My personal countdown: - 2
Non si può tornare indietro.
- Le credo, ma non ha importanza. Il suo stilista si è rivelato profetico nella scelta del guardaroba. Katniss Everdeen, la ragazza di fuoco. Lei ha acceso una scintilla che, se lasciata incustodita, può crescere e trasformarsi in un incendio che distruggerà Panem - ribatte.
Poi lui si staccò e mi disse: - Dovevo farlo. Almeno una volta. - E scomparve.
- Convinca me - dice.
L'odore di sangue... era nel suo fiato.
- Le vedo ogni notte - mi spiega.
- Ho parlato con Thresh solo una volta. Giusto il tempo perché lui mi risparmiasse. Non lo conoscevo, ma lo rispettavo. Per la sua forza. Per il suo rifiuto di partecipare agli Hunger Games se non alle sue condizioni. I Favoriti volevano che si unisse a loro fin dall'inizio, ma lui non l'ha fatto. E io l'ho sempre rispettato, per questo.
- Invece Rue mi sembrava di conoscerla davvero, e lei sarà sempre nel mio cuore. Ogni cosa bella me la richiama alla mente. La vedo nei fiori gialli che crescono nel prato vicino a casa mia. La vedo nelle ghiandaie imitatrici che cantano sugli alberi. E soprattutto la vedo in Prim, mia sorella. -
È qualcosa che si fa nel Distretto 12, è l'ultimo saluto che io ho rivolto a Rue nell'arena.
Mi risponde scuotendo quasi impercettibilmente la testa.
In quell'unico, leggero movimento, vedo la fine delle mie speranze, l'inizio della distruzione di quanto ho di più caro al mondo.
- Niente incubi - dice.
- Cosa? - chiedo.
- Non hai avuto incubi, stanotte - risponde.
Non ho mai visto niente del genere, ma una cosa è certa. Questo è ciò che il presidente Snow chiama rivolta.
Nessuna ragazza che arriva a tanto per salvarsi la vita può avere interesse a gettarla via così, ho detto.
Peeta scuote la testa e mi fa un sorriso mesto. - Lo immaginavo. Certo, Katniss, io verrò.
Provo un leggero senso di speranza. - Davvero?
- Sì. Ma non credo che verrai tu - dice.
Gale è mio. Io sono sua. Qualsiasi altra cosa è impensabile.
Non c'è da stupirsi se ho vinto gli Hunger Games. I più buoni non ci riescono mai.
Prim... Rue... non è proprio per loro che devo provare a combattere? Perché ciò che hanno subito è così sbagliato, così ingiustificabile, così malvagio da non lasciare altra scelta? Perché nessuno ha il diritto di trattarle come sono state trattate?
È la ghiandaia imitatrice.
- Nel settantacinquesimo anniversario, affinché i ribelli ricordino che anche il più forte tra loro non può prevalere sulla potenza di Capitol City, i tributi maschio e femmina saranno scelti tra i vincitori ancora in vita.
Sto per tornare nell'arena.
E io vengo lasciata a guardare fuori dal finestrino, a osservare il Distretto 12 che scompare, le labbra ancora socchiuse sui miei saluti non detti.
Quando Effie bussa alla mia porta per chiamarmi a cena, non mi è rimasto nulla. Ma quel vuoto non è del tutto sgradito.
E di certo, due persone che hanno causato così tanti problemi a Capitol City sono in grado di escogitare un modo per far sopravvivere Peeta.
E mi piace. Finalmente posso essere me stessa.
Avete idea di quanto io vi odi?, penso. Voi, che impiegate i vostri talenti negli Hunger Games?
Perché Cinna mi ha trasformato in una ghiandaia imitatrice.
- Forse lo penserei anch'io, Caesar - dice amareggiato Peeta. - Se non fosse per il bambino.
Questo non è il posto giusto per una ragazza di fuoco.
E invece trovo il silenzio.
È qui e ora e in questo modo che moriremo tutti, penso.
Il meno che possa fare è dargli la possibilità di soffrire in pace.
- Tic, tac. Siamo dentro un orologio.
Corro all'impazzata nella direzione della voce, senza badare al pericolo e alle sferzate di viticci e rami, travolgendo qualsiasi cosa si metta tra me e lei.
Tra me e la mia sorellina.
Ecco chi ama Finnick, penso. Non la sua corte di ricche amanti di Capitol City. Ma una povera ragazza pazza del suo distretto.
Mentre mi addormento, cerco di immaginare un mondo futuro in cui non ci siano Hunger Games o Capitol City. Un posto come il prato della canzone che ho cantato quando è morta Rue. Dove il figlio di Peeta potrebbe essere al sicuro.
Però questa sensazione è così inaspettata e dolce che la trattengo con me, anche solo per qualche istante. Prima che la sabbia ruvida, il sole caldo e il prurito alla pelle mi richiamino alla realtà.
Di sicuro a mia madre e a Prim verrà in mente di restituirla a Peeta prima che mi seppelliscano.
- Cerca di ricordarti chi è il nemico - ha detto Haymitch.
Poco prima che inizino le esplosioni, trovo una stella.
- Vorrei che fosse morta - dice lui. - Vorrei che fossero tutti morti, noi compresi. Sarebbe meglio.
La mia morte potrebbe ancora salvarlo.
- Katniss, il Distretto 12 non esiste più.
Queste, invece, sono le frasi che più mi hanno colpito del secondo libro. Che ne pensate?
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top