la mano.

- Elly ascoltami! Sono qui per conto mio! -

Mi...mi ha chiamata per nome?! Forse è il caso che lo ascolti? Ma sì...in fondo se dice qualcosa di sbagliato posso sempre tirargli un pugno...

- Dimmi allora! -

- Non qui! Vieni... - disse per poi prendermi per mano.

- Dove stiamo andando? - domandai titubante

- Tranquilla...andiamo alla torre!

- Ora sono molto più tranquilla! - dissi sarcasticamente.

- Calma! Non ti voglio stuprare, anche perché non oserei mai con una donna incinta, ma comunque non ti avrei fatto niente in ogni caso, uno perché tua sorella mi ucciderebbe e due perché....bho...non saprei perché...-

L'ultima affermazione mi lasciò spiazzata.

Tony Stark che non vuole portarsi a letto una donna?! Mah...

Dopo una decina di minuti arrivammo alla Stark Tower.

Wow!

Entrammo e subito le sue segretarie mi guardarono in malo modo.

- Non farci caso! Sono gelose! - mi sussurrò ammiccando.

Mi lasciai scappare una piccola risata.

Subito dopo prendemmo l'ascensore e il silenzio che ci avvolse era imbarazzante.

Finalmente, dopo quella che mi sembrò un'eternità, arriviamo al 52° piano.
Uscimmo e ciò che mi ritrovai davanti era sensazionale.

Un salotto enorme con una vista mozzafiato su Manhattan e affiancato da uno spazio bar.

Aspetta! Un bar?! Che ci fa un bar qui...ah sì, è la casa di Tony Stark, è ovvio che ci sia un bar.

- Accomodati, fa come se fossi a casa tua...- mi invitò, vedendomi imbambolata sull'ingresso.

Che cavolo! Certo che faccio come se fossi a casa mia! Mi sembra il minimo dopo che tu ti sei comportato come se fossi a casa tua....a casa mia!

Mi sedetti sull'enorme divano e osservai Tony nel mentre che si versava dello scotch continuando a sorridere.

Ok...sembra leggermente un ebete! Un ebete carino, devo ammetterlo.

Elly! Per Odino finiscila!

Senza che me ne accorsi iniziai a ridere per conto mio, e Tony se ne accorse.

- Che c'è di così buffo? - chiese continuando a sorridere.

- Sembri un cretino a sorridere così tanto! - esclamai io ridendo.

- Be'...grazie mille, ho ricevuto tanti complimenti sul mio sorriso, ma sembrare un cretino mi mancava! - rise anche lui, sedendosi vicino a me.

- Allora? - chiesi poi.

- Cosa? -

- Perché mi hai portata qui? -

- Ah giusto! Allora...prima ti stavo dicendo che tua sorella non ti ha mai detto niente...per proteggerti -

- E da cosa? -

- Vedi...lo S.H.I.E.L.D non si occupa di semplici furti o cose simili. Piuttosto si occupa di organizzazioni terroristiche come l' H.Y.D.R.A...-

- Che sarebbe? -

- Un'organizzazione nazista, fondata durante la Seconda guerra mondiale e determinata a conquistare il mondo, come ogni supercattivo che si rispetti d'altronde, ma non ci occupiamo solo di quello, ma anche di essere di altri mondi che vogliono distruggere conquistare la, di altri mondi che vogliono distruggere conquistare la terra, come Loki ad esempio...-

- Loki? Ma non è il fratello del dio Thor? -

- Brava piccoletta vedo che sei intelligente! - mi sorrise schernendomi.

- Ah...perché prima mi consideravi stupida? - chiesi fingendomi offesa.

- Un pochino, ma per farmi perdonare ti mostro una cosa...- dicsse alzandosi.

Io lo guardai di traverso e lui colse al volo i miei pensieri.

- Ancora?! Ho detto che non ti faccio niente! -

Io mi arresi e lo seguii.

- J.A.R.V.I.S! -

- Si signore? - rispose la stessa voce robotica che mi aveva terrorizzata quella mattina.

- Prepara la Mark 48! -

- Subito signore! Ha una meta particolare? -

- No, devo solo mostrate ad Elly il mio gioiellino...-

- Ma la smetti?! - esclamai irritata e divertita allo stesso tempo.

- Di fare cosa? - chiese lui confuso.

- Ogni cosa che dici è a doppio senso! -

- Ed è colpa mia?! - si finse offeso, facendo occhi da cucciolo.

- Si! - risposi io ridendo.

---------------------------------------------------

Arrivati in cima alla torre vidi una bellissima armatura sostare sulla pista in attesa del suo pilota.

- Wow...- sussurrai.

- Vedo che ti piace...se non fossi incinta ti farei fare un giro...- mi sorrise.

- Per adesso preferisco tenere i piedi a terra! - dissi, ma continuai a fissare l'armatura, meravigliata.

- Ti mostro qualche mossa? -

- Volentieri! Ma smettila di parlare! Ti ho già detto che ogni cosa che dici suona come doppio senso! -

- Sei tu che pensi male! - Esclamò lui difendendosi, nel mentre iniziammo a ridere.

Lo ammetto...non ho mai riso così tanto con una persona...solo con lui...e succede tutt'ora.

La cara Elis si sta innamorando...

No! Ho promesso che non mi sarei più innamorata!

Be'...a me sembra il contrario...

Non è vero! E poi lui è un playboy...non starebbe mai con una ragazza, che per di più è rimasta incinta di un altro uomo! Aspetta! Sto litigando con me stessa?!

- Terra chiama Elis! - la voce di Tony mi riportò alla realtà.

- Tutto ok? - mi chiese accigliato.

- Si si, stavo solo ammirando l'armatura...-

Piano piano si stava avvicinando al cornicione.

- Tony attento! - gli raccomandai, ma lui mi guardò, chiuse il casco e... saltò.

- Tony!!! - gridai preoccupata.

- Ehi tranquilla! Sono ancora tutto intero! - rise una voce metallica che riconobbi essere quella di Tony, ma che proveniva dal mio orecchio.

Solo allora mi accorsi di avere un auricolare.

- Mi hai fatto prendere un colpo! - lo rimproverai.

- Vedi che allora ti preoccupi per me! - rise ancora.

- Non è vero! - negai io.

- Sarà...guarda! - mi disse, per poi esibirsi in qualche acrobazia.

- Esibizionista! -

- Grazie! Troppo gentile! -

- Ma quand'è che mi hai messo l'auricolare? - gli chiesi.

- Quando stavamo venendo qui! - rispose lui con tono innocente.

- Ma se neanche me ne sono accorta?!-

- L'obbiettivo era quello! -

- Bastardo! - sussurro.

- Ti ho sentita! - rise per poi atterrare di fronte a me.

- Ti è piaciuto lo spettacolo? - mi chiese poi.

- Mah...mancava qualcosa...-

- E cosa?

- Il tuo cervello! - risi battendo il pugno sulla testata dell'armatura.

- Ah...ah...ah... spiritosa! - disse lui mettendo il broncio.

- Oh... il piccolo Tony si è offeso! - dissi facendo una voce stupida.

- Intanto sono più grande e più alto di te! - esclamò tronfio.

- Dettagli! E datti un po' meno arie stupido genio miliardario playboy filantropo! - disse mentre rientravamo.

- Tony...- iniziai mentre siamo in ascensore.

- Mmh? -

- Ma quanti anni hai? -

- 31... perché? -

- Così...- sorrisi.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top