Capitolo cinque
Addie spense la sveglia del cellulare: aveva in mente un risveglio molto speciale per Fery.
Era domenica, circa le dieci per la precisione, ed entrambe erano ancora in pigiama.
Addie era sveglia da circa mezz'ora ma in quel tempo aveva pensato a come far prendere quattro infarti a Fery, tutti insieme possibilmente.
Sì, aveva una mente malvagia.
Sorrise alla vista della sua quasi-sorella addormentata (leggasi: praticamente svenuta) nel secondo letto di camera sua.
I capelli scuri erano scompigliati e coprivano quasi totalmente il volto addormentato.
Le mani erano sparse a caso sul materasso, i piedi fuori dal lenzuolo mentre le gambe erano coperte.
Poi Addie decise di svegliarla.
"FERYYYYY! UN INCENDIO! FUOCOOOO!"
Fery ebbe una specie di scossa epilettica, poi scattò a sedere urlando.
E continuò a urlare quando sbattè la testa contro una trave del soffitto.
Ansimando riuscì a vedere Addie che si sbellicava dal ridere.
"Sc-scusa Fery, ma.... mi fai morire! Tu! Tu hai... sbattuto la testa e... ahahah! No... non volevo che ti facessi male." Concluse la bionda cercando di riprendere fiato.
"Io ti... io ti ammazzo!" Urlò la mora, scalciando per liberare le gambe dal lenzuolo e scattando in piedi, i pensieri resi più lucidi dalla voglia omicida.
Addie cercò di scappare ma il fiato ancora corto permise che Fery la raggiungesse senza problemi.
La spinse a terra, ridendo, e alleggerì un po' la presa.
"Dai, Fefé, sai che ti voglio bene!"
"Umpf. Bel modo di dimostrarmelo, svegliandomi con un urlo nelle orecchie, facendomi sbattere la testa e facendomi correre come una matta appena sveglia. Ti voglio bene anche io, Ads." Sbuffò scocciata l'altra, alzandosi.
"Beh? Che si fa? Che giorno è?"
Addie sorrise.
"È domenica, scema. Mia madre è andata a trovare la zia Allison, quella che ci portava le caramelle. Starà fuori tutta la mattina."
Sul volto di Fery si dipinse un ghigno.
"Siamo da sole, quindi. Bene, volevo evocare Satana."
Le due cominciarono a fare colazione. A un certo punto Addie si alzò in piedi, salendo sulla sedia. Fery era talmente abituata alle stranezze dell'amica che ormai non ci faceva più caso, quindi non alzò neanche la testa quando l'altra si mise a saltare cercando di toccare il soffitto.
"Addie, così caschi."
"No, non è vero. Io so volare."
Fery ridacchiò e la tirò giù, mordicchiando un biscotto.
"Okay. Facciamo un gioco." Propose Addie, gli occhi illuminati dall'eccitazione.
"Va bene. Di che si tratta?"
"Ci facciamo delle domande per vedere se ci conosciamo bene. Chi comincia?"
"Tu." Rispose Fery, ben sapendo che a Addie piaceva essere la prima.
"Va bene. Qual'è... il mio animale preferito!" Chiese Addie con un sorriso.
"Troppo semplice. I panda."
"Brava."
"Okay. Il mio?"
"Impazzisco per i cani e ami i lupi." Rispose orgogliosa Addie, ripensando alla minaccia che aveva fatto a Bred.
"Ottimo, signorina Woods."
"Grazie, signorina Kaminari. Ora, cos'è che mi piace disegnare?"
"Dici sul serio? I pandacorni!"
"Ma così non è divertente! Sai tutto!"
Fery alzò gli occhi al cielo, un sorriso sul volto per il comportamento da bambina di Addie.
"Perché fai domande scontate! Qual'è il mio strumento preferito?"
"Il flauto traverso ma suoni molto anche il pianoforte."
"Si sì, okay."
"Bene. Adesso indovinerò qualcosa che non mi hai mai detto."
Fece Addie, con un sorrisetto furbo sul volto.
"Va bene, provaci."
"Io so che ami un ragazzo di classe nostra..."
"Credici." Disse tranquilla l'altra, bevendo un sorso di succo di frutta.
"E il suo nome è... BEYOND BIRTHDAY!"
Urlò Addie e Fery sputò il succo.
"Ma cosa dici? Non è vero!"
"Ma se sei talmente rossa che neanche i pomodori!"
Fery sorrise imbarazzata, poi parlò.
"Bene anche io indovinerò qualcosa che non hai mai detto. Anche tu ami un ragazzo di classe nostra..."
"È inutile che cerchi di imitarmi, sono inimitabile." Ribatté Addie, bevendo un bicchiere di latte.
"E il suo nome è... EYELESS JACK!"
Urlò Fery e Addie sputò il latte e per poco non si strozzò.
"Fery Kaminari! Questo è tentato omicidio!"
"E il tuo cuore ti sta prendendo a pugnalate perché ho ra-gio-ne!"
Addie sapeva benissimo di essere praticamente bruciata, arrossendo, ma non volle dare a Fery la soddisfazione di dirglielo.
Le due, dopo essersi vestite, si misero sul divano in salotto a guardare la TV.
Fecero un po' di zapping tra i canali, fino a fermarsi su quello del TG.
Stavano ancora trasferendo le notizie dei due killer.
"Fery..."
"Non mi va di guardare la TV, Addie. Andiamo a fare un giro."
Le due uscirono di casa e si diressero al parco in silenzio, fino a che Addie non volle romperlo.
"Fery... com'era Sam?" Chiese, esitante, ma decisa a saperne di più sull'ex migliore amica di Fery.
"Le somigli molto. Anche lei aveva capelli dorati come i tuoi, ma aveva gli occhi castani. Le piacevano un sacco i gatti e ogni tanto si fermava a accarezzare quelli randagi. La famiglia di Sam era una famiglia di alcolizzati... e anche lei a volte prendeva il cattivo esempio dai genitori.
È stata l'unica a rimanere con me nel momento del bisogno... dopo la sua morte per fortuna sei arrivata tu, Addie.
Grazie mille per tutto quello che fai, sei una sorella e non permetterei mai che ti facessero del male."
"Neanche io lo permetterei." Le rispose Addie, ma Fery non la sentì; era immersa nei suoi pensieri.
Così anche Addie permise a se stessa di cominciare a ricordare.
"Ehi, Kaminari! Com'è andata la visita alla tua amichetta? Si chiamava Sam, giusto? È andato bene il suo funerale?"
Bred stava ridacchiando davanti a una ragazzina di dieci anni, mora con gli occhi scuri pieni di lacrime.
Addie si fece avanti, riconoscendo la ragazza che l'aveva presa come sorella a quattro anni.
"Ce l'hai con lei, bulletto da quattro soldi?" Esclamò Addie, gli occhi chiari diventati quasi grigi dalla rabbia.
Bred fu quasi spaventato da quella bambina che sembrava un'adulta.
Poi si riprese e sul suo volto si aprì un altro ghigno.
"Esattamente, Soldo di Cacio. Cosa vuoi fare?"
Addie sorrise, un sorrise crudele e maligno.
"Voglio farti male. Lei non si tocca."
Fulminea, prese il bullo per un braccio e glielo tirò dietro la schiena, costringendolo a piegarsi in due in una posizione alquanto scomoda.
"Ritira quello che hai detto." Gli sussurrò in un orecchio Addie.
"Va bene. Scusa, Kaminari." Sputò Bred, il respiro affannato per il dolore.
Addie lo lasciò andare, felice, e prese per mano Fery che era rimasta a guardare stupita.
"Perché mi hai aiutata?"
"Perché sei mia sorella."
Addie si risvegliò dai ricordi per prima, rendendosi conto che erano arrivate al campetto di pallacanestro.
"Ehi, Fery! Facciamo qualche tiro?"
Fery annuì entusiasta e prese una palla dal distributore a fianco del canestro, lanciandogliela.
Addie la prese al volo, un piano in mente.
Si allontanò dal canestro e disse: "Se faccio canestro, Fery si dichiarerà a Beyond!"
Fery fece un verso strozzato di protesta mentre la palla centrava perfettamente il canestro.
"No, aspetta!" Fery si allontanò ancora di più dal canestro.
"Ma che fai? È impossibile centrarlo, da lì!" Esclamò Addie mentre Fery prendeva la mira.
"Se faccio canestro, Addie si dichiarerà a Eyeless!"
Lanciò la palla che entrò perfettamente nel canestro.
"Tanto non lo farò mai!" Le rispose Addie, facendole la linguaccia.
Le due tornarono a casa, ridendo, ma si imbatterono in due ragazzi che conoscevano benissimo.
"Ma ci pedinate o cosa?" Esclamò Addie, scherzosa.
"Ciao, Eyeless." Salutò invece Fery, tirando una gomitata all'amica che arrossì un po'.
"Ciao Beyond." Ribatté Addie, tirando a sua volta una gomitata all'antica che stava arrossendo.
"Perché vi tirate le gomitate?" Chiese Beyond perplesso.
"Niente!" Risposero in coro le due.
"A proposito, Beyond, tu come stai?" Chiese Fery.
"Sto bene, grazie a te dopotutto." Le rispose Beyond, avvicinandosi a lei con un sorriso.
Addie li guardò con occhi a cuoricino, mentre sul volto di Jack si disegnava un ghigno.
I due si guardarono con aria complice.
"Beyond da quando sei tornato dalla Wammy's House sei migliorato molto ma hai ancora carenze in musica. Potresti trovare qualcuno che ti aiuti, no?" Propose Jack.
"Fery è bravissima in musica!" Saltò su Addie, facendo arrossire la mora.
"Per me va bene e a te?" Chiese Beyond.
"Va bene."
"Vieni, Addie, ho scoperto una gelateria fantastica! Mi sa che ho vinto io!" Disse Jack trascinando per un braccio la ragazza verso la gelateria più buona della città.
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"Sì, hai vinto tu!" Disse Addie, dopo una sola cucchiaiata del suo gelato al cioccolato.
"Lo so. Io vinco sempre!"
Addie e Jack avevano inaugurato una gara a chi trovava la gelateria più buona. Ecco, l'aveva trovata Jack.
"Facciamo un giro?"
"Okay. Dove andiamo?"
"Al lago! Magari passiamo pure da casa mia e tua, così possiamo prendere il costume e farci un bagno." Propose Addie.
Jack annuì ben sapendo che quando Addie si metteva una cosa in testa era impossibile farla desistere. Specialmente se quella cosa era illegale.
"Aspetta devo prendere le chiavi."
Addie aprì la porta di casa silenziosamente; quando sua madre tornava dalle visite a zia Allison aveva sempre un gran mal di testa e si metteva a dormire.
"Aspettami qua che se mia madre mi vede in compagnia di un ragazzo mi spara." Sussurrò Addie.
Si precipitò in camera il più silenziosamente possibile e prese il suo costume preferito, quello colorato di giallo, verde, arancione e blu, colori che in quel costume stavano stranamente bene insieme.
Tornò da Jack e insieme passarono per casa sua che condivideva con Beyond per prendere il suo costume.
Poi andarono al lago: l'acqua era cristallina e non inquinata dato che le barche non potevano navigare in inverno. Non era neanche tanto fredda.
Addie si nascose dietro a un cespuglio e si cambiò, aspettando che Jack facesse lo stesso.
Poi uscì e immerse i piedi nell'acqua, trasalendo un po' per il freddo anche se non così intenso come se lo aspettava.
Poi qualcuno la prese in braccio e la buttò nel lago.
"Jack! Questa ne la paghi!" Urlò Addie e cominciarono una mega battaglia di schizzi.
E la giornata finì con loro due che guardavano il tramonto, gli ultimi raggi del sole ad asciugare i loro corpi uniti in un abbraccio.
AngoloAutricia:
Ma buonsalve genta! Da quant'è che non aggiornavo? Boh. Cinque giorni? Vabbè. Probabilmente dopo di questa aggiornerò "La Disegnatrice" perché è davvero un sacco che non pubblico lì!
Alluora, la scuola è finita! Come state passando le vostre giornate? Io leggendo libri sia su Wattpad che quella cartacei.
Baci e che i pandacorni vi benedicano!
Annabeth Woods
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