45.

HERMIONE

Ma come sono carina??
Ho un costume da bagno rosa!!
Ok, basta. Ho ancora tracce di sangue addosso e la ferita sul braccio è aperta.

<Ahi!> sussurro.
Penso che Draco non abbia sentito, sta ancora in camera a prepararsi.
Quanto ci mette? Insomma, erano le ragazze a far aspettare o no?

Intanto sta già scorrendo l'acqua per riempire la vasca.

Toc toc.

<Hai finito?> mi chiede Draco da fuori alla porta.
<Vedi che ti sto aspettando da un'ora!> ribatto.
Poi lui entra e mi mette una mano dietro la schiena.
<AHI! La ferita!>
<Scusa. Il.... il... Marchio.>
Così dicendo mostra il suo Marchio, non coperto da alcun tessuto.
È inquietante....
<Cerca di non guardarlo. Quando troverò un qualcosa per rimuoverlo lo farò di sicuro.>

Basta. Leggermi. Nella. Mente.

<Che c'è, Grangy, problemi?>
<COME MI HAI CHIAMATA?!?>
<Ehiehiehi, non ti scaldare. Piuttosto...> e mi fa segno di seguirlo.
<Ok.....>
E siamo tutti e due nella vasca da bagno.
<Vuoi l'idromassaggio?> mi chiede.
Non mi dà il tempo di rispondere che già lo accende, da ragazzo premuroso.
Ma com'è muscoloso..... mi fa andare in tilt.... mlmlmlmlmlml.....
Oh no! Non mi deve leggere nel pensiero!

E sposto lo sguardo.
<Qualcosa non va?> mi chiede, avendo visto la mia reazione.
<Vorrei solo pensare senza che mi legga nel pensiero.> rispondo distaccata.
<A quanto sono belli i miei muscoli?>
Ma perche?!?!!?
Ma posso farmi i fatti miei??!?!?
<Mi puoi fare il sacrosanto favore di non leggermi il pensiero? Vorrei guardarti in faccia.>

<Scusa. È più forte di me.> e ridiamo.<Hermione.> mi chiede dopo un pò di tempo.
<Si?>
<Stavo pensando di....>
HO GIÀ CAPITO TUTTO.
<No no no, che hai capito. Intendo raccontarti del giorno in cui mi sono innamorato di te.>
E ripartono le mie figure di Mandragola.
<Spara. Ne sono curiosa da.... troppo tempo. Me ne hai accennato tempo fa, ma non ho capito molto bene.>

DRACO

Lo sapevo che era curiosa.
<Bene. Quel pomeriggio, quello delle ripetizioni. Te lo ricordi?> le chiedo.
Lei fa cenno con la testa e si asciuga una lascrima che le riga il viso.
<Lasciai Ron quel giorno. Uscimmo la sera e lui lo scoprì. Il giorno dopo l'ho ucciso.>
<Hermione! Tesoro mio! Non sei stata tu! Lo sappiamo tutti che.... è stata colpa sua. Ma non credere che mi sia innamorato così facilmente di te. Quel pomeriggio non è stata la causa di tutto. Il mio amore per te viene da anni prima.>

Tutto a un tratto smette di piangere e rimane con gli occhi sbarrati.
<Spiegati meglio.>
Mi viene naturale fare un ghigno, questa volta compiaciuto. Sembra interessarsi.

<Metà del secondo anno. A quell'età ero ancora un bambino, non capivo cosa facevo. Ed ero ancora comandato a bacchetta da mio padre, che continuava a riempirmi la testa di razzismo nei confronti di "mezzosangue and co."> mimo le virgolette alle ultime parole.<Te lo ricordi? Dissennatori! Dissennatori! E quel pugno sul naso. Ti ho ADORATA in quel momento. Oh Salazar, la Granger mi ha toccato la faccia per la prima volta! E me lo meritavo... quel piccione non aveva fatto proprio nulla per meritarsi di morire. Fatto sta che la faccia non me la sono lavata per una settimana. E mangialumache te lo ricordi? Stavo veramente male a guardare la tua espressione preoccupata per il rosso. Infatti me ne sono andato subito. E l'origami che ti lanciai quel giorno? Te lo ricordi? No che non te lo ricordi. Non l'ho mai lanciato. Ho scritto tanti messaggini d'amore al mio terzo anno per te, ancora oggi ce li ho conservati nel cassetto del mio comodino.>
La sua espressione si è trasformata in un sorriso. <L'esercito di Silente? Quel giorno avrei fatto del male ai miei amici e Gazza, non avrei mai voluto che vi beccassero. Il ballo del Ceppo? Anche lì avrei voluto fare del male a Krum e chiederti un ballo, ma non poteva essere possibile, grazie sempre a Pansy, solita rompipluffe. Le prime lezioni di Lumacorno, l'Amorentia? Avrei pagato non so quanto oro per sapere che sentivi nella pozione, se era il mio profumo di menta e liquirizia. Sicuramente nella mia si sentiva quell'inconfondibile aroma di vaniglia. Il settimo anno invece? Beh, non dovevo tornare ad Hogwarts, ma un anno senza vederti equivale ad un anno senza vita. Ero tornato per te.>
<Non dimenticarti 'TUBATURE'> mi interrompe.<Secondo anno. Ero pietrificata ma potevo vedere che il biglietto me l'avevi messo in mano.>
Sorrido. L'ho saputo dopo sei anni, eh? Infatti Hermione Granger non avrebbe mai strappato la pagina di un libro. Si sarebbe portata il libro intero.

<Comunque. Quest'anno non è stata una semplice prova di coraggio. Te lo ricordi il primo settembre?>
Hermione strabuzza gli occhi, e squote il capo.
<Il perchè? Semplice. Quel giorno eravamo sul treno. Tu sei venuta nello  scompartimento dei Serpeverde e, mentre gli altri ti hanno cacciata, io ti ho fatto rimanere. Alla fine del viaggio ti ho fermata per dirti di non pensare che fosse stata un azione amichevole, che invece non stavi dando per niente fastidio e perciò ti ho fatto rimanere. Ma evidentemente ti ho trattenuta troppo, il treno è partito e noi due siamo saltati fuori con un Ascendio e caduti in acqua. Sei svenuta, come sempre del resto. Per darti ossigeno cosa avrei dovuto fare? Una semplice respirazione bocca a bocca, ma le tue labbra così morbide mi avrebbero fatto andare fino in fondo..... ovviamente non l'ho fatto. Dovevi vedere comunque la tua faccia mentre ti sei svegliata. Era del tipo: Ma cos... e io se non fossi stato preoccupato sarei scoppiato a ridere!!!! Comunque. Siamo andati nella Sala Grande dai nostri amici e pensavano ovviamente a male.... tutti e due bagnati, arrivati insieme.... e io li biasimo pienamente, anch'io avrei fatto pensieri contorti se fosse successo ad un mio amico.  Successivamente Lenticchia e lo Sfregiato si sono arrabbiati con te, ci siamo baciati e tu dopo essere uscita e aver visto i tuoi amici sei corsa via sulle scale. Ma alle scale piace cambiare. Un attimo di distrazione e sei caduta dal settimo piano perchè era un punto senza parapetto. Ti ho arrestata mentre cadevi e stavi bene. Ma ero stato un idiota, non volevo che  fosse successo nulla. Ed ho obliviato la scuola. Io sono l'unico che si ricorda quel giorno. Successivamente volevo che ti innamorassi di me. Ero deciso e determinato. Non vanno a capitare le ripetizioni con una tutor straordinaria?>
Tutto questo lo dico con un solo fiato. Non so come ho fatto. Ma ce l'ho fatta.

Lei rimane a guardare un punto fisso sull'acqua.
<Quindi è così che è andata?>
Io le dico un 'si' tremolante, e lei con voce roca e spezzata mi risponde:
<Se per questo ti ho amato anche io. Era il tuo modo di essere a non spingermi avanti. Pensavo che mi avresti sbattuto in faccia di essere... > e mostra il suo braccio.
<No, come pensavi che potessi... oh.>
È vero. L'ho presa in giro per anni, seppur contro la mia volontà.

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