Le Tecniche Proibite
Fischio d'inizio.
Ci siamo, finalmente.
La partita fu da subito molto accesa, ma Caleb rubò palla dopo poco e passò a David.
"Pinguino imperatore numero uno!". "No, David!" gridò Ygritte.
Subito tutti i ricordi dei giorni alla Royal la assalirono.
"Pinguino imperatore numero uno!". Dark osservò impassibile. "Ancora!". Ygritte si rialzò ansimando. "Pinguino imperatore numero uno!". Il pallone si insaccò in rete con violenza, e Dark sorrise. "Ottimo lavoro"
Poco dopo, negli spogliatoi, Ygritte fece una smorfia mettendosi del ghiaccio sulla caviglia. "Ahia... Fa male". Jude le si sedette accanto. "Sei sicura di voler provare?". "Devo farlo!"
"Ygritte! Ygritte, tutto ok?". Jude le aveva messo una mano sulla spalla. "Non... Non deve tirare. Non deve tirare più!".
Mark si massaggiò le mani. "Sì... Ahi, non mi era mai successo".
La partita andò avanti, ma quando Jude, Ygritte e Kevin usarono il Pinguino imperatore numero due, Joe usò il morso della belva.
E di nuovo, i ricordi sommersero Ygritte.
"Morso della belva!" gridò Ygritte. Il pallone però le sfuggì dalle mani, e la ragazza sbatté la schiena a terra. "Cazzo!". Dark non fece una piega. "Continua a provare!". Ygritte strinse i denti. "Fa... Fa male". "VAI AVANTI".
Jude, da centrocampo, le gridò: "Ygritte, I tuoi ricordi alla Royal non contano più!". La ragazza lo guardò. "Quindi... Quindi tu ricordi?".
Jude annuì, sorridendo. "Grazie alla tua foto. Sono stato un coglione". Ygritte lasciò andare una piccola risata. "Sono d'accordo. Ma ne parleremo più tardi. Ora giochiamo".
"Tranquilli, ragazzi, ci penseremo noi a marcarlo stretto" disse Erik. "Ygritte e Shawn, riuscite a marcare stretto Caleb?" chiese Jude.
La ragazza guardò il giocatore con la cresta. "Con piacere".
Passò il resto del primo tempo a marcare il crestato. "Questa davvero non me l'aspettavo, Stonewall" mormorò a un certo punto. Il ragazzo non reagì.
"Avresti potuto dirmelo". "Fatti gli affari tuoi!". La superò con una spallata, ma Jude gli si parò davanti e i due andarono a contrasto.
Fu allora che Ygritte la vide: una pietra violacea, che brillava sul petto di Caleb.
Non è possibile...
Il primo tempo finì, e Ygritte si lasciò scivolare a sedere sulla panchina.
Lina si alzò dalla panchina. "Da adesso si gioca per vincere. Shawn, da adesso ritorni in attacco. Ygritte, in porta al posto di Mark. Al tuo posto entra Victoria". Il capitano fece per protestare. "Ma...". "Zitto, Mark. Hai già parato uno di quei tiri. Rischi un infortunio. Inoltre ho l'impressione che Shawn potrebbe avere una certa idea da realizzare con l'aiuto di Kevin... O sbaglio?". "Non sbagli, tesoro!" disse Shawn, o meglio Aiden.
Rientrarono subito in campo, e quando Kevin prese palla scattò in avanti. La difesa lo lasciò passare, e lui fu libero di servire l'albino.
"Morso della...". "Troppo tardi! Tormenta Glaciale!". Joe rimase immobile e il pallone gonfiò la rete.
Ygritte sorrise da dentro la porta e corse ad abbracciare l'albino. "Calma, calma!". "Facciamone un altro, Shawn".
Ma dopo un po', proprio durante l'azione di tiro di Kevin, Caleb entrò in scivolata e colpì la caviglia del ragazzo.
Figlio di... Non ci credo, Caleb...
"Lasciatemi restare in campo! Posso ancora essere utile!". L'allenatrice alzò le spalle. "Per me non fa differenza".
Come può non far differenza? Sta male, dannazione!
Tornò in porta incazzata come non mai. E poi David tirò.
"Rete di Fuoco!".
Ah! Parata!
"Come hai fatto?" grugnì Caleb.
"Mi sono allenata molte volte a parare questo tiro. Adesso non mi tange".
In verità le facevano male le braccia, ma questo di certo non lo andava a dire a lui. Rilanciò a centrocampo, ma dopo un po' la palla tornò a David.
Ygritte cercò di convincerlo. "Ti prego, David... Rischi di non poter più giocare a calcio! Io so che non è questo che vuoi!". "ZITTA! Pinguino imperatore numero uno!".
Ygritte sentì qualcosa accendersi in lei: doveva salvare il suo amico, e l'unico modo per farlo era parare quel tiro.
Iniziò a muovere le braccia, disegnando un infinito.
"Equilibrio infinito!". La palla, fumante, si fermò fra le sue braccia.
Mollò il pallone e corse verso David, afferrandolo prima che cadesse a terra.
"Dav... Dav, ti prego!". "Tranquilla... Adesso sto bene. Mi dispiace, Ygritte. Mi dispiace tanto".
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Non ricordava di aver seguito Jude. Non lo ricordava.
Ma era davanti a Dark, con Jude gli stava urlando contro.
"Joe e David sono in ospedale, adesso sarà soddisfatto!". "Soddisfatto? Assolutamente no! Sarò soddisfatto solo quando avrò creato la squadra perfetta. Devo ammetterlo, Jude e Ygritte. Tra tutti i talenti che ho allenato, voi siete senza dubbio i migliori!".
Ygritte alzò lo sguardo verso di lui. "Perché fai tutto questo, Dark? Non sei sempre stato così! Credevo che ci tenessi davvero a noi! Ci hai aiutato, ci hai cresciuti!". Dark parve esitare, poi si voltò senza una parola.
Il Detective Smith li portò via, e Ygritte abbracciò Jude. Le mancava così tanto...
"Jude... Io non voglio continuare a litigare con te". Jude le circondò la vita con le braccia. "Nemmeno io. Vorrei riavvicinarmi a te ma... Ma tu ami Shawn. O no?". "Io... Io..."
Cosa provo davvero io? E se... E se Shawn fosse stato solo... Una consolazione? Noi siamo grandi amici... Ci conosciamo fin da piccoli... Ma con lui è diverso, non è come con Jude... Cosa devo fare?
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