Cap.11- C'è qualcosa che puzza
Harry si ritrovò di nuovo nella stanza della Detenzione. Una piccola classe mai usata che sarebbe dovuta essere una prigione nei sotterranei, ma trasformata in una 'classe' lasciando fuori le catene attaccate ai muri e una porta con sbarre.
Il riccio sorrise muovendo le catene tra di loro e facendo si che il ticchettio inquetante si propagasse nella prigione.
Era solo e aspettava il suo divertimento per far passare il tempo nella punizione che gli avrebbero sicuramento dato.
Le opzioni erano:
1.Ordinare i libri dell'enorme biblioteca in ordine alfabetico e cronologico
2.Pulire a fondo tutte le scale della scuola
3.Togliere le foglie cadute del giardino pulendo anche le statue delle stupide principesse con i loro rispettivi mitici cattivi
4.Pulire la sala da ballo gigantesca e piena di ogni piccola e insulsa cosa di cristallo super fragile
Le scelte erano molte e tutte faticose, non potevi liberarti molto facilmente da tutto quanto.
Si ricordava Harry che una volta, nel suo primo o secondo anno, per lavare da solo le scale di tutta la scuola, soprattutto senza magia, ci aveva messo una settimana poi aveva imparato a non farsi beccare utilizzando i suoi poteri.
Il rumore di passi lo distrassero dal suo momento di ricordi delle sue numerevoli detenzioni con punizioni.
"C'è nessuno?" Disse riluttante una voce saltando l'entrata della porta con sbarre.
"Louis, che cattivo vento ti porta qui?" lo salutò il figlio di Malefica indicandogli la sedia vicino a lui come segno di accomodarsi, ciò che Louis fece.
"Harry lo sai anche tu perchè sono qui."
Certo che lo sapeva. Nella lezione di biologia delle creature magiche la matita super appuntita del castano si era magicamente posata verticalmente sulla sedia del professore, il quale senza vederla ci si era seduto sopra e in tutto questo Harry non centrava assolutamente... pff certo come no.
"Beh se vuoi ti trovo quello che ha fatto lo scherzo e gli faccio così tanto male che ci penserá almeno per una vita prima di rifarlo e dare la colpa a un Louis innocente."
"No, grazie va bene così." Sussurrò il figlio di Aurora osservando come le labbra piene di Harry fossero così invitanti e come stavano bene sulla sua pelle quel giorno di qualche tempo fa e d'istinto si toccò il collo dove ancora c'erano dei resti di quei succhiotti.
Al riccio non passò inosservato come il ragazzo dagli occhi azzurri si toccava il collo e come si soffermava sulle sue labbra più del dovuto.
"Louis io ti de..."
"HARRY! RAGAZZO MIO DI NUOVO IN PUNIZIONE! QUANTO SONO FIERO DI TE!" urlò dalla gioia un uomo avvicinandosi ai due e rovinando il momento in cui il riccio voleva confessare la veritá.
Non riusciva a comprendere il perchè voleva svelare il suo piano proprio alla vittima del suo piano. Forse si stava affezionando e non riusciva a concludere ciò che aveva iniziato. Forse si era giá affezionato e da codardo qual'era non aveva il coraggio di finire. Era una delusione per la memoria di sua madre.
"Ade! Che bello rivederla." Lo salutò sentendo Louis farsi sempre più vicino e con la coda dell'occhio lo confermò.
Louis guardava l'uomo dalla pelle grigiastra, le borse nere a circondare gli occhi dello stesso colore come le labbra. L'unica cosa di colore in tutto il suo abbigliamento erano i capelli-fuoco di un azzurro acceso sulla sua testa a formar un ciuffo scoppiettante.
Era strano per il castano aver paura di quell'uomo se conosceva il figlio di quest'ultimo, identico al padre.
Quando Ade si accorse del liscio un sorriso malizioso comparve sulle sue labbra prima di lanciare un'occhiata di chi la sapeva lunga ad Harry.
"Non ti ho mai visto qui. Uhm... occhi azzurrissimi, castano... sei il figlio di quella dormigliona di Aurora, Louis vero?."
Louis sbattè gli occhi, annuì ed infine aggrottò le sopracciglia a sentire come aveva chiamato sua madre.
Okay che era la Bella Addormentata nel Bosco, ma proprio dormigliona non era.
"D-dormigliona?"
"Beh tesoro, non l'hai mai sentita russare al Consiglio dei Personaggi delle Favole?! Beh io sì." Rise portando la testa all'indietro, e i capelli fecero dei piccoli scoppi color blu notte.
Poi tornò diritto e osservò Louis appiccicato al braccio del figlio di Malefica e il sorriso malizioso tornò a lambire le sue labbra color della pece.
"Ragazzo mio, il nemico eh..."
"Ade, Louis è più di un nemico."
"Lo vedo ragazzo. Adesso vado, ho delle stupide cose da compilare e devo aspettare gli altri per poi sorteggiare la punizione." Sbuffò. Una sua mano scheletrica iniziò a giocherellare con il fuoco.
"Signor Ade, prima che se ne vada avrei una domanda."
"Oh, se vuoi qualche consiglio per la punizione credo che il nostro Harry sappia tutto."
"No signor Ade, avrei una domanda di un altro genere. Oggi a lezione abbiamo fatto come si fanno i bambini e siamo arrivati alla questione di due genitori di un solo fiore e ci stavamo chiedendo se fosse mai successo. La Fata Madrina non ha risposto." Spiegò Louis mordendosi il labbro e chiudendo in una morsa il polso di Harry che lo osservava confuso da tutta quella curiosità.
Il figlio della Bella Addormentata era del suo stesso parere. Non comprendeva quella esigenza di risposte, ma se il suo istinto e il suo cuore dicevano di cercare risposte lui l'avrebbe fatto, perchè sapeva che fosse importante.
Il sorriso gentile, strano dirlo ma sì gentile, dell'uomo grigiastro si disperse come foglie nel vento.
Il suo sguardo ricadde su Harry che accarezzava con una mano le penne di Frell sulla sua spalla, poi sulle sue corna nere e appuntite, infine tornò sul liscio.
"No, mai successo, mai sentito. Come lo potete pensare?! Io adesso devo andare. Statemi bene.- si voltò per la seconda volta e per la seconda volta ritornò indietro- ultima cosa. Louis, tu mi sembri un bravo ragazzo e per questo potrai capire che anche noi cattivi proviamo amore e forse sappiamo più di voi come si ama perchè conosciamo la cattiveria, l'odio, la tristezza, la solitudine e potrei continuare così per tanto, quindi pensaci bene e poi fammi sapere." Gli sorrise triste e uscì dalla prigione.
Il silenzio calò sulla stanza e l'unica cosa che Louis riuscì a dire staccandosi un poco da Harry fu.
"C'è qualcosa che puzza."
Il riccio si annusò la maglietta. "Non sono io."
"Sei un'idiota, Haz."
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Hey ciao!
Non sono morta anche se lo sto per fare, ho la tonsillite e sto veramente per morire!
Dopo tanto tempo ho aggiornato yeeeeeee
*una vocina* Non ci frega nienteeee
Lo so vocinaaaa
Indovinate chi è la bambina della foto che fa Frell. Chi lo fa spoiler della storia!
Spero che vi piaccia e al prossimo capitolo, spero presto.
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