•7•

Jennifer's pov
<<Ti sei persa piccola?>> non è più come in questi giorni, il suo sguardo è cambiato. Indietreggio mentre lui si avvicina sempre di più a me, ho paura.
"Jenny so che hai paura, ma c'è Alex lì dentro e lui non ti farebbe nulla."
"Ne sei così sicura Angel? Perché a me non sembra proprio... anzi credo proprio che voglia farmi male, come a quel cacciatore."
"'Oh andiamo Jennifer non ti ha mai fatto nulla, perché dovrebbe farlo adesso?"
Arrivo con le spalle ad una parete, nonostante la paura tengo lo sguardo fisso su di lui forse per dimostrargli che non ho paura di lui, anche se non è la verità.
<< Che ci fai qui giù?>> chiede avvicinandosi a me, mancano pochi millimetri perché i nostri nasi si sfiorino.
<<Mi vuoi rispondere si o no!?>> tuona sbattendo un pugno alla parte, proprio vicino alla mia testa. Salto sul posto per lo spavento, i suoi occhi si scuriscono ma non cedo, non darò più a nessuno la soddisfazione di vedermi debole.
<<Senti razza di lupo spelacchiato, calmati, non usare questo tono con me. Sarai anche un Alpha, ma non mi fai paura chiaro? Se sono scesa qui sotto, è stato solo perché non ti ho trovato più in camera e ho pensato che ti fosse successo qualcosa. Mi sono preoccupata per te, ma sai che c'è fottiti Alex!>> dico per poi uscire dalla sua presa e andandomene, però qualche centimetro dopo mi fermo e mi giro verso di lui. << Pensavo fossi diverso, ma probabilmente sei solo un bravo attore...>> salgo velocemente le scale e chiudo la porta dietro di me.

Sono fuori nel villaggio e cammino senza una meta ammirando i componenti del branco che svolgono le loro attività abituali. Ci sono famiglie che giocano e scherzano tra di loro, compagni che si sussurrano cose sdolcinate all'orecchio e camminano tenendosi per mano e bambini che giocano fra di loro, ridendo e mostrando le finestrelle formate dai denti caduti.
Mentre cammino osservandoli ripenso alla mia infanzia, che purtroppo non ho vissuto come avrei voluto. I miei ricordi vengono però interrotti da Becky, che si fionda ad abbracciarmi.
<<Ciao amica!>>
<<Ciao Becky...>> la salutò titubante, ricambio l'abbraccio ma con meno convinzione. Non ho mai avuto un'amica e ho solo paura che possa rivelarsi una truffa, come tutto quello che mi è accaduto fino ad oggi.
<<Come mai sei qui fuori? Alex sta bene? È cosciente, è....>>chiede a raffica la ragazza preoccupata.
<<Sta tranquilla, tuo fratello sta fin troppo bene!>> le rispondo con tono infastidito.
<<Che cosa è successo Jennifer?>> stavolta sembra essere preoccupata per me, ma allo stesso tempo sembra essere anche divertita e non ne capisco il motivo.
<<È successo, che il tuo fratellino stamattina sembrava stesse male come negli ultimi due giorni, scendo di sotto in cucina per prendere qualcosa da mangiare, torno di sopra e lui non c'era più! L'ho cercato ovunque in casa, finché non l'ho trovato nelle "segrete" insieme ai suoi due simpatici amichetti che torturavano un cacciatore...>> le dico tutto d'un fiato, sfogando tutta la rabbia e la frustrazione che ho tenuto dentro da quando Alex è stato ferito <<...l'ha ridotto a brandelli Becky. Ma non è stata questa la cosa che più mi ha sconvolto, anche perché sapevo benissimo della sua nomea di "alpha crudele"; ciò che più mi ha destabilizzata è stato il fatto che non sembrasse lui, come se fosse totalmente un'altra persona. In questi giorni è stato così dolce e gentile con me, nei miei confronti ha avuto un atteggiamento diverso, ma forse è stata solamente una recita... dovrebbero dargli un Oscar, per quanto è stato bravo!>> stavolta espongo le cose in modo calmo, cercando le parole giuste da usare. Nonostante io abbia sempre avuto paura di aprirmi con una persona, Becky in poco tempo è diventata l'amica che non ho mai avuto ma che ho sempre desiderato.
Poso i miei occhi su di lei, che mi guarda... triste, credo.
<<Speravo tu non dovessi mai vedere quel suo lato Jenny.>> sospira e fa una breve pausa, mi invita con il capo a seguirla ed iniziamo a camminare verso non so dove. <<Purtroppo non posso essere io a parlartene, ma forse questo posso dirtelo: lui non è sempre stato così, prima era diverso. Era un ragazzo dolce e spiritoso, sorrideva sempre ed era buono con tutti, anche con il suo peggior nemico. Poi un giorno tutto è cambiato...>> ha lo sguardo perso nel vuoto, il volto è rivolto verso la natura, ma i suoi occhi sono persi tra i ricordi.  Le avvolgo un braccio intorno alle spalle per confortarla, e lei mi rivolge un lieve sorriso.
Restiamo qualche altro minuto in silenzio per poi ricominciare a parlare del più e del meno, quando sentiamo un rumore. Ci voltiamo in direzione di quest'ultimo, ci avviciniamo ad un cespuglio guardinghe. Siamo a pochi centimetri di distanza da quest'ultimo quando salta fuori Jason. Gridiamo per lo spavento mentre lui scoppia a ridere.
<<Jason!! Ma che diavolo ti salta in mente! Sei sempre il solito idiota.>> dice Becky furiosa incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio.
<<Scusate donzelle non volevo spaventarvi, sono solo venuto a cercarvi o meglio a cercare te.>> dice lui guardando la mia amica.
Jason è il beta del branco insieme a Michael, è alto, muscoloso e molto carino. Ha i capelli chiari, quasi biondi e gli occhi verdi, ha anche lui la barba curata come Alex e secondo me lo rende anche più attraente.
Becky lo guarda scocciata ma dalla quale intravedo un minimo di sorpresa e felicità.
<<E come mai mi cercavi Jason? >> dice alzando gli occhi al cielo.
<<Oh andiamo Becky sai benissimo perché ti cercavo. Sono giorni che mi eviti e io non ce la faccio più, non riesco a sopportare il fatto che mi ignori. Non l'ho deciso io, lo sai che non dipende da me... da noi.>> si avvicina a lei e ha l'aria di essere molto dispiaciuto, come se avesse fatto qualcosa di sbagliato. Non so di cosa stiano parlando ma ho come la sensazione che questi due siano legati da qualcosa di più profondo di una semplice amicizia.
<<Già perché se dipendesse da te non mi avresti mai notata, eh Jason!? Chi mai vorrebbe essere il compagno della piccola e strana sorellina di Alex?>> gli chiede furiosa.
<<Non ho mai detto questo Becky! Tu non sai nulla, magari ti avrei anche spiegato...>>
<<Spiegato cosa Jason? Mi avresti spiegato come mai baciavi quella stronza di Ella davanti ai miei occhi? Mi avresti spiegato come mai la scorsa sera ti ho visto entrare in casa sua come se fossi un ladro? Lo sapevi che io ero la tua compagna, mi hai addirittura reclamato come Tua! Sei solo un'altro figlio di puttana.>> non gli dà neanche il tempo di finire che subito lo attacca.
<<Lo so okay, ma ho capito che non riesco a stare senza di te e se tu mi dessi il tempo di parlarti magari...>> non riesco a sentire il resto della conversazione poiché mi sentivo di troppo. Non mi sembrava il caso di continuare ad origliare i loro problemi e dato che erano troppo presi dalla loro discussione per accorgersi di me, sono sgattaiolata via.
Cammino tra gli alberi ed i cespugli, finché non arrivo vicino ad un laghetto sormontato da una piccola cascata. Sembra di essere in paradiso, è un posto meraviglioso. Vicino alla sponda del laghetto ci sono tantissimi fiori colorati e il sole che riflette nell'acqua riesce a farla brillare come se questa fosse composta da tanti piccoli brillantini.
Mi siedo in riva al lago, toccando l'acqua con le dita. Ero così assorta a guardare l'acqua e la natura intorno a me che non mi sono accorta di non essere più sola.
<<Non pensavo di trovarti qui...>> mi giro verso la voce e lo vedo, in tutta la sua bellezza. Indossa dei jeans e una maglietta bianca che gli calza a pennello, che gli fascia alla perfezione i muscoli delle braccia e il busto. Non gli rispondo e ritorno a guardare diritto davanti a me. Si siede accanto a me e dopo poco mi guarda.
<<Dobbiamo parlare.>>

~~~~
Angolo autrice
Sono felicissima, vedo che la storia piace e questo mi invoglia a continuare a scrivere. Per favore vorrei sapere cosa ne pensate fino ad ora.
Cosa pensiate nasconda Alex? Perché sembrava essere un'altra persona?
Fatemi sapere nei commenti.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top