GUILTY PLEASURES

«Siete disgustosi!»

Io e Blaine stavamo passeggiando per i corridoi del McKinley mano nella mano nella nostra divisa dei Cheerios, e quello era il commento che avevamo ricevuto dalla coach Sylvester. Eravamo un po' inquietanti, lo ammetto, ma addirittura disgustosi non direi.

«Ci ha rivoluti nei Cheerios, ora è quello che dovrà sopportare tutti i giorni» le disse Blaine con un finto sorriso.

Lei lo guardò con aria di sfida e poi si allontanò, mentre noi scoppiavamo a ridere. Pochi secondi dopo Blaine vide Sam al suo armadietto e decise di raggiungerlo lasciandomi sola, così io mi avvicinai a Marley e Brittany, poco lontane da Sam.

«Avete sentito che il professor Schuester è malato?» ci chiese a un tratto Marley, facendo aggrottare le sopracciglia sia a me che a Brittany.

«Malato?» chiesi io confusa.

«Cos'ha?» chiese Brittany preoccupata.

«Non lo so. Poco fa ho incontrato Tina e mi ha detto di non presentarmi alla lezione del Glee Club perché il professore è assente» rispose Marley alzando le spalle.

«Quindi le lezioni del Glee Club sono annullate questa settimana?» chiese ancora Brittany.

Marley si limitò ad annuire.

«Manca pochissimo alle Regionali, e abbiamo perso già abbastanza tempo che avremmo potuto usare per provare nuovi pezzi, se saltiamo anche questa settimana saremo in alto mare!» dissi io lamentandomi preoccupata.

Non ci voleva proprio la malattia del professor Schuester!

Ora che Finn era andato al college ci era rimasto solo il professore per farci lezione, e se quella settimana non c'era voleva dire ore in meno di prove che ci avrebbero aiutato a sfondare alle Regionali.

«L'ho pensato anche io» mi disse Marley annuendo dispiaciuta quanto me.

«Guardiamo il lato positivo, avrò più tempo per cercare a Lord Tubbington una fidanzata!» disse invece Brittany entusiasta.

Io e Marley la guardammo con un sopracciglio alzato e poi scoppiammo a ridere dopo esserci guardate.

Era sempre la solita Brittany!

«Non credo di poter resistere una settimana senza lezioni del Glee Club però» disse ancora Brittany rattristandosi all'istante.

«Non dovrai, baby!» la rassicurò Sam, materializzandosi al suo fianco.

Noi lo guardammo spaesate.

Primo, ci stava origliando?

E secondo, cosa aveva in mente?

«Se il professor Schuester non c'è non vuol dire che dobbiamo saltare lezioni preziose» disse un'altra voce.

Blaine era appena apparso al mio fianco con un sorriso smagliante e gli occhi luminosi.

Ma che cosa avevano in mente quei due?

«Presentatevi alla lezione del Glee Club oggi pomeriggio, io e Sam abbiamo una sorpresa» ci spiegò Blaine ammiccando con aria fiera.

Io lo guardai aggrottando le sopracciglia curiosa, ma anche fiera che avesse un'idea e sperando che fosse bella.

«Preparati, Shug, canteremo una delle tue canzoni preferite in assoluto» mi sussurrò Blaine nell'orecchio con aria complice.

Quanto mi incuriosiva quando faceva così!

«Non ti fanno paura quando si trasmettono le informazioni tra gemelli?» chiese in quel momento Brittany a Sam, guardandoci con aria mistica mista a terrore.

Sam la guardò confuso.

«Amico, non siete gemelli vero?» chiese poi a Blaine per conferma.

Io e Blaine scoppiammo a ridere.

«No, Sam, lo sai che non lo siamo» risposi io con aria ovvia «Anche perché...» iniziai poi, ma venni interrotta da Blaine, che finì la frase per me.

«...siamo stati insieme, lo sai» disse.

Brittany spalancò gli occhi sorpresa.

«Perché vi completate le frasi allora?» ci chiese Sam alzando un sopracciglio.

Io e Blaine scoppiammo a ridere insieme a Marley.

«Ci viene spontaneo» rispondemmo poi all'unisono, alzando le spalle con innocenza.

Poi ci scambiammo un'occhiata e scoppiammo a ridere di nuovo.

Non l'avevamo fatto apposta a dire quella frase all'unisono, era semplicemente successo, e succedeva molte volte senza che facessimo nulla per farlo succedere.

Comunque, poche ore dopo eravamo tutti in aula canto, curiosi di sapere cosa avessero preparato Sam e Blaine per quella lezione senza professor Schuester, e soprattutto io ero curiosa di sapere quale tra le mie canzoni preferite avevano in mente di cantare.

«Mancano poche settimane alle Regionali, non possiamo permetterci di passare troppi giorni senza allenamento» iniziò a dire Blaine appena ebbe la nostra attenzione.

«Infatti abbiamo scelto un compito per questa settimana!» esclamò Sam entusiasta, scrivendo il compito alla lavagna.

«Passioni segrete?» chiesi io confusa.

A giudicare dalle facce degli altri tutti lo erano, e non erano sicuramente entusiasti come Sam e Blaine.

«Andiamo, ragazzi, tutti abbiamo delle canzoni che ci piacciono ma di cui ci vergognamo» disse allora il mio migliore amico per incitarci «Tipo quella canzone che amiamo di nascosto, ma che quando viene messa alla radio alziamo il volume al massimo e la cantiamo» spiegò poi.

«Tipo "Give It 2 You" di Robin Thicke?» chiesi io alzando le sopracciglia e guardando precisamente Blaine.

Mi era venuto in mente che poche settimane prima eravamo in macchina insieme, avevano dato quella canzone alla radio, e Blaine aveva alzato il volume al massimo e aveva iniziato a cantarla, e nonostante fosse uscita da poco e fosse davvero terribile, la sapeva tutta.

Tutta!

«Quella è stata una fase» mi corresse lui guardandomi male e un po' in imbarazzo «Comunque, confidarsi le proprie passioni segrete è liberatorio!» aggiunse tornando alla lezione del Glee Club.

«Prima io e Blaine l'abbiamo fatto, e ci ha fatto bene!» gli diede man forte Sam annuendo convinto.

«Avete fatto cosa?» chiese Artie alzando un sopracciglio «Perché state parlando di rivelarsi un segreto come se steste parlando di fare sesso» fece notare poi.

Io e Kitty ci guardammo e non trattenemmo una risata.

Artie non aveva tutti i torti!

«Se riusciremo a confidarci le nostre passioni segrete alle Regionali saremo una squadra molto più unità!» disse ancora Blaine, dopo aver lanciato uno sguardo di fuoco ad Artie.

Pensandoci, quella di Sam e Blaine non era male come idea, ma mai nessuno avrebbe avuto il coraggio di confessare le proprie vergogne musicali.

«Confessatevi prima voi visto che siete tanto convinti» disse Jake a Blaine e Sam.

Loro in risposta non se lo fecero ripetere due volte, si tolsero la felpa mostrandoci una maglia con scritto "Choose Life" e iniziarono a cantare "Wake Me Up Before You Go-Go" dei Wham.

Oh sì, è davvero una delle mie canzoni preferite, e no, non mi vergogno di ammetterlo!

Mi carica di energie positive e mi fa venire voglia di ballare per tutta la stanza!

La cosa bella è che è anche una delle canzoni preferite di Mike, e più volte l'abbiamo messa su e iniziato a scatenarci, così, per divertimento.

È così bello scatenarsi con il mio Mike!

E fu bellissimo scatenarsi anche con i miei amici in quel momento, mentre le meravigliose voci di Sam e Blaine cantavano quella bellissima canzone. Forse in un primo momento il compito della settimana non ci aveva entusiasmato, ma dopo quell'esibizione nessuno aveva più dubbi sul fatto che fosse una bella idea, e tutti accettarono la proposta di Sam e Blaine di svelarci le nostre passioni segrete.

Io avevo già in mente qualcosa da poter cantare, e anche Blaine a quanto pare. Infatti quella sera a casa sua aprì l'argomento "Passioni Segrete" proprio per espormi la sua idea.

«Shug, ho bisogno di un consiglio» mi disse per introdurre il suo discorso.

«Ti ascolto» gli dissi io, prendendo l'ennesima RedVines dal pacchetto e preparandomi a dare consigli al mio migliore amico.

«Ho un'idea per il compito della settimana, ma non riguarda esattamente una passione segreta per una canzone» mi confessò giocherellando nervosamente con un lembo del cuscino che aveva in mano.

Io lo guardai aggrottando le sopracciglia.

«E cosa riguarda?» gli chiesi confusa e curiosa allo stesso tempo.

Lo vidi titubante, e continuava ad alzare gli occhi su di me ma li distoglievo all'istante evidentemente imbarazzato e forse anche con un po' di vergogna. Continuò a torturare il lembo del cuscino sempre più nervosamente.

«Blainey, puoi dirmi qualsiasi cosa lo sai. Non ti giudicherò» gli dissi allora io, allungando una mano per stringere la sua, per evitare che distruggesse la federa del cuscino e per tranquillizzarlo.

Blaine fece un respiro profondo, poi puntò finalmente i suoi occhi nei miei e sputò il rospo.

«La mia passione segreta è Sam, Roxie» disse tutto d'un fiato.

Io mi bloccai un attimo. Sapevo che Sam gli piaceva, ma non credevo che la cosa fosse così grande. Insomma, dire che qualcuno è la propria passione segreta è una cosa importante, ed era normale che Blaine fosse titubante. Anche io lo sarei stata, e infatti lo ero. Capivo perfettamente come si sentisse Blaine, perché anche io avevo una passione segreta per qualcuno, e quel qualcuno era proprio lui, Blaine.

Sì, stavo con Mike, e sì, lo amavo alla follia, però Blaine era Blaine. Era colui che mi consolava quando Mike era distante (cioè quasi sempre), colui con cui passavo le mie giornate a ridere e scherzare, e che trovava sempre il modo di non farmi annoiare. Era il ragazzo con il quale camminavo per i corridoi mano nella mano, che mi aveva stretta tra le braccia per consolarmi nei momenti peggiori, che io avevo stretto tra le braccia per consolarlo nei suoi momenti peggiori. Era il ragazzo a cui mi rilassava lavare i capelli e asciugarli facendogli una piega perfetta, il ragazzo con cui passavo giornate a cantare duetti e vedere puntate di Friends viste e riviste. Era il ragazzo che, nonostante avesse appena fatto coming out chiudendo la sua relazione con me, aveva acconsentito a darmi un ultimo bacio prima di cambiare scuola, e anche il ragazzo con cui avevo fatto per la prima volta l'amore. Era il ragazzo il cui sorriso mi riempiva di gioia, e che quando faceva gli occhi da cucciolotto mi conquistava senza bisogno di nulla. Non c'era nulla da dire, se non che Blaine fosse la mia passione segreta, ma era anche l'unico ragazzo che non avrei potuto avere.

«Non devi vergognarti di quello che mi hai appena detto, Blainey, è una cosa umana» dissi io a Blaine per rassicurarlo.

Lui mi guardò con gli occhi da cucciolotto, che in quel momento erano molto tristi.

«Abbiamo già appurato che provi sentimenti per Sam perché è un gran bel ragazzo e perché ti manca Kurt» dissi ancora, facendo un mezzo sorriso per tirarlo un po' su.

«Sì, ma non posso spifferare a tutti questa cosa! Sam non sa che mi piace, e non lo deve sapere!» esclamò Blaine impanicato.

Io sospirai con apprensione.

Non era facile tenersi una cosa del genere per sé, e non era facile non mostrare a tutti i propri sentimenti per una persona, soprattutto se quella persona era nella tua vita tutti i giorni.

«Non c'è bisogno che glielo dici, potresti usare una canzone che ti piace e che parli di amore verso un'altra persona, e fare finta che sia quella la tua passione segreta» gli consigliai io, cercando una soluzione non solo al suo problema, ma anche al mio.

Blaine mi aveva fatto venire in mente che se il compito della settimana era confessare la propria passione più profonda, allora non andava bene quello che avevo in mente, e dovevo trovare anche io una canzone che esprimesse i miei sentimenti per Blaine, ma che avrei potuto camuffare tranquillamente con qualcos'altro.

«Non penso che ce la farò» sussurrò Blaine scuotendo il capo tristemente.

«Sì che ce la farai invece, ne sono sicura» lo corressi io stringendogli un po' di più la mano.

Lui alzò di nuovo gli occhi su di me e mi fece finalmente un mezzo sorriso.

«Ti voglio bene» mi disse poi, senza interrompere il contatto tra i nostri occhi.

«Anche io, Blainey» gli dissi io con un sorriso.

Poi mi sporsi in avanti per lasciargli un bacio in fronte e spettinargli i capelli.

«Eh dai, Roxie!» si lamentò lui.

«Tanto dobbiamo andare a dormire, avresti dovuto togliere il gel comunque» gli feci notare io alzando le spalle con innocenza.

Lui mi guardò con aria di sfida e poi mi disse che per punizione avrei dovuto lavargli i capelli.

«Lo sai che non è una punizione per me» gli dissi io entusiasta «Sinceramente speravo che me lo chiedessi» aggiunsi con un sorriso.

Così andammo in bagno e io iniziai a lavare con cura i bellissimi capelli scuri del mio migliore amico.

«Tu cosa canterai per il numero della settimana?» mi chiese Blaine mentre gli massaggiavo i ricci con lo sciampo.

Mi si raggelò il sangue per un attimo, ma avevo trovato una soluzione al mio problema.

«"These Boots Are Made For Walking" di Nancy Sinatra» gli risposi allora.

Era la canzone perfetta: innanzitutto mi piaceva davvero, e davvero quando passava per radio (purtroppo poche volte) la mettevo a palla e cantavo a squarciagola, e poi parlava dell'amore di una ragazza per un ragazzo, che però non ricambia anche se sembra essere preso. Descriveva perfettamente la mia relazione con Blaine e quello che avrei tanto voluto fare, ovvero allontanarmi (almeno con i sentimenti) indossando un bellissimo paio di stivali col tacco.

«Non ti smentisci mai» mi disse Blaine con una risatina «Stivali anche nelle canzoni» aggiunse ridendo.

«Sono fatta così» mi difesi io alzando le spalle con innocenza.

Poi mi sporsi in avanti, lasciai un bacio sulla fronte di Blaine e mi preparai ad asciugargli i capelli con cura.

~~~

Qualche giorno dopo Blaine prese coraggio, e decise di cantare davanti a tutti "Against All Odds" di Phil Collins in una versione strappa lacrime che mi fece venire la pelle d'oca.

Era stato magnifico come sempre!

«Esattamente a chi era dedicata la canzone?» chiese alla fine Tina con malizia.

Lei sapeva tutto, e a quanto pare aveva capito che la canzone era per Sam.

Blaine fece una faccia impanicata che durò pochi secondi, e forse nessuno se ne accorse a parte me, poi si salvò dicendo che la canzone era per Kurt e che con quella canzone aveva voluto dare onore al genio di Phil Collins, che lui riteneva sottovalutato.

«Non ho più intenzione di nascondere l'amore che provo per Phil Collins» aggiunse serio, ma era ovvio che la frase non sarebbe dovuta essere così.

In realtà voleva dire che non aveva più intenzione si nascondere la cotta che aveva per Sam, però non ebbe il coraggio di farlo. Quando puntò gli occhi su di me gli feci l'occhiolino per rassicurarlo un po', poi, dopo che Sam ci incitò a fare un applauso a Blaine, presi la parola io.

«Anche io avrei un'esibizione da mostrarvi» annunciai con un sorriso.

Poi salii sul palco e iniziai la mia canzone, ricevendo un applauso alla fine.

«E quale sarebbe la tua passione segreta?» mi chiese Tina alla fine della canzone.

Era in vena di domande scomode quel giorno?

«Beh, sapete tutti che amo gli stivali, e questa canzone mi carica sempre molto. Posso dire che amo la voce di Nancy Sinatra in questo pezzo, e amo il testo di questa canzone, lo trovo molto... personale» risposi io titubando un po' sulla fine.

Non volevo scendere troppo in particolari, perché avevo paura che mi sarei lasciata scappare che la mia passione segreta era Blaine.

Tina mi guardò con sospetto, ma lasciò cadere l'argomento, anche se quello scontro non sarebbe finito lì. Era solo l'inizio.

Infatti il giorno dopo, il penultimo della settimana, fu uno dei peggiori della mia permanenza al McKinley.

«Roxie, perché non sei con le altre ragazze?» mi chiese Artie entrando in aula canto e guardandomi confuso.

Io ricambiai lo sguardo, confusa quanto lui.

«Perché, dove sono?» gli chiesi guardandomi intorno.

In effetti in aula c'erano solo Sam, Blaine, Jake e Ryder. Mancavano effettivamente tutte le ragazze.

«Ci hanno detto di avere un numero per il compito della settimana, e credevamo che fossi compresa anche tu» mi spiegò Jake, che era seduto accanto a me.

«Pensavamo fossero comprese tutte le ragazze» aggiunse Ryder alzando le sopracciglia con aria ovvia.

«Beh, io... io non so nulla di quello che devono fare» dissi io sentendo un nodo attanagliarmi la pancia.

Che cosa stava succedendo?

Perché le ragazze stavano per fare un numero senza di me?

Proprio in quel momento Blaine e Sam annunciarono il numero delle ragazze.

«Le Spice Girls!» esclamarono all'unisono.

Poi Unique, Marley, Tina, Kitty e Brittany iniziarono a cantare "Wannabe" delle Spice Girls lasciandomi spiazzata. È una canzone che mi piace da morire, e non capivo come mai non fossi stata interpellata per partecipare a quel numero. È vero che le Spice Girls sono cinque, ma per il Glee Club avremmo potuto fare uno strappo alla regola, ed essere in sei non avrebbe reso il pezzo meno potente.

Fin da quando ero piccola avevo sempre sognato di essere come Victoria Beckham, icona della moda e donna meravigliosa. Non potevo credere al fatto che l'opportunità di esserlo mi fosse stata portata via per chissà quale motivo.

Finito il pezzo i ragazzi erano in visibilio, ma io no, e non applaudii neanche.

«Ragazze, perché Roxie non sapeva nulla di questa esibizione?» chiese allora Sam con aria interrogativa.

«Ma come no?» chiese Kitty confusa.

«Le abbiamo chiesto di partecipare e ci ha detto che non voleva» spiegò Brittany con aria ovvia.

Io la guardai con gli occhi strabuzzati.

Come?!

Nessuno mi aveva mai chiesto nulla?!

«A me non è stato chiesto nulla da nessuno, ragazze» dissi infatti scuotendo la testa.

«Ma come no? Tina ci ha detto che ti ha chiesto se volessi partecipare e tu hai risposto di no perché non ti piacciono le Spice Girls» mi spiegò Marley in loro difesa.

Io feci una risatina sarcastica.

Ma certo, Tina!

Chi poteva aver fatto una cosa del genere se non lei!

Meno mi aveva intorno meglio stava, e aveva colto l'occasione per togliermi di mezzo quella settimana.

«La prossima volta che Tina vi dice qualcosa su di me, non credetele, se lo sta probabilmente inventando» consigliai io alle ragazze guardando male Tina.

Aveva oltrepassato il limite.

«Scusa? Mi stai dando della bugiarda?» mi chiese lei con aria di sfida.

«Non mi sembra che tu abbia dimostrato di non esserlo» le risposi io cercando di mantenere la calma.

«Non hai il diritto di parlare così di me» ribatté Tina con aria minacciosa.

«Ah no? Beh, tu non hai il diritto di trattarmi così male come stai facendo ultimamente!» ribadii io «Perché, Tina? Che cosa ti ho fatto?» le chiesi poi, volendo una volta per tutte una spiegazione.

Ero stanca, stanca di quella situazione, stanca di essere trattata così, stanca di non sapere perché venivo trattata così male.

«Cosa mi hai fatto?!» mi chiese lei incredula «Credi che non sappia che ci sei tu dietro al fatto che Blaine ha rifiutato il mio invito al Sadie Hawkins?!» mi chiese con tono sarcastico.

Io la guardai incredula.

Davvero credeva quella cosa?

Non era vero!

«Credi che sia stata io a forzare Blaine a dirti di no? Tina, non l'avrei mai fatto! E come poi?! A differenza di quello che crede Brittany io e Blaine non siamo telepatici» dissi io con aria ovvia.

Tina fece una risatina sarcastica.

«E poi, Blaine è venuto con te al ballo mi sembra!» aggiunsi esasperata.

Se davvero avessi detto a Blaine di rifiutare l'invito di Tina, non gli avrei mai concesso di andare al Sadie Hawkins con lei.

Non avrebbe avuto senso!

«Beh, in qualsiasi caso, è ovvio che non ti vada giù il fatto che io e Blaine ci siamo avvicinati molto ultimamente» disse Tina per provocarmi.

Voleva litigare?

Ero pronta!

«Forse hai ragione, ma a te sicuramente non va giù che io sia la ragazza di Mike» ribattei io con tono di sfida.

Lei fece un attimo una faccia spaventata, poi ricominciò a guardarmi con occhi di sfida.

«Non me ne faccio niente di Mike» mi disse poi stizzita.

«Come vuoi, ma non puoi negare in nessun modo che sei gelosa alla follia del mio rapporto con Blaine» ribattei io facendo un sorrisetto soddisfatto.

Tina sbuffò.

«Ma di cosa devo essere gelosa?! Per favore!» disse divertita.

«Io e Blaine abbiamo qualcosa che tu e lui non avrete mai! Mai! E non puoi distruggere quello che abbiamo. Puoi metterci tutte le tue forze, ma non ce la farai» le assicurai scuotendo la testa.

Lei mi guardò con odio.

«Pensala come vuoi, ma sappi che se ora c'è qualcuno che ha qualcosa di importante con Blaine, sono io» mi disse con tono di sfida «Non so se te ne sei accorta, ma ha iniziato a passare più tempo con me che con te, e sembra che confidi i suoi segreti prima a me che a te» specificò con un sorrisetto fiero.

Quelle parole mi ferirono e non poco, perché sapevo che in parte erano vere, e sapevo che erano innegabili. Ma non volevo piangere, non dovevo piangere.

«Cosa fai, piangi ora?» mi chiese Tina, facendo finta di avere pietà per me.

Io la guardai malissimo e con grande tristezza.

«Cosa ci è successo, Tina? Perché improvvisamente hai iniziato a odiarmi così? Ti ho fatto qualcosa? Dimmelo, perché posso rimediare» le chiesi con voce rotta.

Tina diventò di colpo seria.

«Non si può rimediare, non è possibile» mi rispose fredda.

Io rimasi in silenzio per qualche secondo, poi non ce la feci più, e sentii qualche lacrima scendere sulle mie guance prima che potessi fermarla.

«Sai cosa, Tina? Credi di essere la leader qui dentro, credi che tutti ti ammirino per come ti comporti, ma quello che sei è una stronza, Tina, e sei solo invidiosa perché sai che io ho più talento di te. Ti credevo un'amica, abbiamo avuto momenti belli insieme, ma a quanto pare non aspettavi altro che colpirmi alle spalle» dissi con la voce rotta dal pianto «E sai cosa ti dico? Ce l'hai fatta, hai vinto, lascio il Glee Club» aggiunsi con fatica.

Mi era costato molto dire quelle parole, ma avevo preso la mia decisione, e non potevo tirarmi indietro. Sarebbe stata difficile la vita fuori dal Glee Club, senza i miei amici, senza potermi esprimere cantando, ma non ce la facevo più. La mia permanenza nelle Nuove Direzioni era diventata un inferno, e visto che Tina non sembrava essere intenzionata a smettere di torturarmi, era arrivato il momento di arrendermi.

«Shug, ma cosa dici?» mi chiese Blaine stupito.

«Mi dispiace, ragazzi, non ce la faccio più. Non sopporto di essere trattata così, e se stare nel Glee Club vuol dire questo, allora devo rinunciarvi» dissi ancora io, mentre gli occhi mi si riempivano di nuovo di lacrime.

Passando lo sguardo sui miei compagni vidi che erano tutti sconvolti e senza parole. Non sembravano intenzionati a fare nulla però, non sembravano intenzionati a schierarsi con nessuna delle due, così decisi che era arrivato il momento di andarmene, uscire da quell'aula infernale e porre fine una volta per tutte a quella terribile esperienza che era diventato stare nel Glee Club.

«Se tu lasci lascio anche io» disse in quel momento Blaine, alzandosi in piedi e guardandomi serio.

Io lo guardai con gratitudine, ma poi scossi la testa.

«No, Blainey, questo è il posto dove devi stare, questa è casa tua» gli dissi facendogli un mezzo sorriso.

«È anche casa tua, Roxie» mi disse Marley guardandomi mortificata.

Io scossi la testa di nuovo.

«Non è vero. Lo era, sicuramente, ma ora non lo è più» dissi ferita.

Poi girai i tacchi e uscii dall'aula canto, lasciandomi alle spalle quella terribile litigata con Tina e quelle ultime settimane fatte solo di discussioni.

~~~

«Lasciami parlare con lei» mi disse Quinn quella stessa sera.

Eravamo in videochiamata, e le avevo appena raccontato cosa era successo. Era sconvolta quanto me, e dispiaciuta quanto i ragazzi che avessi lasciato il Glee Club.

«No, Quinn, lascia stare, non c'è nulla da fare» le dissi scuotendo la testa.

«Conosco Tina, Roxie, posso farla ragionare» provò di nuovo Quinn.

Io scossi di nuovo la testa.

«Non credo sia possibile» mi limitai a dire poi.

«Vorrei essere lì con te» mi disse allora Quinn, mentre alcune lacrime scendevano sulle mie guance.

Io la guardai con gratitudine.

«Lo so, e in parte lo sei, Quinnie. So che lo sei» le assicurai annuendo.

«Non piangere, Roxie» disse ancora Quinn.

Io la guardai scettica.

«Non pensavo che questo momento sarebbe mai arrivato. Non pensavo che sarei mai arrivata al punto di lasciare il Glee Club. Era la mia casa, i ragazzi erano la mia famiglia» dissi io iniziando a singhiozzare più forte.

«Le Nuove Direzioni sono ancora casa tua, i ragazzi sono ancora la tua famiglia. Che tu sia fuori dal Glee Club non vuol dire che tu non abbia più amici» mi corresse lei facendomi un leggero sorriso.

Glielo feci anche io, anche se un po' forzato.

«Torno il prima possibile, Roxie, però tu promettimi che non ti farai buttare giù da questa cosa, e coglierai la prima occasione per tornare nel Glee Club» mi disse Quinn «Lascia perdere Tina, e vivi la tua vita. Blaine ti vuole bene, e Mike ti ama davvero» aggiunse «E ti voglio un bene dell'anima anche io» concluse poi con un sorriso.

«Ti voglio bene anche io» le dissi.

Poi fui costretta a chiudere la chiamata perché Quinn non aveva più tempo.

Quanto avrei voluto averla lì con me!

Avevo bisogno del tocco della mia amica, avevo bisogno della sua risata, dei suoi occhi luminosi...

Mi mancava davvero tanto!

Come mi mancava già essere nel Glee Club, essere parte di qualcosa di speciale, che, come una volta aveva detto Rachel, mi aveva resa davvero speciale.

Le lacrime scendevano ininterrottamente sulle mie guance, e non c'era modo di fermarle.

In quel momento qualcuno bussò alla porta di camera mia e poi la aprì. Era il mio bellissimo Blaine, che entrò nella mia stanza con un sorriso meraviglioso e corse immediatamente ad asciugarmi le lacrime.

«Non piangere, Shug» mi disse lasciandomi un bacio tra i ricci.

«Non ci riesco» dissi io scuotendo la testa.

Blaine mi guardò con apprensione.

«Lo so che non è facile quello che stai passando, e mi dispiace che siate arrivate a questo punto» mi disse tristemente, prendendomi una mano per farmi capire che mi era vicino.

Io alzai gli occhi pieni di lacrime su di lui, e poi mi fiondai tra le sue braccia per farmi stringere e consolare.

«Lo hai già detto a Mike?» mi chiese Blaine senza sciogliere il nostro abbraccio.

Io scossi la testa sul suo petto.

«Non credo che lo farò» dissi poi mestamente.

«Roxie, Mike è il tuo ragazzo, ha il diritto di sapere cosa è successo» mi disse Blaine quasi rimproverandomi.

Non lo vedevo negli occhi, ma sapevo che c'era disappunto in essi.

«Non voglio che pensi brutte cose di Tina, non voglio che si schieri dalla mia parte e rovini quella che hanno appurato essere un'amicizia dopo che si sono lasciati» ribattei io scuotendo ancora la testa.

Sentii Blaine sospirare nei miei capelli.

«Capisco, ma non puoi lasciarlo all'oscuro di quello che è successo. In questo momento più che mai hai bisogno di Mike» ribadì poi con apprensione.

Io iniziai a scuotere la testa ripetutamente.

«Non è qui con me, non è mai qui con me! Non può aiutarmi!» dissi poi bruscamente «Sono sempre sola, Blaine! Mi sembra di non essere neanche la sua ragazza!» aggiunsi disperata.

Non volevo essere cattiva, e neanche essere fraintesa, amavo Mike alla follia, ma le relazioni a distanza non sono facili, e in quel momento più che mai mi sentivo abbandonata. Volevo tanto avere Mike vicino che mi consolasse, volevo sentire i suoi baci, le sue mani, vedere il suo sorriso, i suoi occhi color cioccolato. Mi mancava da morire, e in quel momento avevo davvero bisogno di lui.

«Shug» mi disse Blaine per attirare la mia attenzione su di lui, e quando capì che non ero intenzionata a guardarlo mi prese il volto tra le mani costringendomi ad averlo di fronte «Shug, so che le relazioni a distanza sono un problema e difficili da sostenere, ma Mike ti ama, si vede. Non lasciarti buttare giù dalla lontananza, non lasciarti scoraggiare. Mike ti ama davvero, e sono convinto che tu debba dirgli cosa è successo con Tina e che non sei più nel Glee Club» aggiunse per convincermi e tranquillizzarmi.

Questa volta toccò a me sospirare, mentre altre lacrime mi scendevano lungo le guance senza che potessi fermarle.

«Promettimi che parlerai con Mike» mi sussurrò Blaine avvicinandosi al mio viso e cercando i miei occhi, che avevo abbassato sulle nostre gambe.

Io sospirai di nuovo, e poi annuii mestamente.

Aveva ragione, Mike aveva il diritto di sapere.

Blaine mi lasciò un bacio in fronte per farmi capire che avevo scelto la cosa giusta, poi mi disse che avevo bisogno di qualcosa per distrarmi un po', mentre gli si illuminavano gli occhi e assumeva l'espressione furba di quando aveva qualcosa in mente.

«So io come farti sorridere» mi disse.

Poi accese il mio MP3 e fece partire "Count On Me" di Bruno Mars.

Potevo non cantarla con lui?

È una canzone che mette allegria, ed è perfetta per descrivere la nostra amicizia, e poi era così bello cantare con Blaine!

Anche perché credevo che non lo avrei fatto per molto tempo da quel momento in poi, e la cosa mi faceva male. Però sapevo che Blaine avrebbe fatto di tutto per farmi tornare al più presto nel Glee Club, e anche per tirarmi il più possibile su di morale.

Quanto amo il mio Blaine!

In quel momento poi, era la mia ancora di salvezza, e lo amavo più che mai.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top