Cap.17 Verità

ATTENZIONE CAPITOLO IMPORTANTISSIMO!

Harry non si era mai sentito così felice in vita sua. Aveva trovato l'amore nella persona a cui non avrebbe mai pensato e invece di far innamorare Louis di lui era successo l'incontrario. E la cosa più importante: sua madre accettava questa cosa.
Si stava dirigendo verso il balcone della sua principessa dopo ben cinque giorni in cui non si erano visti.
Harry, infatti il giorno in cui aveva detto allo spirito di sua madre di amare Louis e si era diretto proprio dal più piccolo, lo aveva trovato con i suoi amici e aveca deciso di lasciarli da soli andando anche lui dal suo gruppo al campo di Trollball.
Aveva passato cinque giorni lontani per colpa anche della scuola. Erano quasi alla fine e iniziavano le vere e proprie interrogazioni per decidere se ammetterli all'esame finale o no.
Atterrò dolcemente sul balcone ed entrò dalla porta finestra ormai sempre aperta dalla prima volta.
"Lou? Ci sei?" lo chiamò e subito sentii un gran fracasso vicino alla scrivania. "Hey Lou, che fai?"
Il ragazzo castano non si voltò cercando di trattenersi e anche cercando di respirare normalmente non riuscendoci.
Il figlio di Malefica si accorse in un attimo dello stato del buon discendente e non pensandoci due volte, lo abbracciò.
Louis non riusciva a non piangere contro la pelle esposta dell'altro, scuoteva solamente la testa alle domande sussurrate di Harry e singhiozzava a non finire un disperato "Mi dispiace."
"Lou, Louis! Ti dispiace per cosa? Ti prego, piccolo, rispondimi!"
Dopo parecchi minuti in cui il riccio provava a farlo smettere di piangere, Louis indicò tremante una lettera stropicciata sulla scrivania.
Il discendente di Malefica non se lo fece ripetere due volte e la prese.
La voltò e quasi si strozzò a leggere il nome di sua madre. "Cosa vuol dire questa?"
Louis ancora con le lacrime agli occhi gli fece segno di leggere il contenuto prima di scoppiare a piangere.
L'aprii e
"Cara Malefica,
Mi manca la tua voce dolce e la tua risata quando faccio le mie battute squallide. Qui, non ride nessuno a quelle perchè mi trovo un'altra volta da solo nella nostra serra. Ogni volta mi appare la tua immagine sorridente che cammina tra i fiori proprio come quando ci siamo incontrati. Londra non mi è mai apparsa così tanto grigia in tutta la mia vita.- Harry si bloccò lanciando un'occhiata lucida a Louis, il quale riuscii solo a coprirsi il volto con le mani per non osservare quegli occhi troppo verdi.- Avevi ragione, come sempre amore mio, a Red Oak City gli anni passano più lentamente che qui sulla Terra. Se lì avevo solo quaranta anni, un giovanotto, qui, nel mio mondo ne ho ben ottanta e mi sento portato via dal vento ogni giorno di più. Mi manchi e so, perchè mi hai riportato nella serra quella notte. Lo so perchè lo hai sempre fatto da quando i nostri occhi si sono incontrati, ci volevi proteggere. Volevi proteggere me e il piccolo Harry da Lei. Non riesco neanche a pronunciare il suo nome per quanto disgusto provo. Come può soltanto vivere con sé stessa dopo quello che ha fatto? Ha diviso la nostra famiglia e ha cercato di portarci via il nostro bambino. Ti amo ancor di più se penso che lo hai chiamato come me, come mio padre, mio nonno prima di lui e così via, ti amo perchè so che lo volevi chiamare Hætlos come il mio soprannome da artista della Brughiera e non lo hai fatto per far continuare la tradizione della mia famiglia. Spero che cresca bene anche senza di noi, ma ho fiducia in Fosco e so che anche tu ne hai. Vorrei tanto vederlo da grande, costruirsi una famiglia, trovare il vero amore come noi. Perchè anche se Lei ci ha diviso non vuol dire che l'amore che provo e proverò per te non sia vero. E come il mio soprannome, il nostro è hætlos.
Te lo posso anche dimostrare con il vostro ricordo, il quale è l'unico a non cancellarsi piano piano ogni giorno che passa. La memoria se ne va via lentamente ad ogni mio respiro, e l'ultimo sarà il vostro nome sussurrato che spero vi arriverà come questa lettera.
Adesso vado amore mio, saluta Harry da parte mia con un bacio.
Ti amo,
H(arry)ætloS(tyles)"

Il silenzio era pensate e interrotto dai singhiozzi del figlio della Bella Addormentata. "Cosa significa questa lettera?"
Louis sobbalzzò al tono freddo con cui Harry glielo chiese e non trovò il coraggio di restare in silenzio.
"L'ho trovata nella foto in cui c'è tua madre e l'uomo che credo sia HætloS. Io non volevo nascondertela tutto questo tempo. Io... io volevo solo-" ma non riuscii a continuare perchè scoppiò di nuovo a piangere e questa volta Harry non lo consolò.
"Io, io sono sorpreso o aspetta non così tanto. Ho detto a mia madre che ti amo e tu mi nascondi questa cosa!" urlò e sotto la rabbia e la delusione che provava in quel momento tutti gli oggetti della stanza inziarono a volare e sbattere contro sia sé stessi sia contro le pareti.
"T-tu mi ami?" chiese Louis cercando di avvicinarsi ma il figlio della fata si allontanò si scatto volando dall'altra parte della stanza.
"Sei come tutti gli altri! Sei come ogni stupido buono! E io ti avevo creduto,- fece una risata che non aveva niente di divertimento- io credevo in noi! Invece sei come tua madre, anzi sei peggio. Mi sono fidato, e tu mi hai solo mentito come hanno sempre fatto tutti a partire da tuo padre Stephan! Altro che vero amore! Il vero amore non esiste, è solo una stupida favola come siamo tutti noi!"
La principessa scuoteva la testa e lo stava per raggiungere quando Harry volò via dalla porta-finestra senza lasciarlo spiegare. Cadde in ginocchio urlante contro sé stesso.
***
Harry era troppo influenzato dalle sue emozioni per controllare i suoi poteri ed era stato fortunato a non rompersi l'osso del collo, o peggio un'ala quando era precipitato in mezzo alla boscaglia fuori la città.
Non era programmata la caduta in mezzo al Bosco dei Mille Canti, chiamato così perchè ogni volta che il vento passava tra le foglie faceva tanti canti diversi.
Era rannicchiato su sé stesso protetto dalle sue ali nere sfumate di blu, aveva ancora la lettera stretta nel pugno della mano con il tatuaggio.
"Chi sono? CHI SONO?!" urlò nella melodia degli alberi.
Era così disperato. Tutto quello che sapeva era crollato in un attimo, crollato come il suo pensiero per Louis.
La cosa che lo faceva arrabbiare non era quella lettera ma la bugia della sua principessa... poteva ancora chiamarla sua?
Le lacrime bagnavano le sue guance mentre le sue urla si mescolavano con le melodie del bosco.
Gattonò fino a un ruscello lì vicino e si sciacquò il viso prima di specchiarsi.
"Chi sono?"
Era sempre lui. I suoi occhi verdi brillavano per le lacrime, i suoi ricci troppo lunghi erano bagnati sulle punte per l'acqua, le labbra troppo rosse anche per una ciliegia. Era sempre Harry, il signore della Brughiera e nessuno lo avrebbe fermato.
"Sono io il figlio di mia madre e anch'io non mi lascierò fermare per questa cosa. Mia madre è rinchiusa in una pianta per colpa di questa Lei e perchè ha amato veramente il mio presunto padre, Harry Styles. Devo vendicare il loro amore." strinse gli occhi e con essi la lettera ancora che si ripeteva parte per parte nella sua mente.
Si alzò prima su un ginocchio e poi con una spinta si trovò in aria pronto per ritornare il vero cattivo discendente di Malefica e degli occhi azzurri questa volta non lo avrebbero fermato.
Presto si ritrovò di nuovo sul balcone del ragazzo che amava e mise un'espressione di tristezza -gli riuscì piuttosto facile farla.
"Loueh? Mi dispiace." entrò e venne subito placcato da un corpicino tremante.
"Harry mi dispiace, mi dispiace così tanto! Ti prego perdonami!"
Harry gli prese il mento con una mano per guardarlo negli occhi e l'altra, nascosta dietro la schiena, prese lo scettro della madre appena fatto comparire.
"Louis William, figlio di Aurora, io ti maledico- sorrise mostrando gli occhi totalmente verdi i quali misero paura a Louis che cercò di scappare ma la presa sul suo mento era troppo forte- per aver mentito. Che tu possa diventare a tutti gli effetti il bugiardo che sei e il tuo cuore sarà nero come le piume dei corvi!- il cielo era tutta una nube di verde e grigio facendo preoccupare le persone girovaganti per le strade tuttavia Harry non aveva ancora finito. Era troppo furioso e deluso per fermarsi adesso.- I tuoi occhi vedranno solo il male come quello che mi hai fatto e che tu possa provare la tristezza nella tua vita! Né magia bianca né magia nera di ogni parte del mondo potrà spezzare questo incantesimo!"
Louis si era bloccato come ghiacciato dalla maledizione, si sentivano colpi alla porta e la stanza era illuminata solamente dalle fiamme verdi che avvolgevano i due, le quali erano fredde come il ghiaccio.
La fata guardò gli occhi di Louis e si pentii un poco di quello che aveva fatto ma lo scettro che adesso teneva saldo nella sua mano lo riportò alla realtà.
Adesso gli occhi del figlio della Bella Addormentata erano vuoti e gelidi come i ghiacci in cui viveva la Regina delle Nevi. Questo fece male e quindi decise di essere clemente come anche sua madre era stata.
"Ma... la mia maledizione si infrangerà quando il bacio di vero amore verrà posato su queste labbra fredde, scioglierà il ghiaccio intorno al cuore, riaccenderà la luce nei suoi occhi adesso vuoti."
E come era entrato se ne era andato via non voltandosi mai per vedere il risultato delle sue azioni.
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Hey ciao!
Ta ta taaaaaa! La verità è stata scoperta e Harry è andato nel panico decidendo di finire la vendetta che non voleva continuare.
Ve lo aspettavate tutto questo casino di Malefica e HætloS?
Spero di no.
Andate a vedere la mia nuova storia "Ideas & Prompt" se volete scrivere una storia ma non avete idee o solo per farmi sapere cosa ne pensate. Mi farebbe piacere =) e aggiungete nella biblioteca: My Stories per restare sempre aggiornati con tutte le mie storie e avvisi.
Sta sera pubblicherò il capitolo 18 che ho già scritto insieme a tutti gli altri.

Al prossimo capitolo...
BB
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