Cap.7- "Non sono come gli altri"
Miei cari lettori, non credo di poter continuare così uff... cucitevi quelle bocche e ascoltate come Harry fece breccia nel cuore di Louis ancora più affondo di quanto non lo fosse giá! Grazie!
Il tutto iniziò una sera, se ricordo bene Louis aveva appena finito di mangiare a cena con la sua famiglia.
Era l'unico 'maschio' in tutta la famiglia. C'era la bellissima Aurora, sua madre, le tre fate madrine con le loro tre figlie che conoscerete giá e lui.
Tornando a noi, Louis chiuse la finestra che dava sul balcone pieno di fiori di mille colori, i quali grazie alla magia di Flora non avevano bisogno di nulla. Fece scorrere le tende blu cobalto per isolarsi da tutto rimanendo con la luce soffusa ad illuminare l'ambiente di un caldo arancio.
La sua camera era grande, come una vera camera da principessa, con il letto a baldacchino coperto da una trapunta bianca e le rifiniture blu. Due comodini su gli stessi toni dell'armadio, della scrivania e della biblioteca.
Una grandissima biblioteca alta fino al soffitto e lunga quasi tutta una parete in cui erano posati i libri delle favole e delle fiabe in ordine alfabetico per velocizzare la ricerca.
Louis era molto soddisfatto della sua stanza rimordernata qualche anno prima per togliere di mezzo il rosa shocking che la madre aveva preparato per la sua 'bambina'.
Lettori non ho sbagliato. Aurora, Bella Addormentata nel Bosco, si aspettava dal Good Garden una tenera bambina dai boccoli dorati e gli occhi azzurri a cui sarebbe piaciuto il rosa e gli unicorni, ma non sempre si ha ciò che si vuole, ricevendo in cambio un tenero maschietto dai capelli lisci e dorati in estate con gli occhi azzurri a cui piaceva il blu cobalto, anche se il castano aveva momenti femminili come quella volta che aveva iniziato a vestirsi con parigine e maglioni larghi e lunghi rosa.
Il castano percorse la stanza, dominata dal blu cobalto, a grandi passi entrando pochi secondi dopo nel suo bagno privato, altra stanza enorme con di tutto e di più.
Aprì l'acqua calda della vasca a idromassaggio ed intanto che aspettava si spogliò del tutto indossando un accappatoio morbido per proteggersi dagli spifferi freddi della sera.
"Dopo una lunga settimana a scappare da Harry mi serve proprio un mio momento." sospirò muovendo due dita nell'acqua distorcendo la sua immagine.
Dieci minuti più tardi Louis si preparò ad entrare dopo aver inserito il suo bagnoschiuma preferito per la schiuma che non poteva mai mancare in un bagno rilassante quando dei rumori fuori al balcone lo fecero preoccupare.
In tutta fretta si rimise l'accappatoio allacciato male e prendendo la sua spazzola come arma con cui avrebbe potuto spazzolare l'assalitore, uscì.
Camminò lentamente vedendo la finestra spalancarsi ed un angelo nero entrare volteggiando in aria con una mano circondata da un'aurea verde smeraldo come i suoi occhi.
"Harry?! Cosa ci fai in casa mia?! Nella mia stanza?!" Esclamò correndogli incontro furibondo, aveva rovinato il suo bagno rilassante.
Il riccio si voltò sorridente, volteggiando grazie alle grandi ali nere, verso il ragazzo più basso.
"Louis... potrei abituarmi di essere accolto così, da te mezzo nudo. Perchè non togli tutto e ci divertiamo? Solo io e te che ne dici?" rispose invece Harry accarezzando con due dita la pelle abbronzata della spalla scoperta per colpa dell'accappatoio scivolato.
Il castano arrossì violentemente sbrigandosi ad alzare la spallina che ricadde il secondo dopo.
"Potrei vomitare*."
"Su su, non fare così. Mi fai piangere dopo." Sussurrò il riccio nel suo orecchio prima di morderlo teneramente facendo bloccare il respiro di Louis nei polmoni, soprattutto quando una mano grande cominciò a palpare la sua natica destra da sopra il suo unico indumento.
Okay, sono fottuto.; pensò mentre si stringeva al petto di Harry mordicchiandogli il collo niveo.
Era così meraviglioso stare tra le braccia di un Harry senza maglietta e lasciarsi andare qualche volta ai sentimenti.
Non si era mai sentito così... libero di fare qualcosa in vita sua ed era così nuova la sensazione da far bloccare le sue azioni e ripensare alla situazione.
¤Punto primo: era tra le braccia di un super figo;
¤Punto secondo: quel super figo era senza maglietta;
¤Punto terzo: il super figo gli stava mordicchiando la spalla facendo scendere l'indumento ancora di più di prima;
¤Punto quattro: forse si era lasciato andare troppo facilmente alla passione del momento e doveva fermarsi;
¤Punto cinque, e sì, c'era anche un punto cinque miei lettori: si dimenticò del punto quattro e cinque quando si ritrovò schiacciato tra il materasso e il corpo bollente del figlio di Malefica.
Il moro gli stava facendo dei succhiotti sul petto e per adesso il corpo, attraversato da brividi e questa volta non di freddo, di Louis era coperto solo per metá.
Il cuore batteva all'impazzata nella cassa toracica pronto a rimbalzare via, gli occhi erano chiusi e la bocca spalancata in cerca di aria, la quale faceva molta fatica a fare il suo lavoro.
Gemiti involontari si sentirono nella stanza, gemiti di eccitazione di quello che sarebbe successo e Louis lo sapeva bene.
Prese a toccare con le mani le piume delle ali che qualche tempo dopo lo circondarono quasi a proteggerlo da quello che sarebbe avvenuto.
Quando sulla sua pelle bollente non sentì più le morbidi labbra rosse di Harry aprì gli occhi specchiandosi in quelli del riccio.
Azzurro e verde. Verde ed azzurro pronti a lottare e/o a fondersi in un unico colore.
Il figlio di Malefica si avvicinò con le labbra a quelle di Louis, il quale non aspettava altro che congiungerle finalmente insieme.
"Lou... non sono qui per farti mio. Questo succederá dopo, adesso devi venire con me... ti porto in un posto spettacolare quindi vestiti o ci ripenserò." Disse infine leccandosi le labbra e guardò il corpo del castano sotto di lui, sudato, caldo, mezzo coperto, racchiuso nelle sue grandi ali insieme a lui. La cosa più eccitante mai vista dal cattivo discendente delle favole.
Il più basso ci mise pochi secondi per realizzare e darsi dell'idiota, si stava concedendo per così poco senza un po' di dignitá.
Si sentì non solo un'idiotá, ma anche una... puttana.
Avrebbe fatto così con tutti se fosse capitato? Louis non sapeva, ma sapeva solo che quella brutta sensazione nel suo stomaco non era per quel pensiero, forse perchè Harry aveva detto di no e si era fermato? Forse era veramente grasso come pensava?
Il castano si alzò dal letto chiudendosi l'accappatoio e barcollando in direzione dell'armadio per dei vestiti.
Il riccio si accorse dello sguardo perso dell'altro e se ne preoccupò, non lo aveva mai visto così.
"Lou? Tutto okay?" Chiese avvicinandosi al ragazzo che si bloccò sui suoi movimenti alla domanda.
"Perchè lo chiedi?" Rispose con un'altra domanda, la quale fece ancora di più insospettire il figlio di Malefica.
Il ragazzo più alto lo abbracciò da dietro appoggiando il mento sulla spalla coperta da un maglione rosso.
"Lou? Se ti sei offeso perchè non ho continuato è perchè voglio che la nostra prima volta insieme sia speciale... un po' come te. Tu sei speciale te ne devi ricordare, sempre. Okay?"
Louis annuii e indossò le scarpe pronto a camminare e oramai il bagno caldo era passato nel dimenticatoio.
Harry lo prese alla vita quando si ritrovarono sul balcone e scese lento a terra.
Infine si incamminarono verso un posto sconosciuto per Louis.
Harry restava in silenzio... e senza maglietta e questo per il figlio di Aurora era un modo per pensare sia a dove e al perchè di tutto ciò.
Dopo l'accaduto di Paul, il principe ranocchio, quando scorgeva i capelli ricci di Harry o la sua presenza scappava. Per una lunga settimava era stato un fuggiasco.
In un momento di coraggio decise di voler una risposta ad almeno ad una sua domanda fondamentale per la sua salvezza.
"Harry? Perchè sei senza maglietta?"
Il riccio lo osservó con un cipiglio divertito prima di rispondere.
"Ho le ali."
"Gran bella risposta, lo avevo visto anch'io quello. Volevo dire perchè perchè, non... dimmi che hai capito?" Gli chiese con fare da cucciolo bastonato.
Il riccio rise "Certo che ho capito. Visto che ho le ali fuori dal tatuaggio non posso mettermi una maglietta o le coprirei in parte non avendo la stessa agilitá e sembrando un coglione." e poi rispose guardando la strada e voltarono lungo una stradina sterrata.
Il liscio si girò indietro per vedere almeno quel poco della strada fatta e che non aveva osservato con precisione dal ricordarsela.
Dopo un paio di minuti di camminata silenziosa arrivarono in una radura con qualche fiore e circondata da alberi, un po' nascosta dalla cittá.
Non c'erano luci e se non ci fossero state le tre fiammelle fluttuanti nella mano di Harry, la radura sarebbe stata buia alla luce della luna e il liscio sarebbe giá caduto parecchie volte tra l'erba.
"Arrivati." Pronunciò Harry al centro della radura. Si voltò alla sua destra dove in piedi stava il figlio della Principessa Aurora con una buffa smorfia di confusione.
Harry sapeva che la radura per il suo compagno di passeggiata non poteva significare niente e così anche per lui, era qualcosa che stava sopra la radura...
Il riccio continuò ad osservare Louis con un sorriso a coprirgli le labbra e finalmente si decise a far qualcosa per quello sguardo confuso e scocciato, per questo mise due dita sotto il suo mento e glielo alzò. Louis non riuscì a non spalancare gli occhi a quella vista.
Un albero circondava una nuvola con le sue radici e la usava como terreno a un paio di metri fluttuante sopra le loro teste e si chiese anche come fosse possibile non averlo visto prima, era enorme!
"Cosa?" Sussurrò portando le mani chiuse a pugno per stropicciare gli occhi azzurri.
"Questo è la casa dei discendenti di Malefica nella Brughiera, ma io l'ho portata qui poichè sono io adesso il 'proprietario' e posso decidere. La Brughiera è lontana da Red Oak City per andarci spesso e ta daaaa." Spiegò ammirando il suo albero.
Senza preavviso il figlio di Malefica prese Louis per i fianchi e lo portò con due colpi d'ala sul ramo più interno per essere sicuro che non cadesse, anche se questo era impossibile grazie al suo incantesimo.
Il castano barcollò un paio di volte prima di trovare stabilitá e sedersi un un altro ramo.
"Harry, a scuola ci hanno insegnato che i maghi o le streghe sanno solo gli incantesimi appartenenti alla loro storia che vengono insegnati dal proprio genitore. Invece tu fai altri incantesimi, anche quelli che non potresti fare. Perchè?" Domandò grattandosi la fronte e sporgendosi più vicino ad Harry.
Il riccio sorrise, un sorriso quasi malinconico e poi abbassò lo sguardo su un suo tatuaggio con un drago volante sul palmo della mano.
"Non sono come tutti gli altri."
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Inizio a dire che lo dedico a temporaryfjx che mi ha dato l'idea della 'piccola' pomiciata e poi i suoi commemti sono sempre divertenti. Ma lo dedico anche a tutte le altre belle personcine che commentano, votano e leggono solo!
Dopo:
*Severus approva
Dopo:
Dire che me lo sentivo non è giusto. Io SAPEVO di non ricevere nessun commento (solo HazzLouLou e temporaryfjx che ringrazio) sull'idea della competizione delle copertine e/o sull'idea del gruppo whatsapp, ma okay.
Forse sono stata troppo precipitosa con queste idee, quindi vi chiedo per favore anzi ve lo chiedo in ginocchio, commentate con quello che volete così potrò continuare.
Grazie mille e al prossimo capitolo.
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