BEATLES MANIA PT.2

Lo so, vi ho tenuti sulle spine, ma tranquilli, ora vi dico come andò la proposta di Blaine a Kurt. Innanzitutto il mio migliore amico cantò al suo ragazzo "All You Need Is Love" dei Beatles per attenersi al compito di quelle due settimane, e con l'aiuto di noi Nuove Direzioni, che eravamo tutti vestiti di rosso (colore del McKinley) dei Vocal Adrenaline, con dei bellissimi abiti azzurri, della Havebrook School nella loro divisa bordeaux e degli Usignoli impeccabili nel loro Blazer blu, lasciò Kurt a bocca aperta. E il discorso di Blaine alla fine, quando fece fermare Kurt sulle scale dove si erano visti per la prima volta, mi fece venire il magone, e trattenni le lacrime a stento. Ok, forse qualcuna mi scappò.

«Io e Kurt ci siamo incontrati proprio qui» iniziò Blaine una volta finita la canzone «L'ho preso per mano e l'ho trascinato dritto in quel corridoio. Chi mi conosce bene sa che non sono il tipo da trascinare gli sconosciuti per mano» continuò facendomi sorridere.

Io lo conosco bene e posso confermare.

«Sono convinto che la mia anima sapesse quello che il mio corpo e la mia mente non sapevano ancora, e cioè che le nostre mani erano destinate a stringersi, senza paura e per sempre. In questi anni non ho mai avuto la sensazione di imparare a conoscerti, ma di iniziare a ricordarmi di te, come se in ogni nostra vita precedente fossimo sempre stati insieme e avessimo scelto di ritrovarci e rinnamorarci tutte le volte, per l'eternità» disse ancora Blaine, mentre qualche lacrima scendeva sulle mie guance.

Stava dicendo delle cose bellissime, cose che avrei tanto voluto sentirmi dire anche io un giorno da qualcuno.

«Mi sento così fortunato di aver incontrato l'amore della mia vita così presto. Tutto ciò che desidero, e l'unica cosa che ho sempre desiderato, è poterti amare per tutta la mia vita» disse avvicinandosi a Kurt.

Poi allungò la mano verso Sam per farsi porgere l'anello, senza distogliere gli occhi da quelli del suo ragazzo, e dopo aver preso un bel respiro si mise in ginocchio e fece la proposta.

«Quindi, Kurt Hummel, mio fantastico amico, mio unico e vero amore... vuoi sposarmi?» chiese in conclusione al suo discorso.

Ovviamente Kurt gli disse di sì, come avrebbe potuto non accettare? E il bacio che si diedero subito dopo lasciò tutti senza fiato e pieni di gioia. Poi iniziarono gli abbracci e le congratulazioni. 

«Visto che ha accettato?» mi sussurrò Sam guardandomi con aria complice.

Io gli sorrisi e annuii, ma prima che potessi dire nulla il mio migliore amico si fiondò ad abbracciarmi entusiasta. 

«Ha detto sì! Ha detto sì!» continuava a esclamare «Ti prego dimmi che non è tutto un sogno! Tirami un pizzicotto!» esclamò ancora agitato «Ahia!» protestò poi guardandomi male.

Gli avevo effettivamente tirato un pizzicotto come mi aveva chiesto.

«Me lo hai chiesto tu!» mi giustificai io alzando le spalle con innocenza.

Blaine scoppiò a ridere, e anche io lo feci, mentre lo stringevo di nuovo e poi gli lasciavo un bacio sulla guancia.

«Caspita, Blaine! Sei davvero splendente!» gli disse Quinn avvicinandosi «E non solo perché sei vestito di giallo» aggiunse divertita.

In effetti il mio migliore amico aveva un sorriso meraviglioso, il più brillante che gli avessi mai visto.

Era così bello!

Poi Quinn mi prese per mano e mi trascinò da Kurt.

«Ragazze...» disse lui ancora senza fiato.

«Vogliamo vedere l'anello» disse Quinn eccitata.

Kurt ci lasciò per un po' sulle spine, poi ci mostrò la mano sinistra sul cui annullare c'era un semplicissimo anello d'oro.

Era fantastico!

Infatti io e Quinn restammo un attimo a bocca aperta e poi facemmo un urletto eccitato insieme a Kurt, abbracciandolo.

Sì, io l'avevo già visto, ma al dito di Kurt faceva tutto un altro effetto.

Poche ore dopo stavo aiutando Sam e alcuni Usignoli a sistemare la scuola quando mi si avvicinò Nick.

«Come stai?» mi chiese.

Io lo guardai confusa. 

Ma che domanda era?

«Bene» gli risposi stranita «Perché?» chiesi infatti.

Lui mi guardò con aria ovvia.

«Ho riconosciuto quello sguardo che hai lanciato a Blaine quando ha detto che è stato fortunato a trovare l'amore della sua vita così velocemente» mi spiegò poi «Mi ricordo i tuoi occhi quando sei gelosa» aggiunse quasi tirandosela.

Io sospirai.

Avrei voluto negare quello che aveva appena detto Nick, ma era vero, mi aveva dato leggermente fastidio che Blaine credesse di aver trovato l'amore della sua vita in Kurt. Poche settimane prima mi aveva detto che ero io l'amore della sua vita, e sentirglielo dire anche a Kurt mi aveva fatto male. Però sapevo che Blaine mi amava in modo diverso da come amava Kurt, e vi assicuro che avevo messo da parte la gelosia immediatamente, per gioire con il mio migliore amico ed emozionarmi alle sue parole.

«Sto bene» risposi a Nick dopo qualche secondo di silenzio «Sono contenta per Blaine e Kurt, sono la coppia più bella che io abbia mai visto» aggiunsi annuendo.

Nick mi fece un sorriso fiero.

«Sei sempre così dolce» mi disse poi, prima di allontanarsi senza voltarsi più indietro.

Anche lui lo era, come sempre.

~~~

«Certo che vengo a prendere il vestito del ballo con te!» esclamò Quinn con aria ovvia «Sono qui apposta!» aggiunse allargando le braccia.

Eh sì, il mio ultimo ballo al liceo McKinley si stava avvicinando, e io avevo bisogno come sempre di un vestito.

Visto che Quinn era lì perché non sfruttarla per chiederle un aiuto?

«Con chi andrai al ballo?» mi chiese poi Quinn curiosa.

Io sospirai.

«Da sola» le risposi «Mike ha degli esami e nessun altro me l'ha chiesto, quindi...» le spiegai poi un po' triste.

Non era il massimo andare a un ballo, soprattutto al mio ultimo ballo scolastico, senza accompagnatore, ma dovevo farmene una ragione.

«E Blaine scusa?» mi chiese Quinn aggrottando le sopracciglia.

«Beh, non mi ha detto nulla quindi credo che ci vada ancora con Tina» le risposi io alzando le spalle con noncuranza.

Mi feriva un po' che il mio migliore amico non mi avesse detto nulla, ma forse, se davvero andava al ballo con Tina, era meglio così, almeno avrei potuto fare finta di non saperlo e non arrabbiarmi con lui.

Ma in realtà quel giorno scoprii che anche Blaine non aveva un'accompagnatrice per il ballo, e che Tina non ci sarebbe andata con lui quindi. Iniziò tutto perché Blaine, Sam, Jake e Ryder avevano organizzato una performance in cui cantarono "I Saw Her Standing There" dei Beatles, vestiti come i Beatles e pettinati come loro. Lo fecero per Tina, perché si erano accorti che ultimamente era molto scontrosa (con me era tutto l'anno che lo era) e volevano addolcirla dandole la possibilità di andare al ballo con uno di loro (tranne Jake, che sarebbe andato al ballo con Marley ovviamente).

«Beh, è decisamente una scelta difficile» iniziò a dire Tina alla fine della loro performance «Ryder ha certi bicipiti! E Blaine è il mio cucciolino, ma... credo che andrò al ballo con Sam!» annunciò dopo averci riflettuto «È il meno gay e il meno asiatico di tutti voi, quindi...» spiegò salendo sul palco e avvicinandosi a Sam.

Lui le fece un sorriso fiero.

«E poi, Blaine, credevo che tu ci andassi con Roxie» aggiunse guardando prima il mio migliore amico e poi me con le sopracciglia aggrottate.

«Wow! Allora qualcuno si ricorda di me e che non ho un accompagnatore! Grazie, Tina!» esclamai io indignata, ma guardando Tina con gratitudine.

Blaine in compenso mi guardò confuso.

«Credevo che venissi al ballo con Mike» mi disse poi, scendendo dal palco per avvicinarsi a me.

«Blaine, te l'ho detto che ha degli esami da fare» gli dissi con rimprovero.

Lui mi guardò dispiaciuto e poi si illuminò.

«Allora certo che vengo al ballo con te!» esclamò con aria ovvia.

Io lo guardai stranita.

«Non te l'ho chiesto» gli dissi scuotendo la testa «E tu non l'hai chiesto a me» dissi ancora «E se lo devi fare, fallo come si deve» aggiunsi guardandolo con aria di sfida.

Lui alzò gli occhi al cielo divertito, poi mi prese le mani e fece un bel respiro.

«Roxanne Johnston...» iniziò a dire, ma io lo bloccai subito.

«No, non usare il nome completo» gli dissi scuotendo la testa.

Blaine sospirò.

«Roxie» disse allora «Vuoi venire al ballo con me?» mi chiese guardandomi speranzoso.

Io lo lasciai un attimo sulle spine guardandolo con aria furba.

«Certo che voglio venire al ballo con te, Blainey!» esclamai, facendo un sorriso a trentadue denti.

Anche Blaine me ne fece uno magnifico, poi mi strinse in un abbraccio entusiasta, sollevandomi anche da terra.

«Lo sai che questo vuol dire che non puoi venire a prendere il vestito con me vero?» gli dissi quando mi mise giù.

Lui arricciò il naso.

«Lo so, ma almeno possiamo vestirci coordinati» mi disse alzando le spalle.

Io scoppiai a ridere.

Sapevo quanto gli piaceva vestirsi in pendant con il suo partner, soprattutto al ballo scolastico.

«Beh, non ho intenzione di dirti di che colore è il mio vestito» gli dissi minacciandolo con un dito.

Lui mi guardò con aria di sfida.

«Non ce ne sarà bisogno» mi disse poi.

Io scoppiai a ridere di nuovo.

Ero sicura che non ce ne sarebbe stato bisogno e che Blaine avrebbe indovinato il colore del mio vestito come sempre, ed ero curiosissima di sapere come sarebbe stato il corsage.

Ero davvero davvero felice di andare al ballo con il mio Blainey!

Ma forse lui non lo era così tanto.

«Blaine, va tutto bene?» gli chiesi infatti, appena ci fermammo davanti a casa sua poco dopo.

Aveva un'espressione triste, un'espressione che non avevo idea da dove venisse.

«Sì, certo! Sono felicissimo di venire al ballo con te!» esclamò lui in risposta, fingendo un sorriso.

Io lo guardai scettica.

«Beh, allora scusa se te lo dico, ma esprimi la felicità davvero male» gli dissi alzando le sopracciglia.

Blaine sospirò.

«Sono davvero felice di venire al ballo con te, Shug» mi disse poi «Solo che mi preoccupa un po'» aggiunse tristemente.

Io lo guardai confusa. 

Che cosa lo preoccupava?

Il ballo?

«Sei stato già a tre balli al McKinley, lo sai che non succederà quello che è successo alla Hamilton» gli feci notare io con aria ovvia.

Blaine mi guardò con le sopracciglia aggrottate.

«Ma cosa hai capito?!» mi chiese «Non sono preoccupato per il ballo in sé, sono preoccupato perché tra pochi giorni ci sarà il ballo scolastico e questo significa che la scuola sta finendo, che il nostro ultimo anno al McKinley sta finendo, che la nostra adolescenza sta finendo» mi spiegò poi abbassando lo sguardo.

Io lo guardai con apprensione.

Infondo aveva ragione, il ballo segnava l'arrivo della fine dell'anno scolastico, che per noi significava la fine del liceo e lasciare tutti i nostri amici, cosa che forse non eravamo pronti a fare.

«Tra poche settimane dobbiamo salutare i nostri amici, cambiare completamente vita per andare al college rischiando di perdere i contatti con qualcuno...» disse ancora Blaine scuotendo la testa.

«Blainey, lo so, so che è difficile, capisco. Ma adesso godiamoci questo ballo ok? L'ultimo ballo scolastico della nostra vita. Al resto penseremo più avanti» gli dissi io prendendogli le mani per rincuorarlo.

Lui mi guardò con i suoi bellissimi occhi da cucciolotto, che in quel momento erano molto lucidi.

«Non piangere, Blainey» gli dissi quasi implorandolo «O sarò costretta a farti il solletico» lo minacciai poi.

Lui mi fece un mezzo sorriso e poi mi lasciò un bacio sulla guancia.

Il mio magnifico Blaine!

Stava per entrare in casa quando si voltò verso di me con il viso illuminato da un'idea.

«Shug!» esclamò guardandomi con gli occhi spalancati «Potremmo concorrere per diventare re e reginetta del ballo!» mi propose entusiasta.

Io lo guardai stranita.

Da quando gli interessava essere eletto re del ballo?

E davvero credeva che io volessi essere eletta reginetta?

Perché assicuro che non era così. Insomma, sarebbe stato bello, ma non era tra le mie priorità, e di entrare in una competizione sfrenata con altre cinque o sei ragazze non mi andava proprio.

«Non lo so, Blainey, non sono convinta. Sarebbe bello, ma non mi servirebbe a nulla e...» iniziai a dire io, ma venni interrotta dal mio migliore amico.

«Andiamo, Roxie!» esclamò «È il nostro ultimo anno! Voglio lasciare il segno, fare qualcosa di importante!» aggiunse cercando di convincermi.

«Come se non lo avessi già fatto» gli dissi io con aria ovvia.

«Cosa vuoi dire?» mi chiese lui confuso.

«Blaine, sei il presidente del consiglio studentesco, cosa vuoi di più?» gli chiesi quasi con rimprovero.

Mi sembrava che Blaine avesse lasciato decisamente il segno quell'anno, non aveva bisogno di essere eletto re del ballo.

«Infatti voglio che tu faccia qualcosa di importante e abbia qualcosa di quest'anno da ricordare» mi disse Blaine, cercando di salvarsi in corner.

Io lo guardai scettica.

«Non ho bisogno di essere eletta reginetta del ballo per avere un bel ricordo di quest'anno» gli feci notare «Ho Mike, ho te e Quinn, e ho tutti i ragazzi del Glee Club, Tina compresa, sono felice, e non mi serve nient'altro. In futuro penserò sempre a questo come a un anno felice, anche senza una stupida corona di plastica» gli spiegai poi alzando le spalle.

Ma Blaine sembrava irremovibile.

«Lo so, ma saresti bellissima con quella stupida corona di plastica» mi disse con tono ruffiano, ripetendo le mie parole.

Io sospirai.

Non ero ancora convintissima di voler diventare reginetta del ballo, non volevo cadere nel tranello in cui cadevano tutte le adolescenti superficiali, e in cui era caduta anche Quinn per tutti i suoi anni di liceo. Non volevo conformarmi alla massa. Ma non potevo rifiutare l'offerta di Blaine, non con davanti i suoi bellissimi occhi da cucciolotto imploranti.

«Come si fa a dirti di no?» gli dissi infatti scuotendo la testa divertita.

«Infatti nessuno l'ha mai fatto» mi disse lui tirandosela «Non recentemente almeno» precisò alzando le spalle con innocenza quando vide il mio sguardo scettico.

Io scoppiai a ridere e dovetti dargli ragione.

«Ho anche già la persona perfetta per aiutarci con la campagna!» mi informò Blaine dopo avermi abbracciata e avermi lasciato un bacio sulla fronte.

«E chi?» gli chiesi io confusa.

«Quinn ovviamente!» mi rispose lui con un sorriso.

Sorrisi anche io. Aveva ragione, la mia migliore amica era davvero la persona perfetta per garantirci una campagna elettorale degna di essere chiamata come tale. E infatti quando le offrimmo il ruolo di segretaria ufficiale, ci disse che sperava glielo chiedessimo e aveva già una serie di idee per i poster da attaccare a scuola.

«Visto che non sono mai stata eletta io, almeno vorrei vedere i miei migliori amici vincere quelle corone» ci confessò quando le chiedemmo come mai fosse così disponibile.

Io le sorrisi.

Era davvero speciale la mia Quinn!

E sicuramente entusiasta di aiutarci con una cosa che le era sempre stata a cuore.

Ma non credete che quell'anno non ci fosse lotta per l'elezione. 

Anzi!

Anche Tina voleva concorrere per essere eletta reginetta, ed era stata nominata anche Kitty insieme ad altre due cheerleader e una ragazza che sinceramente non avevo mai visto.

Si sa che Tina è molto competitiva e che non fa sconti a nessuno pur di ottenere quello che vuole. Ed ero sicura che non ne avrebbe fatti neanche a me e Blaine.

Tra l'altro, dopo essere stata nominata aveva anche deciso di andare al ballo da sola, lasciando a piedi il povero Sam, che era rimasto deluso e ora non aveva un'accompagnatrice, ed ero sicura che avrebbe scaricato tutta la sua ira su di me appena avrebbe scoperto che io e Blaine concorrevamo contro di lei come re e reginetta.

«Nuove Direzioni, ho un annuncio!» esclamò Blaine quel giorno, per attirare l'attenzione di tutti in aula canto «Volevo rendervi partecipi del fatto che io e Roxie abbiamo deciso di candidarci come re e reginetta del ballo quindi... votateci!» annunciò con entusiasmo.

Tutti applaudirono, io invece guardai Blaine allarmata.

Come gli era venuto in mente di annunciare quella cosa senza nemmeno chiedermelo?!

Sentivo già la rabbia di Tina rovinare tutto quello che eravamo riuscite a recuperare in quelle settimane.

«Ma cosa dici, Blaine?» chiesi al mio migliore amico alzandomi e raggiungendo il centro della sala con lui «Non mi hai chiesto se voglio concorrere con te e... beh non voglio» dissi facendo finta di non sapere nulla di quello che aveva appena detto Blaine.

Lui mi guardò confuso mentre io gli lanciavo uno sguardo come per dire "ne parliamo dopo". Ma lui sembrava offeso dalla mia reazione, e lasciò l'aula prima che potessi dirgli nulla.

Stavo per correggerli dietro ma una voce mi fermò.

«Roxie, aspetta» mi disse Tina «So che non è vero» disse poi facendomi aggrottare le sopracciglia «So che hai accettato la proposta di Blaine di concorrere come reginetta del ballo, e ho capito che ora hai fatto finta di non saperne nulla per non ferirmi» mi spiegò allora.

Io sospirai.

Era davvero tutto così evidente?

«Meriti quella corona, Tina, e non voglio fare niente che possa farti rischiare di non averla» mi giustificai io.

Lei mi fece un sorriso.

«È carino da parte tua, ma credo che della sana competizione mi farebbe bene, e sei l'unica tra tutte le candidate che posso considerare davvero mia rivale, quindi hai il mio permesso di sfidarmi per la corona da reginetta» mi disse lei guardandomi fiera.

Io le feci un sorriso ancora un po' incredula e poi la ringraziai, battendole il pugno.

«Pronta a perdere?» le chiesi poi con finta aria di sfida.

«Solo se sei pronta anche tu» mi rispose lei con finta superiorità.

Poi scoppiammo entrambe a ridere e uscimmo insieme dall'aula canto, dove però mi separai da lei per attaccare i poster realizzati da Quinn con sopra la mia faccia e quella di Blaine.

«Pensavo che non volessi concorrere visto che a quanto pare non ti ho detto niente» mi disse il mio migliore amico avvicinandosi.

Voltandomi a guardarlo mi accorsi che era decisamente offeso.

«Blainey» dissi sospirando «Lo sai che io e Tina non siamo state proprio migliori amiche ultimamente, non volevo fare nulla che potesse offenderla e per il quale avrebbe potuto rovinare tutto quello che siamo riuscite a ricreare. Ma ho avuto la sua autorizzazione a sfidarla e quindi sono pronta ad attaccare questi poster per tutta la scuola!» gli spiegai poi, facendogli un sorriso alla fine.

Io non potevo resistere ai suoi occhi da cucciolotto, ma sapevo che lui non poteva resistere al mio sorriso. Infatti me ne fece uno anche lui, e poi mi aiutò a tappezzare i muri con quei bellissimi poster creati dalla nostra Quinn.

Ora sì che eravamo pronti per il nostro ultimo ballo scolastico!

~~~

Come immaginavo, la sera del ballo Blaine si presentò a casa mia con il corsage perfetto per il mio vestito e il farfallino abbinato.

Io avevo un abito verde pino, monospalla e che scendeva liscio lungo i fianchi. Era bellissimo, e grazie a Quinn lo avevo abbinato alla perfezione con delle scarpe argentate che mi aveva regalato mio padre qualche mese prima.

«Questo verde è il tuo colore preferito, e non lo avevi ancora indossato a nessun ballo quindi ho dedotto che lo avresti fatto all'ultimo» mi spiegò Blaine quando gli chiesi incredula come avesse fatto ad azzeccare il colore.

Io lo guardai sorpresa.

«Sei fantastico» gli sussurrai poi.

«E tu sei la ragazza più bella che io abbia mai visto» mi sussurrò lui facendomi sorridere.

Adoravo quando mi diceva quelle cose, mi faceva sentire davvero speciale. Allora gli lanciai le braccia al collo e lo strinsi a me, felice di avere un migliore amico come lui.

«Allora, dove sono i nostri bellissimi ragazzi?» chiese una voce curiosa.

Era la madre di Blaine, che voleva vederci prima che andassimo al nostro ultimo ballo scolastico.

«Siete bellissimi!» esclamò fermandosi accanto a mia madre, mentre anche il padre di Blaine le raggiungeva.

Io e Blaine facemmo un sorriso e poi ci guardammo annuendo.

Eravamo davvero belli!

«Forza, andate e vincete quelle corone!» ci incitò poi mia madre eccitata.

Io la guardai un po' scettica.

«Lo sai che non diventeremo re e reginetta del ballo, mamma» le feci notare con aria ovvia «Abbiamo fatto la campagna solo per divertimento» aggiunsi alzando le spalle con innocenza.

«Beh, veramente io vorrei vincere» mi corresse Blaine stizzito.

Io scoppiai a ridere.

Lo sapevo che Blaine voleva vincere, era sempre il solito!

«In qualsiasi caso, ragazzi, anche se stasera non verrete incoronati, ricordatevi che sarete sempre il nostro principe e la nostra principessa» ci disse il padre di Blaine per confortare suo figlio.

Blaine lo guardò quasi incredulo.

Dopo tutto quello che avevano passato, finalmente sembrava che il padre di Blaine avesse fatto pace con il fatto che il figlio fosse gay, e dopo la proposta di matrimonio non aveva più protestato su nulla. Blaine era felicissimo della cosa, e credo che sentirsi dire una cosa del genere lo avesse reso ancora più felice oltre che averlo sorpreso un po'.

«Vi vogliamo bene, ragazzi» disse la madre di Blaine annuendo.

«Molto» aggiunse mia madre.

Io e Blaine sorridemmo ai nostri genitori, poi sentii la mano di Blaine stringersi nella mia e in poco tempo eravamo in macchina e poi a scuola. Come la prima volta che avevamo partecipato a un ballo insieme, ci fermammo qualche secondo davanti alla porta della palestra. 

«Pronta per il nostro ultimo ballo?» mi chiese Blaine puntando gli occhi su di me.

«Pronta a rendere questa serata indimenticabile» risposi io annuendo e guardandolo dritto negli occhi.

Blaine si sporse verso di me per lasciarmi un bacio all'angolo della bocca, poi mi prese la mano, intrecciò le sue dita con le mie e mi guidò dentro la palestra.

Era bellissima come sempre, addobbata apposta per l'occasione e piena di studenti nei loro abiti migliori.

«Adoro il ballo scolastico!» esclamai guardandomi intorno eccitata.

Blaine mi sorrise, poi iniziò a tirarmi per il braccio trascinandomi in mezzo alla pista per ballare sulle note di "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band" ovviamente dei Beatles, cantata da Marley, Unique, Jake e Ryder. 

«Con la colonna sonora dei Beatles poi è ancora meglio» dissi ancora io con un sorriso a trentadue denti «È davvero un ballo speciale» aggiunsi guardandomi intorno con un po' di malinconia a pensare che fosse il mio ultimo ballo scolastico.

«Sai che cosa lo rende davvero davvero speciale?» mi chiese Blaine.

Io scossi la testa continuando a guardare i ragazzi che ballavano attorno a noi.

«Essere qui con te, mia bellissima Shug» disse Blaine.

Io puntai gli occhi su di lui incredula e quasi senza fiato.

L'aveva detto davvero?

Sì, l'aveva detto davvero, e dai suoi occhi sembrava che intendesse davvero quello che aveva appena detto.

Senza che riuscissi a controllarmi i miei occhi si riempirono di lacrime, lacrime di gioia e di commozione per quello che mi aveva appena detto il mio Blaine.

«Ti voglio bene, Roxie» mi sussurrò il mio migliore amico facendomi sorridere.

«Anche io, Blainey» sussurrai quasi senza fiato.

Poi mi sporsi verso di lui e gli lasciai un bacio all'angolo della bocca come usava fare lui di solito.

«Anche per me questo ballo è speciale perché sono qui con te» gli sussurrai poi, staccandomi e appoggiando la mia testa nell'incavo del suo collo.

Mi accorsi che sorrise, poi mi strinse per la vita e iniziò a ondeggiare in un ballo, anche se in quel momento non c'era musica.

Sarei rimasta lì per sempre, però dopo pochi secondi Marley si avvicinò a noi attirando la nostra attenzione.

«Pronta per il nostro duetto?» mi chiese eccitata.

Eh sì, quell'anno avevo deciso di fare un duetto con Marley al ballo scolastico. Ci eravamo messe d'accordo quando eravamo andate a comprare il vestito insieme a Quinn. Avevo mantenuto la mia promessa e avevo comprato io il vestito a Marley come le avevo detto qualche mese prima, e avevamo trovato l'abito perfetto per lei: era azzurro, con lo scollo a cuore e con due lacci che si legavano dietro il collo, lungo fino a metà polpaccio e con la gonna a campana.

Era il vestito giusto per lei!

«È davvero bella!» mi aveva sussurrato Quinn quando l'aveva vista uscire dal camerino con quel vestito addosso.

Io annuii.

Quinn aveva ragione, Marley era davvero bellissima!

«Prontissima!» risposi a Marley con un sorriso, staccandomi (anche se di malavoglia) da Blaine e seguendola sul palco.

Cantammo "All My Loving", canzone che in quel momento più che mai sentivo perfetta per me. Il mio ragazzo viveva in un'altra città, ci vedevamo poco e sostenere una relazione a distanza non era facile. Ma ogni giorno mandavo tutto il mio amore al mio bellissimo Boo, e sentivo che anche lui lo mandava a me anche solo tramite il messaggio di buongiorno che ci scambiavamo tutte le mattine.

Mentre scendevamo dal palco una volta finita la canzone sentii la mano di Marley stringersi alla mia.

«Visto che i nostri ragazzi sono così bravi a ballare insieme, e le nostre voci stanno alla perfezione, potremmo fare un tour tutti e quattro!» esclamò con un sorriso a trentadue denti.

Ovviamente era ironica.

«Solo se mi prometti che tutte le canzoni che canteremo le scriverai tu» le dissi scoppiando poi a ridere.

Si mise a ridere anche lei, e poi si allontanò per tornare da Jake mentre io raggiungevo Blaine.

Pochi minuti dopo io, lui, Tina, Kitty e gli altri candidati per re e reginetta del ballo eravamo di nuovo sul palco pronti per la proclamazione.

Come re venne eletto Stoner Brett, sì, il ragazzo sempre fatto di cui ho parlato per le audizioni di inizio anno. 

Puntai gli occhi su Blaine, e lo vidi un po' deluso anche se forzò un sorriso.
Non avevamo vinto.

Infatti come reginetta venne eletta Tina.

Quando anche Blaine puntò i suoi occhi nei miei gli feci un mezzo sorriso e alzai le spalle con noncuranza. Forse non avevamo vinto noi, ma il Glee Club era ben rappresentato anche quell'anno, e Tina si meritava davvero quella vittoria. Infatti io e Blaine scendemmo dal palco e ci unimmo all'esultanza dei nostri compagni, mentre ammiravamo il sorriso smagliante di Tina, che non avevo mai visto così felice.

Ma la sua felicità era destinata a durare poco: non ho ancora parlato di Bree e lo farò meglio più avanti, per ora basta sapere che era una cheerleader, e che voleva a tutti i costi restaurare il potere dei Cheerios al McKinley, buttando giù il Glee Club. Aveva appeso cartelloni finti di Kitty in bikini (o meglio, della testa di Kitty sul corpo di una donna in bikini), costringendola a fare campagna come reginetta anche se Kitty aveva deciso di non farlo per lasciare spazio a Tina.

Ora che Tina era stata eletta reginetta aveva preparato uno scherzo alla Carry-style per umiliarla.

Esatto, aveva messo un secchio pieno di quella che credo fosse granita alla fragola sopra il palco e aveva fatto in modo che venisse rovesciato sulla testa di Tina, che dopo qualche secondo di pausa era uscita dalla palestra in lacrime.

Noi Nuove Direzioni non avevamo esitato un attimo a seguirla.

«Tina, dove vai?» le chiese Sam quando la raggiungemmo in aula canto.

«A casa mia!» rispose lei brusca «Speravo di poter essere speciale per una sera, ma non lo sarò mai!» urlò poi piangendo disperata.

«Tina, basta!» la fermò Blaine con voce decisa «Hai due possibilità, e sai che noi ti appoggeremo in qualsiasi caso» continuò poi «Possiamo accompagnarti a casa, o possiamo aiutarti a ripulirti e cambiarti in modo che tu possa rientrare in quella palestra e riprenderti il tuo ballo» concluse incitandola.

Tina si lamentò di non avere un vestito senza smettere di piangere. 

«Puoi avere il mio» le propose Kitty.

«O il mio» propose Marley.

«O il mio» dissi anche io.

«O il mio, anche se sarebbe un crimine rovinarmi il look» disse Unique tirandosela un po' e facendoci sorridere.

«Vuoi davvero essere speciale?» le chiese poi Blaine, facendo un passo verso Tina «Allora impegnati e sii speciale» aggiunse guardandola convinto.

Tina titubò ancora un po', poi accettò gli asciugamani che le stava porgendo Artie e accettò di indossare il vestito di Kitty.

«Dentro i vostri non ci starei» disse rivolta a me e a Marley «E poi, Roxie, Blaine ti deve ancora un lento» mi disse facendomi finalmente un sorriso e ammiccando al mio migliore amico «Non potrei mai rovinare la nostra coppia perfetta» aggiunse.

Io le feci un sorriso, poi ne feci uno anche a Blaine, che mentre noi ragazze pulivamo e pettinavamo Tina, iniziò a suonare "Hey Jude" che cantammo tutti insieme.

«Sono Tina Cohen Chang e accettò la vostra corona! Lunga vita al ballo!» urlò Tina quando tornammo in palestra e salì sul palco. 

Era bellissima nel vestito rosa di Kitty, e in qualsiasi caso ne era valsa la pena per vedere la faccia di Bree disgustata e delusa.

Ancora una volta il Glee Club aveva trionfato!

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