YOU'RE THE ONE THAT I WANT
Il momento dei provini per Grease era arrivato, e tutto il Glee Club sembrava in fermento. Ognuno aveva in mente un ruolo che avrebbe voluto ottenere nel musical, e tutti erano più che determinati per averlo. Nonostante il malumore, anche Blaine aveva intenzione di fare il provino, anche se non era sicuro per quale ruolo candidarsi.
«Ho l'audizione per Grease oggi pomeriggio, mi accompagni?» mi aveva chiesto quel giorno, con la solita aria malinconica che lo caratterizzava da ormai due settimane.
«Certo! Pronto per essere scelto come Danny Zuko?!» risposi io, cercando di motivarlo un po' e farlo almeno come minimo sorridere.
«Non credo di essere in grado di sostenere quella parte» disse però lui con tono spento e senza alcun briciolo di entusiasmo.
«Ma cosa dici, Blaine?! Saresti perfetto come Danny! Con il talento che hai!» lo avevo smentito subito io senza pensarci due volte.
Come poteva pensare di non essere adatto per il ruolo da protagonista quando l'anno prima era stato un eccellente Tony?!
E poi, diciamocelo, un ragazzo bello come lui impersonava il Danny Zuko dei sogni di ogni ragazza.
«Non in quel senso, Shug. Non sono pronto a fare finta di essere innamorato di qualcuno con il cuore spezzato nella realtà» mi spiegò lui guardandomi con gli occhi lucidi.
Ah, ora era tutto chiaro. E come biasimarlo. Anche io avevo deciso di non fare l'audizione per nessun ruolo per lo stesso esatto motivo. Non mi andava di prendere parte al musical con una delle storie d'amore più famose del mondo. Blaine però almeno aveva avuto il coraggio di provarci cantando "Hopelessly Devoted To You" (sì, non la canzone perfetta per quel momento della sua vita considerando che aveva mostrato poca devozione verso il suo ragazzo), e l'aveva affrontata con un tale sentimento e realismo, che come al solito Artie e Finn (a cui il ragazzo sulla sedia a rotelle aveva chiesto di aiutarlo con la direzione del musical) rimasero incantati. Ma poi Blaine confessò che non voleva il ruolo di Danny e che l'unica cosa che sarebbe stato in grado di fare sarebbe stato Teen Angel, che come disse lui aveva solo una scena, e non decisamente romantica.
Io assistetti a tutto questo da dietro le quinte, dove mi aveva chiesto di stare Blaine, e vederlo ancora così distrutto fu terribile. Quando scese dal palco si fiondò tra le mie braccia con i lacrimoni agli occhi, e rimase abbracciato a me per qualche minuto senza dire nulla. Io mi limitai ad accarezzargli i capelli con delicatezza, perché avevo finito le parole per consolarlo. Poi lui si staccò e mi guardò dritta negli occhi.
«Sei sicuro di quello che hai detto?» gli chiesi allora con aria apprensiva «Ti meriti molto di più che avere il ruolo di Teen Angel» aggiunsi poi, cercando di convincerlo a fare almeno uno dei ragazzi dei TBirds.
«Non posso sostenere nessun altro ruolo in queste condizioni, non ci riesco» mi rispose lui scuotendo la testa con disperazione.
Io mi avvicinai di nuovo e gli lasciai un bacio sulla guancia, prima di prenderlo per mano e portarlo fuori dall'auditorium senza più dire nulla. Anche perché non sapevo cosa dire. Come ho detto prima, mi ero ritirata dalla competizione per i suoi stessi motivi, come potevo pensare di convincerlo a cambiare idea quando non ero riuscita a convincere nemmeno me stessa?
E non ci fu modo di farmi desistere.
«Roxie, dobbiamo parlare» mi disse Artie il giorno dopo, raggiungendomi al mio armadietto.
Aveva uno sguardo decisamente serio, e sembrava che dovesse dirmi una cosa molto molto importante.
«Non ho letto il tuo nome sul foglio delle audizioni per Grease» disse finalmente, dopo qualche secondo di silenzio in cui continuavo a chiedermi di cosa dovesse parlarmi.
Io feci un sospiro e mi ricordai della conversazione avuta un anno prima, quando voleva a tutti i costi che facessi il provino per Maria.
«Mi dispiace, Artie, non sono nel mood» gli dissi io scuotendo la testa con aria dispiaciuta.
Lui mi guardò male.
«Roxie, ho accettato l'anno scorso, ma quest'anno no! È il tuo ultimo anno al McKinley, ti sei già rifiutata di fare da vice-presidente a Blaine, almeno interpreta qualcuno nel musical!» mi disse scocciato e cercando di convincermi «Ho il ruolo perfetto per te» annunciò ammiccando.
«Non avrai intenzione di farmi fare Sandy vero? Perché non assomiglio per niente a Olivia Newton-John, e non penso di poter interpretare una ragazza innamorata al momento» lo fermai subito io allarmata e spalancando gli occhi.
«No, niente Sandy, ma saresti perfetta come Cha-Cha» disse invece lui annuendo convinto.
Era la ballerina migliore in Grease, ed era decisamente un ruolo che mi sarebbe piaciuto interpretare, ma come ho già detto, non era il momento adatto, e se non era Blaine a interpretare Danny Zuko non volevo nemmeno fare Cha-Cha. Non avrei avuto con nessuno la stessa chimica che avrei avuto in un'esibizione con Blaine. L'unico che poteva essere perfetto per me era Mike, ma non sarebbe tornato per interpretare Danny.
«Grazie! Ho la faccia della stronza che ruba gli uomini alle altre?!» chiesi ad Artie indignata.
«Non in quel senso!» mi rispose lui divertito «Ma come aspetto fisico saresti giusta, e mi piacerebbe vederti nei suoi panni. Sei una ballerina magnifica, e poi Cha-Cha è spagnoleggiante, saresti perfetta!» spiegò poi.
«Beh, mi dispiace, Artie, quest'anno è un no deciso» dissi ancora io scuotendo di nuovo la testa.
Sapevo che stavo perdendo una grande occasione, e che probabilmente me ne sarei pentita da lì a pochi giorni, ma davvero non avevo la testa per impegnarmi in qualcosa di così grande. Tra il consolare Blaine e cercare di pensare anche un po' a me stessa, non avrei mai avuto tempo di imparare i balletti di un personaggio importante come Cha-Cha, anche se mi sarebbe davvero piaciuto interpretarla.
«Ma così ti distrarrai un po' da tutti i tuoi pensieri» provò di nuovo Artie, questa volta con voce implorante.
«Beh, potrei aver trovato un altro modo per farlo» gli dissi io con un sorrisetto furbo sul volto «Avrai sicuramente bisogno di una coreografa che ti aiuti con i balletti, giusto?» chiesi poi, quando lui mi guardò con aria confusa.
Lo vidi annuire pensieroso.
«Chi meglio di me potrebbe farlo?!» gli chiesi allora, spalancando le braccia con un sorriso.
Era o no una grande idea?!
In realtà mi era venuta in mente al momento, perché in fondo una parte di me voleva partecipare al musical, ma non volevo andare in scena, non sicuramente con delle battute da imparare.
«Beh, veramente avrei chiamato qualcun altro per questo compito» disse Artie titubante e con aria dispiaciuta.
Chi poteva aver chiamato per creare dei balletti mozzafiato senza spendere soldi?
Io lo guardai confusa, e allora lui decise di portarmi in aula canto, dove la persona in questione si trovava insieme a Finn e a un'altra ospite venuta in nostro aiuto.
Quando varcai la soglia dell'aula e le tre persone dentro si girarono a guardarci il mio cuore perse un battito: avevo appena incontrato due bellissimi occhi color cioccolato, con un che di tenero che conoscevo decisamente bene. Poi vidi il sorriso gentile che mi era stato rivolto da quella stessa persona la prima volta che ci eravamo incontrati e dentro di me qualcosa si sciolse, facendo sparire un po' della tensione e della tristezza che avevo tenuto dentro in quelle ultime settimane.
«Mike!» esclamai al settimo cielo e con un sorriso da orecchio a orecchio.
In pochi secondi mi ritrovai stretta tra le braccia del ragazzo asiatico con cui mi era tanto mancato ballare in quelle prime settimane di scuola, e mi sentii rigenerata. Non so cosa mi fosse preso, so solo che gli ero corsa incontro perché sentivo il bisogno di stringerlo e sentirmi stretta tra le sue braccia da ballerino.
Lui dal canto suo non disse nulla, e si limitò ad abbracciarmi felice di vedermi.
«Posso salutare la mia amica?» chiese in quel momento una voce accanto a noi.
Era Mercedes, che non mi ero nemmeno accorta essere lì, tanto ero presa dall'entusiasmo di rivedere Mike.
Mi staccai da lui e abbracciai Mercedes, felice di rivedere anche lei, il cui meraviglioso sorriso raggiante e umorismo mi erano davvero mancati.
«Come sono felice di vedervi, ragazzi!» esclamai sorridente e passando lo sguardo dall'uno all'altra.
«È bello essere tornati tra questi corridoi anche se solo per qualche giorno» disse Mercedes guardandosi intorno.
«Roxie, ti presento i miei aiutanti per la preparazione di questo musical» disse in quel momento Artie attirando l'attenzione su di sé «Mercedes ci aiuterà con le canzoni e Mike con le coreografie. Ora capisci perché se vuoi far parte di questo musical devi avere il ruolo di un personaggio?» aggiunse poi, alzando le sopracciglia e guardandomi come per dirmi "Te l'avevo detto".
Io sospirai, ma poi pensai che io e Mike avevamo già lavorato insieme come coreografi, e perché non farlo di nuovo?
«Beh, credo che Mike abbia bisogno di una mano per le coreografie di coppia e di gruppo, e visto che sono qui, perché non sfruttarmi?!» dissi allora, alzando le spalle e guardando prima Mike poi Artie.
Il voltò di Mike si aprì in un magnifico sorriso.
«Mi servirebbe una mano effettivamente» mi diede man forte poi annuendo.
Io lo guardai con un sorriso di gratitudine, che diventò ancora più grande quando Artie accettò la mia proposta e lasciò cadere l'argomento Cha-Cha. In quel momento sentii un braccio di Mike stringersi intorno alle mie spalle e poi mi sussurrò all'orecchio «Sono contento di lavorare ancora con te, mi sei mancata» facendomi l'ennesimo sorriso.
Sentendo quelle parole dei brividi mi percorsero la schiena, e assicuro che erano brividi di piacere. Quella sua mano sulla mia spalla poi mi dava sicurezza, ed essere così vicina a lui mi faceva sentire bene. Come se non bastasse, mi incantai a guardare i suoi occhi, i suoi bellissimi occhi color cioccolato, che non avevo mai trovato così luminosi e attraenti.
«Anche a me sei mancato» gli dissi dopo qualche secondo di silenzio.
Poi Artie ci disse che era ora di andare in auditorium perché stava per iniziare il secondo giorno di audizioni, così ci incamminammo tutti insieme.
Sembrava di essere tornati ai vecchi tempi!
«Roxie, lo sai che non hai gli stivali vero?» mi chiese Mike uscendo dall'aula canto, alzando un sopracciglio.
Io annuii leggermente divertita e lo guardai un po' malinconica.
«L'ultima volta che non li hai indossati per un po' avevi litigato con l'Usignolo, centra ancora lui?» mi chiese ancora Mike, guardandomi con aria apprensiva e interrogativa.
Io annuii di nuovo, ma non avevo molta voglia di parlarne, e soprattutto non volevo rattristare la giornata a Mike.
«Posso sapere cos'è successo?» chiese invece lui, mentre io abbassavo gli occhi.
Io sospirai.
«Ci siamo lasciati» mi limitai a dire senza alzare lo sguardo sul ragazzo che avevo di fianco «Definitivamente» precisai poi.
Ci fu qualche secondo di silenzio, mentre Mike rallentava in modo che gli altri si allontanassero abbastanza per non sentirci.
«È per questo che non fai l'audizione per Grease quindi?» mi chiese con tono apprensivo.
Io alzai gli occhi su di lui e annuii tristemente.
«Mi dispiace» disse poi «Ma ora è arrivato il tuo Mike a tirarti su di morale!» aggiunse con allegria e con un sorriso mozzafiato.
Sorrisi anche io, ancora una volta grata del fatto che fosse lì, ma anche leggermente colpita dalle parole che aveva appena pronunciato.
Aveva detto "il tuo Mike"?!
Il mio Mike?!
Ero senza parole.
Poi sentii inaspettatamente la sua mano stringersi alla mia e trascinarmi in auditorium, facendomi prendere posto accanto a lui. Poco prima che Unique e Marley salissero sul palco Mike mi fece l'occhiolino, e io mi accorsi che mi era davvero mancato e che forse grazie a lui avrei smesso di pensare ripetutamente a Nick e a tutto quello che mi frenava in quell'inizio anno al McKinley.
Comunque, tornando alle audizioni, Marley e Unique cantarono "Blow Me (One Last Kiss)" di Pink, e furono davvero esplosive!
Anzi, credo che dire esplosive sia riduttivo!
«C'era più energia in questa che nelle ultime tre audizioni messe insieme!» esclamò Mercedes quando le due ragazze smisero di cantare.
«Non avrei saputo dirlo meglio» la appoggiai io annuendo convinta.
Quando poi Artie chiese a Unique e Marley se avessero preferenze su chi interpretare, Marley disse assolutamente Sandy, e Unique ammise che avrebbe voluto avere la parte di Rizzo. Come ho già detto, Unique in realtà si chiama Wade ed è un ragazzo, ma non si è mai sentito come tale, e preferisce far vedere il suo alter-ego, che corrisponde a una donna di colore forte e indipendente.
Decisamente perfetta per Rizzo!
Come Marley era decisamente perfetta per Sandy!
Aveva l'aria dolce e innocente tipica della protagonista di Grease, ma con quella performance ci aveva dimostrato di poter diventare una tigre all'occorrenza, e che avrebbe affrontato benissimo la scena del cambiamento finale di Sandy.
Poi Finn reclutò un giocatore di football per il ruolo di Danny, perché eravamo abbastanza in crisi visto che Blaine lo aveva rifiutato. Tra gli altri ragazzi solo Sam lo avrebbe potuto fare alla perfezione, ma si era impuntato su Keneckie, ed era irremovibile. Questo Ryder invece, che venne scoperto da Finn, era decisamente bravo, cantava, si muoveva bene e sapeva attirare l'attenzione. Era un candidato più che plausibile.
Il problema si pose quando altri due ragazzi fecero l'audizione. Erano Kitty e Jake.
Sì, lei era la capo cheerleader decisamente non simpatica come a quanto pare più o meno tutte le Cheerios erano, e lui era il ragazzo che aveva fatto l'audizione per il Glee Club e che pochi giorni dopo la sua audizione scoprimmo essere il fratellastro di Puck.
"Buon sangue non mente!" avevo pensato io quando avevo scoperto la cosa. Come ho già detto, Jake era decisamente attraente, ed era evidentemente uno sciupa femmine come il suo fratellastro.
Comunque, Jake e Kitty cantarono "Everybody Talks" dei Neon Trees, e furono a dir poco fenomenali. Dimostrarono di saper ballare e cantare meravigliosamente, e poi Kitty era bionda, elemento fondamentale per interpretare Sandy.
«Wow! Meravigliosi!» aveva esclamato Mike una volta finita la loro esibizione.
«Pazzeschi!» esclamò Finn con gli occhi spalancati per lo stupore.
«Mi hanno ricordato un po' noi due» mi disse Mike in quel momento, voltandosi verso di me in modo che lo potessi sentire solo io.
«Tu non canti così bene» avevo detto io con aria divertita per vedere la sua reazione.
Lui mi fece una smorfia e poi scoppiammo a ridere entrambi.
«Non dico per quello» disse ancora Mike «Si vedeva che c'era della chimica, e si sa che tra noi ce ne è molta» aggiunse spiegandomi il suo pensiero.
Io rimasi un attimo senza parole.
Non avrei mai potuto negare che c'era chimica tra di noi, ma di che tipo di chimica stava parlando?
Chimica per quanto riguarda la danza, o chimica in generale?
Perché erano due cose ben diverse, e il mio povero cuore debole non poteva sopportare tutte quelle emozioni in una volta sola.
~~~
«Quindi cosa facciamo?» chiese Mercedes alla fine della settimana, quando avevamo visto tutte le audizioni e dovevamo scegliere a chi dare quale ruolo.
«Abbiamo due contendenti per il ruolo di Sandy e due per il ruolo di Danny, e sono entrambi decisamente bravi» disse Artie facendo il punto della situazione.
«Credo che sia il caso di fare quella cosa in cui richiamiamo le persone per una seconda possibilità. Come si chiama?» chiese Finn con aria confusa.
«Callback?!» risposero Mike e Mercedes con aria ovvia.
«Marley è perfetta per fare Sandy» dissi io, mentre Mike annuiva alla mia affermazione.
«Sì, ma credo che Kitty abbia la precedenza perché Sandy non può non essere bionda» mi contraddisse Artie ancora indeciso sul da farsi.
«Beh, sarà la nostra versione di Grease, in cui Sandy è mora» ribadii io, convinta che Kitty non sarebbe stata adatta per il ruolo.
Forse perché la conoscevo e non mi sembrava il tipo di ragazza innocente e carina che si innamora del duro della scuola, ma non ce la vedevo proprio nei panni di Sandy.
«Credo sia meglio fare un callback» disse ancora Artie annuendo convinto «Dobbiamo anche scegliere il Danny Zuko adatto» aggiunse poi.
Poi passammo agli altri ruoli.
«Brittany è perfetta come Cha-Cha. È la ballerina migliore» disse Mike con aria ovvia «Visto che tu non hai fatto l'audizione» aggiunse poi rivolto a me con aria di rimprovero.
Io lo guardai colpevole, ma poi scoppiai a ridere vedendo il suo sorrisetto tenero.
Anche Artie mi stava guardando con disapprovazione, e io mi limitai a stringermi nelle spalle con innocenza.
«Tina sarebbe la migliore per Jen, se solo non si fosse rifiutata di fare l'audizione per non stare nella stessa stanza con Mike» disse poi Mercedes, per riattirare l'attenzione su Grease.
Questa volta fui io a guardare Mike con rimprovero, mentre lui si stringeva nella spalle con aria innocente.
«Lo so che faccio impazzire le donne, è una mia caratteristica» mi sussurrò poi con aria ammiccante, avvicinandosi al mio viso.
Ecco, mi ero incantata di nuovo!
E la frase che aveva appena pronunciato non era stata di aiuto.
«Quando avete finito di flirtare avremmo del lavoro importante da svolgere qui» ci disse Mercedes leggermente scocciata ma guardandoci con malizia.
Flirtare?!
Ma cosa diceva?!
Non stavamo flirtando!
Anche se l'idea che Mike ci stesse provando con me un po' mi eccitava.
Comunque, io e Mike tornammo sul pezzo e andammo avanti a scegliere i ruoli dando a Unique quello di Rizzo.
«Quindi stiamo dando la parte di Sandy a una ragazza non bionda e la parte di Rizzo a un maschio?» chiese Artie ancora titubante «Sembra che lo facciamo per pietà e per farci notare, e poi, troppo diverso dall'originale» aggiunse scuotendo la testa poco convinto.
«Cosa c'è di male nell'essere diverso dall'originale?» chiesi io alzando le spalle «Facciamo la differenza» aggiunsi con aria ovvia.
«Sì, e davvero non c'è nulla di male nel cambiare un po' le carte in tavola» mi appoggiò Mike «Io e Roxie sogniamo di fare Ren McKormack e Ariel in Footloose, e non assomigliamo di certo ai tipici ragazzi americani» aggiunse, facendo capire che non gli importava di essere diverso e che quello non lo avrebbe fermato.
Quando puntò gli occhi su di me gli sorrisi. Mi ricordavo quella conversazione, e davvero speravo di fare la Ariel di Mike un giorno.
Comunque, Artie si convinse a dare la parte di Rizzo a Unique, anche perché eravamo tutti d'accordo che fosse la persona giusta, anche se sarebbe sembrato strano in Ohio il fatto che Rizzo sarebbe stata interpretata da un ragazzo.
Infatti dopo pochi giorni fummo costretti a cambiare idea, perché la coach Sylvester aveva fatto storie, e i genitori di Wade anche. Così fummo costretti a trovare qualcun altro, e per nostra fortuna la stronza per eccellenza accettò la proposta. Ma di questo parleremo più avanti.
Infatti, prima di dover correre ai ripari per scegliere una nuova Rizzo, dovevamo trovare ancora i perfetti Danny e Sandy. Quindi al callback vennero chiamati Marley, Kitty, Jake e Ryder, che sotto lo sguardo esperto di Mike e Mercedes dovettero esibirsi sulle note di "Born To Hand Jive" seguendo i movimenti miei e di Mike.
A me non importava molto di quello che facevano loro però, perché stavo finalmente ballando di nuovo con Mike, e stavamo ballando come non avevamo mai fatto. Era innegabile che c'era chimica tra di noi, e la presa sensazionale che facemmo verso la fine della canzone lasciò tutti senza parole e senza dubbi.
Eravamo davvero una bella coppia!
Ma concentriamoci sul musical...
Alla fine scegliemmo Ryder come Danny Zuko e Marley come Sandy, perché avevano dimostrato di avere chimica e di essere perfetti per quei ruoli. Kitty dovette accontentarsi di fare Patty Simcox, e Jake venne scelto come Putzie.
A chi venne assegnato il ruolo di Rizzo?
E a chi se non alla unica e inimitabile Santana López?! La stronza delle stronze?!
Finalmente eravamo pronti per mettere in scena lo spettacolo, e non vedevamo l'ora di lasciare tutti a bocca aperta!
In poco tempo la sera della prima era arrivata, e dietro le quinte si sentiva la tensione, che era decisamente alle stelle. Anche Blaine, che aveva la parte più piccola di tutti, era in ansia.
«Non riesco a fare a meno di pensare che l'anno scorso ero qui con Kurt, e stavo per entrare in scena come protagonista» mi disse con aria malinconica.
«Non farlo! Non pensarci, Blainey. Ora sei qui dietro le quinte con me e anche se non avrai il ruolo principale sarai il più bello su quel palco» gli dissi io per confortarlo un po'.
Ma credevo veramente che fosse il più bello di tutti.
Nel suo outfit bianco da Teen Angel era mozzafiato!
Ho sempre pensato che sia perfetto per interpretare un angelo.
«Ora però fammi un sorriso» gli dissi poi stuzzicandolo un po' e cercando di fargli il solletico.
Lui mi fece un mezzo sorriso poco convinto e poi mi lasciò un bacio all'angolo della bocca per ringraziarmi.
In quel momento arrivò Mercedes, che mi disse che stava andando a controllare che fosse tutto in ordine, così lasciai Blaine e decisi di seguirla. A un certo punto passammo davanti a Mike, che stava aiutando Ryder a ripassare alcuni passi, e quando ci vide ci sorrise e ci fece l'occhiolino. O meglio, lo fece a me, ma credo che fosse rivolto a entrambe.
«Gli piaci sai?» mi disse Mercedes dopo qualche secondo.
Evidentemente si era accorta anche lei che aveva ammiccato precisamente a me, il che mi confortò un po', perché avevo paura che il bisogno innato che avevo di avere un ragazzo mi stesse rendendo paranoica.
«Non è vero, siamo amici» la smentii io scuotendo la testa, non convinta di quello che aveva appena detto.
Più che altro però credo che non volessi illudermi, perché mi era chiaro che provavo qualcosa per Mike, ma poteva tranquillamente essere una di quelle cotte che ormai avevo per qualsiasi ragazzo, e l'idea che lui mi venisse dietro mi dava un po' alla testa.
«Pensala come vuoi, ma credo di avere l'occhio lungo su queste cose» ribadì Mercedes convinta della sua idea.
«Su queste cose cosa?» chiese una voce alle nostre spalle.
Era Santana.
Quando si trattava di gossip non resisteva, e si sarebbe intromessa in qualsiasi conversazione pur di sapere qualche scoop!
«O nulla, parlavamo di Mike e...» iniziò Mercedes.
«Della cotta che ha per Roxie? Palese!» la interruppe Santana finendo la frase.
«Ragazze! Non è vero che ha una cotta per me!» esclamai io esasperata.
Non volevo illudermi di piacergli, non volevo, non volevo e non volevo!
O forse si?
«Ma dai! Hai visto come ti guarda?!» mi chiese Santana con aria ovvia.
«Perché tu non hai visto come si sono abbracciati appena si sono rivisti» le disse Mercedes facendo intuire che era stato più di un abbraccio tra amici.
«Eravamo solo felici di vederci di nuovo» spiegai io.
«Certo! Come eravate felici di ballare di nuovo insieme al callback» disse Mercedes ironica e guardando Santana con sguardo complice.
Io alzai gli occhi al cielo, ma riconobbi che non avevano tutti i torti. Come mi disse Mercedes, avevamo messo in scena una coreografia meravigliosa così su due piedi, senza preparazione né nulla, e non erano mancate le nostre tipiche prese mozzafiato.
Se non era chimica quella!
«E chissà perché hai scelto di aiutarlo a fare le coreografie» rincarò la dose Santana guardandomi maliziosa -Il mio terzo occhio messicano vede tutto- aggiunse, indicandosi con un dito il centro della fronte.
Stavo per ribattere, ma poi decisi di tacere, tanto nulla di quello che avrei detto le avrebbe convinte che erano in torto, e forse non mi sarei convinta neanche da sola.
Dopo pochi passi Santana ci lasciò per finire di truccarsi, e io e Mercedes uscimmo in corridoio, dove avvistammo due persone che era un po' che non vedevamo: Kurt e Rachel erano ai loro vecchi armadietti, e stavano parlando della cotta che Kurt aveva finto di avere per Rachel il primo anno.
Io e Mercedes ci avvicinammo, e dopo i saluti decidemmo di portarli dietro le quinte per salutare gli altri ragazzi.
«Allora, Kurt, come va il tuo lavoro a Vogue.com?» chiesi al mio amico, guardandolo felice di vederlo di nuovo.
«Decisamente bene! Stiamo partecipando a un sacco di eventi straordinari, e non posso negare che sarebbe il lavoro dei miei sogni se non volessi sfondare a Broadway» mi rispose lui fiero di sé.
«Lo sto convincendo a presentarsi alle audizioni invernali della NYADA» annunciò Rachel in quel momento.
Io e Mercedes appoggiammo la sua idea entusiaste, e Kurt ci disse che era praticamente convinto di andarci.
«E tu qui al McKinley, come va?» mi chiese poi Rachel.
«Beh, lo sapete come funziona il liceo. Lezioni su lezioni e cuori spezzati su cuori spezzati» risposi io alzando le spalle.
«A proposito di cuori spezzati, come stai tu?» mi chiese Kurt con aria apprensiva.
Stavo per rispondere, ma Mercedes mi precedette.
«Oh, sta più che bene! Ha un nuovo spasimante» disse al posto mio.
«Non ho un nuovo spasimante!» esclamai guardandola male «Non guardatemi così!» aggiunsi poi, quando vidi gli sguardi maliziosi di Rachel e Kurt.
Mercedes sarebbe andata avanti a raccontare i fatti miei, ma per fortuna (o per sfortuna, dipende dai punti di vista) incontrammo Blaine e Finn, e tra di noi calò il silenzio.
«Kurt» disse Blaine stupito «Non credevo di vederti questo weekend» aggiunse guardandolo malinconico.
Nei suoi occhi si leggeva tristezza, e non smetteva di puntarli su Kurt con aria innamorata e dispiaciuta.
Kurt, al contrario, non sosteneva lo sguardo di Blaine, e puntò gli occhi su di lui sì e no due volte.
L'atmosfera si fece pesante, e io e Mercedes ci guardammo decisamente in imbarazzo e senza sapere cosa fare.
«Vado a far scaldare i ragazzi» disse poi Mercedes, per liberarsi da quella situazione.
«Vengo con te» dissi io.
Ma prima di allontanarmi passai accanto al mio migliore amico e gli diedi un leggero bacio sulla guancia per confortarlo un po'. Sapevo che doveva essere stato difficile e doloroso per lui rivedere Kurt così inaspettatamente, e dal suo sguardo si capiva che era mortificato, soprattutto perché Kurt non sembrava volergli parlare.
Appena fui abbastanza lontana mi voltai, e anche se non potevo vedere il viso di Blaine, avevo capito che era in imbarazzo, ed era fermo in una posizione decisamente rigida per i suoi standard.
Dopo pochi secondi i ragazzi si separarono, e Blaine venne da me con gli occhi lucidi. Non potei fare altro se non abbracciarlo, stringerlo forte a me e passargli una mano tra i capelli, mentre lui affondava il viso nell'incavo del mio collo.
«Non piangere ti prego» dissi poi, sentendo il suo fiato grosso sul collo.
Non avrei tollerato di vederlo di nuovo in lacrime.
«Ragazzi, cinque minuti» ci avvisò in quel momento Mike.
Facendolo mi mise una mano sulla vita. Probabilmente non lo fece di proposito, e non se ne accorse neanche, però io sentii dei brividi lungo la schiena, e quando la sua mano si staccò sentii un attimo di freddo nel punto da cui si era tolta. Poi mi sforzai di fargli un sorriso e annuii quando mi chiese se fosse tutto a posto indicando Blaine.
~~~
Lo spettacolo fu meraviglioso!
I ragazzi erano stati bravissimi, e ognuno aveva fatto la sua parte al meglio che poteva!
Il pubblico era entusiasta e noi anche. Anche perché i commenti erano piacevoli da leggere, e decisamente tutti positivi.
Ma a fine serata io e Blaine non eravamo al settimo cielo come saremmo dovuti essere: Blaine aveva cercato di nuovo di parlare con Kurt, ma non c'era stato nulla da fare. Il suo ormai ex-ragazzo non gli aveva dato il tempo di dire nulla, gli aveva detto che non gli interessava e che non si fidava più di lui.
Credo sia immaginabile come stesse Blaine... decisamente male. Forse anche peggio di prima. Sentire quelle parole lo aveva ferito davvero, e la cosa che lo turbava di più era che non riusciva nemmeno a essere arrabbiato con Kurt, né a dargli torto. Continuava a ripetere che era solo colpa sua se tutto quello era successo, e non riusciva a mettersi l'anima in pace.
Quanto a me, non avevo un vero e proprio motivo per essere triste. Insomma, sì, un motivo c'era, però era alquanto stupido. Prima dell'ultima canzone avevo sentito Mike dire a Tina che credeva di aver troncato la loro relazione troppo presto. Tina gli aveva detto che lei si sentiva bene da sola, ma che lui le mancava, e il mio cuore si era appesantito.
E se fossero tornati insieme?!
Non avrei mai sopportato la vista di Mike e Tina insieme di nuovo!
Insomma, mi erano sempre piaciuti come coppia, ma prima per me Mike era solo un amico, ora invece credevo di provare qualcosa di più. L'idea che loro potessero tornare insieme mi faceva venire un groppo alla gola, e da questo mi accorsi che forse quella per Mike non era una semplice e stupida cotta.
"Ma cosa dici, Roxie?! Certo che è una stupida cotta! Vedrai che quando andrà via e non lo vedrai per un po' di tempo ti passerà tutto!" mi dissi subito, cercando di togliermi dalla testa l'idea che Mike potesse piacermi davvero. Non volevo illudermi di provare qualcosa di serio per lui, e speravo davvero che non vedendolo più mi sarebbe passata la cotta che avevo appurato di avere.
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