48.
DRACO
Mi metto un paio di jeans strappati e una camicia bianca, con i primi due bottoni sbottonati. Per le scarpe non mi preoccupo, perciò..... metto gli scarponcini neri.
I capelli (la cosa più importante) li tengo fissati con il gel, come al solito, e per quanto riguarda il profumo il solito.
Non devo affatto uscire ma.... ci tengo che Hermione mi veda bello.
<Draco!! Mi porti la bacchetta?> grida Herm dal bagno.
Ovviamente gliela porto, l'unica bacchetta che ormai abbiamo.
Cedro e salice, rigida. Non mi ascolta bene, voglio la mia in biancospino. Devo accontentarmi però.
<Ecco, tieni!>
Apro la porta leggermente, e lei prende la bacchetta.
<Draco....>
<Si, dimmi.>
Apre la porta già completamente vestita. Indossa una T-shirt rossa che lascia scoperta la spalla destra, dei pantaloncini di jeans che arrivano sopra al ginocchio e per scarpe un paio di ciabattine.
I capelli sono racchiusi in una coda di cavallo. È bellissima.Ma il suo viso ha un'espressione triste.
<Hermione, che succede?>
<Stiamo in una guerra. I miei amici sono morti. La scuola si sta distruggendo come l'anno scorso. E io sono chiusa nei sotterranei con te senza fare niente. È me che vogliono. Petrificus Totalus!>
HERMIONE MA CHE TI PASSA IN QUELLA MENTE CONTORTA?!?
No no no no no no no! Sta scappando fuori e io non posso fare nulla?!?!
<Vestiato!> esclama puntando la bacchetta verso di sè, facendo diventare la sua maglietta rossa in una nera molto aderente e i pantaloncini altrettanto neri e aderenti.
Aspetta un attimo... sbaglio o quell'incantesimo non esiste?!? Non fa parte neanche delle tre esse! Come può....
Flashback
<Uhmmmm.....>
Hermione prese il libro di Draco e lo sfogliò, mentre i suoi amici stavano rovistando per la biblioteca, in attesa che qualche studioso venisse ad aprirla e farli uscire fuori.
<Qualche incantesimo in più non farebbe male....>
Forse avrà visto qualcos'altro nel mio libro. Speriamo che....
<HERMIONE FERMA!!> grido, anche sotto l'incantesimo per lei.
Il mio amore è più forte di qualsiasi incantesimo.<Non puoi andare! Ti farebbero del male! E io non voglio perdere anche te! Me lo hai detto tu di trattenerti con la forza sulla terra!>
<Già il tuo amore mi fa rimanere qui.>
Mi rivolge un sorrisetto e si dilegua nell'ombra del corridoio.
Quella ragazza è strana.... ma è speciale. Per questo mi è sempre piaciuta.
Tento di muovermi, ma non ci riesco. Perciò cado a peso morto sul pavimento, provocando un forte tonfo.
HERMIONE
L'idea del Vestiato è stata abbastanza credibile. Ma questa tutina mi sta da schifo.
<Vestiato.> ripeto. Quello che ho addosso si trasforma in una divisa scolastica, senza mantello, senza cravatta, ma solo con la maglietta e la gonna nera.
<Time.>
Le lacrime cominciano a sgorgarmi dalgli occhi. Punto la bacchetta sul palmo della mano facendo comparire una collana. La collana di quando avevo cinque anni. È il simbolo dei Doni. Incredibile ma vero. No, non è la collana degli Illuminati. È la vera collana dei Doni della Morte. Me la regalò mio padre ai cinque anni di età.
Qualche mese prima l'avevo vista alle bancarelle della strada, e la volevo assolutamente. Per me è un ricordo prezioso. Ma è andata distrutta sul treno di andata verso Hogwarts al terzo anno. Questa volta era stata la Parkinson.
Flashback (ricordo di Hermione)
<Hei sporca mezzosangue, che abbiamo qui? Hai la collana di una storia per bimbi magici. Tu invece.....non lo sei. Expulso!>
La collana al collo di Hermione esplode, facendo scaraventare al suolo la ragazza.
<Perchè l'hai fatto?!?!> grida la vittima.
<Non sei degna di così tanto potere.>
Mi inginocchio per terra, seppur in mezzo al corridoio con il rischio che dei mangiamorte possano prendermi.
Ma com'è possibile che sotto una ragazza si nascondi tanta crudeltà?
È questo quello che mi chiedo da sempre! Cosa ci trova la gente ad essere cattivi? Non si guadagna nulla! Si ottiene solo la paura di tutti e la perdita di tutti. Una persona è cattiva solo perchè non ha il coraggio di essere buona. Ma perchè mi chiedo? Cioè, com'è possibile che nella propria mente non passi neanche lontanamente che gli atti fatti sono assurdi?
Prendiamo per esempio Tom Riddle. Non aveva amici. Era l'erede di Salazar Serpeverde. Ma non vuol dire che questo lo potesse lasciar fuori da tutto così tanto da diventare il mago che ha causato due guerre magiche. Dimenticandosi che ognuno è l'artefice del proprio destino. Non saperlo fare l'ha portato ad essere quel codardo prepotente che ha ucciso un sacco di gente perchè non aveva il coraggio di scriversi una storia da sè.
Draco in vece l'ha fatto. Si è scordato di tutti i pregiudizi, di tutto quel che gli insegnò il padre, si è deciso ad amare chi ama. Questo è il vero coraggio. Saper affrontare la realtà come vogliamo.
<Bene bene bene. Ecco la mezzosangue.>
Una mano mi stringe forte il collo e l'altra mi prende per la vita in modo da farmi alzare e non poter scappare.
Scalciando, cerco gridare il nome di Draco ma non posso.
<Davvero pensavi che Draco non fosse dalla nostra parte? Illusa.>
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