ti avviso: sono capace di cose terribili

Vado ad aprire alla porta e la persona che vedo è Sophia. Sta appoggiata allo stipite della porta con la sua aria da superiore.
"Ehy ma...tu che ci fai qui? Chi ti ha fatto entrare?" Dico un po sconcertata
"Senti bella, voglio avvisarti che Lucas è soltanto mio perciò prova anche solo a toccarlo e potrai ritenerti morta. Chiaro?" Dice velocemente la prima parte e poi urla la seconda con un tono misto di rabbia e disprezzo.
"Ehm...io e Lucas abbiamo chiuso perciò te lo lascio pure, ma ti consiglio di stargli alla larga, è un pessimo soggetto" esito per un po' pensando a cosa dire e poi aggiungo "ma perchè mi fai questo Sophia, a primo impatto non mi sei sembrata così. Ora ho finalmente recuperato la memoria e mi sono ricordata della prima volta che ci siamo incontrate, non mi avevi fatto una brutta impressione...."
"Fino a che la gente non cerca di portarmi via ciò che è mio non mi comporto così, altrimenti sono capace di cose terribili. Ma se a te Lucas non interessa più potrei anche pensare di diventare tua amica" dice con un tono diverso da quello precedente.
"Ah...okay, ci sto" in realtà non vorrei diventare amica di una come lei ma ho capito che nella vita o sei qualcuno oppure vali zero, perciò la tratterò bene più che altro per interesse.
"Benissimo" dice lei mentre ci stringiamo la mano "ti va di fare qualcosa?" Mi domanda.
"Scusa ma sono ancora scoinvolta per una cosa che mi è successa e andare fuori mi fa solo stare peggio" dico con tracce di malinconia nella voce.
"Beh allora potremmo stare qui e tu mi racconterai che ti è capitato" in realtà non ho voglia che una persona come lei sappia dell'abbandono da parte di mia madre ma come ho detto prima lo farò per interessi, perciò annuisco.
Probabilmente la vecchia me non avrebbe mai fatto una cosa così azzardata e stupida però quella ragazza ormai non esiste più, ormai esiste solo la nuova me, che mi piaccia o no.
"Allora, comicio dicendoti che mia madre, la quale pensavo fosse in ottimi rapporti con mio padre, aveva dei problemi con lui, perciò la notte scorsa ha deciso di abbandonarmi. Ho avuto occasione di parlare con lei un'ultima volta, le ho dato l'ultimo abbraccio e ho sentito per l'ultima volta da parte sua un 'ti voglio bene'. L'ho lasciata andare pensando che si trattasse solamente di un incubo, è colpa mia se adesso lei non è qui con me" mentre racconto Sophia mi guarda strabiliata e quando finisco di parlare mi abbraccia, capisco che non è un abbraccio sincero ma comunque la lascio fare, ho bisogno di tutto l'aiuto possibile per ritornare ad essere forte.
"Non pensavo ti fosse accaduta una cosa del genere, mi dispiace di averti trattata così prima" mentre lei parla con un tono palesemente falso io penso a quale scusa potrei usare per non farle capire che ci sono rimasta malissimo e che, anche se provo a dimenticarlo, sono ancora innamorata completamente di Lucas. Ogni momento mi ricorda uno di quelli passati con lui. Non riesco a non pensarlo, è come se la mia mente non provasse nemmeno a respingere i pensieri che lo riguardano.
"Si beh, non importa. Come facevi ad immaginarlo" dico con tono spento e menefreghista.
Passiamo il resto del pomeriggio a chiacchierare e molto spesso ritorna a galla l'argomento fidanzati, è come se volesse farmi pesare il fatto che lei ora sta con Lucas e che io l'ho perso.
"La tua situazione amorosa com'è? Ancora single?" Dice ghignando sotto ai baffi.
"Sì" dico semplicemente io.
"La storia tra me è il mio ragazzo, Lucas, va a gonfie vele. Non litighiamo mai e abbiamo capito di avere tantissime cose in comune" Dice cercando di sottolineare la parola 'ragazzo'. Non penso che quello che ha detto sia vero, conosco Lucas e so che a lui non piace andare a fare shopping a tutte le ore del giorno e della notte, non ama le persone troppo arroganti, comportamento che viene attuato molto spesso da Sophia.
"Ti da fastidio se cambiamo argomento?" Dico infastidita dalla sua voglia di continuare a parlare sempre e soltanto di lui.
"Non pensavo ti annoiasse parlare di lui, scusami" questa volta parla usando un'aria di sfida.
"No, solo che non mi va di parlarne" a questo punto cerco di cambiare argomento ma alla fine torniamo sempre a parlare di lui.
Stanca di questi discorsi le propongo di uscire.
"Okay. Andiamo, però decido io dove"
Annuisco. Mi preparo per uscire e ci incamminiamo.
"Sophia, vorresti dirmi dove hai intenzione di portarmi?"
"Ti rifarai l'armadio nuovo" dice stranamente felice.
Restiamo in silenzio per il resto del tragitto, forse perchè non abbiamo niente da dirci, forse perchè non vogliamo parlarci. Io, personalmente, non l'ho ancora perdonata per avere baciato Lucas in mia presenza poco dopo che la storia tra di noi finì.
Alla fine arriviamo davanti all'ingresso del centro commerciale.
Sophia mi prende per un polso e mi trascina dentro al primo negozio. Arrivate dentro mi dice
"Guarda se c'è qualcosa che ti piace, io intanto prendo alcuni abiti e li porto dentro a quel camerino là in fondo" indica l'ultimo camerino, ovvero quello più spazioso.
Inizio a guardarmi in giro, non mi piace niente di questa roba. Sono tutte minigonne e crop-top, un tipo di abbigliamento che non rispecchia per ninente il mio stile.
Torno da Sophia a mani vuote.
"Vai in camerino, ho già portato alcuni capi" faccio come dice lei e mi dirigo verso il camerino. Per primo provo un crop-top nero particolarmente attillato che Sophia ha abbinato ad una minigonna di jeans a vita alta. Come scarpe tengo le mie amate Superstar.
Esco dal camerino e Sophia sembra essere davvero felice.
"Stai benissimo"
Torno dentro e continuo a provare cose di questo genere.
Alla fine Sophia ha pensato bene di comprare con la sua carta di credito tutti i capi da lei selezionati.
Torniamo a casa e finiamo il pomeriggio chiacchierando di tutte le cose possibili. Daltr'onde averla come amica ha i suoi pregi.
Quando sono ormai le nove e mezza di sera gorna a casa sua.
Io rimango sul mio letto a pensare al fatto che probabilmente dovrei scusarmi con mio padre per come l'ho trattato sta mattina. Vado da lui in salotto e lo trovo a parlare con un'altra donna che io non ho mai visto.
"Chi è quella papà" gli dico un po' sconcertata
"Elen, dobbiamo parlare"
















AREA AUTRICE:
HELLO, VI VOLEVO CHIEDERE SE TRA POCO VI ANDREBBE UN POV'S SOPHIA E ANCHE SE SONO RIUSCITA A CREARE UN MINIMO DI SUSPANCE ALLA FINE.
GRAZIE A TUTTI DEL SUPPORTO.
BACI.

ILA




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