Capitolo 12 - Jealousy
-Nathan! Ehi grazie per...- si bloccò -Wo...che succede?- disse Aidan guardando la faccia scocciata e infastidita dell'altro.
-Niente. Non succede niente- si girò dall'altra parte e andò via.
Aidan lo seguì
-È una mia impressione o hai l'aria leggermente irritata?-
Nessuna risposta. Il biondo alzò un sopracciglio continuando a seguire l'amico
-Sei spregevole! Sai quanto ci ho messo per recuperare tutto quel cibo!?- disse improvvisamente Nathan
-Ah ehm no non lo so e non capisco ma cioè grazie...-
Nathan fece un urlo isterico e andò via, lasciando Aidan sbigottito e confuso.
-Ma che gli è preso?- chiese a Vincent che passava di lì
-Mh? Ah Andrew gli ha raccontato di come hai ottenuto informazioni- rispose l'ufficiale
-Ancora non capisco cosa c'entri-
Vincent alzò le spalle
-Gelosia? Sai le donne...- si tappò la bocca nell'istante successivo
-Ge-gelosia? Donne? Non mi dire che...-
Corse verso Nathan con Vincent dietro nel panico per aver praticamente spifferato il segreto, inciampando però per disattenzione in un'asse sconnessa.
Aidan si mise davanti all'amico
-Fermo! Riguardo al pasto di ieri...-
-Perché non te lo facevi offrire dalle tue amichette!?- la sua voce salì di un'ottava, come suo solito quando si arrabbiava.
Aidan si diede uno schiaffo in fronte
-Ho capito!- disse ridendo -Non c'è bisogno di essere gelosi per questo-
-Eh?-
-Beh sì non pensavo che alla tua età già pensassi alle donne, però se vuoi alla prossima isola te ne presenterò qualcuna, eh?- pronunciò orgoglioso.
L'occhio scoperto di Nathan ebbe un tic
-NON SONO GELOSO!- strillò correndo via un'altra volta con la faccia rossa di rabbia lasciando ancora una volta il biondo turbato.
Andrew che passava di lì vide la scena e si accostò ad Aidan
-Che è successo?- guardò verso la direzione in cui corse Nathan
-Non lo so!- cominciò a gesticolare -Vincent mi ha detto tipo 'donne' e pensavo fosse geloso perché lui non ne frequenta molte e poi ha urlato "non sono geloso" ed è corso via e non ci sto capendo niente- si mise le mani in testa.
Andrew sgranò gli occhi e lanciò uno sguardo fulminante a Vincent così virulento da far congelare all'istante quest'ultimo e farlo nascondere alle spalle del biondo.
Andrew andò via rapidamente seguendo il ragazzo, o meglio, la ragazza, mentre Vincent nel frattempo cercò di distrarre Aidan.
~~~
Andrew andò in cerca di Nathan. Sapeva già dove trovarlo, così si diresse direttamente lì, alla cabina del capitano. Il capitano era sulla terraferma per alcuni affari, perciò non si trovava in stanza.
Andrew aprì la porta e dopo essere entrato se la chiuse alle spalle, facendo attenzione che nessuno lo vedesse.
Dopo un giro veloce, riuscì a trovare la ragazza, seduta in un angolino coi lunghi capelli rossi sciolti davanti a lei, la testa fra le ginocchia e le lacrime che scendevano.
Il pirata sospirò
-Che ti prende stavolta?- chiese sedendosi davanti a lei.
Nessuna risposta.
-È morto un altro pesce rosso? O meglio, ne hai ucciso un altro?-
-I miei pesci muoiono da soli, non sono io a ucciderli!- gridò la rossa alzando la testa per poi abbassarla nuovamente e riprendere a piangere
-E allora che hai?-
-Niente!-
-Se non hai niente perché piangi?-
-Perché mi va!-
-Non ti annoia?-
-Smettila!-
Il corvino pensò alle parole da usare. La ragazza era dolce e carina, ma meglio non prenderla per il verso sbagliato. E se era Andrew a pensarlo, doveva essere vero.
-Sc...-
-No! Non chiamarmi col mio nome!- lo riprese la ragazza
-D'accordo, Nathan. Ti conosco da praticamente tutta la vita e so che non scoppi mai a piangere senza motivo. Perciò ora mi darai una spiegazione. O non me ne andrò di qui-
-Me ne andrò io-
Andrew scosse la testa
-Ho chiuso- mostrò la chiave
-Sei fastidioso- strinse ancor di più le gambe al petto.
L'altro sollevò le spalle.
Nathan abbassò lo sguardo
-È che...non lo so...- fece una pausa -Quando mi hai raccontato della vostra missione, di come avete ottenuto informazioni...- scosse la testa -Mi sono arrabbiata, non so perché. Non ne so il motivo. Ho solo sentito rancore e...paura-
Lei non gli aveva mai confessato di avere queste sensazioni. Non le era mai passata per la testa l'idea che qualcuno potesse farla sentire così. Una teoria folle balzò alla mente di Andrew, che spalancò gli occhi sconvolto dal suo stesso pensiero.
-Non è che Aidan...-
-Non pensarci nemmeno! Non ne sono innamorata!-
Andrew assunse una faccia strana
-Veramente stavo per dire che pensavo ti avesse maltrattata o addirittura minacciata dopo aver scoperto la tua identità, ma forse questo ha più senso. Ed è anche peggio-
La ragazza smise di piangere, ormai distratta dal loro discorso che stava per prendere una brutta piega.
Seguì qualche minuto di silenzio, interrotto poi da Nathan stessa
-Che...che devo fare?-
-Niente-
-Niente?-
-Ignoralo, prima o poi passerà- si alzò in piedi -Sei in quell'età, quindi qualche cotta ti verrà spesso. Ti basterà cercare di ignorarlo e poi amici come prima-
La rossa si mise in piedi annuendo decisa. Subito dopo sentirono una voce urlare "il capitano è tornato!". Andrew le mise il cappello sulla testa
-Sistemati ed esci-
~~~
Appena usciti dalla camera, videro il capitano Connor parlare col ragazzo protagonista della loro discussione.
Il biondo annuiva continuamente mentre sembrava che il capitano gli stesse spiegando qualcosa.
Quando Connor se ne andò, Aidan si girò verso i due
-Nathan, abbiamo una missione- sorrise a disagio mostrando la lettera, non sapendo ancora come comportarsi dopo la sceneggiata
-Cosa!? No!- urlò per la prima volta nel panico Andrew -No no no! Ci dev'essere un errore!- spinse via il ragazzo prendendo la lettera e leggendone il contenuto continuando a scuotere la testa per la disapprovazione.
Nathan fece un respiro profondo, avviandosi con un sorriso stampato in faccia
-Va bene!- mise le mani sui fianchi, fingendosi superiore -Mi dispiace per la scenata di prima. Mi sono svegliato col piede sbagliato- allungò la mano -Pace?-
Aidan rimase fermo un paio di secondi, scioccato dal cambiamento radicale avvenuto in qualche ora. Scosse poi la testa come per risvegliarsi e sorrise prendendo la mano offerta dall'amico
-Certo!-
Sullo sfondo, nel frattempo, Andrew era nervoso e pensava ad un modo per dividerli prima della loro partenza.
Quando si accorse della loro scomparsa era ormai troppo tardi.
~~~
-Il capitano ha detto che dobbiamo raccogliere informazioni. Dice che tu sei il migliore nell'infiltramento e perciò questa potrebbe essere un'occasione per imparare i trucchi del mestiere-
Nathan sollevò il meno con fare altezzoso
-Ovviamente. Chi dobbiamo spiare?-
Aidan guardò il foglio
-Un...pirata-
-Huh?-
-In poche parole, il capitano ha scoperto che alcune flotte alleate stanno avendo delle riunioni segrete, perciò sospetta che questi capitani stiano cospirando contro la nostra ciurma-
-E noi dobbiamo smascherarli. Giusto?-
-Giusto. Dobbiamo seguire uno di loro cosicché da farci guidare verso il loro luogo d'incontro e ascoltare le discussioni-
-Abbiamo il permesso di uccidere?-
-Al minimo pericolo-
-Perfetto. Non vedo l'ora di vederti in azione-
-Non vedrai molto-
Risero entrambi.
Nathan si ritrovò ad osservare i suoi particolari: gli occhi verdi che trasmettevano allegria, l'esitazione bambinesca nei movimenti - come se avesse paura di sbagliare -, il sorriso limpido con la sua naturalezza, i capelli biondi dal colore del grano. Sarebbe rimasta ad osservarlo per ore.
Quel ragazzo sarebbe stato la sua fine. Era doloroso, lo sapeva. Ma sapeva anche che non averlo accanto sarebbe stato ancor più doloroso. E molti, molti giorni dopo, provò il brivido di entrambe le sensazioni.
#spazioautrice
...boh, ciao(?). Non ho niente da dire, solo che quelle due barrette verso gli ultimi righi (quelle che dovrebbero servire da parentesi) dovrebbero essere più lunghe, solo che scrivo dal cellulare e non le trovo >:(
Mmm...ciao ~¤
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