Capitolo tre

Addie ribolliva ancora di rabbia quando all'entrata della scuola lei e Fery avvistarono Jack e Beyond.
Addie sorrise a Jack ma il suo sorriso scomparve quando vide Bred dietro di lui.
Si avviò a grandi passi verso il bulletto che, spaventato, cercava di arretrare. Ma non ci riuscì perché in un attimo Addie gli afferrò il davanti della maglietta.
"Senti, bulletto da quattro soldi. Se osi ancora fare del male a mia sorel... alla mia amica, ti giuro che ti strappo le braccia e faccio in modo che i lupi se le mangino."
Lo strattonò ancora un po', poi lo spinse all'indietro e lui cercò di ristabilire l'equilibrio per poi arrossire e fuggire via.
"La principessa ha estratto la spada." Ridacchiò Fery.
"La principessa l'ha estratta da tempo, la spada." Rispose Addie all'amica.
Fery continuò a ridacchiare fino a che non vide l'espressione aggressiva di Beyond.
"In che senso... 'se osi ancora'? Ti ha già fatto del male?"
I due ragazzi, Jack e Beyond, si voltarono a guardare il bullo che si era appena seduto al suo posto e si guardava intorno nervoso.
"Non importa, Beyond."
"Ti ha fatto male?"
"Non così tanto..."
La faccia di Beyond diceva che non gli importava se gli faceva male o meno. Lui voleva vendetta.

"Okay ragazzi, avete qualche ora di buca perché ci hanno avvertito solo oggi dello sciopero dei professori. Potete fare quello che volete che perché di vostro professore ce n'è uno solo e oggi non vuole avere mal di testa.
Che state aspettando? Fuori!"
La classe non se lo fece ripetere e in men che non si dica erano di già fuori dall'aula e poi dalla scuola.
Fery cercò l'amica e le disse che avrebbe accompagnato Beyond a vedere la biblioteca.
Addie le fece l'occhiolino e le fece un sorriso malizioso.
"Pervertita." Le sussurrò Fery in un orecchio.
Ma Addie continuò a sorridere.
"Fa niente. Jack, andiamo a prenderci un gelato?" Jack annuì. Addie lo trascinò alla gelateria più vicina mentre Fery la guardava sorridendo.

"Ehi, Fery, questo mi potrebbe piacere?" Fery si avvicinò a Beyond e ridacchiò.
"Io guarderei il titolo prima. Ciack, si danza? Sicuro?"
Beyond lo rimise lentamente a posto con un sorriso di scuse.
I suoi lisci capelli neri erano così scuri da sembrare quasi blu sotto la luce della biblioteca.
Gli occhi rossi scintillarono di divertimento.
"Okay, stavo solo scherzando. A me piacciono i gialli." Disse, dirigendosi verso i libri del mistero. Dopo averci pensato un po', prese quelli di Conan Doyle.
"Mmh, ottima scelta." Gli disse felice la mora mentre fissava i due volumi che aveva preso il ragazzo.
"Il mastino dei Baskerville e Uno studio in rosso. Sono i miei preferiti!"

Beyond le sorrise e si allungò a prendere un altro libro, inciampando nella cartella di Fery e cadendo a terra, trascinando la ragazza con se.
"Scusa!"
"No, niente." Rispose lei, ridacchiando della maldestria del ragazzo.
Per alzarsi, Beyond le mise una mano sulla schiena, proprio sul livido, e Fery sussultò.
"Che hai?"
"N-nulla."
"Fammi vedere, Fery."
Lei si alzò il maglione con riluttanza mostrando l'enorme livido sulla schiena.
"Vado a prendere una pomata. È stato Bred vero?" Chiese Beyond con tono grave.
"Beyon..."
"È stato lui?"
Fery annuì e il ragazzo si diresse in infermeria, promettendo tra se e se la morte del ragazzo.

Qualcuno piombò su Fery di scatto. Bred.
"Non ti sei fatta abbastanza male prima."
"Lasciami stare, Bred."
"No no. Ho dei conti in sospeso con te."  Rispose il bullo, sollevando un coltellino e avvicinandolo pericolosamente alla faccia della ragazza.
"Problemi con lei?"
Chiese qualcuno alle spalle di Bred.
E quel qualcuno era veramente arrabbiato.
Bred si sollevò, si guardò alle spalle e una furia bionda gli si scagliò contro.
Sorprendentemente, Addie cercò davvero di strappargli le braccia, ma Jack la tenne indietro.
Bred arrossì di nuovo, incrociando lo sguardo della bionda, per poi battere la ritirata.
Addie prese per mano Fery.
"Vieni, andiamo a casa."
In quei giorni, l'amica soggiornava a casa di Addie perché i suoi sarebbero stati via per alcuni mesi. Motivo: lavoro.
Fery afferrò la mano di Addie e insieme tornarono a casa.

In camera di Jack, Beyond sorrise al bendato.
"Cosa mi vuoi dire, Jack? Lo vedo che hai qualcosa da rivelarmi."
Jack prese un bel respiro, prima di dire quello che gli girava in testa dal giorno prima.
"Addie ha visto i miei occhi."
Beyond si irrigidì.
"E..."
"E le piacciono. Credo che... credo che abbia l'istinto. E forse anche Fery. Ha tutto sul piano Vincere-Perdere tipico di Noi. Credo che potrebbero essere come Noi."
Beyond si rilasso un po'.
"Ne riparleremo domani. Ora abbiamo del lavoro da fare."
Eyeless annuì, sorridendo.
"Oh si."
Sfece i nodi della benda gettandola a terra.
Il liquido scuro cominciò a volargli lungo le guance, i denti affilati distesi in un grande sorriso.

"Allora Fery come stai?"
Fery sorrise alla propria amica. Erano passati dodici anni da quando l'aveva nominata sua sorella ed erano cambiate molto sia nell'aspetto che nel carattere.
Addie è diventata bella e più sicura di se. I suoi capelli biondi si sono allungati fino a metà schiena in tanti riccioli. I suoi occhi azzurri risplendono di una bellissima luce.
Fery invece è diventata una ragazza bella e gentile, che non offenderebbe mai nessuno neanche per sbaglio.
Anche i suoi capelli arrivano a metà schiena ma sono di una scura sfumatura di castano e sono lisci. Gli occhi nocciola scintillano gentili.
"Sto bene, ora. Hai sentito il telegiornale?"
Addie scuote la testa.
"Mmh. No. Che cosa c'era? Notizie sull'accoppiamento dei gerbilli?"
Fery ridacchiò ma tornò seria quasi subito.
"No. Al TG dicono che il killer di Los Angeles è arrivato in Italia. Ne hanno trovato uno. BB."
Addie spalancò gli occhi e la abbracciò.
"Mio Dio, Fery, mi dispiace un sacco! Ce n'è stato qualcun altro?"
"No, ma... hanno ritrovato un tizio morto... senza un rene."
Addie strinse i pugni. Quanto avrebbe voluto trovarsi davanti l'Assassino Mangiareni, come l'aveva soprannominato lei. La sua firma era quella di portarsi via un rene che veniva poi ritrovato nel seguente luogo del delitto tutto mangiucchiato e ricoperto da una sostanza nerastra.
Entrambe avevano conti in sospeso con quei due killer. BB aveva ucciso Sam, un'amica di Fery.
Il Mangiareni aveva ucciso il padre di Addie.
E le due avevano giurato vendetta.

Addie si svegliò verso le sette per poter preparare il suo attentato al sonno di Fery con tutta calma. Per prima cosa occupò il bagno per farsi una doccia e vestirsi, perché Fery era veramente lenta a prepararsi.
Poi si armò di cellulare per programmare la sveglia. Cercò la più raccapricciante e la sostituì a quella che usava di solito.
Avvicinò le mini-casse del telefono all'orecchio dell'amica per poi far partire la suoneria a tutto volume.
Fery fece un salto e guardò malissimo l'amica che stava praticamente soffocando dal ridere.
"Ah ah. Quindi usi questa sveglia, di solito?"
Addie scosse la testa e fece partire un suono dolcissimo, composto da acqua che scorre e canto di uccellini.
"Ti odio" asserì Fery, alzandosi e andando in bagno a prepararsi per la scuola.

Appena arrivate davanti capirono che qualcosa non andava.
Un cartellone enorme annunciava che la scuola non ci sarebbe stata per assenza d'acqua.
"Wow. Due giorni senza scuola. Abbiamo proprio fortuna!" Annunciò allegramente Addie.
"Okay. Quindi che si fa?"
"Si fa un giro. Possibilmente per negozi." La bionda adorava fare shopping, soprattutto di pantaloni neri strappati o a vita alta, cover per il suo cellulare o magliette corte.
Fery acconsentì ad accompagnarla e, mentre camminavano per arrivare alla strada principale con i negozi preferiti di Addie, parlarono delle loro famiglie.
"Che bello che i tuoi non ci sono, così passerai tutti i giorni da me e saremo sorelle!"
"Tu sei mia sorella, scema!" Ribatté la mora.
Erano così assorte nel loro dibattito che si accorsero di Jack e Beyond solo quando furono davanti a loro.
"Ehi! Jack, Beyond! Sempre insieme voi due?" Chiese Addie, in tono impertinente.
"Ehi, potremmo dire la stessa cosa di voi due!" Ribatté Jack, sfidandola.
"Ah ah. Ma lei è mia sorella!" Rilanciò la bionda.
"Se non ti conoscessi direi che sei ubriaca, Alice." Disse una voce profonda dietro le due ragazze.
Addie e Fery si voltarono, anche se sapevano già a chi apparteneva quel tono sarcastico.
"Alice, tu hai un solo e unico fratello."
Fery sorrise felice al ragazzo dai capelli corvini e la felpa bianca con il cappuccio che aveva appena parlato.
"Sì, ma dato che tu l'hai abbandonata ti ha rimpiazzato!"
Jeff si finse offeso. "Io non sono rimpiazzabile!" Esclamò e prese tra le braccia la migliore amica della sorella.
"E tu, Alice, non mi saluti?"
Addie gli saltò praticamente in braccio, con le lacrime agli occhi e una sola frase in testa.
"Ti avevo detto di non tornare con l'accento!"
Gli sussurrò in un orecchio, in modo che sentisse solo lui.
E Jeff, il suo caro fratello che la chiamava Alice per il suo sorriso e il suo aspetto, rise.

AngoloAutricia:
Ehi, Checca, ho aggiornato e da lunedì puoi ricominciare pure tu! Yeah!
Questo è il capitolo più lungo che io abbia mai fatto: 1554 parole!
Auguratemi buona fortuna perché devo andare a cena con il ragazzo che mi piace😍.
Baci e che i pandacorni vi benedicano!
Annabeth Woods.

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