16.
DRACO
Mi sento un mostro a mentirle. Io.... non la amo quanto pensa. Beh, si, un pò si, ma fino a un certo punto. Il rosso vorrebbe essere qui più di me.
In realtà non mi ha costretto mio padre. È stata una scelta di mia volontà. A quest'ora lei non doveva essere vicino a me.
<Draco.... che c'è?> mi chiede. Rispondo che sto bene, che non c'è niente che non va.
Arriviamo ad un bivio del labirino. Si vedono le impronte nella neve da dove Hermione è venuta, perciò le seguiamo e torniamo indietro.
Siamo davanti alla porta che ci ha fatto ricondurre nel passato. Io eseguo un incantesimo, per ritornare al presente in un campo di rose.
<Rosa rossa, rosa bianca, rosa gialla, rosa blu. Io sono un colibrì, e tutto questo è per te.>
Ok, questo incantesimo è una poesia. Non sono bravo in latino, ma sono molto poetico.
<Dove hai imparato questi incatesimi?> mi chiede Hermione.
<È.... un segreto. Come il nostro amore.>
Ma la faccio abbindolare troppo bene!!! Comunque.... questi incantesimi li ho inventati. Si può fare, ed è anche molto facile.
Lei apre la porta e si lascia fuggire un gridolino di stupore. Anche se lo scenario è bellissimo.
Siamo in un cortile decorato con cespugli di rose, a gruppi per il colore.
Accanto sentiero, dove sono sparse delle rose arcobaleno brillantinate, ci sono due sottili ruscelli.
Al centro del giardino c'è un tavolo di cristallo e delle sedie dello stesso materiale. Le 'mura' di questo luogo sono altissime siepi di almeno due metri e mezzo, altrettanto decorate con delle rose, questa volta rosse.
È tutto come me lo sono immaginato prima di entrare.
Manca però la cosa più importante: il sonoro canto dei colibrì e la compagnia di leggiadre farfalle.
Con un ulteriore incantesimo faccio comparire ciò che manca.
<Wow Draco, ma come.....>
<Shhh, non dire niente.> e mi metto un dito sulle labbra in segno di tacere.
<Hermione>continuo <lo so che sei ancora raffreddata, lo so che ieri ti ha lasciata il ragazzo a cui volevi molto bene da quando sei ad Hogwarts, lo so che tu mi odi da quando sono ad Hogwarts. Anch'io ti odiavo, fino al primo giorno di scuola. Quando ho posto le mie labbra sulle tue la prima volta per darti ossigeno, non ho voluto più smettere. Ma apparte questo, mi sono follemente innamorato di te. Della tua intelligenza, del tuo sorriso, della tua positività. E di molto altro, solo che è troppo da elencare. Sappi solo che non è uno scherzo, quindi io vado avanti. Vuoi essere la mia ragazza ufficialmente? Cioè, che lo potranno sapere gli altri, intendo. Senza avere timore delle loro reazioni.>
Non ho ancora finito, che Hermione mi interrompe, con un espressione confusa in viso.
<Draco. La sai già la risposta. Sai già come risponderei. Si. Si, si, si e ancora si! Solo che....>
<Che?>
<Ho paura. Paura di Ron. Ho paura di come potrebbe reagire, che mi possa fare del male. Che ci possa fare del male. Dovremmo aspettare ancora un pò prima di dirlo in giro. Ma fino ad allora.... lo teniamo segreto.>
Detto ciò mi stampa un bacino sulla guancia.
Io prendo dalla tasca un pacchetto.
<Oddio, ma cosa hai fatto? Hai veramente....>
<Comprato un anello? Si, per te. Ricominciamo da capo:> e mi inginocchio <Hermione, vuoi essere mia per sempre?>
<Draco.... si!! Certo che si!>
Io allora mi alzo e lei mi abbraccia. Così le prendo il dito e le metto l'anello. È di oro bianco con tre grandi diamanti incastonati. Ma la sua bellezza ne vale migliaia di quelli..... ok, non devo pensare a questo. Io sono un Malfoy, non posso lasciarmi trascinare.
<Ma è ora che ti faccia anch'io un regalo.> mi dice lei.
Mette una mano al centro, ed io metto la mia sopra.
Ci smaterializziamo davanti al castello, di nuovo giorno.
<Draco......>
<Dobbiamo dividerci. Qualcuno ci potrebbe vedere. Faremo saltare la copertura. Ciao.>
<Ciao.> mi risponde.
E me ne vado, senza neanche vederla in viso. Vedere per un ultima volta il suo bellissimo viso. Vederlo senza la paura. Senza la sua anima che le esce dagli occhi.
Ciao ragazzi!!! Avete capito Draco?!?! Ceh. Io sto proprio. Ma è come se vedessi un film, voglio continuare a fare il seguito.
Siccome sono misericordiosa vi metto il 17 in questo capitolo.
17.
HERMIONE
Non posso crederci. Mi ha dato un anello. Così..... in fretta? Mhhhh..... secondo me c'è qualcosa sotto. In fondo è un Malfoy! E suo padre non è evaso da Azkaban. Lo dimostrerò quando torno in camera mia. Sarebbe sicuramente su tutti i giornali. Cosa che invece non succederà.
Il mantello dell'invisibilità è nella mia borsa. Avremmo potuto utilizzarlo. Invece no. C'è puzza di marcio.
Dopo qualche minuto entro al castello e successivamente nella sala comune. Ho ancora la febbre. E penso che sia salita. Devo andare sotto le coperte, ne ho assolutissima necessità. Magari mi preparo un tè caldo, o della cioccolata calda. Magari con un cornetto, si farò proprio così. Dopo essermi sistemata un pò andrò al bar della scuola che hanno aperto da poco.
Ma nooooo!!! Una persona non può neanche farsi i fatti propri che dentro la sua stanza trova Harry, Ron e Ginny. Era ovvio.
<Hermione!!! Dove sei stata!?!?!> mi chiede Ron arrabbiato.
<Ad Hogsmeade, perche?> gli dico io. In effetti, in parte, cioè per qualche minuto sono stata ad Hogsmeade.
<A fare che? Non avevi la febbre? Impossibilitata di frequentare le lezioni?> chiede questa volta Harry.
<Hei ragazzi, calmatevi. Sono andata ad Hogsmeade da un eccellente dottore. Ho il diritto di curarmi, vero?>
I ragazzi si guardano a vicenda e si stanno zitti: vuol dire che ho ragione.
Ginny invece si avvicina alla mia fronte e ci mette una mano sopra.
<Spero che il dottore ti abbia dato delle medicine, avrai almeno un 40 di febbre. Perciò penso che non sia andata da nessuna farmacia: non hai la busta con le medicine ne tantomeno le hai prese prima. Dicci dove sei stata.>
<Ginny..... ti prego.....>
<Niente discussioni. Ovunque tu sia andata ce lo devi dire. Con chi sei stata ce lo devi dire. E per quanto tempo sei stata fuori ce lo devi dire. Siamo tuoi amici, non devi temere segreti con noi.> conclude lei.
Io vado su tutte le furie.
<Mi fate capire perchè vi dovrei dire tutto quello che faccio?!?! Non siete mia madre!>
<Già. I tuoi genitori sono morti.>
Dice Ron.
<C....cosa....? Sussurro.
<Mio padre ha detto che l'anno scorso i tuoi sono morti. Ti volevo bene, perciò non te l'ho detto. Ma ora sto riconsiderando la situazione. Che ieri mi hai lasciato non perchè hai visto la vita orribile di quella ragazza, ma perchè ti stai vedendo con Malfoy. Ahah che faccia. Non te l'aspettavi. Ma io sono più avanti, e ieri sera ti ho visto andare in giro e poi sulla barchetta con quel Furetto. Le stelle! Troppo sdolcinato, è impossibile che non lo faccia di proposito. Penso che l'abbiano costretto. E tu ci hai creduto. Beh, ora non hai più nessuno. Ci dovevi dire la verità. A tutti. Non solo a Ginny. Ah, e quell'anello? Non dirmi che pensavi che non l'avessimo notato. Ma se vi sposaste..... chi verrebbe al tuo matrimonio? Neville? Luna? Di certo non noi. E neanche i tuoi. Neanche i suoi genitori: criminali. Stanno pensando a mettere anche Narcissa ad Azkaban. Nessuno ora vi vuole più bene.> dice Ron.
Ora sto andando su tutte le furie.
Ora sto andando fuori di testa.
<Ron, ti faccio fuori!!> gli grido in faccia, con tutto il fiato che ho in corpo.
<Ah, si? E allora, provaci. Non lo faresti mai.>
<Ron. Sai che ti dico? AVADA KEDAVRA!!!!!>
Ma ho dimenticato di avere la bacchetta in mano.
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