Cap.16- Ama Sempre

Quando Louis arrivò all'isola centrale con Silver Meadow, la folla si allontanò un poco per lasciarlo passare e si inginocchiò anche in segno di rispetto.
Il castano sorrise a tutti fino a quando non lo vide lí, sulle scale. Era raggiante.
"Harry!" corse da lui dimenticandosi del galateo insegnato da Cenerentola nelle noiosi lezioni.
Lo abbracciò con così tanto slancio da fargli fare qualche passo instabile all'indietro prima di ricambiare.
"Lou. Come va?"
Il ragazzo più piccolo annusò la pelle del collo di Harry come per avere un segno di non star sognando.
"Come va? Come stai TU?! Ero così spaventato e non so come siamo arrivati qui e dove sono i miei vestiti!" E LA LETTERA!- urlò nella sua testa.
"Lou, sto bene. Mi sono preoccupato tanto quando non ti sei svegliato dopo averti teletrasportato qui e i tuoi vestiti sono al sicuro in camera tua a Red Oak City."
Louis si staccò e lo guardò da capo a piedi.
Il suo abbigliamento era una maglia senza maniche fatta di foglie con una cintura di fili intrecciati presi dalla corteccia di un albero chiaro e pantaloni d'erba il tutto con qualche gemma intrecciata tra le ciocche. Le corna sempre color ebano e gli occhi unicamente verdi.
"Teletrasporto? Credevo solo gli antichi maghi potessero farlo come Mago Merlino o Maga Magò o un altro mago col nome che inizia per 'emme'."
Harry gli sorrise accarezzando i capelli con delicatezza.
"Sono una fata protettrice, io posso tutto e mi piace la coroncina di fiori colorati." lo accarezzò di nuovo stringendolo a sé come se non fossere circondati da una folla.
"Re Harry- saltellò la fatina argentata- è colpa mia, uno starnuto rabbioso, mio signore."
"Infatti! Da quando sei re della Brughiera?" Louis si accigliò mettendo le mani suo fianchi.
Il figlio di Malefica rise quasi fino a lacrimare "Non sono re della Brughiera. -si calmò un poco- Silver Meadow si diverte a chiamarmi così. Noi, popolo di questo luogo magico, non abbiamo bisogno di un re o di una regina perchè ci fidiamo l'uno dell'altro."
La principessa ricordò la storia appena ascoltata, di come il discendente di Stephan per diventare re avrebbe tagliato le bellissime ali del suo fidanzato.
Le guardò, spalancò la bocca appena vide il loro nuovo stile. Quel giorno non era molto attento ai particolari.
"Cosa... cosa è successo alle tue ali?" le toccò e brillarono in risposta.
"Quando torno nella Brughiera prendo il mio vero aspetto da fata. Come Silver Meadow è la fata della luna io sono la fata del luogo sacro, cioè: il Pozzo delle Gemme e così le gemme mi adornano.
"Sei... bellissimo."
"Anche tu mia principessa dalle corone di fiori."
Louis sorrise con le guance rosse come ogni volta ricevuto un complimento da parte di Harry.
***
Quando Harry rientrò in casa senza salutare nessuno aveva ancora le gemme intrecciate tra i capelli e il sorriso di uno che ha trovato l'amore.
Si diresse spedito nell'ufficio di sua madre, aprí le finestre con le tende per far entrare un po' di luce e si sedette davanti alla prigione della fata.
"Madre? Forse non mi potrai sentire ma volevo parlarti." annunciò sorridendo a trentadue denti mostrando anche le fossette da bambino.
Un piccolo fiore nacque tra i rovi segno che Malefica fosse lí.
Prese un profondo respiro "Non voglio più vendicarmi su Louis."
Silenzio era la prima cosa che potè percepire poi una luce verde, non sua, illuminò la stanza, chiuse finestre e tende.
"Come?"
Harry si alzò così infretta da far cadere la sedia a terra. Sua madre gli aveva risposto e non solo, era lì davanti a lui in tutta la sua bellezza.
Il discedente capii di essere al cospetto di solo un ologramma e che il corpo era ancora nella sua prigione. "Come, figlio mio?"
Malefica svanì per pochi secondi prima di ricomparire tremolante, segno di non aver molto tempo.
"Non voglio vendicarmi su Louis."
La fata ringhiò e con una smorfia fra le labbra lo osservò.
"Capisco... ti sei fatto stregare da un bel fondoschiena."
Harry avvampò "Madre, tu sai meglio di chiunque com'è essere stregati da qualcuno."
La prigioniera ringhiò di nuovo contro il figlio sfarfallando le palpebre "Insolente che non sei altro!"
Il riccio abbassò lo sguardo e "Lo amo" susurrò.
La vecchia protettrice della Brughiera spalancò gli occhi e si perse in dei ricordi dolorosi e piacevoli allo stesso tempo. Chiuse gli occhi per un momento colpita dalla tristezta e dalla sofferenza.
Annuii senza riaprirli e Harry voleva avvicinarsi, abbracciarla e bisbigliare al suo orecchio che gli dispiaceva ma non avrebbe fatto del male alla sua piccola principessa.
Invece rimase impalati davanti al vaso di rovi.
Sua madre annuii una seconda volta "Se qusto è il tuo volere, una vecchia fata come me non può dirti quello che devi fare. Adesso sei tu che... comandi Harry e...-" si bloccò scomparendo del tutto; però il riccio lo sentii nella e nel cuore quel bisbiglio e sorrise uscendo e correndo dal suo fidanzato.
-sono fiera di te, figlio mio. Ama sempre."

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Hey gente!
Questo non è il mio solito capitolo di mille parole e così via e fa anche abbastanza schifo.
È un capitolo di passaggio e inserite nella vostra biblioteca My Stories per restare aggiornarnati su avvisi, nuove storie, aggiornamenti e così via.
Mancano solo cinque capitoli alla fine di My Maleficent Love e saranno i più "Oh my Niall! O.o IT'S IMPOSSIBLE!" di tutta la storia. Si scoprirà tutto...
Sto ancora aspettando il selfie di Harry con i capelli corti... RIVOGLIO IL MIO LEONCINOOOOO!!
Mia madre mi sta preparando i tortellini e boh...
Al prossimo capitolo...
BB

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