27.

GINNY

Sono in biblioteca, ad aspettare Hermione alla luce macabra di una lampadina e della luna.
Mi affaccio fuori dalla finestra: la luna è magnifica. Mi ricorda te, Ron. E anche te, Fred. E tutti voi che siete affianco a lei in questo momento.

<Ron, perchè l'hai fatto? Perchè? Mi hai lasciata qui da sola, perchè? Harry non mi consola quanto potresti fare tu, da bravo fratello. Da quel bravo e stupido fratello che eri. Adoravo la tua stupidità: mi faceva sentire una maga ai livelli di Hermione. Ma purtroppo questa stupidità ti è costata veramente fatale. Dovevi rifletterci, non dare conclusioni affrettate. Non volevo perderti. Vederti morire sotto i miei occhi, per mano della mia migliore amica. È una cosa orribile. Perdonami per tutte le cose orribili che ti ho detto e fatto causare. Ti ricordi di quella volta nella camera dei segreti? Il mio primo anno, già a fare casini. Volevo vederti sclerare per altri anni ancora, volevo che diventassimo vecchi assieme e tenerci le mano nell'attimo prima di morire. Assieme. Per me eri più di un fratello. Eri più di un migliore amico. Quando eravamo piccoli e giocavamo insieme..... erano attimi bellissimi. Promettimi che mi terrai d'occhio da lassù dove sei. Che mi accompagnerai mano a mano in qualunque posto, fino a che non morirò. E da quell'attimo, promettimi che non ci lasceremo mai più. Come già successo in quel giorno.>

Una lacrima ghiacciata mi scende sul viso e finisce sopra le mie labbra screpolate: è salata. Tanto salata da bruciarle.
<Ahi!> esclamo.
E sento il rumore di un libro cadere dietro di me.
Io mi giro pianissimo, con la paura di trovarmi dietro un tizio armato.

In realtà trovo solamente il libro caduto. Sempre più inquietante..... forse Draco è dietro di me con il mantello che..... hei, ma che ci fa lui con il mantello di Harry? Ceh, quando lo ha avuto??!?!?

Mi avvicino al libro, e vedo il nome del capitolo. "Te lo prometto." c'è scritto.
Che sia di.... no, non è possibile.
Ma se.....
<Ron.... sei tu?> chiedo guardando in alto, per fargli capire che lo sto vedendo.
Le pagine del libro si muovono, ed io indietreggio.
La pagina dove si è fermato si piega e l'angolo finisce sulla parola 'si'.

Sento un rumore. Un rumore di una persona che si muove nell'oscurità.
<Chi è là?> dico sottovoce.
L'angolo della pagina si muove di nuovo e finisce sulla parola 'scappa'.
Ma vengo presa alla gola.
Tento di gridare ma quella figura mi mette le mani sulla bocca, serrandola.
Io gli sferro calci e pugni ma non vuole cedere.
<Pietrificum totalum!> dice quella figura.
Ed io cado a terra.
<Bene bene, chi abbiamo qui? Ginny Weasley, una di quelli che vogliono vivere con il sangue sporco. Allora: ti sorprendi a vedermi qui? Esatto. Sono io quella che ha ucciso tuo fratello. E stanotte, visto che hai visto il mio volto, morirai anche tu.>
Non riesco a crederci. Pensavo che fosse tra i buoni. Ma mi sbagliavo.
<Ti prego, non farlo!> le dico con la voce spezzata che passa dalle labbra pietrificate.
<Mi dispiace, ma devo.>
Tento di muovermi, ma mi graffia profondamente il collo con la bacchetta.

HERMIONE

Non ci posso credere! Non ha perso tempo! Pensavo fosse cambiato, ma mi ha preso solo in giro per tutto questo tempo.
Almeno Ginny mi farà calmare.....

Entro in biblioteca. Sento degli strani rumori....
<Ginny.....>
<Ahhhhhhhhhhhh! > grida una voce stridula. Che conosco perfettamente.
<Ginny!!!> grido nel silenzio della biblioteca.
Corro quattro scaffali più avanti e ritrovo la mia amica per terra, sgozzata.
<No..... Ginny, no!> grido con tutta la voce che ho dentro di me.<Chi ti ha fatto questo?!??!>

Comincio a piangere e guardo verso il pavimento.
Per terra c'è un biglietto.

Stai perdendo tutti, uno ad uno.
D.L.M.

No.
Non può essere stato Draco. A uccidere Ron e Ginny.
Ruoto il foglietto, per vedere se c'è scritto qualcos'altro, ma niente.
Invece c'è un foglietto nei capelli rossi di Ginny.

Sono io la persona che ha provocato tutto, Ginny Weasley. Ho ucciso mio fratello, poi mi sono pentita e mi sono uccisa. Ti perseguiterò fino alla morte, mezzosangue.
G.W.

Eh? Qualcosa non quadra, non può essere stata lei. Ha scritto 'mezzosangue'. Lei non mi ha mai chiamato così. E poi la scrittura è diversa dalla sua. Il vero assassino è ancora in circolazione.... ed è..... ancora in biblioteca!

Mi guardo attorno e scappo a chiamare la McGrannit.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top