SADIE HAWKINS DANCE

Avevo appena vissuto un dejavù pazzesco!

Avevo visto Blaine fermarsi davanti a un cartellone in corridoio, guardarlo con occhi spenti e poi allontanarsi a testa bassa. Avvicinandomi io stessa a quel cartellone avevo capito perché il mio migliore amico fosse di quell'umore: il poster annunciava un ballo Sadie Hawkins, sì un ballo proprio come il primo a cui eravamo stati insieme, e dal quale Blaine ne era uscito con un occhio nero e il labbro rotto.

Voltandomi a guardare verso dove si era allontanato il mio migliore amico mi accorsi che si era fermato al suo armadietto. Così decisi di vivere un altro dejavù e andare da lui.

«Ehi, Blainey!» esclamai avvicinandomi e lasciandogli un bacio sulla guancia.

«Ehi, Shug» mi rispose lui un po' giù.

Io lo guardai con aria interrogativa, anche se in realtà sapevo perfettamente perché fosse così.

«Hai letto i cartelloni?» mi chiese lui guardandomi con occhi tristi.

Io feci un sospiro.

«Sì, li ho letti» dissi annuendo.

«Sembra che il Sadie Hawkins sia un incubo che mi segue ovunque vada» disse ancora Blaine tristemente «Ho cercato di far desistere Tina dal proporlo, ma a quanto pare non mi ha ascoltato» aggiunse scaldandosi leggermente.

«Lo sai che qui non succederà quello che è successo alla Hamilton» gli dissi io guardandolo apprensiva «Sei già stato a due balli in questa scuola, e tutto è sempre filato liscio» aggiunsi alzando le spalle.

«Sì, ma tutti qui sanno che sono gay, non mi inviterà nessuno» mi fece notare lui con aria ovvia.

Questo era vero, tutti sapevano che Blaine era gay, ma piaceva lo stesso alle ragazze, e se la sua più grande paura era andare al ballo senza accompagnatore, allora non doveva preoccuparsi più di tanto. A molte ragazze non importa la sessualità di un ragazzo se è mozzafiato. E lo dissi anche a lui.

«Non ne sono così sicuro» ribatté però Blaine, scuotendo la testa.

Poi alzò di nuovo gli occhi su di me illuminandosi.

«Mi è appena venuta una brillante idea!» esclamò eccitato «E se ci andassimo insieme?! Sarebbe magnifico!» propose con un sorriso a trentadue denti.

Io rimasi un attimo senza fiato.

Era una bella proposta, ma avevo paura di non poterla accettare.

«Blainey...» iniziai a dire arricciando il naso dispiaciutissima «Io... veramente pensavo di venirci con Mike. Non gliel'ho ancora chiesto, ma... non credo mi dirà di no» aggiunsi mortificata.

Mi sarebbe piaciuto tantissimo andare a un altro ballo con il mio migliore amico, ma mi sarebbe piaciuto tantissimo anche andarci con Mike, e sinceramente, se dovevo scegliere, il mio ragazzo aveva la priorità.

Blaine si bloccò a guardarmi un po' sconcertato.

«Hai ragione, mi dispiace» disse poi sospirando e facendo un mezzo sorriso «È solo che, non riesco a immaginare un Sadie Hawkins al quale non sei la mia accompagnatrice» aggiunse scuotendo la testa e abbassando lo sguardo.

«Lo so, Blaine, però forse è il caso che tu lo faccia» gli dissi allora io con aria apprensiva.

Lui era evidentemente dispiaciuto, ma stava cercando di non sembrarlo.

«Facciamo così, appena ho una risposta da Mike ti faccio sapere. Se lui dovesse dirmi che non riesce ad arrivare sarò felicissima di avere te come mio accompagnatore» gli dissi allora io per tirarlo un po' su.

Blaine alzò gli occhi su di me e fece un mezzo sorriso, ma era evidente che era rimasto abbastanza offeso dalla mia risposta.

«Però ho sicuramente bisogno di qualcuno che venga a comprare il vestito con me» dissi allora io, cercando di farlo sorridere un po' di più.

«Non credo di potere» si limitò a rispondermi lui freddamente.

Questa volta fui io a offendermi.

«Ho molto da fare ultimamente, sto cercando di concentrarmi sui miei voti» aggiunse poi, inventando una scusa al momento.

Io lo guardai confusa.

Stava cercando di concentrarsi sui suoi voti?

Era bravo a scuola, uno dei migliori!

Un'ora per scegliere il vestito del ballo con me non gli avrebbe sicuramente rovinato la media!

«Ok, vorrà dire che andrò con Marley e Unique» dissi io facendo un sorriso fugace e poi dandogli le spalle per allontanarmi.

Evidentemente il Sadie Hawkins era davvero maledetto per me e Blaine, e con l'avvicinarsi di quel ballo me ne sarei convinta sempre di più.

Infatti quello che ho appena raccontato fu niente in confronto a quello che successe dopo.

Nonostante non avessimo più a disposizione auditorium e aula canto, noi del Glee Club ci trovavamo comunque per le solite lezioni, e quella settimana Finn ebbe una grande intuizione per il compito da farci svolgere.

«Il tema della settimana è "Scelta alle donne", ispirato al ballo Sadie Hawkins che ci sarà tra una settimana» annunciò Finn nell'aula di scienze, dove ci eravamo trovati per la lezione del Glee Club «Ogni ragazza dedicherà la canzone al ragazzo con cui vorrebbe andare al ballo» aggiunse poi entusiasta della sua idea.

Era una bella idea in effetti, peccato che non avessi nessuno a cui dedicare una canzone, non fisicamente con me per lo meno.

Tina, che era seduta accanto a Blaine, cominciò a tirarsela perché era stata una sua idea, mentre Kitty diceva che aveva già in mente a chi cantare una canzone guardando Jake e mangiandoselo con gli occhi.

Eh già, in quelle prime settimane era nata una "lotta" tra Marley e Kitty, perché Jake era stato con Kitty quando sembrava stesse dando corda a Marley, ma era evidente che fosse perso di quest'ultima.

Davvero davvero perso!

Sì, lotta l'ho messo tra parentesi perché Marley non è il tipo che combatte con denti e unghie per un ragazzo, e aveva bisogno di una piccola spinta. Ma di questo parleremo più avanti.

Tornando al compito del Glee Club, la prima a esibirsi e a dedicare una canzone a un ragazzo fu proprio Tina. Quel pomeriggio eravamo nello spogliatoio dei ragazzi e lei annunciò la sua performance dicendo che avrebbe cantato "I Don't Know How To Love Him" da Jesus Christ Superstar.

Io ero seduta accanto a Joe, esattamente dietro al mio migliore amico, e mi stavo chiedendo a chi avrebbe dedicato la sua canzone Tina. Non mi sembrava avesse flirt con nessuno, non avevo proprio idea di chi potesse invitare al ballo.

«Chi credi che inviterà?» mi chiese Joe confuso quanto me.

Io lo guardai con le sopracciglia alzate e scuotendo la testa.

«Non ne ho idea» gli risposi poi, mentre Tina iniziava la canzone.

Man mano che la canzone arrivava alla fine vidi i suoi occhi puntarsi un po' troppo su Blaine.

Sul mio Blaine!

E lo guardava con un aria sognante che non le avevo mai visto quando guardava il mio migliore amico.

Non aveva mica intenzione di invitare lui vero?!

«Quindi, Blaine, vuoi venire al ballo con me?» chiese invece Tina alla fine della canzone, rivolgendosi proprio al mio migliore amico.

Credo che io e Blaine facemmo la stessa faccia anche se la sua non la vedevo. Ma comunque, io spalancai gli occhi sconvolta e smisi all'istante di applaudire.

Blaine ci mise un po' a rispondere.

«Ehm... Tina... non so cosa dire» iniziò poi evidentemente in imbarazzo «No» rispose finalmente «Sono lusingato, ma... è un no» aggiunse per sembrare meno rude.

Tina rimase pietrificata, ma nessuno fece in tempo a dire nulla perché i giocatori di football entrarono nello spogliatoio e noi fummo costretti a uscire.

Appena fuori in corridoio raggiunsi il mio migliore amico, e la prima cosa che feci fu tirargli un coppino per rimproverarlo.

«Ahia! Ma che ti prende?!» mi chiese con occhi di fuoco.

«Ti sembra il caso di rispondere così a una ragazza che ti ha chiesto di andare al ballo con lei e che è evidentemente pazza di te?» gli chiesi io in risposta con tono di rimprovero.

Lui rimase un attimo senza parole, poi si difese a spada tratta.

«Beh, credevo che ci saremmo andati insieme» disse alzando le spalle con innocenza.

Io sospirai.

«Blaine, ti ho già detto che prima devo sentire Mike, e visto che qualcuno ti si è proposto, perché non accettare?» gli dissi allora io, non capendo perché avesse detto di no a Tina.

Ok, c'erano possibilità che ci andassimo insieme a quel Sadie Hawkins, ma erano molto basse, e non volevo incatenarlo a me, obbligandolo a rifiutare tutte le proposte, per poi rimanere deluso e senza accompagnatrice quando Mike avrebbe accettato la mia proposta.

«Cosa ti ha risposto Mike?» mi chiese allora Blaine impaziente.

Io titubai un attimo.

«Non gli ho ancora scritto» ammisi evitando lo sguardo di Blaine.

Però mi accorsi comunque che alzò le sopracciglia con scetticismo e mi guardò sorpreso.

«E quando hai intenzione di farlo? Mancano tre giorni al ballo» mi disse poi quasi rimproverandomi.

«Oggi, oggi gli scrivo, te lo giuro» promisi io un po' titubante.

Non avevo ancora scritto a Mike perché in realtà avevo paura di rimanere delusa. Avevo paura che mi prendesse per una stupida ragazzina le cui uniche preoccupazioni erano il ballo della scuola e l'avere un accompagnatore con cui andarci. E poi avevo paura che mi dicesse di no, che mi dicesse che per una stupidata del genere non avrebbe preso un aereo, anzi due se si contava anche il ritorno, e perso un giorno di lezione al college.

Blaine annuì dopo la mia affermazione.

«Però, Blaine, promettimi una cosa» dissi ancora prendendogli le mani per essere sicura che mi seguisse nel discorso «Se qualche altra ragazza dovesse farsi avanti e chiederti di andare al ballo con lei, non rifiutarla» aggiunsi guardandolo con apprensione.

Lui titubò un attimo e poi acconsentì annuendo.

«Va bene, lo prometto» aggiunse facendo un mezzo sorriso.

Sorrisi anche io, e poi gli lasciai un piccolo bacio all'angolo della bocca per consolarlo un po', prima di allontanarmi.

~~~

Avevo detto che avremmo parlato del triangolo Marley-Kitty-Jake, e infatti sto per raccontare cosa successa quella settimana.

Come avevo detto a Blaine, andai con Marley e Unique a prendere il vestito per il ballo, ma prima dovevo chiederglielo, perché non volevo che ci rimanessero male o lo prendessero come un mio modo di tirarmela davanti a loro. Marley non aveva molti soldi visto che sua madre lavorava nella mensa della scuola, e avevo paura di metterla in imbarazzo a venire a prendere il vestito per me. Di solito gli abiti glieli cuciva sua madre, e avevo idea che anche quella volta lo avrebbe fatto lei.

Per quanto riguarda Unique, sapevo che i suoi genitori non erano d'accordissimo con il suo vestirsi da donna. Non perché non gli piacesse quella cosa, ma perché avevano paura che loro figlio venisse preso in giro e bullizzato, e da genitori, l'ultima cosa che volevano era vedere Unique soffrire.

Quindi meglio chiedere prima di fare brutte figure.

«Ehi, ragazze!» esclamai per attirare la loro attenzione, mentre mi avvicinavo a loro in aula canto.

Mi sedetti sulla sedia accanto a Marley mentre anche le due ragazze mi salutavano.

«Stavo pensando, visto che a breve c'è il ballo, potremmo andare a prendere il vestito insieme» proposi con un sorriso.

Unique si illuminò in un sorriso.

«Oh, tesoro, Unique ci sta!» mi rispose «Stavo giusto pensando di chiederti la stessa cosa, perché hai davvero buon gusto nel vestire» aggiunse poi annuendo convinta.

Io feci un sorriso, lusingata da quel complimento, e poi entrambe puntammo gli occhi su Marley.

«Marley, sei con noi?» le chiesi speranzosa.

La vidi titubante.

«Beh, veramente il mio vestito lo sta cucendo mia madre quindi...» iniziò a dire «Però vengo a darvi una mano a scegliere il vostro» aggiunse con un sorriso.

Io la guardai con compassione, poi mi venne un'idea.

«Marley, di' a tua madre di smettere di cucire qualsiasi cosa ti stia cucendo, te lo compro io il vestito» le dissi prendendole le mani e guardandola entusiasta di aver trovato una soluzione al suo problema.

Lei mi guardò un attimo spaesata.

«No, non posso chiederti una cosa del genere» disse poi scuotendo la testa.

«Infatti non me lo hai chiesto, lo sto facendo di mia spontanea volontà» la corressi io alzando le spalle con innocenza.

Per me non era un problema comprare un vestito anche per Marley, anzi, sarei stata ben contenta di farlo per farla felice.

«Andiamo, tesoro, vuoi fare colpo sì o no su quel Jake?» le chiese Unique cercando di convincerla.

Marley sospirò.

«Se devo fare colpo voglio farlo al naturale, non con un vestito pieno di strass o cose troppo vistose» ribatté Marley sempre scuotendo la testa.

«Vorrà dire che compreremo un vestito semplice, come te» le dissi io con aria ovvia e facendole un sorriso gentile.

«No, Roxie, ti ringrazio davvero ma non posso accettare» disse Marley dispiaciuta.

Era evidente che volesse accettare, però allo stesso tempo non voleva essere in debito con me o dovermi qualcosa. Allora decisi di non insistere rischiando di metterla in imbarazzo, però le feci una promessa che lei non poté fare a meno di accettare.

«Per il ballo di fine anno te lo compro io il vestito, non accetto un no come risposta» le dissi puntandole il dito contro quasi come se fosse una minaccia.

Lei mi sorrise con gratitudine e poi annuì.

Così quel pomeriggio io, lei e Unique andammo a prendere i nostri vestiti per il ballo, e una volta comprati io e Unique ci guardammo con aria complice e aprimmo un discorso un po' delicato, ma fondamentale.

«Marley, a te Jake piace davvero?» chiesi io a Marley con aria seria.

Lei spalancò gli occhi colta di sorpresa dalla questione, e poi cominciò a passare lo sguardo da me a Unique senza sapere cosa dire.

«Tesoro, è evidente che ti piace, quindi non negare. Però, se ti piace davvero dobbiamo fare qualcosa» mi diede man forte Unique, capendo che Marley non aveva intenzione di parlare.

«Sì, perché è evidente che piaci anche a lui, quindi non resta che farvi fare il primo passo e poi sarete una coppia magnifica» dissi ancora io annuendo.

Marley ci guardò confusa.

«Ma all'inizio dell'anno non avete detto che era uno sciupa femmine e non faceva al caso mio?» ci chiese poi aggrottando le sopracciglia.

Io e Unique sospirammo scambiandoci un'occhiata fugace.

«È un Puckerman, sarà sempre uno sciupa femmine, però, conoscendo suo fratello, so anche che se dovesse trovare la ragazza giusta potrebbe cambiare, e anche radicalmente» dissi io, riferendomi ovviamente a Puck e Quinn.

Non erano stati insieme per molto, ma quel poco che avevano vissuto di relazione aveva davvero cambiato Puck. Era diventato più maturo, e, anche se non aveva perso il vizio del donnaiolo, era evidente che guardasse Quinn con occhi diversi, e che per lei avrebbe fatto qualsiasi cosa. Visto che Jake, da quel poco che lo conoscevo, non mi era sembrato molto diverso da Puck, allora c'era la speranza che anche lui trovasse la sua Quinn che gli facesse mettere la testa a posto.

«E credete che io sia la ragazza giusta?» ci chiese Marley un po' scettica.

«Da come ti guarda sì» le confermai io.

«Non ci resta che provare, tesoro» le disse Unique con aria ovvia.

«E visto che è un ballo Sadie Hawkins, devi fargli la proposta» aggiunsi io annuendo.

Marley risultò ancora più terrorizzata di prima, e sembrava ostinata a dire di non esserne capace. Il giorno dopo però, grazie a una spintarella di Brittany e al nostro aiuto, che cantammo "Tell Him" dei The Exciters, Marley chiese a Jake se voleva andare al ballo con lei. Il ragazzo accettò con un sorriso, e io e Unique ci battemmo il cinque soddisfatte.

Avevamo appena creato una coppia meravigliosa!

~~~

Vedere Marley e Brittany ottenere un accompagnatore per il ballo (Brittany aveva invitato Sam, suo ufficiale ragazzo al momento) mi rese un po' triste. E quello stesso giorno decisi di rimanere un po' di più a scuola per prendere il monopolio della sala di ballo e distrarmi un po'. Ma in realtà non feci in tempo a entrarci, perché mi accorsi di due figure sedute sotto il mio armadietto, che riconobbi essere Blaine e Tina.

Cosa ci facevano ancora lì?

E di cosa stavano parlando?

Da quello che capii, Tina aveva chiesto scusa a Blaine per averlo invitato al ballo mettendolo in imbarazzo, e ora stavano parlando di una presunta cotta di Blaine, di cui io non sapevo nulla, e che mi lasciò spiazzata.

«Ho una cotta per Sam» disse Blaine a Tina con occhi tristi.

Io rimasi scioccata. Non tanto per la cotta di Blaine, che era più che giustificata considerando che Sam è un gran bel ragazzo, ma per il fatto che l'avesse detto prima a Tina che a me.

Ero io la sua migliore amica, come osava non avermelo detto?!

E poi, se quello era davvero il motivo per cui aveva detto di no a Tina, e probabilmente anche il motivo per cui voleva venire al ballo con me, perché non dirmelo?

Avrei capito, lo sapeva che lo avrei fatto!

«È una stupidata» sentii dire a Blaine mentre scuoteva la testa sconcertato.

«Non è vero» gli disse Tina «So bene cosa vuol dire avere una cotta per qualcuno che non ti può ricambiare» aggiunse poi, puntando gli occhi su Blaine tristemente.

"Anche io" pensai tra me e me "È tre anni che ci convivo" pensai ancora.

«So come affronteremo questo tuo commovente dilemma» disse ancora Tina, alzandosi in piedi e mettendosi di fronte a Blaine.

Lui la guardò confuso.

«Io e te andremo al Sadie Hawkins insieme. Ci andremo come migliori amici, e vedrai, ci divertiremo!» propose allora Tina con un sorriso.

Quelle sue parole mi colpirono come una coltellata nel cuore.

Aveva detto "migliori amici"?

Aveva chiamato Blaine "il suo migliore amico"?

«Va bene» disse Blaine annuendo.

Poi si alzò e prese la mano di Tina, mentre io sentivo delle altre coltellate che mi ferivano a morte.

Ero io l'unica ragazza a cui prendeva la mano, ero sempre stata io.

A quel punto decisi che dovevo fare qualcosa, almeno per far capire a Blaine che quel suo gesto non mi piaceva affatto. Così presi coraggio e mi avvicinai al mio armadietto.

«Mi dispiace interrompere il vostro momento romantico» dissi con cattiveria quando i due ragazzi puntarono gli occhi su di me «Ma avrei bisogno del mio armadietto» aggiunsi urtando Blaine per farlo spostare e dandogli le spalle per aprire il mio armadietto.

«Shug! Ma che ti prende?!» mi chiese lui stizzito.

Io sentii la rabbia crescere, mentre mi giravo a guardarlo dritto negli occhi.

«Credevo che dovessimo andarci insieme al ballo» gli dissi allora, cercando di mantenere il controllo.

«Sei stata tu a dirmi che dovevi ancora avere una risposta da Mike e di accettare le proposte delle altre ragazze» mi rispose lui con aria ovvia.

Io sospirai.

«Infatti! Tu non ci vai con Mike?» mi chiese Tina con aria di sfida.

Volevo ribattere per le rime, ma non ci riuscii, e la tristezza prese possesso di me.

«Non ha colto il mio invito» dissi semplicemente, abbassando lo sguardo.

Avevo parlato a Mike del Sadie Hawkins, ma come ho già detto, non volevo proprio chiedergli di venire a Lima solo per un ballo, e quindi avevo sperato che semplicemente parlandogliene avrebbe colto e si sarebbe fatti avanti senza bisogno che gli chiedessi nulla. Ma non era successo, e lui si era limitato a dirmi che era felice che ci fosse un altro ballo oltre a quello di fine anno, e che sicuramente dovevo essere molto contenta.

«Questo vuol dire che...» iniziò Blaine con voce triste, mentre Tina faceva un sorrisetto soddisfatto.

«Sì, Blaine, questo vuol dire che io non avrò un accompagnatore per il ballo mentre tu ci andrai con la tua nuova migliore amica!» lo bloccai io con cattiveria, dicendo più o meno quello che stava per dire lui.

Intanto i miei occhi si erano riempiti di lacrime e sentii il magone attanagliarmi la gola.

Blaine mi guardò confuso, e capì che avevo assistito alla loro chiacchierata.

«Roxie, non è come sembra...» iniziò a dire per scusarsi, ma io lo interruppi ancora una volta.

«Ah no? Perché vi ho sentiti sai? E sembrava che tu fossi contento di avere una migliore amica come Tina. E sembra anche che tu le abbia confessato il vostro primo segreto. Complimenti!» dissi con cattiveria e in tono sarcastico.

Poi chiusi fragorosamente l'armadietto e feci per allontanarmi.

«Shug, aspetta!» mi disse Blaine cercando di fermarmi.

«Non c'è nulla da aspettare, Blaine, nulla» gli dissi io voltandomi a guardarli un'altra volta e sentendo le prime lacrime scendere sulle mie guance, mentre lanciavo uno sguardo di fuoco alle mani di Tina e Blaine, che erano ancora strette l'una all'altra.

Poi mi accorsi che Tina mi stava guardando con un sorrisetto fiero. Se quella era la sua vendetta per essere diventata la ragazza di Mike, allora aveva vinto, perché io non avevo un accompagnatore per il ballo, e a quanto pareva non avevo neanche più un migliore amico.

~~~

La sera del ballo arrivò, ma io non avevo molta voglia di andarci. Avevo comprato un vestito magnifico, ma l'idea di andare al ballo e stare da sola tutta la sera a deprimermi guardando Blaine e Tina ballare insieme proprio non mi andava. Però mi costrinsi a prepararmi comunque, perché non potevo non presentarmi al ballo, non era da me perdere un'esperienza così importante. Appena finii di prepararmi e uscii dal bagno con addosso il mio bellissimo vestito rosso attillato, sentii la voce di mia madre chiamarmi dal piano inferiore.

«Roxanne, è arrivato il tuo accompagnatore!» mi disse.

Io aggrottai le sopracciglia.

Il cosa?

Il mio accompagnatore?

«Mamma!» esclamai io confusa, iniziando a scendere le scale «Io non ho un...» iniziai poi a dire, ma mi bloccai subito.

Infondo alle scale che conducevano all'ingresso c'era niente meno che il mio ragazzo, che mi guardava con il suo bellissimo sorriso.

«Mike» dissi quasi senza fiato.

Poi scesi gli ultimi scalini in fretta e corsi tra le sue braccia, iniziando a baciarlo con passione.

«Cosa ci fai qui?» gli chiesi quando ci staccammo.

Non mi aspettavo che sarebbe venuto.

«Mi ha chiamato Blaine» mi rispose lui mentre i nostri nasi si sfioravano.

«Blaine?» gli chiesi io aggrottando le sopracciglia.

Perché lo aveva chiamato Blaine?

«Mi ha detto che non avevi un accompagnatore per il ballo, e che non sarebbe stato un vero ballo senza» mi spiegò Mike «Mi dispiace, non avevo capito che avessi bisogno di un accompagnatore, altrimenti mi sarei offerto volentieri» aggiunse facendo un mezzo sorriso.

Gli sorrisi anche io, ma ero ancora confusa.

Per quale motivo Blaine aveva chiamato Mike?

«Credevo ci saresti andata con Blaine» disse ancora Mike per giustificarsi.

Io abbassai gli occhi con aria triste.

«Lui ci va con Tina» dissi poi.

«Beh, non importa, perché tu ci vieni con me, giusto?» mi chiese allora Mike, prendendomi il mento con una mano e costringendomi a guardarlo.

Io annuii con un sorriso, e poi accettai il corsage di rose rosse che mi stava porgendo.

«Come facevi a sapere che il mio vestito è rosso?» gli chiesi confusa, notando che anche il fiore all'occhiello sulla sua giacca era una rosa rossa.

«Me lo ha detto Blaine» mi rispose lui.

E Blaine come faceva a saperlo?

Ero più che sicura che Marley e Unique non gli avessero detto nulla, ma allora come era possibile che lo sapesse?

«In qualsiasi caso, sei bellissima, Akemi» mi sussurrò Mike, risvegliandomi dai miei pensieri.

«Anche tu sei bellissimo, Boo» gli dissi io.

E lo pensavo davvero!

Quello smoking nero gli stava benissimo, e lo faceva sembrare ancora più fisicato di quanto già non fosse.

Dopo la foto di rito uscimmo finalmente in strada, e dopo pochi minuti eravamo al McKinley e stavamo entrando nella palestra.

Era bellissima!

Tina non mi stava particolarmente simpatica in quel periodo, ma dovetti ammettere che aveva fatto davvero un bel lavoro nel decorare la palestra a tema invernale. Era piena di fiocchi di neve di stoffa che pendevano dal soffitto, e intorno alla pista da ballo c'erano cumuli di neve finta che ti facevano credere di ballare su un lago ghiacciato.

Dopo aver fatto pochi passi, io e Mike sentimmo qualcuno parlare dal palco, e l'istante dopo quel qualcuno iniziò a cantare "No Scrubs" delle TLC. Erano Blaine, Ryder, Sam, Artie e Joe. Non potei fare a meno di pensare che il mio migliore amico fosse davvero bello su quel palco, e mi accorsi anche che non ero più molto arrabbiata per quello che era successo. Insomma sì, ero ancora giù per il fatto che avesse accettato la proposta di Tina di essere la sua migliore amica, ma se davvero era stato lui a chiamare Mike per farmi una sorpresa e rendermi migliore quel Sadie Hawkins, allora era davvero pazzesco. Quando scese dal palco i suoi occhi incontrarono i miei per alcuni secondi, così si fermò, e invece di andare da Tina venne da me.

«Sapevo che avresti preso un vestito rosso» mi disse con un sorriso.

«Ora che non c'è più Santana è il mio momento di indossare questo colore» dissi io alzando le spalle con innocenza.

«Shug, mi dispiace per l'altro giorno» mi disse Blaine dopo qualche secondo di silenzio.

Io lo guardai e sospirai.

Non ero sicura di poterlo perdonare lì così, su due piedi. Mi aveva davvero ferita quello che era successo.

«Io non intendevo ferirti, lo sai. Non pensavo nemmeno che fossi lì» disse ancora Blaine dispiaciuto.

Che cosa voleva dire con quella frase?

«Non cambia le cose, Blaine» gli dissi infatti scuotendo la testa «Anzi, forse sì» dissi invece dopo averci pensato un attimo «Significa che se avessi saputo che fossi stata lì non avresti detto quelle cose anche se le pensi veramente» spiegai poi, quando lo vidi aggrottare le sopracciglia.

I suoi occhi si spensero in quello che mi sembrò un nano secondo.

«Mi dispiace, Roxie» si limitò a dire poi.

Io abbassai lo sguardo scuotendo la testa.

«Non basterà un mi dispiace per perdonarti, Blaine. Hai accettato la proposta di Tina di venire a questo ballo come migliori amici, in pochi secondi ti sei dimenticato di avere già una migliore amica! Che fine avevo fatto io in quel momento? Non ti è proprio venuto in mente che forse esistevo anche io al mondo?» dissi io seria «Dopo che le hai stretto la mano poi, è stato terribile. Non lo avevi mai fatto con nessuna a parte me, e speravo di non vedertelo mai fare con nessuna» aggiunsi continuando a scuotere la testa.

Sentii Blaine sospirare, poi una sua mano si allungò per prendere una delle mie. Io non mi scansai, un po' perché non feci in tempo, un po' perché non volevo. Avevo bisogno di sentire il contatto della sua mano nella mia.

«Le avrò anche preso la mano, ma non l'ho fatto come lo faccio con te» mi disse Blaine avvicinandosi un po' di più «Per nessuna proverò mai le stesse cose che provo per te, perché tu sei unica, Roxie. Unica. Sei la mia migliore amica da sempre, sei la mia Shug, e non ti sostituirei per nulla al mondo. Mi dispiace averti fatta soffrire, davvero» aggiunse, mentre io tornavo a puntare i miei occhi nei suoi.

Si vedeva che era sincero, e lo apprezzai molto.

«E di Sam?» gli chiesi poi «Perché non mi hai detto nulla?» chiesi ancora.

Blaine sospirò di nuovo.

«Perché è solo una stupida cotta che ho come conseguenza dell'essere stato lasciato da Kurt. Non è nulla di importante» mi rispose lui scuotendo la testa.

«Tutte le cotte sono importanti, Blainey, e se non sei ricambiato non vuol dire che sia una stupidaggine» gli dissi allora io per confortarlo un po'.

La sapevo lunga sulle cotte non corrisposte.

A quel punto decisi che era arrivato il momento di fargli capire che non ero più arrabbiata, allora mi avvicinai e gli lasciai un bacio all'angolo della bocca sentendolo sorridere. Poi sentii le sue labbra appoggiarsi sulla mia tempia destra e sostare un attimo in quella posizione.

«Grazie per aver fatto venire qui Mike» gli sussurrai con gratitudine.

«Non volevo vederti entrare in questa palestra con il broncio. Sei molto più bella quando sorridi» disse con tono ruffiano «E poi, dopo averti stressato per venire a questo ballo con te, e poi averti rimpiazzata in meno di cinque minuti, trovarti un accompagnatore degno di essere chiamato come tale era il minimo che potessi fare» aggiunse alzando le spalle con innocenza.

Io non potei fare a meno di sorridergli.

Era davvero straordinario!

«Credo che sia arrivato il momento di tornare da Mike, e credo che Tina ti stia aspettando per un ballo» dissi in quel momento, lanciando uno sguardo prima al mio ragazzo, che mi fece l'occhiolino, e poi a Tina, che invece mi lanciò uno sguardo di fuoco.

Blaine annuì, e dopo avermi lasciato un altro bacio sulla tempia si allontanò, lasciandomi tornare dal mio Boo.

«Scusa, avevamo una cosa da chiarire» gli dissi, prima di lasciargli un bacio a fior di labbra.

«So cos'è successo, Blaine me l'ha raccontato» mi informò lui.

Ero stranita, ma non feci in tempo a dire nulla che arrivarono Sam e Artie per salutare Mike.

«Cosa ci fai qui?» gli chiese Artie.

«La mia principessa aveva bisogno di un cavaliere per il ballo» rispose lui guardandomi con un sorriso «Anche se non ho un'armatura scintillante» aggiunse alzando le spalle con noncuranza.

Io gli sorrisi.

«Sei bello anche senza» gli dissi poi, meritandomi un bacio.

«Beh, fattelo dire, Mike, la tua principessa è davvero sexy stasera» disse in quel momento Sam annuendo.

«Davvero sexy» gli diede man forte Artie annuendo a sua volta.

«Lo so» disse Mike facendomi sorridere.

«Grazie, ragazzi» dissi allora io ridendo.

Poi raggiunsi Marley, Unique, Brittany, Tina e Sugar sul palco per cantare "Locked Out Of Heaven" di Bruno Mars.

Finita la canzone tornai da Mike, e ballammo il nostro primo lento da coppia mentre Ryder cantava "I Only Have Eyes For You" dei The Flamingos.

Era stato davvero un ballo magnifico e sarei rimasta lì all'infinito se avessi potuto, così tra le braccia di Mike, sotto quei fiocchi di neve scintillanti e con la sua fronte appoggiata alla mia, occhi negli occhi.

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