Cap.13- La Scelta
Le stelle brillavano alte nel cielo come diamanti e la luna illuminava di una luce bianca il marciapiede su cui Louis e Harry camminavano, al dir il vero il più piccolo correva per mantenere il passo dell'altro.
A Louis sembrava strano camminare a fianco del ragazzo mentre andavano in un posto speciale.
Era sicuro che non lo avrebbe portato nel Bosco dei Mille Canti per poi ucciderlo, però nel suo animo percepiva che da quella sera sarebbe cambiato qualcosa.
Il castano osservò come i giochi di luce e ombra trasformavano il volto del riccio.
Era spettrale e allo stesso tempo pieno di vita... sembrava perso nei suoi pensieri e Louis avrebbe veduto anche sè stesso per saper leggere nella sua mente.
Puntò lo sguardo verso le mattonelle del marciapiede e poi sulle corna di un bel color ebano del moro.
Erano belle e a quella sinistra portava un anello di ferro luccicante.
Louis vedeva bello tutto di Harry. Lo trovava bello anche prima quando gli faceva gli scherzi più crudeli del mondo magico.
Magari sua madre si era sbagliata quando lo aveva preso in braccio nel 'Giorno di Primavera', quando sbocciavano i fiori nell' Evil e Good Garden. Magari era figlio di Belle, perchè gli piaceva la Bestia che adesso si stava trasformando nel principe azzurro dei suoi desideri.
Harry era la Bestia dal ghigno terrorizzante e lui la principessa con cui sarebbe cambiato.
Il figlio di Aurora scosse la testa portando su di sè lo sguardo di Harry.
"Tutto bene?"
Il più piccolo annuì prendendosi in giro da solo per i suoi stupidi ragionameti.
Il figlio di Malefica gli lanciò un'ultima occhiata interrogativa prima di tornare di nuovo nei suoi pensieri senza capo nè coda.
I lampioni dai mille colori davano luce, grazie alla polvere di fata, alla stradina in cui camminavano da un po'.
Quella stradina la conosceva come 'La strada proibita' e adesso che sotto il suo sguardo curioso c'era quel che c'era riusciva a capire perchè sua madre gli aveva proibito di entrare.
"Louis, benvenuto nella mia umile dimora." Sorrise la fata aprendo le braccia per indicare il castello, il quale era tutto tranne che umile.
Il moro percorse gli scalini con molta facilità in confronto al castano, il quale riusciva solo a pensare a una sola cosa: Perchè casa sua?
Fece gli scalini tremolante. Quando arrivò al grande portone Harry era già entrato salutando le due guardie-albero, le quali abbassarono la testa in segno di rispetto.
Le stesse due gurdie osservarono con le orbite vuote i suoi movimenti e Louis tremò sotto il loro sguardo sospettoso. Infatti misero le lance incrociate quando cercò di passare.
"Baltazar lascialo passare." Ordinò il riccio con solo la testa al di fuori della porta.
L'albero alla destra dell'entrata si voltò come se avesse già vissuto quell'esperienza, poi parlò.
Il figlio di Aurora non capì nulla di quello che disse, non fu lo stesso per il figlio di Malefica.
"Lo so che è buono, ma è con me."
Il guardiano sbuffò qualcos'altro indicando il suo naso inesistente e quello del suo amico.
"Lo so che puzza per voi." Alzò gli occhi al cielo il riccio portando all'indietro una ciocca sfuggita dalla bandana verde.
Puzzare? Chi puzzava qui?! Si era fatto la doccia quella stessa mattina!
"Non ti ha offeso guardandoti come un mostro. Baltazar, la tua bellezza è classica*."
L'albero dalle orbite vuote sembrò contento del complimento e fece passare il castano.
Quando il più piccolo si ritrovò nella sala d'ingresso si stupì di quanta luce ci fosse ed era strana.
"Wow..." sospirò non perdendosi neanche un piccolo particolare.
"Se ti piace questa sala allora non puoi perderti quella delle fate dell'acqua -sorrise il moro portandolo in un'altra stanza, sicuramente la sala da pranzo.- Hai fame?"
Il castano annuì contento di tutte quelle attenzioni da parte del discendente della fata.
"Fosco! A rapporto!" Gridò prima di trasformare Frell, sempre sulla sua spalla, in quella bambina che Louis adorava.
Dopo pochi secondi si sentì uno sbattere di ali e infine un corvo dalle piume più nere della notte si appoggiò sul tavolo, così Harry lo trasformò.
"Paporvo! Non sai com'è stato divertente oggi a scuola! Harry ha rotto il naso di quel cattivone di Jack per me e poi siamo finiti in punizione!" Applaudì felice, saltò nelle braccia del padre per poi fare naso-contro-naso.
"Awww, teneri." Sussurrò il castano voltandosi verso Harry.
Il suo viso era contratto in una maschera impassibile ma i suoi occhi, i quali guardavano la scena fra padre e figlia, non erano insieme a loro in quella stanza.
Scosse la testa, chiuse gli occhi con forza per qalche secondo. Non capiva Harry perchè si sentiva la testa girare velocemente come se fosse su un tappeto volante impazzito. Le ginocchia gli cedettero, cadde urlando e tenendosi la testa con le mani, quasi a voler contenere l'esplosione in essa. Poi, tutt'a un tratto finì come era cominciato, cioè inaspettatamente.
"Harry?" Lo chiamò Fosco preoccupato accarezzandogli i capelli con fare paterno.
Sbattè gli occhi e osservò la stanza con fare curioso, sapeva che fosse successo qualcosa tuttavia non sapeva cosa.
"Harry? Tranquillo, non era nulla... solo un corto circuito magico. Non usi più così tanto la tua magia. È da molto che non ti vedo far fluttuare le fiamme per contenerla e lasciarla uscire. Sai che se la tieni troppo uscirà da sola facendoti male."
Il figlio di Malefica non riuscì a capire. Non era un corto circuito magico... era altro, lo percepiva. O forse il suo cervello era andato in pezzi come le sue budella, che sentiva andare da una parte all'altra del suo corpo.
Gli era successo altre volte, tuttavia mai così.
Raddrizzò la schiena cacciando un urlo di dolore puro, come se gli stessero squarciando la schiena con una spada di ferro. L'urlo rimbombò per il castello richiamando i servitori e le guardie-albero.
Cadde di schiena per colpa di un peso enorme, però non sentì le mattonelle fredde sulla pelle, anzi calde piume a proteggerlo.
"Harry... le tue ali." Sussurrò Frell con le lacrime agli occhi.
"Il nostro padrone è cresciuto." Urlò un altro e poi iniziarono ad applaudire quando il figlio della fata spalancò le ali in tutta la loro gloria.
Erano ancora più enormi di quanto ricordasse Louis. Il colore era diverso, c'era ancora il nero che metteva un po' paura tuttavia sulle punte si potevano intravedere, sotto la luce della sala, delle sfumature più chiare o più scure di blu.
"È meraviglioso." Sospirò il castano senza accorgersene facendosi sentire da un'anziana... ehm tronco...
"Caro ragazzo, anche sua madre faceva questo effetto." Rise con un pizzico di tristezza nel tono di voce.
La fata mosse le ali spazzando via la patina dell'incantesimo che aveva usato per nasconderle nel tatuaggio.
"Non potrai più nascondere la tua natura fatata. Sei stato scelto, un po' prima di quanto pensassimo, la scuola non è ancora finita, ma okay, la Brughiera sa tutto." Spiegò Fosco.
Il riccio annuì con ancora un leggero malditesta.
"Scelto per cosa?" Chiese il figlio di Aurora avanzando nella folla di gente della Brughiera.
Lo osservarono. Non succedeva tutti i giorni vedere un buono nel castello, specialmente il figlio della nemica della padrona di casa.
"La Brughiera mi ha scelto come suo protettore." Spiegò Harry accarezzando con delicatezza un'ala.
Aveva la camicia strappata sul dietro e quasi del tutto sbottonata sul davanti, ma per Louis restava comunque spettacolare.
Il moro si passò la mano con il tatuaggio del drago tra i capelli prima di sorridere.
"Sono confuso. Non lo eri già?"
"Non era sicuro, sarei potuto non esserlo. Ti ricordi sull'albero nella radura fuori città? Beh, non ero sicuro di trovare la forza e tutto il resto, ma sono stato scelto." Sorrise accarezzando le piume.
"Adesso,- battè le mani Fosci per riportare il silenzio nella stanza - Jim, tu e i tuoi colleghi andate in cucina, oggi festeggeremo! Il nostro Harry è diventato il Signore della Brughiera!"
Si vedeva da chilomentri che il corvo si stava per mettere a piangere dalla gioia.
Tutti scapparono felici per preparare la festa.
"C-chiamo tua z-zia Grimilde e tua cug-gina Dunkel."
"Fosco, no zia Grimilde! Starà tutta la sera a chiedermi se è la più bella del reame." Sbuffò gonfiando le guance come un bambino piccolo. Il castano lo trovò adorabile.
Il corvo non sentì scuse correndo via.
Il riccio si avvicinò a Louis, troneggiò sul corpicino del piccolo figlio della Bella Addormentata.
"S-sei ... più grande."
Louis non aveva torto, Harry era ancora più alto di quanto non fosse prima, e con le ali e le cora, beh decisamente sembrava il Signore del mondo intero.
"Non si cresce sempre in un secondo."
"Tu lo hai fatto."
"Ricordati Lou, io non sono come gli altri. Ora vieni, dobbiamo andare nel posto speciale però prima in camera.
"P-perchè?!"
"Dovrò cambiare la camicia. So che sono un bello spettacolo per te ma non essere sempre così voglioso, mi imbarazzi." Lo prese in giro con il più bel sorriso del pianeta.
Le guance del più basso restarono rosse per tutto il tragitto verso la camera da letto.
##############
Hey ciao!
* battuta presa dal film "Maleficent"
Ho aggiornato presto e spero che vi piaccia perchè è molto importante come capitolo, anche per capire dopo.
Siamo arrivati a 2,02K!!! Io ripeto che vi amo e vi adoro e ringraziate temporaryfjx se avete il capitolo perchè non mi andava di copiare sei pagine, ma eccolo. Quindi dite tutti: "Grazie Temporaryfix."
Mi dispiace dirlo, ma la storia sta per giungere al termine, non so quanti capitoli manchino però sta per finire e sto per mettermi a piangere. Quando avrò finito MML continuerò My Tutor e poi ho una nuova idea sempre Larry che vi dirò più in là.
Non credo che per queste due settimane pubblicherò perchè sono in ferie e perchè mi devo concetrare su i compiti e sul concorso Multifandom Games.
Al prossimo capitolo...
BB
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top