Capitolo 15 - A Lonely Mission...More Or Less
Il giorno dopo, finalmente la nave attraccò. Fu subito assegnata una missione ad Aidan, con un piccolo cambiamento dal solito
-Da solo?-
-Esattamente. Andrew dice che sei pronto per andare solo- spiegò Vincent
-L'ha detto davvero di sua spontanea volontà?-
-Beh...-
-Devo confessargli che in realtà l'ha detto perché gli scocciava andare in missione un'altra volta?-
-Sì l'ha detto spontaneamente- mentì
-Uhm...okay-
Aidan si guardò intorno
-Dov'è Nathan? Oggi non l'ho visto-
Vincent alzò le spalle
-Oh beh, ci vediamo-
-Cerca di non morire- salutò Vincent.
~~~
-"Avvelenare il capitano delle guardie dell'isola senza farsi scoprire" la fanno facile. Neanche lo conosco- lesse la lettera dov'era spiegato il suo incarico.
Aidan sospirò e girò per la città chiedendo informazioni agli abitanti.
Scoprì che il capitano si trovava in un edificio sorvegliato in mezzo a un boschetto. Le guardie si davano il cambio all'alba e al tramonto.
Il problema era come arrivarci.
In più la cartina della città gli volò via dalle mani e per riprenderla corse ovunque, perdendo dunque l'orientamento.
Sospirò ancora una volta affranto, appoggiando le spalle ad un muro di un vicolo cieco e guardando il foglio di carta.
-Oh ma guarda chi abbiamo qui. Il bel biondino dell'altra volta!-
Aidan alzò lo sguardo trovandosi davanti una chioma bionda e degli occhi castani ad osservarlo.
-Tu sei...- cercò di ricordare il suo nome -Violet!-
-Oh, te lo ricordi! Beh, io non credo di sapere il tuo invece-
-A...Aidan-
-Bene, Aidan, che stai facendo qui?-
-Una missione-
-Tutto da solo?-
Aidan annuì
-Che tipo di missione? Posso aiutarti?-
Si avvicinò mentre il biondo, invece, indietreggiò.
-No. Non posso rivelartelo. Potresti provare a ostacolarmi-
Violet rise divertita
-Zuccherino, io sono un pirata perciò non capisco come possa provare a intralciare il tuo cammino-
-Come puoi provare di essere un pirata?- strinse la lettera.
Violet ci pensò su
-Sei nella ciurma di Connor?-
Aidan trasalì assottigliando gli occhi
-Lo prendo come un sì. Sai, io sono un capitano pirata- disse orgogliosamente -In passato io e Connor ci siamo aiutati a vicenda molte volte, perciò lui può assicurarti la mia fiducia-
-Può darsi. Ma il capitano non è qui ora- mise la mano sull'elsa della daga, pronto a estrarla al minimo movimento sospetto della donna
-Quanto sei difficile-
La bionda si avvicinò velocemente e prese il foglio dalle mani del ragazzo
-Ehi! No!-
Cercò di riprenderlo ma la ragazza gli diede un calcio in faccia che lo fece cadere all'indietro.
Aidan si toccò il viso dolorante, sperando di non avere niente di rotto.
Violet guardò con nonchalance la lettera
-Uuuh, avvelenamento. Qui è il mio campo. Bene, posso aiutarti-
-Ma io non voglio il tuo aiuto!-
-E io invece te l'ho offerto e dovresti anche essermi grato-
-Mi hai dato un calcio in faccia!-
-Piccoli incidenti di percorso. Su andiamo, zuccherino-
~~~
Così Aidan si trovò a collaborare con un capitano pirata, Violet.
Sapeva che si sarebbe messo nei guai e aveva un pessimo presentimento.
-Dove stiamo andando?-
-A cercare l'edificio, no?-
-Non aspettiamo che si faccia notte?-
Violet sbuffò
-Voi della Silent Crow siete tutti fissati con l'agire al buio-
-Beh riusciamo a muoverci meglio. Non ci vedranno e così scapperemo evitando lotte inutili-
-Ma come? Quella è la parte più divertente!-
Mise un braccio attorno al collo di Aidan
-La fuga, l'inseguimento, il non saper dove scappare, l'adrenalina!-
-Ehm...no. E poi sarebbe più facile agire al tramonto, al cambio della guardia, quando sarà meno osservato e...-
-Va bene, va bene! Cerchiamo la casa, al calar del sole ci infiltreremo dentro, metteremo del veleno nel suo cibo e andremo via prima che ci scoprano. Okay zuccherino?-
-Perfetto! Solo...smettila di chiamarmi zuccherino-
Ritrovare il casolare fu abbastanza semplice. Violet si arrampicò sui rami degli alberi e correva saltando da uno all'altro.
Dall'altra parte, Aidan faticava a correre perfino sul suolo. I rami e le radici spuntavano come dal nulla facendolo inciampare e rallentandolo. Tra l'altro doveva cercare di essere il più silenzioso possibile. E le foglie secche non aiutavano.
Finalmente arrivarono a destinazione. E finalmente si fece buio. Il sole non era ben visibile, dato che era maggiormente coperto da nuvole scure. Un altro brutto presentimento.
-Vedi qualcosa?- chiese Aidan alla compagna
-Ce n'è uno biondo!-
-E quindi?-
-I biondi sono sexy! Quasi quasi lo rapisco-
Aidan si toccò i capelli imbarazzato e leggermente spaventato dall'affermazione dell'altra.
-Non preoccuparti, non ti faccio niente, zuccherino- rise -Sei un po' giovane per me. Troppo ingenuo. Al massimo possiamo avere una storia di qualche giorno- fece l'occhiolino.
Aidan arrossì e agitò la testa in disaccordo.
L'altra rise vedendo la buffa faccia assunta dal biondo.
-È il momento- disse poi improvvisamente -Andiamo-
Aidan annuì.
Si arrampicano silenziosamente su per la casa ed entrarono attraverso una finestra aperta.
Videro una scrivania con mappe e manifesti di ricercati sparsi ovunque. Quella doveva essere la stanza del capitano. Accanto ai manifesti c'era una tazza bianca con dentro un liquido scuro e fumante. Aidan si avvicinò e annusò quel liquido
-Caffè- affermò -Il veleno?-
La bionda dimostrò una boccetta contenente uno strano liquido verde.
-È inodore, insapore e letale. Poche gocce e bye bye- aprì e chiuse la mano velocemente come a salutare.
Levò il tappo di sughero dalla boccetta. Proprio mentre si stava calando per versare il contenuto, qualcuno aprì la porta. Un soldato rimase incredulo a guardarli. Si rianimò immediatamente e chiamò gli altri soldati.
-Oh-ho- disse Violet quasi divertita.
Aidan imprecò. Non poteva lasciare che la sua missione andasse in fumo. Si ritrovò a pensare velocemente e successivamente tirò la ragazza per un braccio e si buttò dalla finestra.
Riuscirono entrambi ad aggrapparsi ad un grosso ramo. Quegli alberi erano sempre al posto giusto al momento giusto.
-Andiamo!- incitò Aidan correndo verso il bosco
-Dove?-
-Ovunque, lontano da qui!-
-Allora so io dove andare!-
Superò Aidan e lo afferrò per il polso.
Coi soldati dietro intenti a sparare e inseguirli, attraversarono tutto il bosco. Superarono la città e si infilarono nelle stradine. In tutto questo, Aidan non sapeva completamente dove stava andando e il buio stava calando velocemente. A far avanzare velocemente l'oscurità fu la pioggia. Le precedenti nuvole scure scaricarono tutta l'acqua che contenevano. Continuarono a correre con l'acqua che schizzava sotto ai piedi.
Si fermarono sul ponte di un porto. Il molo di legno era vicino ad una scogliera gigantesca.
Presero grandi boccate d'aria con le mani sulle ginocchia.
I soldati alle loro spalle avanzarono velocemente.
Erano bloccati.
-E ora?- domandò ansioso di sapere come salvarsi
-Sai nuotare?-
-Certo ma cosa c'entra ades- non finì la frase.
Violet si tuffò tirando con sé Aidan.
-Nuota!- gli ordinò appena riemersero.
A grandi bracciate raggiunsero la scogliera.
Era troppo buio per vedere qualcosa, perciò le guardie mancavano il bersaglio facilmente. Arrese e non trovando più i due pirati, rinunciarono e andarono via.
I due nuotarono verso la spiaggia. La sabbia bagnata dalla pioggia rendeva difficile camminare. Appena superata, Aidan si gettò a terra ansimando. Sputò un po' d'acqua salata e si sollevò sui gomiti.
-Ho fallito- sussurrò sconvolto mentre la pioggia si abbatteva su di lui
-Che hai detto?- chiese Violet non sentendo la sua voce a causa della pioggia
-Ho fallito!- urlò -Sono inutile! Non riesco nemmeno a compiere una missione in solitario!-
Violet stette qualche secondo in silenzio, poi rise.
Aidan la guardò stupito dal suo comportamento
-Ne sei sicuro?- mostrò con orgoglio una boccetta vuota.
Aidan spalancò gli occhi
-Ce l'hai fatta!?-
-Mai sottovalutare un capitano- mise una mano sul petto.
Il biondo fece un sorriso enorme
-Sei magnifica! Ti abbraccerei ma forse è meglio di no- sorrise imbarazzato.
Violet rise e poi cominciò a palare
-Dobbiamo andare-
-Dove?-
-A vedere se ha funzionato, no?-
Così, in silenzio e con attenzione, ritornarono al casolare.
Con gran soddisfazione, videro che le guardie correvano avanti e indietro, in panico, mentre urlavano cose come 'È morto improvvisamente!'.
I due si diedero il cinque e tornarono di corsa al molo.
-È stato divertente! Chiamami se hai altre missioni da compiere!- salutò Violet cominciando a correre -Oh! Se mi cerchi sono a Cayo Largo! Vienimi a trovare se hai tempo!-
-Certo. Grazie dell'aiuto- salutò a sua volta.
Cayo Largo. In realtà Aidan sapeva che lì non sarebbe mai più tornato. O se ci fosse tornato, non sarebbe mai uscito dalla stiva. In fondo lì chiunque lo conosceva. Quella era casa sua.
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